USA 2005

Verso le 12.30 si parte ufficialmente da casa per iniziare queste attesissime ferie. Siamo io (Annalisa, d'ora in avanti denominata Pikkio), Sabrina (d'ora in avanti denominata Sabry) e Stelvio (d'ora in avanti denominato Stiv) e partiamo, per l'ennesima volta, per gli Stati Uniti.

Il viaggio è organizzato solo in minima parte: partiamo dall'Italia con in mano la prenotazione per un volo Bologna-New York andata e ritorno, un volo NYC-Salt Lake City, una notte in hotel a NYC, nel distretto aereoportuale e due pernottamenti all'interno del parco di Yellowstone, il resto è tutto da decidere.

Il volo doveva partire alle 14.50 ma tra una cosa e l'altra ci stacchiamo da terra alle 15.20. A parte svariate turbolenze il tempo passa abbastanza velocemente tra un film, un videogioco e una lettura.

Una volta atterrati al JKK di New York e sbrigati i vari procedimenti burocratici cerchiamo le navette per arrivare al Best Western Kennedy Airport (144-25 153rd Lane Jamaica) dove avevamo prenotato la stanza.

Una rapida rinfrescata e usciamo un po' per far venire un orario decente per andare a letto cercando di adattarci un po' al fuso orario (6 ore in meno rispetto all'Italia).

C'è poco da stare allegri però, attorno abbiamo il nulla più assoluto: l'albergo è come se fosse dentro all'aereoporto (dalla finestra della stanza quando decollano gli aerei sembra che si infilino dritti dritti in camera, per fortuna è ben insonorizzata) e accanto abbiamo il deposito dei camion dei raccatta-immondizia.

Ci incamminiamo su un marciapiede che sembra costeggiare un'autostrada e tutt'attorno di vedono solo strade e altri hotel; un po' di sconforto ci prende ... poi camminando camminando vediamo in lontananza l'immancabile insegna di un Mc Donald's, e va beh per lo meno qualcosa da bere lo troviamo, e magari mangiamo qualcosina migliore del panino fatto dalla Bridgeston che ci hanno servito durante il volo)!

Lungo la strada per arrivare al Mc rischiamo subito di perdere la Sabry, la quale dopo aver avuto un incontro molto ravvicinato con un ragno delle dimensioni di un tacchino ormai ci rimane secca.

Arriviamo al Mc e le persone che ci lavorano sembrano sforzarsi al massimo per non capire quello che chiediamo ... oh, va beh, non avremmo delle pronunce perfette ed un vocabolario impeccabile ma cactus se ti chiedo un Iced Tea non puoi servirmi un te bollente ... prova magari anche a considerare che ci sono quei 45 gradi ... va beh ... muress!

Facciamo a ritroso la strada per tornare in hotel e che ne andiamo a nanna visto che alle 7.00 della mattina dopo dobbiamo essere al gate per imbarcarci per Salt Lake City.