Creato da sheyla_1978 il 09/09/2008

Verso la mia vita

UNA DONNA, MILLE DONNE.

 

 

 
 

BUON DUEMILADIECI PIU' UNO A TUTTI

Post n°127 pubblicato il 06 Gennaio 2011 da sheyla_1978
 

 

Trecentotrentatre euro per un’azione Apple, quelle delle due Fiat barcollano su e giù, circa seicento per una di Google e meno di un euro per quelle Juve. Il pane costa un salasso, lo zucchero và a peso d’oro, il mattone lo vogliono tutti, l’affitto svena. Berlusconi non molla, Bossi vuole il federalismo. Abbiamo tolto l’albero di Natale e il Presepe (o lo faremo entro 24/48 ore).  I negozi vendono già le uova di Pasqua. La crisi si gonfia, la disoccupazione ... pure

Potremmo anche pensare di essere ancora nel 2010!

Iniezione di negativismo al blog completata. Domani andrà meglio.

Faccio una camomilla e torno da Hesse che mi racconta di Siddharta.

 

 
 
 

I miei auguri di Natale a Voi! il mio dono

Post n°126 pubblicato il 24 Dicembre 2010 da sheyla_1978
 


 

 

Carl Jung(1875-1961), famoso psicologo padre di molte teorie è il primo, agli inizi del 1900 a parlare d’inconscio collettivo, tanto da arrivare a sostenere un giorno che “la mia vita è la storia di un’autorealizzazione dell'inconscio”. Oggi troviamo le sue stesse teorie applicate alla PNL per esempio. Comincia la sua carriera, dopo la laurea, accanto a Freud ma dopo diversi viaggi nel mondo e altre teorie formulate si dissocia dal pensiero freudiano, o meglio lo integra. La PNL, la forza del pensiero e l’inconscio collettivo sono oggi applicati in svariati campi. In medicina naturalmente, ma non solo a pazienti psichiatrici, nei convegni d’ogni sorta, seminari motivazionali, marketing etc. Per spiegare l’inconscio collettivo David R. Hamilton nel suo libro (è il pensiero che conta, per l’Italia ed. Macro) fa un esempio molto semplice; immaginiamo di trovarci in una stanza piena di persone, ognuna di loro tiene tra le mani parti di una stessa corda, ora immaginiamo che qualcuno ne agiti una parte, ecco che tutti sentiremo la vibrazione, lo spostamento. Come internet, come la rete che è composta non da cavi e macchine ma da una menaide d’informazioni trasmesse, così i nostri pensieri influenzano la collettività. Questa è la ragione fondamentale per cui la conoscenza viaggia così velocemente. Per questo motivo quando apprendiamo una notizia alla tv, da un giornale o da un libro non è “nuova” perché inconsciamente noi la sapevamo già, trasmessa alla rete inconscia da altre menti. È sostanzialmente un pensiero, un’informazione che corre e che comunque ognuno di noi percepisce inconsciamente. In questo modo, l’unica limitazione all’evoluzione, alle scoperte, alla comprensione è data dalla nostra velocità di “connessione” all’inconscio collettivo. Riduciamo il tutto a una domanda vecchia come il mondo: si può immaginare quel che non si conosce? Gli alieni per esempio, nella fantasia comune hanno due braccia, due gambe, una testa, comunque parti umane, fisionomie comuni. Non c’è più nulla di nuovo in questo modo, ma solo pensieri da realizzare, in fin dei conti ogni invenzione, ogni creazione è cominciata con un pensiero. A oggi i libri sulla mente e il potere del pensiero sono sempre in aumento, tutti con un comune denominatore: è il pensiero che conta, in ogni cosa. Troviamo trattati sulla potenza della visualizzazione, anche studi scientifici sono stati eseguiti per avallare quella che una volta era solo una teoria. Individualmente e collettivamente ci influenziamo sull’altro, un articolo del 2005 pubblicato sullo Journal of Cellular and Molecular Biology racchiude anni di esperimenti di questo genere, uno tra molti è quello del 9 febbraio 2003, dove milioni di persone riunite nello stesso momento in tutto il mondo, sincronizzati con il fuso orario, si riunirono a pregare, meditare e sviluppare pensieri di pace, poco dopo la meditazione collettiva fu posto un veto sull’azione militare delle Nazioni Unite in Iraq. Sono centinaia le note bibliografiche e le pagine di documentazione su queste teorie e relativi esperimenti; ma la sostanza è che non è necessario tentare di cambiare il mondo, è sufficiente che ognuno di noi cambi lo sguardo su di esso e relative reazioni. Immaginate se domattina sui giornali, tv e cartelloni pubblicitari di tutto il mondo, invece che, reclam su orologi, alberi di natale, video giochi e quant’altro, ci fossero segnate le parole amore, tolleranza, rispetto o semplicemente, sii gentile con chi incontrerai, non credete che lo sguardo sulla giornata, almeno, cambierebbe?

Questo è il mio personale augurio, il mio dono è un Pensiero verso tutti Voi. Un momento di riflessione e tolleranza, comprensione e fiducia.

Auguri da Sheyla Bobba

 

 

 
 
 

Due cilindri da sei centimetri nel retto, 48 mila euro nel freezer ... le vie della droga!

Post n°125 pubblicato il 18 Dicembre 2010 da sheyla_1978
 

A genova se ne inventano sempre di più ma grazie a due operazioni accurate e raffinate della Polizia Penitenziaria, sono scattate le manette per tre persone; un marocchino, 7un tunisino ed un cittadino guineano. 

