Creato da 16vale85 il 10/02/2005

Pensieri sparsi

*Cosa ci fai in mezzo a tutta questa gente? Sei tu che vuoi...o in fin dei conti non ti frega niente? Tanti ti cercano, spiazzati da una luce senza futuro..altri si allungano, vorrebbero tenerti nel loro buio*

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« Riflessioni..e l'umore mutevole »

Percorso di vita...

Post n°582 pubblicato il 08 Giugno 2010 da 16vale85
 

"Quando chi ti è accanto peccherà di giudizio, innalzando la propria natura a quella di giudice di vita, tu innalza a tua volta lo scudo del guerriero. Le parole sono spade che trafiggono solo se ti arrivano al cuore, ma resteranno semplici fili d’erba al vento se non le accoglierai. Pertanto ascolta pure, ma con distacco, e spezza il filo di infamie che ti si è teso"

Paulo Coehlo docet.
Come vorrei essere in grado di rispettare e seguire alla lettera queste sue indicazioni ogni giorno. Eppure non è così semplice come sembra, a parole son tutti bravi mentre con i fatti...beh, con i fatti il più delle volte si distingue subito chi è concreto, e chi invece apre bocca solo per darle fiato...
Da circa due mesi a questa parte sto alternando giornate di felicità immensa a giornate di nervosismo e tensione interiore non indifferenti, causate però per lo più dall'ingerenza di persone esterne a quella che è stata la mia decisione.
Nello specifico, la decisione di lasciare il mio precedente ragazzo con il quale stavo proseguendo un rapporto logorante e privo di futuro da ormai ben un anno... l'incapacità di sopportare oltre alcuni aspetti del suo carattere, mi avevano fatto capire che in realtà forse non ero così innamorata di lui come pensavo, ma che in realtà quello che mi legava a lui era puro affetto maturato nel corso degli anni (conoscendolo da ben 9 anni non è stato difficile..)... l'idea di passare una vita intera con lui era fonte d'angoscia e di malcontento da ormai parecchi mesi, e purtroppo mi conosco.. quando arrivo a provare determinati sentimenti di questo tipo nei confronti di una persona, significa che per me la storia è arrivata al capolinea.

Lo stesso, ricordo, successe circa 4 anni con Ale, il mio precedente ragazzo...
I sentimenti che provavo erano gli stessi, e sentivo che non era la persona adatta a me, adatta ad accompagnarmi giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno.. la sua immaturità, la morte di mia madre così sconvolgente da portarmi a modificare addirittura il mio carattere..tante cose hanno iniziato a scontrarsi fra di loro.
Tante cose che ho capito poi solo con il tempo... all'inizio la rabbia e la delusione per com'era andato il rapporto, per il suo comportamento, mi avevano impedito di vedere chiaramente cosa l'avevano spinto a tradirmi. E avevo capito finalmente, dopo tanto soffrire, che il tradimento in molti casi non avviene solo per colpa di un'unica persona, ossia quella che compie l'atto fisico del tradire.. ma avviene perchè l'altra parte arriva a far mancare qualcosa di evidentemente fondamentale.
Solo in seguito ho capito che la sua paura nei confronti del mio ex, la cui presenza aleggiava come un fantasma su di noi e nella sua mente, l'avevano spinto a reagire così quando in un afoso pomeriggio di agosto gli avevo confidato di averlo rivisto, e di aver saputo che era ancora innamorato di me.
Solo dopo anni, maturando e maturando anche una sensibilità che pensavo di non avere, ho capito quanto questa cosa l'avesse spaventato e destabilizzato, portandolo a pensare che io volessi tornare con il mio ex lasciandolo a piedi lì, sul bordo della strada..
Non metterò mai in dubbio il fatto che i nostri sentimenti fossero autentici, ed ora, a distanza di 4 anni ormai, sono felice di tornare a scrivere a cuore aperto qui, su questo blog... e di poter dire che Ale mi ha aiutato a capire cosa significa stare assieme ad una persona sbagliando e facendosi del male a vicenda, ma anche vivendo momenti belli assieme.
Sono felice di poter dire che dopo tutto il rancore che ci siamo portati a vicenda, ora, da un anno ormai, parliamo e ci confidiamo come una volta... e lui ha da poco acquistato casa con la sua ragazza, iniziando un cammino che gli auguro sia il più felice possibile perchè se lo merita. Nonostante tutto, nonostante tutto il mio soffrire, le cicatrici, i lividi "morali" che ho tenuto... in fondo è un buon ragazzo, semplicemente non eravamo fatti per stare assieme.
Ha avuto la maturità di capire il mio comportamento... e a distanza di anni, sentirsi dire che è stato bene così e che avevo ragione.. è stato un qualcosa che ha rafforzato l'idea che avevo di rapporto con una persona. L'idea di quello che cercavo in una persona..
.. e che pensavo (o speravo) di aver trovato in Andrea. Ma non è stato così. Non posso dire che quello con lui non sia stato amore, mentirei. E' stato amore. Un amore inseguito, ricercato, voluto. Ci credevo, credevo che lui sarebbe stata la persona con cui sarei invecchiata e con cui avrei condiviso mille esperienze con il sorriso e con le lacrime sul volto...

