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Post n°4 pubblicato il 25 Giugno 2010 da simona_m86
“ SIAMO SOLI NEL MONDO”
Siamo soli nel mondo. Questa è la verità. Siamo soli con noi stessi, e non c’è nessuno che può aiutarci. Non c’è nessuno che ci venga a consolare quando siamo tristi, o che ci faccia compagnia quando ci sentiamo abbandonati… Ognuno deve lottare per se stesso, deve combattere la solitudine da solo, perché nessuno lo farà al posto suo… Spesso siamo in mezzo alla gente, siamo con altre persone, siamo con amici, fidanzati, familiari… Eppure ci sentiamo soli. Perché? Io mi sento terribilmente sola, ma non ho una spiegazione per questo… Non ci sono persone che si preoccupano realmente per quello che faccio o per come mi sento, ognuno è abituato a pensare a se stesso. Quando hai bisogno alla gente non importa. Non c’è nessuno che farà una cosa al posto mio, che mi darà il suo appoggio sincero senza volere nulla in cambio, perché la gente è così. Perché siamo tutti così. Siamo tutti terribilmente egoisti. E questo ci rovina. Ci rovina perché se fossimo più altruisti saremo meno soli. Saremo più felici.
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Post n°3 pubblicato il 25 Giugno 2010 da simona_m86
“COME UNA BAMBINA”
Non so perché nella vita non si riesce mai a fare quello che realmente vorresti fare. E’ difficile raggiungere i propri obiettivi, i propri sogni … Da bambina volevo diventare veterinaria. Oggi vorrei essere una grafica pubblicitaria. Ma non sono né una né l’ altra. A volte vorrei tornare bambina; da bambina non pensavo a tutte queste cose, nn pensavo che oggi sarebbe stata così la mia vita, così maledettamente difficile. Vorrei tornare indietro negli anni, perché da bambina ero felice. Oggi pomeriggio ho aperto un cassetto della vecchia e robustissima cassettiera che una volta era di mia nonna; la teneva lei nella vecchia casa di pietra di corso Verona, quella casa che è stata il mio nido quand’ ero piccola. Ora ce l’abbiamo noi in casa. Ho trovato una piccola copertina bianca nel cassetto, mi serviva qualcosa di più leggero da mettere sopra il letto visto che ormai è primavera. Mia mamma mi ha detto che quella coperta l’ aveva fatta mia nonna per me, per la carrozzina dove da piccola dormivo io. Mi è presa subito una grande nostalgia della mia infanzia. Ho aperto anche l’ armadio e ho preso un’altra coperta tutta a quadrettoni, tutta fatta a mano, anche quella da mia nonna; l ho messa sul letto e mi ci sono accoccolata sopra. E ho iniziato a piangere. Come una stupida. Come una bambina.
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Chissà cosa pensavo in quel momento, forse la fretta di trovare un lavoro e avere un po' d'indipendenza; avevo in mente per me un futuro sicuramente diverso, una carriera brillante, un lavoro sicuro... E invece mi sono trovata a fare i conti con la realtà: mi sono ritrovata a lavorare in un call-center. Sicuramente da questa esperienza ho imparato moltissimo, ho trovato la forza di combattere almeno in parte la mia timidezza, certo, non completamente. Tanti episodi nella mia vita mi hanno segnata, hanno cambiato certi aspetti di me stessa. Ricordo che da piccola non dicevo mai di no. Ero sempre disponibile, sempre pronta a fare favori, ad aiutare chi mi stava vicino; questo, però non aiutava me. Nonostante la mia gentilezza, nessuno mi ricambiava. Le mie compagne di banco non volevano essere mie amiche, non giocavano mai con me; alle mie feste di compleanno non veniva mai nessuno, mentre io andavo sempre a quelle degli altri, feste meravigliose con tantissimi invitati, tantissimi regali. Certi compagni mi infastidivano, mi facevano dispetti perchè ero brava e prendevo bei voti, ed erano invidiosi. Ma invidiosi di chi? E perchè? Non avevo nemmeno una vera amica. Tutte mi scartavano, nessuno mi considerava. E questo mi faceva sentire triste. |
Ripensando alla mia vita, non c'è nulla di particolarmente interessante da dire; credo che potrei tranquillamente riuscire a riassumerla in 10 righe. Sono sempre stata una ragazza anonima, di quelle che passano inosservate, di quelle che non vengono mai scelte nella squadra di pallavolo della scuola; non ho mai avuto amici 'in', non ho mai fatto parte di nessun gruppo. Nello sport sono sempre stata una frana, non sono nemmeno capace a nuotare. Sono sempre stata timida, fragile, non sono mai riuscita ad essera davvero 'qualcuno', anche se in certi momenti l'avrei tanto desiderato. Non ho mai fatto nulla di azzardato, sconsiderevole, un gesto folle, qualcosa che avrei potuto raccontare e che forse sarebbe risultato interessante. Insomma,non ho mai avuto nessuna particolare qualità per riuscire a piacere agli altri. Sono solo una ragazza comune. Sento parlare i miei coetanei, chiacchierare di sè, dei loro progetti, del loro futuro, e io mi sento incerta, fuori dal mondo, perchè al contrario di loro,non ho nulla da dire. Quando mi chiedono:"Cosa stai facendo? Cosa ti piacerebbe fare?". la mia risposta è sempre la stessa: "Non lo so". Non che io non abbia mai avuto o non abbia dei progetti, al contrario. Ho studiato molto, ma non so perchè, dopo il diploma di scuola superiore ho mollato tutto. Ero brava a scuola, avevo dei bellissimi voti, una sete pazzesca di sapere, di conoscere... Avevo in mente tante di quelle professioni che avrei potuto fare una volta finita l'università... Ma tutto si è spento con un soffio di un vento. |
Inviato da: cercoroberta
il 26/02/2009 alle 08:43