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Dalla mia finestra, con i miei occhi!

 

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LA CITAZIONE!

A rifletterci bene, i migliori sono sempre allegri. E' molto meglio essere allegri, ed è anche il segno di qualcosa; è come avere l'immortalità mentre si è ancora vivi. Una cosa complicata. ("Per chi suona la campana"di E. Hemingway)

 

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Rumori!

Post n°11 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da Entale
 
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Oggi mi sento come una profonda grotta; l'unico rumore sento è quello di una goccia che dal soffitto cade, lentamente, in un sottile strato di acqua. E' come un tintinnio. Come il rumore delle lancette, il tempo.

Sono persa in uno stato di quieta ansia e ribellione interiore.

Avrei tanto il desiderio di camminare; è un bisogno che sento da un pò. Vorrei camminare, si, in un sentiero circondato da alberi, sotto la pioggia e sentire il rumore dei passi sulle foglie accartocciate e lo scroscio dell'acqua sui sentieri fangosi; vedere le lumache silenziose muoversi e sentire il profumo dell'erba.

 Avrei bisogno di un contatto vero con me stessa, ascoltare quella voce che mi tormenta e mi accompagna ogni giorno.

Avrei bisogno di conoscere, trovare tra gli alberi, volti amici, come elfi silvani...ma sembra un sogno lontano.

 
 
 

Duro rientro!

Post n°10 pubblicato il 04 Dicembre 2006 da Entale
 
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Oh, rivedere il mio blog solo e sperduto, non curato, mi rattrista!

E' passato un pò di tempo dal mio ultimo "post". Una lunga partenza, una grande esperienza.

Ma ora, eccomi nuovamente qui, persa, smarrita, confusa, annoiata! Vabè, cercherò di ritrovare un senso a tutto e di ridimensionare e di "inspessire" la mia vita!

Caspiterina, come sono solenne! Fortunatamente so prendermi abbastanza in giro...forse troppo!

Oggi sono a casa e cerco di trovare delle informazioni sul nuovo corso di laurea che intendo seguire...basta con il diritto, è troppo "rigido" e poco poetico per i miei gusti...e pensare che ho una media del 28,9!!!Il mo voto più basso è in economia politica...26!

Sospinta da un empito di miglioramento e di chiarezza con e verso me stessa, ho deciso che la mia vita deve rispondere ai miei bisogni, ai miei desideri e alla mia reale inclinazione naturale. Forse uno storico dell'arte non avrà uno stipendio tale da comprarsi una barca, ma in compenso respirerò il profumo dei musei e vivrò di vita vera!

Sto cercando di autoconvincermi? Non credo!

Messo in chiaro il mio profilo universitario...ora, so che vorrei una nutrita schiera di conoscenze e amicizie, per ridere, per parlare, per discutere, per giocare, per andare per musei, per andare al cinema!

Dopo una lunga assenza, il rientro è duro...molti amici che avevi non ci sono più!Belli amici! Eppure, nonostante le mille fregature e le mille delusioni ricevute, mi ostino a credere che nel mondo ci siano ancora persone intelligentemente ingenue da credere in un valore, quale per me, è l'amicizia!

Staremo a vedere se riuscirò a trovarli!

Nel frattempo, vi abbraccio virtualmente tutti, voi passanti che in qualche modo, mi fate sentire viva!

Alex!

 
 
 

Penso e ripenso! Sognando un sogno di una notte di mezza estate!

Post n°9 pubblicato il 28 Maggio 2006 da Entale
 
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Sono triste. Sono triste e un pò mi va di esserlo.

Penso e ripenso alle "cose" che ho, a quelle "cose" che vorrei e non ho, alle "cose" importanti e a quello meno importanti; penso e ripenso a tutto quello che non conosco e a quello che vorrei sapere; penso e ripenso a tutto quello che mi fa paura e mi angoscia e mi verrebbe da correre e da gridare; penso e ripenso al "niente", ciò che fa più male; penso e ripenso al passato, al presente e al futuro e non mi parlano, ne mi aiutano; penso e ripenso al tempo che scorre inesorabile; penso e ripenso e la testa mi scoppia, mi pulsa fino a che non mi si stringe un nodo in gola, un nodo di rabbia e di lacrime e di paura e di risentimento e di amarezza e tutto si convoglia in un caotico nugolo di pensieri contrastanti.

E' meglio se faccia un bel respiro e vada a far riposare la testa, questa mia testa che non smette mai di pensare, elaborare, riflettere, giocare, fantasticare, analizzare...!

Sono triste e non dovrei esserlo per tante diverse ragioni. Dovrei essere, al contario, felice.

