Creato da retroazione il 24/10/2005

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Come un'idea geniale si può trasformare in un fallimento totale

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Il tuo iPhone non prende? Tu fà una fischiatina

Post n°3182 pubblicato il 26 Luglio 2010 da retroazione
 


Ebbene si, avete letto bene. Non si tratta della riedizione in chiave Melafoniniana del caro pinocchio nostrano, ne di una bufala improvvisata. E’ la risposta che la Apple si sente di dare a tutti coloro che hanno problemi di ricezione con il suo ultimo nato. Più che di una fischiatina si tratterebbe in termini tecnici di una cantatina.

Infatti, Jobs, ha ammesso il difetto di progettazione dell’antenna, porgendo le sue scuse ed ha offerto soluzioni in termini di servizio. La cosa più stravagante che Jobs poteva fare, l’ha fatta in apertura della conferenza sul tema, la proiezione di un video musicale sul malfunzionamento del melafonino. Il video è stato pubblicato nel portale YouTube e sul blog dell’autore la mattina della conferenza. La canzone, dal titolo “iPhone 4 antenna song” è stata scritta dall’ artista Jonathan Mann.

Fonte: Nexus-lab.com

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Balena piomba su una barca in Sudafrica - il video

Post n°3181 pubblicato il 26 Luglio 2010 da retroazione
 



Ecco il video (amatoriale) dello schianto della balena sullo yacht di cui avevo scritto nel precedente articolo.

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When Jumping A Motorcycle Goes Wrong

Post n°3180 pubblicato il 26 Luglio 2010 da retroazione
 

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Cartelli stradali più strani del mondo

Post n°3179 pubblicato il 26 Luglio 2010 da retroazione
 



Difficile da credere. Eppure tranne per qualche eccesso sono davvero incredibili i cartelli segnaleteci in giro per il mondo. In questa galleria alcuni tra i tantissimi scelti e immortalati dai viaggiatori.


Fonte: Repubblica.it

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New Found Glory - Truck Stop Blues

Post n°3178 pubblicato il 26 Luglio 2010 da retroazione
 

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Il grande business del bagaglio a mano

Post n°3177 pubblicato il 26 Luglio 2010 da retroazione
 



Costi diversi da compagnia a compagnia. E c’è chi vieta di chiedere aiuto per sistemarlo

ROMA — Niente pericolo di perdere la valigia, che vola a New York anche se doveva fermarsi a Fiumicino. Niente paura dei furti (ricordate la banda della Malpensa?), perché il trolley ci segue passo passo come la coperta di Linus. E niente attesa davanti al nastro di gomma quando, in applicazione della legge di Murphy, a sbucare fuori sono sempre i borsoni degli altri. È un affarone il bagaglio a mano. E per questo sono tanti i viaggiatori che preferiscono insaccare tutto nello zainetto da portare in cabina, rinunciando alla rigidona da imbarcare in stiva. Una moda che per una volta sembra anche intelligente: partire leggeri fa bene alla schiena e forse pure alla mente perché meno cose uguale meno stress. Ma chi si prepara al check in per le vacanze farà bene a controllare le regole della sua compagnia. Per le dimensioni del bagaglio a mano non ci sono grandi differenze: quasi sempre la somma delle tre dimensioni (larghezza, altezza e profondità) non deve superare i 115 centimetri. Ma sul peso siamo all’anarchia, si va da un minimo di 5 chili ad un massimo di 18. E la certezza è una sola: chi esagera può pagare anche parecchio. Alitalia ha appena alzato il limite da 5 ad 8 chili. Consente di aggiungere un computer, una borsa da donna, un ombrello e un cappotto. Ma sul peso non fa sconti: se supera gli otto chili, il trolley finisce in stiva insieme alle valige. E, come per tutte le compagnie, chi oltrepassa pure la franchigia per i bagagli da spedire, paga un tot al chilo: 10 euro per i voli nazionali, 20 per gli altri.

