Creato da maryz_1973 il 27/02/2012

Giochi & Videogiochi

Approfondimenti e curiosità sul mondo dei giochi per PC e console.

 

 

Resident Evil 6

Post n°10 pubblicato il 04 Giugno 2012 da maryz_1973

 

La famosa software house Capcom come da attese annuncia la pubblicazione di uno dei videogiochi più interessanti del 2012, Resident Evil 6, ottavo episodio della saga survival horror Resident Evil, che in 15 anni è riuscita a vendere oltre cinquanta milioni di pezzi. La data di uscita del gioco è prevista per il 2 ottobre 2012 su piattaforma Xbox 360 e Playstation 3, con un po’ di ritardo invece su PC. Yoshiaki Hirabashi, l’uomo Capcom a capo di Resident Evil 6, ha confermato che vedremo un horror puro in stile hollywoodiano, di chiara ispirazione Romeriana, rafforzando la volontà di riportare la paura come centro dell’esperienza di gioco e di sentire nuovamente quella sensazione di disagio che nasce dal presentimento che ci sia qualcosa o qualcuno dietro l’angolo, e dichiarando che le ultime correzioni al sistema di controllo, che finalmente ci daranno la chance di correre e sparare contemporaneamente, non l’hanno fatto divenire un action puro. 

Resident Evil 6

Le vicende si svolgono dieci anni dopo gli accadimenti di Raccoon City e procederà con tre distinte storyline, ognuna legata a uno degli eroi della serie. Nella prima vestiremo i panni di Leon S. Kennedy, eroe di Resident Evil 4. L’episodio sarà ambientato negli Stati Uniti, dove il Presidente sta cercando di ridurre la ripresa del bio-terrorismo, rivelando le verità degli scenari precedenti. Nel momento in cui si trova ad un passo dall’obiettivo, il Presidente stesso è preso di mira e verrà contagiato dal nuovo e terribile Virus-C. Leon S. Kennedy, che in quel momento è al suo fianco, lo vedrà trasformarsi in un agghiacciante zombie e si troverà a fare una una terribile scelta: sparare in testa al presidente americano o farsi sbranare? Nella seconda parte del gioco, ci troveremo ad impersonare Chris Redfield, membro della Bioterrorism Security Assessment Alliance, inviato in missione in Cina, di preciso nel Lanshiang, per fermare sul nascere qualsiasi caso di pericolo Bio-terroristica. Il gameplay con Chris sarà molto più action in confronto alla parte di Leon. Il nostro personaggio dovrà lottare con una folla di zombie; quindi il gameplay, composto da grandi sparatorie e da un uso frequente delle coperture, ricorderà quello di altri storici videogames di combattimento.

Nel terzo episodio di questo titolo, conosceremo un nuovo eroe, mai visto prima. Sul suo volto è presente una cicatrice già nota agli appassionati del brand, e le sue abilità nelle tecniche di lotta marziali ricordano molto un altro affascinante eroe della serie, Albert Wesker, del quale, si scoprirà poi, è il figlio. Si chiama Jake Muller, conosciuto come Wesker Jr, mercenario più interessato al suo stipendio che alla salvezza del mondo. Questo episodio si distingue dagli altri per essere basato principalmente sull’esplorazione e sul combattimento corpo a corpo. Sicuramente, a prescindere dal numero di protagonisti e dalle locations, in Resident Evil 6, la parte del leone la faranno come al solito i non morti, ai quali Capcom ha deciso di affiancare un'evoluzione più intelligente, gli J’avo. Restiamo in attesa quindi. Ottobre non è lontano.