Il passare del tempo però, e il conoscere meglio la persona che mi era accanto, hanno iniziato a portarmi a titubare, a dubitare, a chiedermi più di una volta:" ma sarà lui il ragazzo giusto per te? Ne sei ancora così convinta?"... è stato destabilizzante come poche cose successe finora in quasi 25 anni. Quello che prima davo per scontato e in cui credevo, iniziava a ritorcersi contro di me...
Il destino ha voluto mettere sul mio cammino una persona che già conoscevo da 3 anni, con la quale il rapporto fino a quel momento si era limitato solamente ad un banale: "ciao, come va? Tutto bene?" di circostanza e nulla più.
Pensare che mi stava pure antipatica.. pensare che non ci avrei scommesso una lira.. E pensare che ero arrivata a voler stare veramente da sola, per la prima volta in vita mia, nauseata da rapporti deleteri con gli uomini. Deleteri per la mia salute mentale.

Quello che mi ha spinto a provare a conoscere di più questa persona, lui, Alberto, è stato il suo carattere ed il suo modo di affrontare le cose. Il suo modo di avanzare passo dopo passo con me. La sua dolcezza nei miei confronti e anche quel pizzico di gelosia che non avevo mai provato ne' sentito prima da parte di una persona.. quel non volermi dividere con nessuno, quel volermi tenere a tutti i costi accanto a se' per paura di perdermi. Quel farmi vedere quanto ci tiene a me...

Oramai ho capito come sono fatta..ho bisogno di segni tangibili e concreti da parte dell'altra persona. Finora lui me li ha saputi dare, ma sono solo due mesi a fronte di una possibile vita assieme.. che non so quanto durerà, questo dipenderà dalla clemenza del destino..
Non mi pronuncio per ora. Non voglio dire cose affrettate, non posso dire che ho trovato la persona della mia vita e non lo voglio dire. Ho imparato a non sbilanciarmi più, ne' più di tanto, ma di vivere dentro di me i sentimenti e le emozioni e trarne i dovuti insegnamenti con il tempo.. So che lui per questo soffre, e vorrebbe sentirsi dare delle rassicurazioni o delle certezze.. ma non me la sento, ed è per questo che proseguo vivendo giorno dopo giorno, ed affrontando giorno dopo giorno le difficoltà, i pensieri e gli stati d'animo che mi si pareranno davanti.