La più avara è l’olandese Transavia, 5 chili in cabina, nemmeno un grammo di tolleranza. Ma la più spietata è Ryanair, che del resto vorrebbe far pagare pure la toilette e sta pensando ai posti in piedi come sul bus. Il limite massimo è sì dieci chili. Ma nel bagaglio a mano bisogna infilare proprio tutto, comprese le bottiglie comprate al duty free, il cappotto e le borse. A chi sgarra non resta che spedire lo zaino in stiva e sborsare 35 euro. Occhio ad insistere poi, perché la compagnia si «riserva di rifiutare l’imbarco». È la stessa regola della spagnola Vueling, dove però la «multa» è di 30 euro. Le low cost dicono che questo è l’unico modo per offrire biglietti a prezzi davvero low. Ridurre il peso abbassa il consumo degli aerei e quindi le spese. Ma non tutti seguono la stessa strada. Easyjet, ad esempio, non fissa limiti di peso. Ma è tassativa sulle misure (56 per 45 per 25) e si affida alla selezione naturale: «Il passeggero deve essere in grado di sistemare il proprio bagaglio negli scompartimenti sopra i sedili senza richiedere assistenza». Vietato aiutare le vecchiette, insomma: e non è un capriccio perché così vuole anche la British airways.

Se tutti i viaggiatori sono uguali, alcuni sono più uguali degli altri. Molte compagnie hanno limiti diversi a seconda della classe: Iberia concede 10 chili in economica, 14 in business, 18 in business plus. Air france arriva a 12 ma ne regala altri sei a chi si accomoda in «premium affaires ». Per Lufthansa i chili sono 8, ma in business i bagagli a mano possono essere due. C’è anche la variazione tecnologica: per Airberlin il carico massimo è di 6 chili, ma diventano 8 con il computer. E anche quella musicale: chi vuole portare in cabina uno strumento non ha limiti di peso ma solo di grandezza: 30 per 117 per 38, che poi sono le dimensioni di una chitarra. Una giungla, insomma. Qualche anno fa l’Unione Europea aveva pensato di fissare regole uguali nell’intero continente. Tutta colpa di un signore viennese che aveva fatto ricorso alla Corte di giustizia perché uno steward gli aveva impedito di portare in cabina la sua racchetta da tennis. Ma alla fine Bruxelles si è limitata alle norme antiterrorismo, quelle che ci obbligano ad infilare i liquidi nelle boccette da 100 millilitri per poi mettere tutto nell’apposita bustina di plastica. Il peso massimo europeo, invece, non è arrivato e la deregulation regna tuttora sovrana. Una seccatura, certo. Ma nulla rispetto alla terribile novità che arriva dall’altra parte dell’Atlantico. Per la low cost statunitense Spirit il peso non fa differenza, l’hand baggage costa sempre 45 dollari. Se gli Stati Uniti anticipano il futuro, meglio tenersi la giungla europea.

Fonte: Corriere.it

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Le strade che non perdonano

Post n°3176 pubblicato il 26 Luglio 2010 da retroazione
 

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Serve un amico? Affittalo!

Post n°3175 pubblicato il 23 Luglio 2010 da retroazione
 



Si chiama "Rent a Friend", è nato negli Stati Uniti e si sta diffondendo nel resto del mondo, Italia compresa. A pagamento, procura compagnia per andare al cinema, a una mostra, o per trovare qualcuno che vi accompagni nella visita in una città che non è la vostra. Rapporti rigorosamente platonici e un database ricco di offerte.


DALLA serata al cinema allo shopping in centro, fino alla visita al museo o all'aperitivo. Sono versatili ma non proprio disinteressati visto che hanno una loro tariffa oraria, neanche troppo economica: i nuovi amici in affitto, pronti a farvi compagnia, si possono selezionare su un catalogo online. E' l'idea che sta alla base del sito americano Rent a Friend 1, che, dopo essersi affermato negli Stati Uniti (dove può contare su 2000 iscritti) ora si espande in tutto il mondo. Italia inclusa. "Il nostro è un servizio diverso da quello dei siti per incontri, nessuno dei quali offre amicizia - spiega Scott Rosenbaum, il fondatore, un 30enne del New Jersey - qui c'è in ballo soltanto un rapporto platonico".