Il primo arresto è stato possibile dopo una serie d’intercettazioni telefoniche e appostamenti per i due extracomunitari, un tunisino e un marocchino venticinquenni che spacciavano nella zona del Multedo, nei pressi della Villa Chiesa. In un portico semi diroccato, avevano allestito un vero e proprio laboratorio di confezionamento. Trovati due bilancini elettronici di precisione, un rotolo di cellophane, cinque involucri contenenti 14,17 grammi di eroina e 440 euro in contanti, probabilmente frutto dei traffici di spaccio. Il marocchino è stato accusato anche per ricettazione poiché trovato in possesso di un telefono cellulare rubato usato per la commissione del reato.

Il secondo arresto parte da un’indicazione riguardante l’arrivo in città di un ingente quantitativo di droga.  Dopo un lungo appostamento nei pressi di Viale Certosa, in via Ristori, il cittadino di nazionalità guineana è stato intercettato e in seguito perquisito. Dopo essere stato accompagnato al pronto soccorso dell’Ospedale Galliera e sottoposto a esame radiologico, sono stati scoperti due cilindri di sei centimetri ciascuno nelle sue cavità rettali. Dopo che li ha espulsi, si sono calcolati 119,94 grammi di cocaina!

Il tutto accade il giorno dopo il ritrovamento da parte dei Carabinieri di 48 mila euro nascosti da un tunisino nel freezer del suo appartamento, ben nascosti nei barattoli di conserva. L’uomo era stato fermato mentre spacciava a un genovese di trentatré anni, 2,3 grammi di eroina in salita Maiorca.

Ogni luogo, cavità del corpo umano o iniziativa è quindi utilizzata per consentire a questi venditori di morte, la reiterazione dei loro traffici. I risultati che le Forze dell’Ordine stanno ottenendo però sono certamente un grosso ostacolo. Difatti tutti i soldi sono stati sequestrati e i responsabili arrestati.

Sheyla Bobba

 

 
 
 

Oggi voglia di far niente!

Post n°124 pubblicato il 17 Dicembre 2010 da sheyla_1978
 

 
 
 

DA FELTRINELLI, FNAC, MEDIAWORLD ......

Post n°123 pubblicato il 16 Dicembre 2010 da sheyla_1978
 

DA OGGI ANCHE IN EBOOK!

 
 
 

Sara uccisa la seconda volta. Abbandonati tutti i bambini. L’Italia che detesto.

Post n°122 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da sheyla_1978
 

 

Sara uccisa la seconda volta. Abbandonati tutti i bambini. L’Italia che detesto.Benzina, fuoco e che altro? Forse delle risate crudeli, forse insulti. Li immagino, un gruppetto di ragazzini minorenni magari, che si aggirano nei dintorni del laghetto di Italia ’61 a Torino, la costruzione che inneggiava il progresso (oggi un cumulo di cemento, un parco mal tenuto e il laghetto …) dove con amore, speranza, pochi euro raccolti e cuore era stato costruito un piccolo presepio in nome di Yara e di tutti i bambini scomparsi. La cattiveria e l’ignoranza si sono così dimostrate! Appiccando il fuoco a tutto, bruciando quel simbolo, semplice e amorevole, che aveva l’unica pretesa di essere un dono. Sembra però che le persone di cuore debbano essere contrastate, ferite, umiliate. Ecco che allora ogni emblema deve essere eliminato, ogni gesto cancellato, ogni speranza sradicata. Arso il cartello che ricordava la piccola Sara, deformate le statuine, la capanna è ormai un ammasso di carbone. Questo fa male, questo fa perdere la speranza di un’umanità ancora salda. Che succede? Ancora mi stupisco perché voglio pensare che chi si contraddistingue di malvagità sia in realtà un debole, poche persone sole, isolate e con problemi, ma poche! Invece no, la spietatezza dilaga e sembra impossibile da arrestare. Che cosa volevano dirci con questo gesto? Che diamine avevano in testa? Forse di negare le crudeltà che stanno accadendo? No, temo sia ancora peggiore, noia, ecco si annoiavano e hanno bruciato tutto. Ricordo dei ragazzini denunciati perché avevano malmenato un ragazzo diversamente abile “ci stavamo annoiando, era un gioco”. Era un gioco! O forse hanno portato la benzina, forse si sono preparati in anticipo, forse non sono stupidi ragazzini che giovano alla guerra ma un gesto criminale. Allora a Torino sta succedendo qualcosa di veramente grave: i gas urticanti prima al McDonald’s di Piazza Statuto, con una ventina di clienti intossicati, poi lo stesso sistema stravolta al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Chivasso, il giorno dopo. Adesso bruciato il Presepe. Che cosa sta succedendo? Cosa ci dobbiamo aspettare?

Presto il laghetto sarà una triste lastra ghiacciata. In quella zona, sulle sponde del Po che corre su una strada a veloce percorrenza, non ci sarà più una luce per ricordare tutti i bambini che stanno pagando la disumanità dei grandi. Polvere, cenere e l’eco dei ghigni di chi ha acceso il fiammifero. Non lasciamo che vincano.

