Dedali...

Ho chiuso l'ultima valigia.

E con essa, chiudo questo blog.

Porto con me tutti voi...
Quanti mi sono stati vicini sin da quando le prime pagine si facevano largo, tra tante altre, per farsi conoscere...

Ringrazio chi mi ha letto. E chi ha saputo cogliere il vero significato delle mie immagini.
Ringrazio chi mi è stato accanto nei momenti più difficili...
Ringrazio chi ha riso con me...
Ringrazio chi ha lasciato una traccia di sè... e, per questo, è nel mio cuore...
Ringrazio chi ha letto, ha sbuffato... ed è passato avanti... (lo faccio spesso io! ^__^)

Non posso nominarvi tutti. Siete tanti. Da quanti si sono affacciati in me da poco tempo... a quanti mi hanno sempre seguita...
E a tutti sono affezionata per motivi diversi e particolari.

Ma i miei angeli custodi sanno...
C'è chi mi ha travolta nella vertigine delle riflessioni e dell'esistenza...
C'è chi mi ha spronata con la sua simpatia e "telepatia" toscana...
Ma Roma... Roma è la mia passione...

A tutti voi grazie... sapete che vi voglio bene...

Siete sempre nel mio cuore...

Anzi... seguitemi...

somewhere... over the blue...

Trolley aperti davanti a me...
che aspettano di divorare i miei vestiti...

L'eterna domanda: "Cosa porterei su un'isola deserta?"
il bisogno di portare via tutto per avere ancora la sensazione di casa...

E osservare la mia vita piegata tra le pareti anguste di una valigia...

"Qualunque viaggio intraprendiamo, noi inseguiamo la felicità.
Ma la felicità è qui."

- 3

E' andato via...
Con il suo scooter...
Mi ha salutata... finto duro...
Lui che ho sempre preso in giro per quel suo essere sempre troppo altezzoso... ragazzo non ancora ventenne... nel pieno della sua sicurezza adolescenziale...

Mi ha salutata... un timido abbraccio per dirmi che mi vuol bene... Ma senza parole...
Parole mai dette... come si conviene ad un duro come lui...
Un timido "ci sentiamo e ti faccio sapere come vado a scuola..."
Quegli occhioni azzurri... imbarazzati...

Ha acceso lo scooter...
Una risata insieme...
E poi è andato via...

Ho salutato l'ufficio. 

E' stato un pò come nei film americani, quando dentro una scatola si mettono tutte le cianfrusaglie che aiutano a farci sentire un pò a casa davanti al pc dell'ufficio.

Ho salutato il capo!!!
Due schiocchi sulla guancia...
E la speranza di riaccogliere la figliol prodiga nel caso non ci sia posto in aereo...

E poi loro... alle familiari e tranquille scrivanie... quelle di ogni giorno... oggi che giorno come tutti gli altri non è...
Le compagne di viaggio nei mesi freddi invernali.
La voce rotta.
Sguardi bassi... incerti... timidi...
Frasi fatte e promesse di non perdersi...

Sciarpa... giaccone...
Un ultimo sguardo...
Un'altra annusata all'odore di carte... di ufficio... di caffè appena fatto...

Ancora ciao...
E poi un rotto: "Ok ragazze... ora vado sennò scoppio a piangere!"

Sono corsa via.
Ho chiusa la porta.