Questa notte però sono triste e cerco di soffocare le lacrime nell'unica cosa che mi consola e mi stringe...la musica!

A presto!

 
 
 

Grazie Dott. Brown! Grazie a Lei, Leonardo!

Post n°8 pubblicato il 13 Maggio 2006 da Entale
 
Tag: Cinema
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Il 19 maggio esce nella sale "Il Codice Da Vinci", tratto dall'omonimo romanzo di Dan Brown.
Alzi la mano chi non ha pensato, lggendo il romanzo, che fosse inevitabilmente destinato a divenire un ghiotto pasto per Hollywood?! E' così, "Il Codice Da Vinci" ha decisamente un taglio cinematografico: la suspense, la bella francesina in pericolo discendente "nientepopodimenoche" di Gesù, il super espertone dal fiuto inconfondibile e il flirt e l'atroce tarlo, croce e delizia dei non credenti, la vita di Gesù e la simbologia e il Sacro Graal.
Dirò la verità! Quando l'ho letto mi ha entusiasmato molto perchè Brown colpiva nel cuore della chiesa e nel suo dogmatismo (fittizio?!), ciò che (forse?!) nasconde e ciò che (forse?!) vuol far credere e la verità storica e i vangeli. Indagando e informandomi, ho notato le molte incongruenze e le forzature del romanzo e sono giunta all'amara conclusione che fosse il risultato di una buona indagine di mercato circa le ossessioni dell'uomo moderno!
E' stato un dispiacere doverlo ammettere perchè è quando si insinua il dubbio che si è costretti a far cadere le certezze ( o presunte tali) e a sollevare nuove ipotesi e nuove soluzioni, a iniziare qual meccanismo vitale che mette in moto la coscienza.
Insomma, "Il Codice Da Vinci" mi era parso un'oasi felice in cui far stagnare i malsani "odori" di una rassegnazione perversa e invadente e far sussultare l'assopito spirito delle umane genti.
Ergo, farsa o no, bussiness o meno, grazie a Lei Dott. Brown, ai suoi editori, al film e un saluto speciale a quel grande genio di Leonardo che ancora oggi riesce ad ottenebrare finanche i "grandi misteri catodici": perchè ha vinto Augusto De Megni il Grande Fratello???

 
 
 

Cent'anni di solitudine!

Post n°7 pubblicato il 12 Maggio 2006 da Entale
 
Tag: Libri
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Dopo qualche tempo, ho deciso di leggere "Cent'anni di solitudine". L'ho finito qualche giorno fa e da allora, non faccio altro che ripensare ai Buendìa, ai colori e ai profumi di Macondo e agli enormi "cerchi" che la vita disegna.
E' complicato "incapsulare" questo romanzo in una sommaria e leggera analisi, risulterebbe svilito in qualche modo, come mortificare la sua genuina solennità di romanzo evocativo e surreale e crudo e morbido; dopotutto è la stessa sensazione che ho provato per quei libri che mi hanno "regalato" qualcosa, che mi hanno parlato scuotendomi nel profondo, inavvertitamente: estatica adorazione bloccata nei meandri delle mie sensazioni e delle mie percezioni, come un pezzo di stoffa incagliatosi in un ramo e scosso dal vento.
Mi sono chiesta se davvero la vita fosse un perpetuo e ineluttabile "cerchio", fatta di corsi e di ricorsi, con un inizio ed una fine ben stabilita, come mi potrei sentire? Cosa potrei fare? Continuerei a scorrere nel "letto" che la vita ha a me destinato? O forzerei gli argini?
Non riesco a darmi una risposta e forse è un bene perchè bisogna rifletterci ma non posso mica restare a vedere cosa succede? No, il quietismo non fa per me. Allora, molto probabilmente devierei oltre gli argini e cercherei di scegliere il mio "corso", il mio "letto" dove scorrere, anche a costo di perdermi in un secco rivolo.

 
 
 

Aldo Moro e il 9 maggio 1978!