 

 
 
 

Ritrovata Daniela, i Carabinieri protezione verso chiunque

 

Daniela AsanDaniela Asan, dodici anni scomparsa nel napoletano, il 3 Dicembre è stata ritrovata dai Carabinieri a Piedimonte Matese, in provincia di Caserta. In realtà le Forze dell’Ordine avevano già rintracciato la bambina da circa otto giorni, ma non essendo in possesso di documenti non era stato possibile riconoscerla e quindi è stata accompagnata in una casa famiglia protetta. Come sempre i Carabinieri hanno svolto questo loro delicato compito nella maniera migliore: hanno cercato assiduamente la bambina setacciando nove campi nomadi nella zona, stampando e distribuendo volantini che ritraevano la foto del passaporto e indagando in ogni direzione. Il fatto è che già il 5 dicembre, giorno dell’effettiva denuncia da parte dei genitori anche se era scomparsa due giorni prima, Daniela era stata individuata e accolta in un centro protetto. Resta aperta l’ipotesi, quasi confermata, dell’allontanamento volontario della piccola. Costretta a chiedere l’elemosina dai genitori, si è rifiutata e per la seconda volta, era già accaduto cinque anni fa, è scappata. Nata a Calarasi nella zona sudorientale della Romania, una delle aree più povere del Paese è una bimba “grande” che con il suo forte spirito e dignità si rifiuta di vivere di accattonaggio, rigetta un’esistenza di umiliazioni e forzature. Daniela è un piccolo grande esempio e ci ricorda ancora quanto sia precaria e difficile la vita di chi versa in assoluta povertà, costretto ad abbandonare la casa, il suo popolo, la sua gente per trasferirsi in Paesi in parte ospitali. Ora Daniela resta nel centro d’accoglienza, saranno effettuate indagini per valutare i motivi del suo secondo allontanamento. I Carabinieri di Castel di Cisterna continuano a proteggere la bambina, dimostrando che non esistono per loro etnie, colori, classi sociali. Mentre diverso è stato l’atteggiamento della comunità italiana e nello specifico dei cittadini della zona che pare non abbiano mosso alcun interesse nei riguardi della bambina o della famiglia. Le diversità esistono, dureranno sempre e certi paradossi sono un tratto indelebile; mi domando se mai ci sarà uguaglianza almeno nei confronti dei bambini. Per quanto riguarda i Carabinieri rinnovo la mia stima nei loro confronti che ogni giorno, nell’ombra il più delle volte, si muovono per proteggerci e aiutarci.

Sheyla Bobba
 
 
 

Al ballottaggio si sceglie la vita. Forse una bambina.

Post n°120 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da sheyla_1978
 

Pete e Alisha Arnold

E' scaduto il 10 Dicembre il termine legale per Alisha Arnold, dopo quel giorno non aveva più possibilità di interrompere la gravidanza o dar vita a Wiggles. Hanno deciso però tre giorni prima “Dopo i risultati finali del sondaggio ci siamo decisi, terremo il bambino. Baby Wiggles sembra essere in buona salute e spero saremo in grado di essere buoni genitori. Grazie per il vostro interesse e vi auguriamo una vita splendida e una benedetta festa”. Così mettono fine allo scrutinio più inquietante mai visto; ma anche in questo caso pare non essere stata rispettata la giuria popolare: i voti, arrivati un po’ da tutto il mondo, davano l’aborto al 77.63% su 1557186 voti, ma sono stati “individuati dei falsi” … fatto sta che Alisha e Pete avranno un bambino fra circa venti settimane. “dall’ultima ecografia s’intuisce che potrebbe essere una bambina, sì perché sta sempre con le gambine chiuse … ma fra qualche giorno la ripeteremo così almeno sapremo la verità!”, queste le parole del padre che ha messo in balia di una roulette russa la sua creatura. La domanda da porci è semplice: come potranno mai essere genitori questi due individui? Hanno trent’anni, sono sposati, lavorano e possiedono una casa, eppure hanno sentito la necessità di sbandierare ai quattro venti (a tutto l’etere) che non sapevano che farsene di questa gravidanza, e ora pretendono anche di tenerlo! Sarà impulso materno il mio che non mi fa vedere con chiarezza la situazione, fatto sta che comprendo che una coppia abbia delle paure ma arrivare a un sondaggio su internet per decidere se abortire o non lo trovo certamente disumano! Forse dare la figlio in adozione non sarebbe tanto fantascientifico. Forse era solo una mossa pubblicitaria per qualche mese di visibilità. Forse credono realmente di aver fatto la cosa giusta. Spero solo che il bambino/a che nascerà in questa famiglia non sappia mai che era un “problema del mondo” già da quando il test è stato positivo.

 
 
 

I bimbi inghiottiti dal nulla. Adesso anche Daniela … ma chi lo sapeva?

Post n°119 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da sheyla_1978
 
Foto di sheyla_1978

 

Daniela Asan ha dodici anni, il suo indirizzo è via Siviglia a Casalnuovo (NA), campo rom. È una bella bambina, con gli occhi grandi e profondi. Il suo sguardo è da “bambina grande” e probabilmente è proprio così. È stata vista per l’ultima volta davanti all’Ipercoop di Casalnuovo mentre chiedeva l’elemosina, poi più niente. È scomparsa il 3 Dicembre ma i genitori si sono rivolti al Carabinieri solo due giorni dopo, da allora i Carabinieri stanno conducendo indagini, ricerche, diffondono foto … ma io non lo sapevo! E sì che leggo molto, guardo i vari Tg … forse la notizia mi è sfuggita? Forse è passata in sordina? Forse non è stata neanche annunciata? … questi bimbi inghiottiti nel nulla … può darsi che Daniela sia scappata, come aveva fatto cinque anni fa, perché non voleva chiedere l’elemosina e dopo un litigio con la madre che invece la obbligava, ha deciso di scappare. È stata trovata su un treno nei pressi di Avellino, riportata a “casa” dalla famiglia, ha ricominciato con la carità. Sono 1033 i bambini nel nostro Paese (non solo italiani) per i quali nel 2009 sono scattate le segnalazioni di ricerca e che ancora non sono stati trovati. Dal 1 gennaio al 4 marzo 2010 sono 222. E il fenomeno è in costante crescita. Yara, Daniela, Angela Celentano … Pare che Daniela sia stata vista litigare ancora con la madre prima di svanire nel nulla, i Carabinieri fanno sapere che la piccola ha una cicatrice sulla guancia sinistra, un segno di riconoscimento, un dettaglio in più che forse può aiutare a identificarla. La Procura, in accordo con i Carabinieri, ha deciso di diffondere la foto di Daniela, quella del passaporto, così che si possa riconoscere quel viso, tanto dolce quanto duro. Tutti siamo in apprensione per questi piccoli angeli che un giorno, per qualsiasi motivo, per mano di chiunque, sono stati inghiottiti nel nulla. Non abbiamo smesso di sperare per Angela Celentano, non smettiamo neppure per Yara e Daniela. 

