Creato da herice il 25/10/2006

Sunrise

tra sogno e realtà

 

 

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Tre giorni e tre notti

Post n°329 pubblicato il 16 Ottobre 2007 da herice
 



Era il 7 ottobre dell’85, chiamò un collega di mio padre dalla Capitaneria di Porto:” l’Achille Lauro è stata sequestrata a Porto Said.”
Mio padre era a bordo, tra i passeggeri.
Sguardi nel vuoto, le parole sequestro, terroristi, ostaggi, uscivano dal vocabolario, prendendo forme scure, lame affilate pronte a colpire.
Lui, carriera militare che adorava, era salpato pochi giorni prima, per una missione a bordo della nave da crociera, portando con se il carattere duro e inflessibile, lo sguardo con cui ci congelava, i toni aspri e le urla. Non era un padre tenero ma un dittatore intransigente, spesso un incubo da cui sarei fuggita e ora..per la prima volta provavo paura per lui e non di lui... come avrebbe reagito? cosa gli sarebbe capitato?
Le notizie arrivavano confuse : la nave era nelle acque della Siria, .. ora era a Cipro, forse in Egitto.. il sequestro era opera del Fronte di liberazione della Palestina, i terroristi chiedevano la liberazione di 52 palestinesi prigionieri in Israele. E poi...un passeggero ucciso ( Leon Klinghoffer), forse americano, forse il primo di una serie, forse..
“Perché non sono riuscita a farti essere diverso, perché non ho
saputo aprire il tuo cuore? Perché non sei qui, perché non torni…papà….Mi manchi, mi mancano i tuoi occhi, mi manca la tua voce..io vorrei provarci a guardarti in modo diverso..”


Il giorno 9 uno spiraglio, la nave si trovava a 15 miglia da Porto Said e arrivò da Tunisi Abul Assan per trattare con i terroristi.
Comunicò ai sequestratori che se si fossero arresi, gli egiziani avrebbero garantito loro un salvacondotto, il commando accettò.
Solo tre giorni e tre notti dalla lunghezza di un secolo, passati in uno stato angosciante e poi una telefonata: “Sono liberi, tra poco daranno la comunicazione ufficiale.”
 La sua voce al telefono:” Sto bene, domani sarò a casa”.
Se fosse un film direi che da allora non ci furono più incomprensioni e che l’amore regnò sovrano, ma è la vita, quello fu il primo passo di un percorso di riavvicinamento, durato anni. Quando da papà diventò nonno, io trovai il padre tenero che mi mancava.






Questo post partecipa al gioco letterario : Come eravamo, del blog di Writer

 
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