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T R A S T E V E R E

Musica e Poesia di Trastevere1956

 

 

« buona domenica

BUON NATALE A TUTTI :)

Post n°306 pubblicato il 23 Dicembre 2014 da trastevere1956

 

SOR NATALE

 

* * * * *

Venite sor Natale, entrate pure..

Voi che portate ogn' anno tanto amore

e sete sempre stato de gran core,

pè questo che ve chiedo sto favore :

nun vojo brillanti,oro o un macchinone!

Dovreste fa capì all'umanità,

le parole altruismo e lealtà...

Perchè solo cò l'affetto e l'amicizia,

se passa na gran festa Natalizia !

 

* * * * *

 

TRASTEVERE1956

 

Commenti al Post:
gesu_risortoannunz1
gesu_risortoannunz1 il 23/12/14 alle 19:26 via WEB
Lasciamo illuminare questo Natale dai bagliori delle nostre anime, lasciamo le carezze dei nostri cuori tra le mani di chi soffre, siamo caritatevoli, non pensiamo ai regali vuoti e senza magia, quell'apparire che non ha senso. Annunciamo invece la nostra gioia, elargiamo il nostro amore a chi è solo, rechiamoci a trovare un anziano, un amico in difficoltà e lasciamo a essi tutto l'affetto, tutta la gioia che abbiamo dentro, siamo noi stessi gli angeli Divini. Portiamo il Bambino Gesù in tutte le case, siamo tutti noi i discepoli dell'Amore misericordioso di Cristo. Buon Natale
 
son.io_s
son.io_s il 24/12/14 alle 10:56 via WEB
Ti auguro un sereno Natale Fabrizio, non ti conosco bene ma sembri una persona sincera e di buon cuore!!! Ciao, e Buone Feste
 
pepitapablita
pepitapablita il 08/02/15 alle 13:21 via WEB
Ma che bella! Questa potrei farla imparare ai miei alunni l'anno prossimo, posso?:)
 
trastevere1956
trastevere1956 il 09/02/15 alle 21:09 via WEB
Certo che puoi che me lo Chiedi ? un saluto cara :)
 
laura_brustenga
laura_brustenga il 08/10/15 alle 13:37 via WEB
...però un salutino ogi tanto ci può stare? ;) ciaooo!
 
divina.essenza
divina.essenza il 02/02/16 alle 18:33 via WEB
Ciao gioia..ti lascio un mio sorriso
 
cassetta2
cassetta2 il 15/09/20 alle 16:18 via WEB
Impegnatevi di più con i post non posso essere l'unico a tenere in piedi la baracca.
 
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MATRICIANA

Il mio Piatto Preferito

 

PERCHE MATRICIANA E NON AMATRICIANA

* * *

Grandi discussioni sono sorte sul termine "Matriciana". C'è chi sostiene che la ricetta sia di Amatrice (da cui Amatriciana), e chi, invece, ritiene che si tratti di un piatto romano. In effetti, se si scava alla radice, si può notare come le differenze tra le due ricette siano notevoli: in bianco e senza cipolla ad Amatrice, con il sugo e la cipolla a Roma. La ricetta in realtà nasce a Roma, e sono gli abitanti di Amatrice a crearne una "copia" riveduta e corretta. Dice la tradizione che gli abitanti di Amatrice venivano a "svernare" a Roma, poichè il loro clima era molto rigido d'inverno. Non c'erano grandi simpatie tra i Romani e gli Amatriciani, tanto è vero che a Roma girava una battuta, un po' pesante, con la quale si sosteneva che "gli abitanti di amatrice non potevano essere concittadini di Ponzio Pilato, poichè lui si era lavato le mani, mentre loro non si lavavano neanche quelle!". L'origine del termine Matriciana è stato imputato a differenti motivazioni, che riportiamo di seguito:

1) (fondamentale) I pomodori usati per il sugo venivano conservati fin dai tempi dei Romani in speciali otri, o vasi, che in latino son detti "matara". D'altronde il "matraccio" e' a tutt'oggi un recipiente in vetro dal collo lungo che trova uso in chimica.

2) L'origine degli spaghetti alla "matriciana" si perde pero' nella notte dei tempi, quando ancora le sorti dell'umanita' erano rette dall' istituto del "matriarcato". Ed erano un piatto usato solo in riti molto particolari ch e si svolgevano durante il solstizio d'inverno tra i monti dell' alto Lazio; da cui i maschi erano non solo esclusi, ma del tutto all'oscuro.

3) Nel sugo, infine, aveva grande parte la "matricale", una pianta erbacea aromatica delle composite con infiorescenze a capolino, simili a piccole margherite, raccolte in corimbo. Il suo uso purtroppo e' ormai fuorimoda in questa brutta societa fastfood, ma la sua impronta e' rimasta incisa nel nome.

Stà di fatto che la "Matriciana" è una variante della cosiddetta "Gricia", ricetta degli antichi pastori romani (e non Amatriciani, visto che Amatrice ancora non esisteva...), fatta con guanciale e salsiccie a pezzi.

 

ALDONE NOSTRO

LA SUA MATRICIANA

* * *

Soffriggete in padella staggionata, cipolla, ojo, zenzero infocato, mezz'etto de guanciale affumicato e mezzo de pancetta arotolata. Ar punto che 'sta robba è rosolata, schizzatela d'aceto profumato e a fiamma viva, quanno è svaporato, mettete la conserva concentrata. Appresso er dado che jè dà sapore, li pommidori freschi San Marzano, co' un ciuffo de basilico pe' odore. E ammalappena er sugo fa l'occhietti, assieme a pecorino e parmigiano, conditece de prescia li spaghetti.

 

 
 

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