 
 
 

Decisioni per la Vita. Decisione di una vita! Pete e Alisha Arnold

Post n°118 pubblicato il 10 Dicembre 2010 da sheyla_1978
 

Il sito di Pete e Alisha ArnoldPare che la decisione sia presa "Si, teniamo il bambino".

Ecco i voti:

Partorire 22,37% (448.777 voti) Avere un aborto 77,63% (1.557.586 voti).

Sbaglio o Pete e Alisha Arnold, i due trentenni di Minneapolis che hanno messo la vita del loro primogenito in mano agli internauti, avevano deciso che in base al sondaggio avrebbero preso una decisione??

sono felice che il bimbo nasca, sono disperata all'idea che sia nelle loro mani, sono terrorizzata all'idea che un giorno possa vedere il sito (http://www.birthornot.com) degli amabili genitori!!!

Oggi è lo'ultimo giorno che permette loro legalmente di effettuare una IVG. l'ultimo post è del 7 Dicembre. direi che è il caso di aspettare qualche giorno per essere certi di cosa diamine faranno questi due!!!

 

Buona giornata a voi liberisti!!

 

 

SheylaB!

 
 
 

UN PANINO CON LO STOLKER

Post n°117 pubblicato il 07 Dicembre 2010 da sheyla_1978
 

 