 

 

 
 
 

ArmA III

Post n°9 pubblicato il 30 Maggio 2012 da maryz_1973
 

 

Il fatto che la guerra non fosse un gioco, i ragazzi di Bohemia Interactive ce lo avevano dimostrato moltissimi anni fa con il famosissimo Operation Flashpoint. Confermandosi poi altre due volte. Quattro anni fa con ARMA: Combat Operations e appena 2 anni orsono con ARMA II, titoli che catturarono l’interesse dei giocatori più accaniti con un realismo notevole, un’esauriente immersione bellica e una ricostruzione precisa degli scenari a confronto agli altri shooter sul mercato, dando nuova vita al concetto di sparatutto e in aggiunta creando un tipo di videogiochi decisamente innovativo e forse ancora oggi non intrapresa da nessun altro: la simulazione bellica. Finalmente, a distanza di tre anni dagli acclamati successi del passato, Bohemia Interactive, ritorna per consolidare il concetto, annunciando all’E3 la prossima pubblicazione del loro nuovo attesissimo titolo: ARMA III. E lo fa con l’auspicio di tenere alta l’hype, conservando gli standard proposti nei precedenti titoli e cercando di modernizzare nei limiti del possibile i punti saldi che hanno fatto la fortuna di questa serie. ARMA III non sarà una rivoluzione, il sistema di gioco è rimasto molto vicino alle precedenti versioni, le modifiche sostanziali consistono in pratica il comparto grafico totalmente nuovo, con in più veicoli e ambientazioni inediti, il primo a venire in mente è il combattimento in mare. 

ArmA III

Le zone, modellate rispetto a dati geografici reali, saranno estese oltre ogni immaginazione, all’incirca 900 kilometri quadrati da esplorare liberamente caratterizzati da più di cinquanta villaggi. Come ormai tutti i giochi, sarà diviso in due campagne; una giocatore singolo e una multiplayer per sfidare gli amici. Una novità rilevante del nuovo ARMA rispetto al predecessore riguarda proprio la parte single player. In ARMA III la campagna sp sarà strutturata in stile Sand-box, di conseguenza aperta e potrà essere affrontata con diverse tattiche. Tutto ciò sarà sicuramente raccolto in una storia, che avrà per ogni missione dei punti fondamentali. La campagna singola sarà ambientata in un prossimo futuro (2030) dove gli attriti in aumento tra forze Nato e Iraniane stazionate nel Mar Egeo, linea strategica di demarcazione tra il fatiscente potere Europeo e il nuovo potere dell’Est, esplodono. Nel single player il giocatore vestirà i panni del Capitano Scott Miller, soldato delle British Special Forces, lasciato in solitudine dietro le linee nemiche, dopo una missione finita male. Nel corso della storia il giocatore dovrà affrontare ogni tipo di missione, dalle stealth, al dirigere grandi operazioni con mezzi blindati, avendo la possibilità di scegliere infinite combinazioni sia in termini di armamenti che di obiettivi, secondo lo stile di gioco che più si avvicina alle nostre caratteristiche. 

Sperando, anche questa volta, di lasciare il segno, Bohemia Interactive, annuncia che ARMA III sarà pubblicato nell’estate del 2012 solo per pc lasciando agli altri videogiocatori la speranza di una futura conversione, del miglior titolo di combattimento mai creato, anche su console.

 

 
 
 

Steel Battalion: Heavy Armor

Post n°8 pubblicato il 12 Aprile 2012 da maryz_1973
 

 

Steel Battalion: Heavy Armor è il terzo capitolo della saga data alla luce da From Software in esclusiva su Xbox 360. Il gioco utilizza il pad ma anche e soprattutto l’ultima invenzione di Microsoft, Kinect come sistema di controllo, una bella differenza o meglio un passo avanti notevole rispetto al mega controller con pedaliera da decine di tasti e doppio stick, caratteristica particolare del secondo capitolo. In Steel Battalion: Heavy Armor ci metteremo alla guida di un mech, ma non siamo dalle parti di Gundam o di un altro racconto di fantascienza. 

