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Post N° 90

Post n°90 pubblicato il 08 Giugno 2007 da anfibia

E' che ho voglia di nuovo. Che sono stufa di rimpiangere il passato come fossi una vecchina che ha alle spalle una lunga vita piena di eventi.

Perchè,che senso ha soffrire e tormentarmi ancora?

Non ho già sofferto abbastanza per gli uomini?

Se ci penso, se penso ai miei rapporti con l'universo maschile, dovrei avere solo voglia di un futuro migliore, e non vivere di nostalgie passate.

Per anni, per tutta l'adolescenza, ho sempre dovuto vedere frustrati i miei semplici ma intensi, per l'età, sentimenti, mai ricambiati dal ragazzino di turno...Ero troppo strana, troppo al margine, troppo inconsapevole della mia femminilità, al limite troppo brutta...E così ho sognato, ho sognato il primo bacio, perchè io non potevo baciare nessuno che non mi facesse battere forte il cuore, che è arrivato come desideravo a 17 anni suonati, ma con un ragazzo già perverso, già torbido, già corrotto per la sua giovane età. Il classico ragazzo sbagliato che non ti ama, nemmeno te lo fa credere, ma ti tiene e tu non sai staccartene.

Passano due anni così, due anni di sofferenze, in cambio di qualche bacio e poco più, qualche attenzione, più immaginata che reale, da parte di questo ragazzo che ai miei occhi era l'uomo forte e affascinante che avevo sempre cercato.

La storia finì dopo due anni, lasciandomi a pezzi. Fu la prima volta che un uomo mi ridusse ad un'ombra. Ma non l'ultima purtroppo. Non avevo imparato la lezione. Non mi confidavo. Non avevo capacità critica. Tutto ciò che ne ricavai, a livello di lezione, fu: non sono abbastanza per lui, non sono speciale.

Così chiusi in fretta, ma solo in apparenza, quella profonda ferita che in realtà non era chiusa affatto. Sanguinò per anni, anche quando mi interessavo ad altri, puntualmente sentivo che l'unico ragazzo che avessi mai amato era lui...

Ne dovette passare parecchia di acqua sotto i ponti prima di raggiungere la stabilità, con il mio primo e unico ragazzo ufficiale, a 21 anni. Ci illudemmo di amarci, ma entrambi ci stavamo accontentando, cercavamo insieme quello che la vita finora ci aveva negato: dolcezza, unione, affetto. Io stavo bene con lui, ma la passione, i brividi, le emozioni, quelle le avevo cancellate. Ed io mi illludevo che fosse l'amore normale, quello vero e costruttivo, perchè le emozioni per me erano collegate all'amore insano, quello per il ragazzo del mio primo bacio.

Riuscii a mentire a lungo a me stessa, 4 anni, nonostante i chiari segni, nonostante non  riuscissi a lasciarmi andare e a fare l'amore. Lui da parte sua ...lui non mi ha mai amata perchè ero io ma solo perchè io ero la sua ragazza. L'ho sempre sentito. Ho sempre avuto la sensazione di non essere stata scelta.

Ad ogni modo anche questa storia finì, per fortuna, per mano sua però...e io soffrii per la seconda volta, ma stavolta in modo dirompente, impossibile da reprimere, perchè su di lui contavo davvero, perchè lui è stato così 'chiuso' da non lasciarmi capire che da tempo non mi amava più: per me fu uno shock essere lasciata.

Ricordo tutto, perchè tutto si è ripetuto di recente: ricordo le convulsioni, le illusioni, i tormenti, i risvegli improvvisi nella notte e la sensazione che fosse tutto un incubo...sì, ricordo tutto...

E, tra cotte più o meno serie, arrivò lui. E per la prima volta tutto mi sembrò completo: provavo i brividi, quei brividi che avevo provato solo a 17 anni, ma stavolta erano brividi accompagnati alla felicità. E tutto fu naturale. Tutte quelle cose da donna che mi erano sempre riuscite difficili con lui scomparvero perchè io con lui mi sentivo donna, per la prima volta, forse solo perchè sentivo che lui era uomo, il mio uomo, o almeno così lo sentivo io...Provai per la prima volta l'emozione di amare e di sentirmi amata, e di poter costruire una vita insieme, perchè, di questo ero certa, io non avrei potuto amare nessuno quanto lui, lo avrei amato per sempre, anche se, paradossalmente, me ne guardavo bene dal dirglielo, dall'usare quelle parole 'per sempre' 'finchè morte non ci separi' ecc...io non gli ho mai detto nulla del genere. Lo sapevo in cuor mio che l'avrei amato per sempre, se solo lui me l'avesse permesso.