Il sito si vanta di essere quello che, negli Usa, offre le tariffe più basse e il database di amici più ricco. All'atto dell'iscrizione si pagano 25 dollari, mentre l'affitto di un amico costa almeno 10 dollari l'ora, con punte di 50 dollari. Alcuni di loro, infatti, possono decidere di variare la tariffa, a seconda dell'attività che viene loro richiesta. Tante le opzioni offerte: oltre alle classiche serate al cinema, al teatro o al ristorante, o anche alla giornata in spiaggia, ci si può rivolgere al sito quando si visita una nuova città, e si vuole avere qualcuno che illustri le bellezze del posto. Nel catalogo, che può contare su 218mila potenziali amici, ci sono anche persone con specifiche abilità: insegnanti di lingue straniere, istruttori di fitness ma anche di snowboarding e yoga, pittori, cantanti e ballerini, e così via. "Se avete un biglietto in più per una concerto o una partita - viene suggerito - e non avete voglia di andare da soli, potete usare Rent a friend". Infine, si possono sborsare i 10 dollari l'ora anche solo per "chiedere un consiglio": "Molta gente vuole soltanto dare consigli - si legge nella pagina web dedicata all'iscrizione - e può essere utile avere il punto di vista di una persona esterna".

La ricerca di una persona con cui passare del tempo libero è molto semplice: basta digitare il codice di avviamento postale, selezionare il sesso ideale dell'amico di turno, e premere invio. Per adesso, la ricerca è limitata agli Stati Uniti e al Canada, anche se si accettano già iscrizioni da tutto il mondo, inclusa l'Italia. Le schede delle singole persone contengono ovviamente una foto, i dati anagrafici, e una descrizione caratteriale, oltre ovviamente alle attività preferite. Gli amici indicano se vogliono trascorrere del tempo con un uomo, con una donna, o indifferentemente con entrambi i sessi. Nessuno può offrire o cercare sesso, almeno non in maniera esplicita: chi dovesse contravvenire a questo punto fermo della community, sarà subito espulso.

Perché a molte persone convenga offrire il proprio tempo ai gestori di Rent a Friend è presto spiegato nella sezione "fatti pagare per fare l'amico", dove si lancia un "recruiting" a livello mondiale. E dove si svelano i vantaggi di questo genere di attività. "Potete guadagnare fino a 50 dollari l'ora e in più avrete cene e concerti gratis. Diventa il capo di te stesso. Decidi tu quanto farti pagare e quando lavorare", si legge nel sito, che parte da questo assunto: "Nel mondo ci sono milioni di persone in cerca di amici, pronte a pagare". Viene anche presentato uno schema di stipendio-tipo. Nel caso si decida di lavorare part-time, tre giorni a settimana, ad una tariffa oraria di 20 dollari, se ne guadagnano 480 a settimana. Se l'impegno sale a 5 giorni a settimana, sempre a 20 dollari l'ora, si possono intascare 800 dollari settimanali. Garanzie vengono fornite anche sull'assenza di sesso: "Non ci sarà alcun contatto fisico durante i vostri incontri con altri soci. Voi dovrete soltanto offrire la vostra amicizia".

Un servizio analogo viene offerto anche da Rent a local Friend, un'iniziativa lanciata da una giornalista portoghese, e disponibile anche in Italia, a Roma e Milano. In questo caso, però, è predominante la vocazione turistica: il target è rappresentato dai viaggiatori solitari, cui viene offerta la possibilità di affittare un amico che faccia da guida turistica nella località di turno. Anche in Giappone, le agenzie che mettono a disposizioni amici in affitto sono molto diffuse: negli ultimi otto anni, sono raddoppiate. Se ne contano dieci. La più diffusa, la Office Agent, offre ai propri clienti un catalogo di mille persone.

Fonte: Repubblica.it

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Medusa da 18kg semina il panico sulla spiaggia. Anche se è morta!