Oggi lo stato d'animo predominante è il fastidio, quello che mi prende alla bocca dello stomaco quando vedo che persone che dovrebbero evitare di giudicare e soprattutto di mettersi in mezzo a qualcosa che riguarda solamente me e Andrea, invece non perdono occasione per farlo. "Chi pensa ai fatti propri campa cent'anni" dicono, ed un motivo ci sarà... era tutto questo quello che volevo evitare, e sapevo che l'avrei incontrato se fossi stata sincera e avessi detto al mio ragazzo come stavano veramente le cose. Se gli avessi detto dei sentimenti che stavano nascendo nei confronti di un altro, e che quindi era a quel punto del tutto inutile proseguire. Molte volte mi ero illusa di riuscire a ricucire le cose con lui, ma in realtà non me ne fregava poi molto.. lasciavo che le cose andassero avanti per inerzia, senza un vero motivo ne' per interromperle ne' per proseguirle..aspettando che piovesse qualcosa dal cielo, perchè talmente demoralizzata per aver anche solo la voglia di cercare di far qualcosa.
Un atteggiamento decisamente passivo, me ne rendo conto... un errore che ho fatto in passato ancora, e che però ora ho imparato bene ad evitare e che sono certa non rifarò in futuro. In 8 anni passati prima fra una storia, e poi fra un'altra, ho imparato a conoscermi, a ritrovare errori fatti ed errori che potevo evitare, a capire il perchè di certi comportamenti e ad evitare di giudicare a caldo per una pura questione di orgoglio o rabbia. Non si finisce mai di imparare, ne' di crescere, però sento di esser cresciuta molto in questi anni... da sola purtroppo, senza l'aiuto di mia madre che avrei tanto voluto con me.. ma in ogni caso cresciuta. Soprattutto nell'ultimo anno, in cui ho fatto esperienze che mi hanno cambiato profondamente e che mi hanno portato ad analizzare attentamente me stessa ed il mio carattere, ma soprattutto quello che voglio dalla vita e come devo comportarmi per averlo.
Compreso il tradimento.
Non lo considero in se' come un errore vero e proprio, in quanto dettato da qualcosa che al momento mi aveva spinto a ritenere quella cosa giusta, quanto più il fatto di aver confidato determinate cose alle persone attorno a me. L'accortezza nella scelta dei confidenti purtroppo è qualcosa che sto ancora affinando, prima o poi imparerò anche questo....tempo al tempo.
Sono stata tradita e ho tradito, ho contemplato entrambi i lati della medaglia e per questo evito da ormai un bel po' di tempo di giudicare gli altri.. ognuno è padrone della propria vita, e prima di farlo bisognerebbe camminare per tre giorni nelle scarpe dell'altra persona (altro proverbio di provenienza sconosciuta, ma piuttosto valido!).
Ma a quanto pare i giudizi abbondano ultimamente, sapevo a cosa sarei andata incontro iniziando tutto questo ma l'ho ritenuta la cosa giusta da fare e non me ne pentirò mai. Non mi pento di nulla di cio' che ho fatto finora, perchè quando l'ho fatto ritenevo fosse giusto in quel momento e ho seguito i sentimenti... nulla di cio' che ho fatto in 25 anni a questa parte lo cambierei, per nessuna cosa al mondo.
Sto bene così, nella mia imperfezione.
Solo che... è una situazione pesante da sostenere. Molte volte ho pensato di togliermi da quel maledetto strumento di comunicazione sociale che è Facebook, per evitare di vedere, di leggere, di pensare... Ma poi mi fermo un attimo e penso: "Cosa concluderesti? Obiettivamente, e razionalmente.. cosa concluderesti se anche ti togliessi e cancellassi determinate persone dalla tua vita?".
Ok, eviterei di vedere e leggere certe cose, e forse ne guadagnerebbe la sanità del mio stomaco, dei miei nervi e del mio stato d'animo.
Ma da un altro lato sono consapevole del fatto che chiudere gli occhi non fa sì che le cose attorno a me spariscano veramente. Spariscono solo nella mia mente, perchè non le vedo, ma in realtà persistono e con esse persistono gli atteggiamente ed i comportamenti di certe persone che ho dovuto purtroppo rivalutare al momento.

Mi ripeto che prima o dopo tutto questo clamore sparirà, e che arriverà qualche altro fatto molto più interessante ad occupare la vita e i giudizi di chi mi circonda... ma per il momento devo far fronte alla rabbia del mio ex, allo spirito da crocerossa collettivo, alle difficoltà di conoscere una nuova persona e temere di aver sbagliato anche stavolta.
E' pesante. E' una situazione veramente pesante, a giorni l'affronto bene ed in altri invece, come oggi, mi chiedo chi me lo faccia fare di rimanere qui fra la falsità e il perbenismo di chi scaglia la prima pietra. L'unica persona che posso, che voglio capire, e che capisco, è Andrea. Perchè lo conosco. Perchè sono 9 anni che è presente nella mia vita. E posso solo intuire cosa sta passando.
Da lui ho imparato cosa significa portare pazienza. Cosa significano i piccoli gesti protratti nel tempo, e che a volte nonostante si dia un certo significato ad un'azione, non sempre è lo stesso significato che gli viene dato poi dagli altri. E che bisogna provare a capire perchè una persona si è comportata in quel modo. Per ultima, ma non ultima cosa, ho imparato sempre da lui che nonostante una persona non ti dimostri a gesti plateali quanto ci tiene a te, questo non significa che ci tenga meno.
Gli atteggiamenti delle altre persone invece mi scivolano addosso come l'acqua. E mi fanno capire ancora meglio di chi posso e devo circondarmi. Una scrematura ogni tanto, nella vita, ci sta sempre bene.

Forza e coraggio. Nessuno ha detto che seguire quella che si riteneva la strada giusta per se' sarebbe stato facile. Nessuno ha detto che buttandosi, non avresti corso il rischio di sbattere contro un ostacolo e di farti male. Me ne sto facendo parecchio di male ora, ma se questo potrà servire a rendermi una persona migliore ben venga. Se questo potrà servirmi per capire quali sono le persone a cui devo dare veramente importanza, ben venga. Lo accetterò a denti stretti, in silenzio. Piangendo a volte, "sbattendo i pugni" dentro di me.
Ma voglio continuare a crescere e a maturare come ho fatto finora, su questo non ho dubbi.

Un lato positivo di tutta questa vicenda? La ritrovata voglia di esprimere me stessa qui, nella mia creatura che mi accompagna dal 2005 ormai e che fin troppe volte ho lasciato in disparte per mettere a tacere i miei pensieri. Belli o brutti che fossero.
Nulla mi condizionerà nelle righe che scriverò d'ora in poi, NULLA.

Questa sono io.

 
 
 
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