Un panino con lo stolkerA volte sono le situazioni, le scoperte, le notizie a cercarmi, come in questo caso. Sto mangiando un panino con un’amica, tra noi c’è un nuovo conoscente. I discorsi sono frivoli “donne vs uomini”. Lui entra nella conversazione e noi lo scherniamo sul fatto che tanto “l’uomo non capirà mai cosa vogliono le donne”, mentre ridiamo, lui dice candidamente, con un filo di voce, ma deciso “io sono uno stalker”. Silenzio, qualche istante per capire cosa ha detto, ma specialmente cosa vuole esprimere. Non resisto e chiedo “ti va di fare un’intervista?”, non ci pensa neanche un attimo “sì, certo”. Così Claudio (nome di fantasia), inizia a snocciolarmi una serie di situazioni e motivazioni, le registro mentalmente, gli chiedo di rispondere anche a domande scritte, le leggo e rileggo, ci metto diversi giorni per cominciare quest’articolo, ora sono pronta. Claudio ha trentadue anni, nato e vissuto sino ai vent'anni a Bordighera, si è trasferito a Torino per studio, si è laureato e ora vive da solo.  Proprio all’università conosce quella che definisce “la mia ex storica”. D. “Parlami di lei” R. “siamo stati insieme a lungo e abbiamo vissuto le varie fasi della vita, l’università e gli esami, la ‘prima volta’, vacanze, viaggi, progetti, convivenze, passioni comuni; da ragazzi siamo divenuti adulti insieme. Ero convinto fossimo molto simili, ma sbagliavo. L’aver vissuto tanti momenti l’uno accanto all’altra ci aveva unito, quasi indissolubilmente e quando senza preavviso decise di lasciarmi precipitai nel vuoto. Avevo investito tutto su quel rapporto, avevo dato tutto me stesso e anche di più per portare avanti la nostra relazione coprendo anche i “vuoti” che lei lasciava. Alla fine mi sono trovato totalmente inaridito. Persi, di conseguenza, gli amici comuni, i conoscenti, i luoghi che frequentavamo e anche con la famiglia iniziarono degli screzi. Non comprendevo, accettavo non potevo e neppure volevo; io sono portato a costruire e trovavo stupido distruggere qualcosa così faticosamente costruito”. D. “ come ti ha fatto cambiare questa situazione?” R.”Inizialmente con disperazione, poi tre falliti tentativi di suicidio (forse volutamente falliti) perdita del sonno, appetito, attacchi di panico, rabbia, ansia (una discesa agli inferi che ha coinvolto anche le persone che mi stavano accanto, in particolare i miei genitori). Poi ciò che era amore e desiderio di costruire, si è trasformato in odio e desiderio di distruggere; dopo che ho saputo che dopo pochissimo dal momento in cui mi aveva lasciato, si era messa con un altro. E’ un processo che non ha possibilità di controllo, non nasce dal rifiuto o dalla perdita, ma nasce dal capovolgimento del sentimento. Si dice che l’amore sia ossessione, ed anche l’odio lo è, è l’altra faccia della stessa medaglia!” Lo lascio parlare ma le mie domande sono tante, è a quel punto che gli chiedo di scrivermi le risposte. L’ho guardato negli occhi mentre si confessava, lo sguardo lontano, il tono calmo e deciso. D. “Perché i tentativi di suicidio?” R. Beh, la sensazione di smettere di soffrire e il piacere di pensare che finalmente avrei ripagato la mia ex con un dolore mentale facendola schiacciare dal senso di colpa.” D. “è quindi l’indifferenza che ha fatto scattarla tua rabbia?” D.” Sì lì indifferenza, il non sapere, è quello che fa esplodere la mente, ciò che prima era gelosia o paura di perdere la persona, diventa rabbia, possesso. È come se si spegnesse la luce e si perde di vista tutto e ti fa dire ‘se non è più mia, non sarà mai di nessun’altro.  Dalla cronaca e dai giornali sappiamo che quando l’uomo arriva a pensare questa cosa si hanno le disgrazie, donne uccise, trucidate … ma questo capita solo agli uomini che non hanno limiti e controllo; mentre gli uomini con limiti morali più definiti hanno bisogno di scaricare la rabbia, di dare sofferenza in egual misura a quella che ricevono loro venendo in maniera diversa. È a quel punto che iniziano le telefonate o gli squilli anonimi, gli sms di odio, la creazione di profili o indirizzi web falsi per riuscire a spiare la vita dell’ex in questione. Hakeraggio di password, indagini attraverso amici, se poi l’ossessione porta oltre si passa ad appostamenti, inseguimenti, senza mai farsi scoprire, anche se inconsciamente il desiderio di essere scoperto c’è.”. D. “Cosa ti faceva credere che dovevi perseguitare la tua ex?” R. “Nulla, non è una cosa che si sente di ‘dovere’, semplicemente è una reazione all’indifferenza, all’ingratitudine, un istinto ossessivo sul quale non c’è un totale controllo, è il capovolgimento di un sentimento.” D. “L’hai mai picchiata?” R. “No, detesto la violenza fisica, è un elemento totalmente estraneo alla mia vita, ho dato uno schiaffo alla mia ultima ex ragazza, quando ho saputo che mi ha tradito; in quel momento sono morto dentro, non ero io e quel gesto mi uccideva, ho sempre avuto riluttanza e sofferenza nel percuoterla anche quando era lei a chiedermelo espressamente nei rapporti sessuali. Non arriverei mai a fare del male fisico a una donna o addirittura a ucciderla, mentre ucciderei senza pensarci minimamente l’uomo con cui inizia una relazione dopo di me o con cui mi tradisce Il pensiero che qualcuno tocchi o baci o faccia l’amore con la donna che è stata la tua ragione di vita, toglie totalmente il controllo. E’ una cosa profonda animalesca, l’eliminazione fisica della concorrenza. Alle mie ex ho solo arrecato sofferenza mentale, per restituire l’equo dolore che mi avevano dato, una reazione alla loro indifferenza, un tentativo di attirare la loro attenzione e farle schiacciare dai sensi di colpa”. D. “la perseguitavi per punirla della sua indifferenza, cosa provavi per te stesso e per lei in quei momenti?” R.” Per me stesso non provavo nulla, era come vedermi dall’esterno, come un cagnolino dolcissimo e fedelissimo trasformato in una belva lasciata alla catena, senza dargli attenzione, affetto, ignorandola, usandola, maltrattandola. La belva diventa forte e spezza la catena, in quel momento neanche l’uomo più potente del mondo la può fermare senza essere sbranato, è necessario farla sfogare e calmare per poi recuperare la sua fiducia. Per la mia ex ragazza provavo rabbia, desiderio di vendetta, voglia di distruggerla mentalmente, un senso di rivalsa e poi col passare del tempo e delle fasi obbligatorie si arriva alla sensazione di schifo e di avariato, come avere una cicatrice indelebile e molto appariscente che ti fa male se toccata, ma la tua vita prosegue e rimane lì a monito del passato.”. D.” Tu la amavi ancora? Saresti tornato con lei?” R. “Beh bisogna distinguere, con la mia ex storica non ci sarei più stato di sicuro. Penso che quando si fa l’amore con la persona che ami arrivi a un livello totale assoluto d’intimità e condivisione che non puoi accettare che qualcun altro possa averlo dopo di te (figuriamoci mentre esiste ancora la relazione), quindi vedo la donna che amavo come una cosa contaminata, che ormai mi fa schifo destinata a marcire. Con la mia ultima ex è stato diverso, ma direi che per lei ho fatto cose che non pensavo di poter fare e si sono aperte parti e moduli di me stesso che non conoscevo o sentivo sopite. Lei l’ho riaccettata, ho baciato quella bocca che un altro aveva mentre stavamo insieme e anche dopo, forse unicamente perché lei mi aveva detto che non aveva mai avuto rapporti sessuali con lui, ipotizzo per questo, o forse per cieco amore malato, per illusione, per ingannare me stesso, chi lo sa, non lo capirò mai, ma sono certo che una tale cosa non accadrà mai più, poiché la mia forma mentis rimane quella del primo caso”. D. “mi ha molto colpito un tuo pensiero, mi dicesti che ‘a causa delle donne che ci hanno levato tutto, noi uomini siamo molto più simili alle bestie e in qualche modo è normale che ci comportiamo così, in qualche modo mi stai dicendo che è colpa delle donne?” R.” E’ la mia personalissima opinione (anche se poi suffragata da una mia amica psicologa che si occupa di donne che hanno subito violenze), che la repentina inversione dei ruoli donna-uomo avvenuta negli ultimi 10-15 anni, abbia preso gli uomini totalmente alla sprovvista. L’uomo ha tempi di adattamento e trasformazione lunghissimi ma tendenzialmente non cambia, mentre la donna è repentina e tende a modificare tutto da subito con naturalezza. Quella che doveva essere la parità dei sessi, è in realtà diventata una profonda inversione. L’uomo sentendosi privato del suo ruolo dominante avuto fin dall’alba dei tempi, è diventato insicuro, debole, si è sentito prima messo in discussione e poi sminuito fino a essere ritenuto inutile. Non essendo mentalmente all’altezza di parificarsi con le donne, ha lasciato prevalere l’unico e ultimo aspetto di domino che aveva: la forza fisica, bruta, l’istinto. Una volta erano addirittura legali gli omicidi ‘d’onore’ e le donne subivano di tutto, eppure c’erano dei valori e il rispetto in fin dei conti era un concetto assoluto. Tuttavia l’escalation di violenze sulle donne, stupri, omicidi, che io imputo alla risposta bassa e animalesca che l’uomo ha avuto nel fallimentare tentativo di contrastare la dominanza alta fatta di forza mentale e intelligenza delle donne. La regressione all’età della pietra temo sarà sempre peggiore.”. D. “Ora hai una compagna?” R. “no, voglio trovare la mia stabilità e il mio spazio. E soprattutto voglio pensare solo alle mie esigenze, sono diventato egoista ma ne sono contento. Questa necessità mi ha fatto respingere due persone che caratterialmente erano identiche a me, che erano sulla carta perfette mentalmente avendo gli aspetti che cercavo in una relazione se non eterna almeno duratura, tuttavia alcuni aspetti non mi hanno fatto aprire.” D. “Hai accennato alla violenza fisica durante i rapporti sessuali, intendevi il sadomaso?” R.” tutto è cominciato con la mia ultima ragazza, lei aveva dieci anni meno di me, una persona egoista e autolesionista, con tutti i difetti della prima ex, solo elevati all’ennesima potenza. Ero conscio che stavo andando incontro a un disastro, ma il mio istinto da ‘crocerossina’ mi ha spinto ad amarla, accudirla, proteggerla, le ho fatto da padre, amante, professore, tutto insomma. Lei ha scoperchiato il vaso di Pandora, mi sono scoperto un dominatore, anche se nella vita quotidiana quasi mi sottomettevo a lei e ai suoi capricci, nella sfera sessuale ho identificato qualcosa che da sempre avevo nascosto anche a me stesso per pudore. Per me il sadomaso si concentra solo sull’avere controllo o dominio, nel potenziale del poter fare quello che mi pare con la persona tra le mie mani, ma sempre finalizzato al dare il massimo del piacere alla persona con cui ho rapporti, che quindi non è un soggetto passivo ma è un ricevente”. D. “Claudio, ti ringrazio per avermi confidato questa delicata parte della tua personalità, ancora una domanda: Perché con me ti sei aperto tanto?” R. “Perché spesso è più facile aprirsi con chi non si conosce non temendone il giudizio, piuttosto che con un’amica di vecchissima data che mi conosce come le sue tasche e mi dà giudizi o magari mi accusa o mi porta rancore. Come ho già detto, in pratica non ho rapporti intellettuali con gli uomini con i quali davvero non riesco a rapportarmi. E poi parlare di tali argomenti è un po’ una forma di sfogo, un mantra per esorcizzare tali avvenimenti e procedere con la mia vita, una sorta di cura per quelle cicatrici indelebili.”.

