Creato da UnaFiabaPerTe il 15/03/2014

UNA FIABA PER TE

fiabe, favole e fantasia

 

ECCO L'EBOOK DELLA COCCINELLA ROSABELLA!!!

Post n°12 pubblicato il 16 Novembre 2015 da UnaFiabaPerTe
 

Narrativa

LA COCCINELLA ROSABELLA

di Chiara Taioli

Illustrazioni di Paola Pieri

 

Perché la Coccinella Rosabella ha i puntini neri? Scoprilo in questa favola magica con la Coccinella e gli scoiattoli.

Editore: Chiara Taioli

ISBN:9788892517943

Prezzo:€3,49

Formato: ePub

Lo puoi acquistare on line nelle migliori librerie; qui di seguito un link:

www.ebook.it/S/Chiara_Taioli_autori_vari/Narrativa/ePub_La_Coccinella_Rosabella.html


Un regalo per Natale!!!

 

 
 
 

RAGAZZA ALLA PARI

Post n°11 pubblicato il 24 Settembre 2015 da UnaFiabaPerTe
 
Foto di UnaFiabaPerTe

Ciao  a tutte le ragazze!!!

Ho appena vissuto l'esperienza di ragazza alla pari a Londra: un'esperienza di vita unica!!!

Il motivo che mi ha spinto a farlo è stata la lingua inglese che migliora notevolmente durante la permanenza, e soprattutto si parla la lingua che gli inglesi usano tutti i giorni.

La ragazza alla pari inoltre accresce la propria maturità, autonomia, la capacità di adattarsi e di confrontarsi con una nuova cultura.

Ecco perché consiglio a chiunque di vivere all'estero almeno per un periodo e se volete farlo come ragazze alla pari, potete contattarmi per consigli e colloqui con famiglie inglesi disponibili, accuratamente selezionate da associazioni facenti parte della comunità internazionale IAPA e BAPAA (British au pair agencies association), garantendo massima serietà e affidabilità.

Contattami pure per informazioni e consigli a: ragazzeallapari@libero.it

E visitate il sito in allestimento: www.ragazzeallapari.wordpress.com

Chiara

 

 
 
 

FANTASIAMO!!!

Post n°10 pubblicato il 12 Agosto 2015 da UnaFiabaPerTe
 
Foto di UnaFiabaPerTe

La FANTASIA è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata mentre la fantasia comprende il mondo intero...By Albert Einstein

 

 

 

 
 
 

E ORA COSA SCRIVO?

Post n°9 pubblicato il 16 Luglio 2015 da UnaFiabaPerTe
 
Foto di UnaFiabaPerTe

Non saper cosa scrivere è il peggior nemico nacosto dello scrittore, che si alza dalla scrivania e diventa una persona non scrittore. Può essere mancanza di ispirazione o di voglia di scrivere e vien da iniziare 10 o più racconti come "se una notte d'inverno un viaggiatore". E se questa mancanza si traduce in mancanza di voglia di vivere???

E se fuori dalla porta dello studio dello scrittore, si apre un enorme un varco e lì scopre i tesori della sua immaginazione?

Ne prende uno a caso e lo trascina su dentro lo studio; poi ritorna, ne approfitta dato che adesso è aperto il varco e ne prende un altro. Adesso ci prende gusto lo scrittore e ne prende quanti più ne può e si ritrova ad aver già scritto metà racconto. 

Ora non gli rimane che finirlo.

Ma di questo se ne occuperà domani.

 

 
 
 

La Fabbrica del Denaro

Post n°8 pubblicato il 23 Giugno 2015 da UnaFiabaPerTe
 
Foto di UnaFiabaPerTe

Fumo verde- giallo usciva a sbuffi dalla canna fumaria come da quella del treno a vapore, solo che quella era la fabbrica del denaro. Si sa che i soldi non piovono dal cielo, si ottengono con duro lavoro, non vengono dal genio della lampada, nessuno te li  regala, etc. Ma qualcuno li produce. Nella città della ricchezza, la fabbrica produceva il denaro in abbondanza: le fasi di lavorazione erano ben suddivise.C’erano gli addetti ai lavori con diverse caratteristiche a seconda del ruolo che ricoprivano; comunque indossavano un’unica uniforme verde, colore che da sempre contraddistingue il denaro. Al piano superiore, titolato “Le Banconote”si producevano appunto le banconote; gli addetti erano piccoli ominidi provvisti di tanti occhi quante le macchiette di morbillo sulla faccia di un bimbo nel culmine della malattia. Infatti ogni pezzo doveva uscire privo  di difetti e conforme alle  erariali del Presidente della fabbrica del Denaro; inoltre doveva uscire in mani fidate, stando attenti che non si infiltrasse un ladruncolo a rubarle. Al termine della lavorazione c’era una sala  con ventilatore sul pavimento dove gli espertissimi ed innumerevoli occhi accertavano la veridicità delle banconote volanti per tutta la stanza. Questa era la parte più divertente: gli operai in postazione dietro oblò incastonati nelle mura della stanza impugnavano il volante con all’estremità una canna che sparava proiettili per colpire le banconote malriuscite. Ed era la parte attesa a fine giornata, poi scommettevano evinceva chi ne abbatteva di più. Tutto ovviamente per tutelare al massimo i beneficiari del denaro che, al contrario del pensare comune, è pulito, sicuro, e abbondante. Eh, già per lo meno quando esce dalla fabbrica del Denaro. Poi sono le persone nelle cui mani finisce a decidere cosa farne, quindi se fanno cose buone  sarà“buono”, mentre se fanno cose cattive sarà “cattivo”, ma questo lo vedremo più avanti. Scendendo al piano inferiore, ci imbattiamo nella produzione di monete di varie misure e pesi. Gli addetti in questo reparto erano dotati di udito sopraffino tanto da permettere loro di distinguere le monete di valore diverso e le monete vere da quelle contraffatte solamente dal tintinnio prodotto dalla cascata a pioggia nella vasca. E qui si divertivano a nuotare su e giù, alla ricerca delle monete non conformi; tant'è che requisito fondamentale per l’assunzione era saper nuotare nel metallo, anche se nessuno hai mai saputo se davvero ci fossero selezioni o gli addetti erano nati, creati, vissuti esclusivamente all’ interno della fabbrica. Certo nessuno  mai ne usciva, ma se fosse anche accaduto beh, che dire a prova di ladro, era posta all’ uscita dalla fabbrica una macchina simile al metal detector, che cancellava dalla memoria di ognuno le informazioni acquisite sulla produzione del denaro e le reinstallava il turno successivo; così il Presidente dormiva certamente sogni d’oro.

Un altro requisito degli operai era la preparazione massima in aritmetica: il loro dictat era “non sbagliar nemmeno un centesimo di un centesimo di un centesimo a contar!” C’ erano poi i pignoli sopraffini, di cui tutti noi se chiudiam gli occhi abbiamo un esempio, ma no, niente affatto, non sono i parenti nella divisione ereditaria, nemmeno gli amici nella divisione di un conto al ristorante, bensì i pignolissimi: la parola “sbagl” era bandita dal vocabolario(la riporto in carattere minuscolo corsivo, vietato anche solo ripeterla a voce alta per non farli “sbagliare”).

...continua

 
 
 
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