Steel Battalion Heavy Armor

Steel Battalion: Heavy Armor è ambientato in in un mondo alternativo in cui gli Stati Uniti sono invasi da una forza straniera in cui un virus impedisce la crescita della tecnologia digitale, mantenendola a uno stadio che ricorda quello del più classico degli steam punk, tra elettricità e sistemi a combustione analogici da accendere manualmente. Un mondo decisamente suggestivo, una specie di futuro apocalittico che per certi aspetti da l’idea di seconda guerra mondiale, tutto però rivisto all'insegna di grandissimi mech da assalto. Una volta all'interno del robot il pilota siede su una sedia, che è possibile far girare con le mani in una direzione o nell’altra, in modo da interagire con gli altri membri della squadra presenti. Sulla destra c'è il servente al cannone principale, a sinistra troviamo navigatore, necessario a segnalarci gli obiettivi, più avanti c'èl’addetto al controllo della mitragliatrice. All’esterno, seduti sulla corazza, ci sono altri soldati alle mitragliatrici scoperte. Allungando le mani verso lo spioncino possiamo vedere cosa ci troviamo di fronte, è possibile guidare il mech, cosa che possiamo fare col pad seguendo il layout tipico degli sparatutto in soggettiva con i due stick analogici. Per selezionare il tipo di arma, primaria e secondaria, basta utilizzare i due pulsanti virtuali sulla console dei comandi, utilizzando le mani e per vedere quindi il braccio del protagonista che compie l'azione, allo stesso tempo due spie ci segnalano nel momento in cui entrambe le spie sono in linea e pronte a sparare semplicemente usando o il grilletto sinistro o il grilletto destro del pad. 

La sensazione di realismo, di guerra vera è davvero ampia che è facile rimanere sconvolti dal rombo delle esplosioni, con l’inquadratura che si sposta e si muove quasi impazzita dentro l’abitacolo non appena si viene colpiti. Guerra vera insomma, anche considerando che è decisamente importante il legame che si instaura con i compagni di squadra del protagonista di Steel Battalion: Heavy Armor, dove ognuno ha un carattere proprio e influenza particolarmente quello che può accadere e gli eventi che affronteremo durante i 30 livelli di gioco. 

 

 
 
 

Inversion

Post n°7 pubblicato il 10 Aprile 2012 da maryz_1973
 

Inversion è un videogioco sviluppato da Saber Interactive, un produttore dal pedigree all'insegna degli shooter dalla fama irregolare e pubblicato da Namco Bandai Games sarà disponibile sulle più importanti piattaforme di gioco, ovvero per PC, PlayStation 3 e Xbox 360 i primi di giugno. Un paio di mesi dopo ovvero della iniziale data di uscita prevista per aprile. Inversion è uno shooter in terza persona a prima vista di stampo classico, ma a rendere il tutto completamente diverso sono i luoghi in una realtà con zone dove c’è assenza di gravità, o dove la gravità non funziona come dovrebbe, lasciando quindi al giocatore la possibilità di sfruttare a proprio vantaggio questo strano campo magnetico.

Inversion

 

Inversion metterà a disposizione, di giocare anche una oggi sempre più richiesta modalità cooperativa, di manipolare grandi oggetti come scudi, usandoli per difendersi ma anche lanciargli come proiettili improvvisati, o addirittura spostando la copertura degli avversari, o ancora usare ciò che ci circonda per fini tattici e per spiegare enigmi e puzzle. Il tutto è possibile in particolare grazie all’ormai collaudatissimo motore fisico Havok, utilizzato sin da Half Life 2, e che in più rende possibile di demolire davvero realisticamente anche buona parte dello scenario. Sembra essere molto completo, ma complice le possibilità fisiche e la cooperativa questo titolo è davvero pieno di una miriade di tattiche e di strategie di coppia che di fatto creano il solito tran tran degli sparatutto in terza persona, dando vita a tutte le particolarità di un gameplay che potrebbe lasciarci sbalorditi. Possiamo attivare le inversioni di gravità tramite una sorta di portali azzurri che sono specialmente distinguibili nel bel mezzo della mappa, chiamati Vector Shift. Non sarà una nostra scelta dove piazzarli, la loro locazione è stata prevista dagli sviluppatori, e quindi il gioco è piuttosto lineare.