Post n°6 pubblicato il 08 Maggio 2006 da Entale
 
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Il 9 maggio del 1978 fu rinvenuto il cadavere di Aldo Moro.
Fu il triste epilogo di uno degli episodi più controversi della storia italiana che tennero l'Italia, e non solo, con il fiato sospeso, con l'animo vessato dai difficili "anni di piombo".
L'intera impalcatura socio-istituzionale vacillò per l'ennesima volta sotto i colpi delle Brigate Rosse.
Il 16 marzo 1978, mentre si apprestava ad andare in Parlamento per il dibattito sulla fiducia al governo Andreotti, venne sequestrato in Via Fani Aldo Moro e tutta la sua scorta fu assassinata.
I 55 giorni che seguirono il rapimento furono intensi e caratterizzati da un forte dibattito politico e non in seguito agli ultimatum delle BR: il rilascio dello statista sarebbe avvenuto se lo Stato avesse liberato alcuni brigatisti sotto processo a Torino e avesse riconosciuto politicamente il loro movimento.
Il PCI e il DC rifiutarono il compromesso, mentre il PSI ipotizzò la via della trattativa. Bettino Craxi propose una possibile soluzione pro trattativa che fu subito respinta. Intervennero a favore della liberazione l'allora Papa Paolo VI e addirittura Cosa Nostra ma neppure la supplica di Papa Paolo VI "vi prego in ginocchio, liberate Moro", sortì alcun effetto e il 9 maggio venne ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro, rinchiuso nel cofano di una Renault rossa, a poca distanza dalle sedi romane del PCI e della DC.
Tutti parteciparono ai funerali, ma non la famiglia la quale polemizzò con quanti avevano respinto la linea della trattativa, chiudendo completamente qualsiasi spiraglio di liberare il loro Aldo dalla "prigione del popolo".

Contrapposte ragioni politiche? Contrapposte ragioni sociali? Non so. Non ho sufficiente materiale per poter sentenziare. Tante verità si sono sovrapposte e stratificate. So solo che il 9 maggio fu ucciso un uomo, Aldo Moro e che ancora oggi non sembra esserci una "verità".

 
 
 

Quel lontano 25 aprile del 1945

Post n°5 pubblicato il 24 Aprile 2006 da Entale
 

E' quasi ora di pranzo e faccio zapping fino a che mi compare il faccione di Paolo Del Debbio con il quesito del giorno del suo intelligente e immediato programma "Secondo Voi": il 25 aprile. Cosa risponderanno gli italiani? La mano dell'intervistatore cerca di puntare il microfono verso varie fasce di età, tra uomini e donne e il risultato è a dir poco sconcertante:non "tutti" conoscono il motivo che risparmierà loro un giorno di scuola, il perchè il calendario cerchia di rosso questa data, il perchè qualcuno ne parli sui giornali o nelle radio o in tv; qualcuno cerca di spremere le meningi e qualcosa tira fuori ma il risultato non è proprio soddisfacente e azzarda una battuta sorniona e ammicca all'intervistatore.
Non è una polemica o una accusa contro chi non conosce o forse non ricorda. Mi balugina solo una perforante domanda a cui non so dare risposta: perchè c'è "qualcuno" che non conosce o non ricorda una data così importante della nostra storia, della e per la nostra libertà e della e per la nostra Costituzione? Colpa della scuola? Colpa delle istituzioni? Colpa dei genitori? Colpa della memoria? Colpa del frenetico tram tram quotidiano che distoglie dal passato ormai trascorso e remoto?
Non saprei proprio rispondere. Bisognerebbe chiedere a qualcuno, ad un antropologo magari o uno storico o uno psicologo o all'ultimo eliminato del Grande Fratello!Mah!
Questo dubbio atroce tarlerà la mia fatiscente coscienza da italiana smarrita e insoddisfatta?

Il 25 aprile 1945 i partigiani liberano Milano dall’occupazione dei nazisti e dai fascisti. Anche la popolazione civile insorge e parte dell’Italia settentrionale viene liberata prima dell’arrivo delle truppe americane.
E' una data simbolo perchè solo il 1 maggio l'Italia sarà definitivamente libera.
Allora, dimentichiamo la data ma non dimentichiamo i NOSTRI EROI (partigiani, alleati, alpini ecc.)che hanno concorso a fare del NOSTRO PAESE un paese libero e non dimentichiamo la NOSTRA COSTITUZIONE che ha fatto della NOSTRA ITALIA una REPPUBBLICA DEMOCRATICA.

Poi, per chi debba essere detentore o portavoce o mero nuncio della memoria storica...è tutta altra storia!immagine

 
 
 

I mille volti della paura!