 

 

Sheyla Bobba

 
 
 

TORINO OCCUPATA

Torino-06/12/2010 ore 08.36 PIAZZA BERNINI OCCUPATA

per ora sono un centinaio di ragazzi dell'istituto BERTI di Torino, docenti, megafoni, cioccolata fondente, striscioni e tanta tanta rabbia!

AGGIORNO PIU' TARDI CON VIDEO E FOTO

 
 
 

A Genova abbandonati bambini di uno e due anni, tutti i modi per dirlo

Post n°115 pubblicato il 02 Dicembre 2010 da sheyla_1978
 

 

 

E' di poche ore fa la notizia battuta dall'ANSA. Oggi sotto gli occhi dei figli di 1 e 2 anni, una coppia litiga animatamente per strada per poi allontanarsi furibondi in direzioni opposte, abbandonando i piccoli al loro destino. In loro soccorso un passante avvisa immediatamente la Polizia. Il padre è un manovale ecuadoregno di 40 anni, denunciato a piede libero dagli Agenti per abbandono di minore, è stato rintracciato poco distante dal luogo del fatto. Per avere sempre la certezza della notizia, e trattandosi di un intervento delle Forze dell'Ordine, cerco ulteriori informazioni; difatti trovo sul sito della Polizia di Stato la notizia, ma leggermente diversa. Il fatto risalirebbe a ieri e non oggi come indicato dall'ANSA, il passante non risulta più essere un uomo, ma una signora di 32 anni di Genova. Comune la descrizione del litigio, ma qui si sottolinea che la moglie si è allontanata, scoprendo poi che era andata a prendere il terzo figlio all'uscita di scuola, lasciando i piccoli con il padre che prendendo l'auto li ha abbandonati allontanandosi. La notizia reale, in buona sostanza, è che una coppia ha abbandonato due bambini nella strada e che un passante ha avvisato la Polizia. Fortunatamente stanno bene ed il padre è stato arrestato. Un plauso a chi ha chiamato il 113 e agli Agenti che hanno risolto il caso in breve tempo.