Ma ancora una volta i miei sogni hanno dovuto fare i conti con la realtà. E la realtà era che quell'amore unico, che sarebbe durato per sempre, lo era soltanto per me, perchè l'uomo di cui mi ero innamorata così perdutamente non sapeva amare. Sapeva infatuarsi, sapeva emozionarsi, innamorarsi per un po'. Ma amare profondamente una donna per sempre, quello non sapeva farlo. Scoprii solo dopo che per lui l'amore sono gli amori, che dall'amore voleva solo emozioni, da bruciare, da vivere il tempo di un battito d'ali, perchè sempre in cerca di un'emozione nuova. Scoprii più tardi che io non ero l'amore che aveva sempre aspettato, ma solo un'esperienza in più da ricordare, infilata tra una sfilza di altre esperienze passate e future, un paio di disegni e qualche scatto in un album di donne. Nulla. Nulla a che vedere con il tipo d'amore di cui volevo essere amata. Il dramma è che lui nemmeno se ne accorgeva: lui davvero ogni volta  che amava una donna credeva di volerci fare una famiglia. Lo crede sempre...Ogni donna, ogni ultimo amore, per lui è l'amore della vita, la cosa più bella della vita.

Ma io non volevo essere una 'cosa', un piacere. No. Io volevo essere la persona più importante della sua vita. Volevo essere protetta. Volevo contare sul suo affetto incondizionato. Ma sì, in una parola, volevo essere amata.

Così dovetti fare i conti con un crollo rovinoso, il peggiore di tutti, perchè stavolta ci credevo, perchè ci avevo messo il cuore e l'anima.

Per questo non mi sento speciale. Perchè è difficile sentirsi speciali quando gli uomini che hanno attraversato al tua vita hanno fatto tutto tranne che amarti. L'amore era sempre per qualche altra donna. Mai per te. Per te solo surrogati.

Ed è per questo che sono stanca di stare male, di avere nostalgia...

Nostalgia per cosa? Per i dolori, estenuanti, che dalla più tenera infanzia, con i miei genitori, ad adesso mi hanno devastata, mettendo sul mio cammino persone che non hanno saputo amarmi e prendersi cura di me?

Nostalgia per essere stata più e più volte calpestata?

No.

Io non voglio mai più farmi ridurre così da un uomo, da nessuno: come stavo anche solo un mese fa non voglio starci più. Non lo permetterò più.

Se non sono stata la donna del cuore di nessun uomo, vuol dire che non ho un passato da rimpiangere.

Ho solo voglia di futuro.

E di pensare che amerò ancora, di più, e che sarà per sempre.

Perchè l'uomo che voglio accanto a me è l'uomo che ha un cuore così pulito e profondo da lasciarmici entrare per davvero e per sempre. L'uomo che voglio accanto è l'uomo che guarderà con infinito amore i nostri figli e me, pensando che siamo le cose più importanti della sua vita. Lui, solo lui, non potrebbe mai tradire, calpestare e voltare le spalle alla madre dei suoi figli. E con lui l'amore sarà un viaggio senza meta, solo per il gusto di viaggiare insieme, compiendo tutti gli sforzi possibili per tenere viva la fiamma, scegliendoci ogni giorno.

Questo blog finisce qui. I miei amici sanno già dove trovarmi.

Ora voglio solo spazi senza limiti. Riprendermi la mia giovinezza. Il sorriso. Voglio essere spensierata. E continuare a sognare, fissando le due stelline appese al soffitto di camera mia a ricordarmi di non smettere mai di farlo. E facendo mie le parole che qualcuno mi dedicò senza saperle fare sue: Il più bello dei mari / è quello che non navigammo. / Il più bello dei nostri figli / non è ancora cresciuto. / I più belli dei nostri giorni / non li abbiamo ancora vissuti. / E ciò / che vorrei dirti di più bello / non te l’ho ancora detto (Hikmet)

 
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