Curioso che mentre il capo del governo parla di riduzione delle tasse per poi smentirsi dicendo che con questa crisi (ma non era finita a suo dire) non si può tagliare il gettito fiscale, il governo approvi un aumento della tassa dell’equo compenso (una somma che i produttori di tecnologia devono versare alla SIAE) più che in altri paesi europei.
Ciò è stabilito nel decreto firmato il 30 dicembre dal ministro dei Beni e delle attività culturali Sandro Bondi. Il decreto aggiorna ed estende il cosiddetto “equo compenso”: una somma che i produttori di beni tecnologici devono versare a Siae, a compenso della copia privata.
Finora però l’equo compenso è gravato solo su supporti (cd, dvd) e su masterizzatori. Adesso viene esteso a tutti i prodotti dotati di memoria(telefonini e computer). Un bel colpo, per Siae: dall’equo compenso finora ha ricavato circa 70 milioni di euro. Dal 2010 passerà a circa 300 milioni.
Ecco come il nostro governo affronta con brillantezza i probemi dell'economia italiana!
Alcuna riduzione di tasse od imposte,anche quelle più inique, odiose e penalizzanti,aumento strisciante e subliminale di quelle già esistenti,creazione di nuove in maniera diretta od indiretta e tagli alle spese a favore dei cittadini con il mantenimento invece dei rami secchi funzionali al potere politico e delle economie forti,e delle loro clientele.
Un bel modello di sviluppo economico e sociale,non c'è che dire!
Inviato da: follett77
il 29/01/2010 alle 23:51
Inviato da: ciao4epocopiu
il 18/12/2009 alle 23:56
Inviato da: shaijlyah
il 17/12/2009 alle 22:04