Post n°4 pubblicato il 02 Novembre 2005 da Entale
 
Foto di Entale

Si, mille volti perchè la paura non ha una sola faccia. E' grigia, è bianca, è nera, è verde...ha mille sfumature. Non ha una sola voce, un solo grido: è un "urlo"! La paura ti segue, cammina con te, sopra di te. La paura ti ferma, ti blocca, ti fa correre. La paura non è solo della morte, ma anche del vivere, del ridere, del guardare, del dire, del sentire. La paura può diventare un vero incubo. E' così forte che può rendere schiavi anche solo di una "piccola" insignificante paura, come quella di un esame! Domani ho un esame. Non smetterò mai di avere paura! Quella sensazione soffocante, quella costante ansia di non sapere, di mettersi alla prova e di fallire, quella che ti blocca e ti fa fuggire! Che "cuor di leone"! Mi sento vinta nel rileggere quanto ho scritto e nel vedere L'Urlo e la sua portata storica, psicologica. Ho paura di un esame ma se penso a coloro che devono combattere con paure peggiori come la guerra, la povertà, l'indifferenza mi sento il più infimo degli esseri umani. Cerco di giustificarmi pensando che è lecito avere paura, anche per la cosa più piccola. Tuttavia, lasciarmi sopraffare da questo "fantasma" fa di me un incapace, una perdente, una insicura. D'accordo, sono una incapace e una vile. Questa consapevolezza è già un passo avanti. Per farmi coraggio e vincere la paura, proverò a tirare, come suona la canzone più bella che di tanto in tanto mio padre canticchia, stonatamente..."Nino, non aver paura di sbagliare un calcio di rigore...non è da questo particolare che si giudica un giocatore..."!

 
 
 

Ohm, che cielo tetro!

Post n°3 pubblicato il 01 Novembre 2005 da Entale
 

Fuori dalla mia finestra il cielo è grigio, la luce del pomeriggio affievolita in un pallido grigio perla, esattamente come i miei occhi assonnati! Dovrei proprio studiare...a breve ho due esami ma che sonno, che noia! Vorrei proprio essere in un altro posto, sotto un altro cielo! Ho le sensazioni azzerate! Nessuno stimolo, nessun impulso!Credo che presto avrò bisogno di guardare oltre lo specchio d'acqua, quello che puntualmente, dopo un giorno di pioggia, ti si para davanti e ti permette di vedere il cielo sotto i tuoi piedi e solo allora ti rendi conto che ciò di cui hai bisogno non è più quello che possiedi!

 
 
 

"Blog", specchio delle mie...

Post n°2 pubblicato il 01 Novembre 2005 da Entale
 
Foto di Entale

Da persona riflessiva quale sono, più volte mi sono soffermata sul fenomeno "BLOG"! Narcisismo, ho subito chiosato. E' il narcisismo e l'egocentrismo a spingere milioni di persone ad aprire un diario virtuale e con esso il proprio "ego", spogliato o vestito di abiti "impropri", vezzeggiato, sul web! Per queste mie idee, non ho mai pensato (sino a questa notte!) alla possibilità di mettere in piazza (ormai va così di moda!!!) me stessa e le mie strampalate riflessioni. In verità, una sola volta ho ceduto alla tentazione: un blog molto sottile dal titolo "Lo specchio d'acqua". L'idea trovò una rapida esecuzione ma anche una celere fine! Oggi, ancora più di ieri, considero il blog come uno specchio di vanità, non di acqua così semplice e pura, ma di vanità ridicola e banale. Cedo alla tentazione però...mi sono sempre piaciute le prove. Non mi costa nulla sperimentare il diario telematico...magari, riuscirò a trovare un pò di sicurezza in me stessa visto che è in me come una goccia di acqua in un arido deserto. Bene, undome è già passato da tanto e le mie riflessioni sono ormai concluse. Apro così la fiera delle mie vanità. Questo blog sarà lo specchio del mio ego, uno specchio magico che svela ciò che di nascosto c'è e ci sarà nella mia mente! Buona notte e soprattutto, benvenuti nel mio specchio!

 
 
 

Undome...il vespro, ora dello sbocciare delle stelle!

Post n°1 pubblicato il 01 Novembre 2005 da Entale
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Nessun rumore. Nessuna lacrima. Solo note e ancestrali echi. In ogni luogo, in ogni stagione è "undome" che compie la sublimazione: natura e spirito si fondono. Il cielo penetra nel cielo, le stelle penetrano nelle stelle e ciò che era diviso, si unisce come per magia. E' in quell'istante che l'armonia della sintesi si compie e l'essere umano diventa ciò che di spettacolare può avvenire nel mondo terreno: diventare essere contemplativo e riflessivo, mutarsi in un puro pensiero. Le parole allora diventeranno acqua di sorgente, miele di incontaminata natura. Undome è il momento della giornata che preferisco perchè i pensieri subiscono una sorta di catarsi dinnanzi ai colori del tramonto e allo spuntare delle prime stelle. La mia mente si libera di ogni forzatura e di ogni regola per tuffarsi in contemplazione e riflessione, appunto! Così, i pensieri del vespro li materializzerò in questo "diario" così che le mie sensazioni e le mie riflessioni possano trovare formula!

 
 
 
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Un blog di: Entale
Data di creazione: 01/11/2005
 

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