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Osservatorio inca

Post n°1832 pubblicato il 18 Settembre 2014 da deosoe

 

 

Osservatorio INCA CGIL per le politiche sociali in europa

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Osservatorio INCA CGIL per le politiche sociali in europa 

Più posti di lavoro pagati meglio contribuirebbero all'uscita dalla crisi

È disponibile sul sito dell'Osservatorio il rapporto sul mercato del lavoro redatto dall'ILO, in collaborazione con OCSE, FMI e Banca Mondiale, per la riunione dei Ministri del lavoro del G20 tenutasi a Melbourne il 10 e l'11 settembre 2014. Il messaggio chiave è che, a sei anni dall'inizio della crisi, i mercati del lavoro dei paesi del G20 sono ancora in difficoltà sia per la quantità che per la qualità dell'occupazione, e che più posti di lavoro, pagati meglio, contribuirebbero all'aumento dei redditi delle famiglie, che a loro volta rafforzano la domanda di consumi. Se le aziende vedono che la domanda è in aumento, queste decideranno di fare investimenti creando in questo modo un circolo virtuoso.

I cittadini di paesi terzi hanno il diritto di soggiornare nell'UE per motivi di studio

Un paese Ue è tenuto ad ammettere nel proprio territorio un cittadino di un paese terzo che intenda soggiornare per più di tre mesi per motivi di studio, a meno che questo non costituisca una minaccia all'ordine pubblico. Lo ha stabilito la sentenza della Corte di Giustizia europea sul caso di Ben Alaya, cittadino tunisino cui è stato ripetutamente negato il permesso di soggiorno in Germania per motivi di studio, nonostante l'avvenuta ammissione all'università di Dortmund.

Oltre il 70 per cento della popolazione mondiale non riceve una adeguata protezione sociale

Secondo il rapporto ILO 2014/2015 sulla protezione sociale nel mondo, oltre il 70% della popolazione mondiale non riceve un'adeguata protezione sociale al momento del bisogno. Nel 2008-2009, molti paesi a reddito medio-alto hanno finanziato misure di protezione sociale, aiutando le economie a tornare in equilibrio e ha protetto dal disastro economico i disoccupati e i lavoratori precari. Ma nella seconda fase della crisi, i governi hanno cambiato rotta, adottando prematuramente

 

Articoli precedenti:

La previdenza in regime internazionale: nuova guida a cura del patronato Inca Cgil

Una nuova guida alla previdenza in regime internazionale, a cura del patronato Inca Cgil, è stata pubblicata dalla casa editrice Ediesse. In 272 pagine, il vasto mondo della previdenza in regime internazionale viene spiegato e analizzato, partendo dalla condizione giuridica dei lavoratori migranti che si trovano ad essere soggetti, nel corso della loro vita, ad una pluralità di ordinamenti nazionali e sovranazionali, molto complessi e spesso difficili da conoscere ed interpretare.

La Germania adotta misure restrittive contro il cosiddetto abuso della libertà di circolazione da parte dei cittadini Ue

Il governo tedesco ha approvato un pacchetto di misure tese a limitare l'accesso alle prestazioni sociali per i migranti europei, tra cui la riduzione delle prestazioni familiari quando i figli non siano residenti in Germania e la possibilità di determinare l'importo delle prestazioni a seconda del paese di residenza del minore. Misure in aperto contrasto con quanto previsto dalle regole europee sul coordinamento dei sistemi nazionali di sicurezza sociale.

Ocse: il lavoro precario nuoce ai singoli e allo sviluppo economico

Nel suo rapporto annuale Employment Outlook 2014, pubblicato mercoledì 3 settembre, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico suona 4 volte il campanello d'allarme: per il lento declino della disoccupazione, associato al persistente aumento della disoccupazione di lunga durata, per il rallentamento della crescita dei salari reali, per la scarsa qualità dei posti di lavoro, e per l'uso estensivo del lavoro a tempo determinato e dei contratti irregolari.

Occupazione in Italia: più alta tra stranieri

Nel 2013 la popolazione straniera in età da lavoro, si legge nel IV Rapporto annuale Gli immigrati nel mercato del lavoro in Italia, ha superato i 4 milioni di persone di cui oltre 2,3 milioni occupati, quasi 500mila in cerca di lavoro e oltre 1,2 milioni inattivi. In questo contesto, dicono i dati del ministero, il numero di lavoratori stranieri occupati in Italia è aumentato di circa 22mila unità in dodici mesi, una tendenza in contrastro con la decisa contrazione dell'occupazione italiana, che tra il 2012 e il 2013 è calata di 500mila unità.

Riforma lavoro: la Cgil presenta ricorso alla Commissione europea

La Cgil presenta ricorso alla Commissione europea contro la Riforma del lavoro varata del Governo Renzi, perché in contrasto con la prevalente disciplina europea sul lavoro. Su un punto in particolare la Cgil insiste, la legge 78, eliminando l'obbligo di indicare una causale nei contratti a termine, sposta la prevalenza della forma di lavoro dal contratto a tempo indeterminato al contratto a tempo determinato, in netto contrasto sia con la direttiva europea 1999/70 sul lavoro a tempo determinato, sia con la giurisprudenza della Corte di giustizia europea.

Disoccupazione giovanile in Italia: dall'UE 1,1 miliardi di euro per affrontare la crisi

La Commissione europea ha adottato il programma operativo nazionale a favore dell'occupazione giovanile (YEI) in Italia. Dopo quello francese, adotatto a giugno, questo è il secondo programma operativo adottato dalla Commissione europea a favore dell'occupazione giovanile, con una dotazione totale di 6 miliardi di euro di cui possono beneficiare 20 Stati membri (che hanno regioni in cui la disoccupazione giovanile supera il 25%).

Assistenza sanitaria transfrontaliera: la Commissione sollecita 12 Stati membri ad attuare la direttiva europea

La Commissione europea ha formalmente chiesto all'Austria, al Belgio, alla Bulgaria, alla Germania, all'Estonia, alla Grecia, alla Finlandia, alla Francia, all'Irlanda, al Lussemburgo, alla Polonia e al Regno Unito di notificare la piena attuazione della direttiva sull'assistenza sanitaria transfrontaliera (2011/24/UE).

Acqua: procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia

La Commissione europea ha aperto una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia perché non garantisce che l'acqua destinata al consumo umano sia conforme alle norme UE. Secondo la Commissione europea, la contaminazione dell'acqua da arsenico e fluoro è un problema annoso in Italia, in particolare nel Lazio.

Per saperne di più: www.osservatorioinca.org

 

Carlo Caldarini

Osservatorio Inca Cgil per le politiche sociali in  Europa

 

 

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