Nonostante questo lo splendore resta su alti livelli: vedere che la parete di un palazzo diventa il pavimento da un momento all'altro e così per interi quartieri è veramente soddisfacente e di grande impatto. In Inversion, la scelta azzeccata fatta dalla casa di sviluppo è che il mondo di gioco non è solo un campo da gioco per i giocatori che possono manipolarlo in modo totalmente libero. Anche i nemici hanno le loro armi antigravità, di conseguenza gli scontri più frenetici possono trasformarsi in un balletto prospettico davvero somigliante alle scene action più entusiasmanti viste in un film come Inception. Decisamente convulso e originalissimo, ma anche spettacolare.

 

 
 
 

Resident Evil 6

Post n°5 pubblicato il 22 Marzo 2012 da maryz_1973
 
Foto di maryz_1973

 

Novembre, o meglio il periodo compreso tra settembre e dicembre, è ormai la finestra temporale nella quale si concentrano i lanci dei titoli più importanti. Basta solo pensare che franchise annuali come Call of Duty, PES, FIFA o Assassin's Creed combattono per la maggiore visibilità nei negozi di tutto il pianeta. Nel 2012 avremo una new entry dall’importante nomea a spintonare gli avversari, è Resident Evil 6, sesto episodio di una saga che ha ideato e messo in opera, con l’avvento della prima PlayStation, il genere survival horror, per poi riscriverlo col quarto capitolo. Dopo un quinto episodio solo discreto, Capcom è sotto i riflettori di una miriade di utenti che a partire dal teaser da poco rilasciato attendono un gioco che riportare agli antichi splendori il brand.L’uscita è prevista quindi il 20 novembre, giorno in cui il gioco uscirà su Xbox 360, PC e PlayStation 3. La storia ci porta in diverse parti del mondo 13 anni dopo gli accadimenti di Raccoon City visti nel primo episodio. I personaggi di Resident Evil 6 sono  Leon S. Kennedy, guardia del corpo del Presidente degli Stati Uniti e  Chris Redfield, agente della Bioterrorism Security Assessment Alliance distaccata ad Hong Kong. Nel momento in cui il contagio diventa incontenibile nessun posto al mondo è al sicuro, soltanto Chris e Leon lotteranno contro l’eliminazione dell’uomo. Infine dovremo affrontare battaglie su larga scala e un po’ più action a giudicare dal notevole trailer rilasciato.

Resident Evil 6

Tantissimi sono i cambiamenti portati avanti dagli sviluppatori, iniziando dagli zombi, che non sono più lenti e macchinosi ma che sanno anche saltare, saltare e utilizzare delle armi. Zombi per modo di dire, ma che sono stati migliorati per dare maggiore longevità al gameplay. Ci sono anche altre novità. Oltre come più vi piace) ci sarà anche J'avo, una sorta di particolare boss metà umano con la capacità di comprendere il linguaggio e dimostrare una assurda aggressività, oltre a la possibilità di curarsi quando colpito o mutare le proprie sembianze così da cambiare approccio alla modalità di attacco. Inoltre a rendere ancor più palese l'attitudine action potremo fare una sorta di scivolata per trovare copertura e a gran richiesta a partire dal primissimo episodio il fatto di sparare in movimento. Se questo non bastasse a spostare totalmente l’ago della bilancia verso lo sparatutto, nascondendo in un angolo le origini survival horror basta ricordare una dichiarazione del settore marketing Capcom che a partire dal successo clamoroso del quinto episodio hanno decretato la svolta action totale affermando che il loro volere è di attingere ai fan di Call of Duty, persone che insomma non si fanno scrupoli di svuotari caricatori e caricatori.

Infine, quello che che più interessa è che Resident Evil 6 ha tutti le carte in regolo per essere un grandissimo titolo di questa saga, totolamente action o no. Da non sottovalutare poi sarà anche la parte multiplayer, con situazioni mai provate fin d’ora. Si parla di un massimo di sei giocatori per la cooperativa e fino ad otto invece per la componente competitiva. 

 

 
 
 
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