Post n°3174 pubblicato il 23 Luglio 2010 da retroazione
 



I tentacoli, sia pure staccati, hanno mantenuto il loro potere urticante: 150 persone ferite


MILANO
- Mercoledì scorso una medusa "criniera di leone" (Cyanea Cappilata) ha raggiunto le acque antistanti le spiagge del Wallis Sands State Park, nel New Hampshire, trasformando una tranquilla giornata al mare in un caotico parapiglia di bambini urlanti e adulti doloranti. Centocinquanta persone sono venute a contatto con i tentacoli dell'animale planctonico che, seppure morto, è stato portato verso riva dalla marea. Alcuni dei tentacoli erano staccati dal corpo della medusa, ma questo non ne intacca il potere urticante. «Le cellule dei tentacoli, che rimangono vivi anche se distaccati dal corpo, mantengono inalterata la loro capacità di emettere neurotossine», ha sottolineato Reene Zobel, una biologa marina del New Hampshire Fish and Game Department.

LE CELLULE DEI TENTACOLI - Si chiamano cnidociti e quando vengono toccate estroflettono dei filamenti (cnidae) che rilasciano il liquido urticante. Questo ha funzioni difensive e predatorie ed è costituito da tre proteine che combinate danno luogo a un effetto infiammatorio-paralizzante.

LA MEDUSA CRINIERA DI LEONE - Raramente sono state intercettate lungo le coste del New Hampshire mentre sono molto più frequenti nelle fredde acque del vicino Golfo del Maine. Si tratta di una delle specie più grandi tra quelle conosciute e la sua mole la rende anche l'invertebrato di maggiori dimensioni in assoluto. Il suo ombrello può raggiungere i due metri e mezzo di diametro e gli appiccicosi tentacoli dei quali è dotata, che possono arrivare a misurare più di trenta metri, sono raggruppati in otto mazzi, ognuno dei quali ne contiene più di cento. L'habitat prediletto da questa medusa sono le fredde acque boreali dell'Artico, dell'Atlantico settentrionale e del Oceano Pacifico del Nord. E' fortemente urticante, ma non ha particolari effetti nocivi sull'uomo.

WALLIS STATE SANDS PARK -Tra i centocinquanta bagnanti della spiaggia statunitense solo cinque bambini sono stati accompagnati per precauzione in ospedale, dal quale sono stati dimessi il giorno dopo. Per tutti gli altri è stato sufficiente sottoporsi a trattamenti di emergenza nel pronto soccorso allestito direttamente sulla spiaggia. La medusa, che qualcuno ha prontamente ribattezzato Wally, è stata raccolta con un rastrello dal bagnasciuga e ha concluso tristemente il suo blitz in un sacco della spazzatura.

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Belmondo raggirato dall'ex coniglietta

Post n°3173 pubblicato il 23 Luglio 2010 da retroazione
 



L'attore francese Jean-Paul Belmondo, 77 anni, sarebbe vittima di una manipolazione architettata a regola d'arte dalla sua fidanzata, l'ex modella di Playboy Barbara Gandolfi, 35 anni, come dimostrerebbero alcuni estratti delle intercettazioni della polizia belga, diffusi dalla radio francese Rtl. Per Boursican l'attore di "Fino all'ultimo respiro", colpito nel 2001 da un'ischemia cerebrale, sarebbe vittima di circonvenzione d'incapace. Lo scorso 22 giugno è stato convocato nel commissariato del VII/o arrondissement di Parigi, per ascoltare il contenuto delle intercettazioni telefoniche della Gandolfi. Quest'ultima è ormai da 3 anni nel mirino della polizia belga nell'ambito di un'inchiesta finanziaria per flussi di denaro sospetti sui conti di società intestate all'ex marito, Frederic Vanderwilt. In particolare gli inquirenti si concentrano su un prestito di 200.000 euro che Belmondo avrebbe fatto alla fidanzata e su un assegno da 400.000 euro firmato dall'attore per l'acquisto di una casa a Ostenda, sulla costa belga. Secondo fonti vicine alle indagini questi soldi potrebbero essere serviti a finanziare alcuni club di strip-tease dell'ex marito. Insomma, le intercettazioni mettono in dubbio la buona fede della ex modella, che Belmondo ha incontrato nel giugno 2008 in Costa Azzurra.

Fonte: Repubblica.it

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