Creato da: ischia.velenidistato il 07/04/2011
Blog ufficiale della sezione Ischia-Napoli del Coordinamento Nazionale Bonifica Armi Chimiche

 

 
« Armi chimiche nel Golfo ...Armi chimiche nel mare, ... »

Discariche di armi chimiche, due senatori provano a squarciare il muro del silenzio

DISCARICHE DI ARMI CHIMICHE, DUE SENATORI PROVANO A SQUARCIARE IL MURO DEL SILENZIO
Ferrante e Della Seta hanno presentato un’interrogazione al governo chiedendo che si facciano le bonifiche e si cerchino gli arsenali anche nel Golfo di Napoli


Informare approfonditamente il Parlamento e l’opinione
pubblica sulla reale situazione delle armi chimiche inabissate o interrate in varie zone italiane alla fine della seconda guerra mondiale; costituire una commissione straordinaria che completi o promuova gli interventi di bonifica; avviare una campagna di ricerca per i siti non ancora esattamente individuati, come nel caso di Ischia e del Golfo di Napoli.

Sono queste le richieste che i senatori del PD Francesco Ferrante (foto in alto) e Roberto Della Seta (foto in basso), entrambi membri della Commissione permanente Ambiente, hanno appena effettuato presentando insieme un’approfondita interrogazione a risposta scritta ai ministri della Difesa, dell’Ambiente e della Salute (atto n. 4-05112).

Per la prima volta, dunque, viene squarciato il muro di silenzio istituzionale sull’argomento e due parlamentari della Repubblica chiedono ufficialmente al governo di rispondere su un argomento scottante quale quello degli arsenali chimici che inquinano l’ambiente e mettono in pericolo la salute degli italiani dal 1945 in poi.

I senatori Ferrante e Della Seta si sono mossi in seguito alle iniziative del recentemente costituito “Coordinamento Nazionale Bonifica Armi Chimiche”, che si avvale della vicinanza di Legambiente, che raccoglie i rappresentanti di numerose realtà territoriali e che chiede appunto che le autorità individuino e bonifichino le armi chimiche inabissate o interrate dagli angloamericani e dai tedeschi alla fine della seconda guerra mondiale.

***

Nell’interrogazione gli esponenti del PD illustrano le varie situazioni conosciute in Italia, denunciando che “i protagonisti di questa vicenda sono agenti chimici che causano gravi danni alla salute e uccidono da ottant’anni. Sono stati usati in Libia e in Etiopia, e poi i loro effetti si sono sentiti anche sulla salute degli italiani. I loro nomi sono lewisite, iprite, fosgene, difosgene, arsenico, cloro, cloropicrina e agenti nervini serie G e V e tanti altri”, sottolineando che questi agenti chimici “entrano nell’aria, nell’acqua, nella terra. E sembra che siano ancora lì: alle porte di Roma, alla periferia di Milano, nel Golfo di Napoli, nel mare di Bari e Molfetta, sulla costa di Pesaro, sulle rive del Lago Maggiore e del Lago di Vico, nei fiumi d’Abruzzo”.

In particolare, nell’interrogazione si legge ancora che “le armi chimiche sopravvivono a lungo nel terreno e nell’acqua: le migliaia di bombe che sembra giacciano nel mare di Ischia, di Manfredonia, di Molfetta, nel territorio di Foggia e del Lago di Vico potrebbero essere ancora fonte di pericolo”; inoltre, “dopo il 1945 gli Alleati si liberarono del loro arsenale di gas e di quello catturato agli sconfitti. I files dell’US Army - documenti in parte ancora segreti - rivelano che molte decine di migliaia di ordigni chimici vennero inabissati in una «discarica chimica» nel Golfo di Napoli, davanti all’isola di Ischia; questo cimitero sottomarino potrebbe lentamente liberare i suoi veleni: le bombe si corrodono e rilasciano iprite e arsenico”.

Per questo i senatori Ferrante e Della Seta chiedono al governo “di conoscere: se i Ministri in indirizzo non intendano, entro brevissimo termine, informare il Parlamento sullo stato reale dei lavori di bonifica, presentando un’apposita e dettagliata relazione sui siti in premessa in modo da poter chiudere definitivamente una vicenda troppo a lungo tenuta segreta; se non intendano istituire urgentemente una commissione straordinaria al fine di predisporre, realizzare e completare le bonifiche, anche attraverso lo stanziamento di uomini, mezzi e fondi adeguati, di tutti i siti inquinati affinché si possa dare seguito ad un’efficace azione di bonifica delle aree contaminate colpite drammaticamente nel loro equilibrio ambientale al fine di preservare inoltre la salute pubblica delle popolazioni residenti; se non intendano dare seguito alle richieste dei vari comitati e movimenti, oggi rappresentati dal Coordinamento nazionale bonifica armi chimiche, che da tempo chiedono un’approfondita campagna di individuazione di ulteriori aree di smaltimento non ancora precisamente individuate ma di cui si ha notizia certa negli archivi militari, e il monitoraggio sanitario e ambientale sui cittadini e sui loro territori”.

Il testo completo dell’interrogazione è consultabile sul sito Internet del Senato, QUI.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/velenidistato/trackback.php?msg=10185238

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Aldo Caretti il 17/07/11 alle 19:43 via WEB
Risolviamo,controlliamo i fondali. Ho offerto ad Ischia la mia collaborazione per controllare i fondali ove sicuramente sono stati innabissati i pericolosissimi veleni piu' volte menzionati.Ho chiesto collaborazione ai senatori Della Seta e Ferrante i quali hanno gia' presentato una interrogazione al governo.Speriamo bene.Si Puo' fare. Aldo Caretti investments@cfgi.biz Los Angele s 7.17.2011,
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963