 

 
 
 

VENETO FERITO

Post n°114 pubblicato il 02 Dicembre 2010 da sheyla_1978
 

 

vENETO FERITO

Comuni colpiti 131, Popolazione coinvolta 500 mila persone, Morti 2, Abitanti sfollati 6.670, Comuni gravemente danneggiati 86 … sono solo alcune cifre che l’alluvione del 31 Ottobre 2010 ha lasciato nel Veneto. Il Centro Funzionale decentrato ha dichiarato lo stato di allarme il30 Ottobre 2010 alle ore 14:00 per il rischio idrologico ed idraulico specificando “Considerato il peggioramento della situazione meteorologica sul territorio regionale, prevista per le prossime ore, come dall’Avviso di Condizioni Meteo Avverse e dall’Avviso di Criticità Idrogeologica ed Idraulica emessi dal Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto in data odierna alle ore 14:00, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile…” ben specificando le zone dichiarate altamente a rischio. Il documento firmato dal Responsabile del Centro Funzionale Ing. Roberto Tonellato è inserito nel libro titolato “Veneto ferito” del Dott. Luca Zaia correlato d’immagini decisamente esplicative di quello che è capitato alla Regione. Troviamo anche l’aggiornamento n. 3 dell’avviso di criticità idrogeologica ed idraulica Emissione: 03/11/2010 ore: 13:00 dove si legge “Rimane critica la situazione su molti corsi d’acqua della Regione Veneto ed in particolare: sul Bacchiglione a valle di Padova, sul Canale Bisatto a Vo’ Euganeo e sul Frassine…” i dati sono sconcertanti, ma più d’ogni altra cosa penso che il pensiero comune sia “speriamo non cessino di aiutarli non appena le telecamere si spegneranno…” l’appello è per un sms del valore di 2 euro al numero 45501. Maggiori dettagli su come aiutare il Veneto, sul libro e informazioni le trovate sul sito ufficiale della regionehttp://www.regione.veneto.it

 

 

 
 
 

Oggi un solo pensiero ...

Post n°113 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da sheyla_1978

Prāṇa

 
 
 

Birthornot

Se fino all’ultimo speravo fosse uno scherzo …

La notizia la si conosce già da qualche giorno, ed anche ventimiglia.biz ne ha redatto un articolo, ma si era rimasti nell’incertezza/speranza che si trattasse di uno scherzo. Invece è tutto vero. Partorire o no? Questa l’ossessiva domanda che si pongono Pete e Alisha Arnold, inquietante pensare che si è costretti a tale scelta in un mondo civilizzato, siamo a Minneapolis e anche là, per dover di cronaca è il 2010, anche là c’è la libertà di scegliere per l’aborto. Non è certo questa la sede per decidere se mettere alla gogna questa coppia di trentenni sposata da dieci anni perché si pone questa domanda, ma quello che lascia me e di certo chiunque leggerà sbigottito è che Birthornot.com, è l’indirizzo del sito internet dove hanno messo il sondaggio per decidere il da farsi. Fino a questo momento ci sono 1.695.813 voti, ribaltamento delle classifiche in base alle statistiche di tre giorni fa, il dato sconcertante è quello che appare dopo aver votato,  solo il 23,5% suggerisce loro di partorire! Un elemento probabilmente consegnato dalla sensazione di inadeguatezza al ruolo di genitore che gli utenti affidano loro! Alisha descrive la depressione, il senso di inadeguatezza, la pesantezza con la quale vive l’eventuale gravidanza con la necessità di essere madre e moglie perfetta. Si sfoga, “ho perso il mio lavoro a causa di questo sito e dell’attenzione dei media, chi si trova davanti a questa scelta sa cosa provo e non possono addossarmi colpe, pensano che sto manipolando mio marito ma non è così; è una decisione che stiamo affrontando insieme”. Alisha ha avuto precedenti aborti spontanei e anche questa gravidanza dava complicazioni all’inizio. Ma ora, come dimostrato sul sito, il bambino (adesso di 18 settimane) sta bene. Ci sono foto ed ecografie che mostrano un feto sano e vispo, tanto chde hanno dato al piccolo un nomignolo «Wiggles» (dal verbo Wiggle, «dimenarsi»). “il sondaggio sarà online sino al 7 dicembre, “ci prenderemo due giorni per decidere, sarà come una normale votazione, valuteremo i consigli degli internauti ma saremo noi a prendere la decisione definitiva!”, infatti Pete, al fianco della moglie, non sembra un uomo manipolato, è assolutamente convinto che quello che stanno facendo è giusto e sacrosanto. Molti i commenti che ricevano, Alisha spiega nel sito che moltissimi sono quelli “odiosi”, ma c’è anche chi li appoggia e sostiene e soprattutto chi si candida all’adozione nel caso in cui la decisione finale fosse quella di abortire. Non hanno problemi economici, si mantengono da soli ed hanno una casa, non sono giovani e sbandati, non è una ragazza/ragazzo padre a mettere il sondaggio, è una normalissima coppia che si sta domandando come mai siamo tanto scandalizzati. Nel sito ch’è anche la sezione dove danno informazioni su di loro, studi, carriera e quant’altro … per aiutarci a conoscerli. Dopo aver letto alcune pagine del sito www.birthornot.com vado alla sezione commenti, ne leggo un paio e mi fermo nella casella dove sarebbe possibile anche per me dire quello che penso … purtroppo, cosa rara per me, non mi escono le parole. Sono le 6 passate da qualche minuto, sono al lavoro da quasi un’ora e la mia giornata finirà intorno alle 23, c’è da scommetterci che passerò ancora molte ore a pensare al piccolo Wiggles, nascere per te, in quella famiglia, potrebbe non essere così meraviglioso e se il 10 dicembre tua madre si recherà in ospedale decidendo di farti nascere spero che tu da grande non ti imbatterai mai sul sito che i tuoi genitori hanno aperto per decidere la tua sorte … quasi all’asta come ebay! Ma nel mondo virtuale di oggi, nell’economia sfasata, nella riforma Gelmini, nella sfiducia al governo, nell’autogestione, nelle guerre … in questo modo veramente ci dobbiamo ancora stupire?

 
 
 

Tolleranza al preservativo: Vaticano, sì ma solo in certi casi

Post n°111 pubblicato il 21 Novembre 2010 da sheyla_1978
 
Foto di sheyla_1978

 

Forse un’apertura, è di ieri sera l’Ansa che comunica una forma di apertura da parte del Vaticano al tanto discusso preservativo. In alcuni “singoli casi'' il profilattico può essere ''giustificato''. Lo dice Benedetto XVI nel libro-intervista ''Luce del mondo'' . la sessualità, continua il Papa, sta vivendo un momento in cui viene considerata quasi una “droga somministrata da se” e non l’espressione dell’amore e di alti sentimenti, concentrarsi sul profilattico, dice, significa banalizzarla.  Secondo Ratzinger, ''vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto e' permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole''. Tuttavia, aggiunge, ''questo non è il modo vero e proprio per vincere l'infezione dell'HIV. È veramente necessaria una umanizzazione della sessualità''. Quindi sì al preservativo, eccezionalmente se si tratta di salvare una vita. Elio Sgreccia, ex presidente dell'Accademia per la vita, in un’intervista all’Ansa per la presentazione del nuovo libro, sottolinea che bisogna accettare e rispettare l’eccezionalità del caso indicato da Benedetto XVI, ricordando però che l’eccezione, quella che il preservativo sia l’unico modo per salvare la vita dell’individuo, sia dimostrata. Sull’atteggiamento dei media riguardo questo delicato argomento, il Papa sostiene che era certo ci sarebbe stata una strumentalizzazione, atta a screditare la Chiesa solo perché “il male era dentro di Lei, ed in questo modo gli altri hanno potuto rivolgerlo contro ad essa”. Il libro-intervista “Luce del mondo” di Peter Seewald, giornalista tedesco con Benedetto XVI,  sarà presentato martedì prossimo, nella Sala Stampa vaticana.

Oggi saranno nominati 24 nuovi Cardinali, dieci Italiani e quattro ultraottantenni, il Collegio Cardinalizio comprende ora 203 porporati, di cui 121 ''elettori'' e 82 ultra-ottantenni.

Il presidente del Senato, Renato Schifani, accompagnato dalla moglie signora Franca, è presente stamani al Concistoro, nella basilica di San Pietro.

 

 
 
 

Fa che sia uno scherzo!!!

Post n°110 pubblicato il 20 Novembre 2010 da sheyla_1978
 
Foto di sheyla_1978

“amore sono incinta”

“oddio, adesso che facciamo?”

“non so, potremmo chiederlo agli internauti”

E così è,  Pete e Alisha Arnold, trentenni sposati di Minneapolis, aprono un blog per avere l’opinione degli internauti; partorire o abortire? Mancano 18 giorni al termine del periodo ove è concesso abortire ed il sondaggio è ancora aperto. Per ora vincono i ProLife, ma non è detta l’ultima parola! Notizie correlate dalla cartella clinica di Alisha e dalle ecografie, si vede un bimbo che cresce nel suo pancione. Sarà vero? Sarà una bufala? Sarà una provocazione dei sostenitori della vita? Non sarà che veramente decideranno in base al risultato del sondaggio? Pare che in attesa del 7 dicembre il loro sito sia stato preso in assalto, insulti, richieste di adozione, sostegno … non poche le interviste dove pare, Alisha abbia dichiarato che non è una provocazione della campagna ProLife, quindi sarebbe tutto vero. Ribadisco, due trentenni sposati che aspettano un figlio pare abbiano deciso di … lascia decidere la giuria popolare! E io che ero sconvolta dal grande fratello!

Spero con tutto il cuore che sia tutta una montatura, prego che non sia vero che si sta giocando in questo modo con la vita di questa creatura!

"Temo che la pressione costante di essere donna e madre perfetta, finisca per far esplodere il mio cervello, mandandomi in uno stato di depressione nervosa" ha detto Alisha in una delle tante interviste, e il "padre" Pete, assicura che il sondaggio è stato preso molto seriamente e da li, e solo da quel risultato, si prenderà una decisione definitiva! per il momento resto, voglio, pretendo di restare dell'idea che sia una squallida montatura. nell'epoca della vita virtuale NON posso credere esista anche questo, pretendo che dopo e-tomb non mi debba realmente aspettare anche questo!

LO PRETENDO

l'ecografia di Aliasha

 

 

 
 
 

Rivolta studentesca

Post n°109 pubblicato il 19 Novembre 2010 da sheyla_1978
 

Sono giorni ormai che Torino è nel caos. Ora anche palazzo Campana è occupato!! ma cosa vogliono REALMENTE gli studenti? qual'è la loro voce? colore politico? sanno veramente il significato di questa rivolta?

Sto preparando uno speciale per dei giornali, invito gli studenti torinosi a farsi avanti e raccontarmi veramente quello che vogliono, dimostrare che non è l'ennesimo pretesto per "fare segha a scuola"!!!

sheyla@nelcorpodellangelo.com. possiamo anche fare interviste in videoconferenza.

 
 
 
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GRANDE UOMO

La donna uscì dalla costola dell’uomo, Non dai piedi per essere calpestata, né dalla testa per essere superiore.
Ma dal lato per essere uguale, Sotto il braccio per essere protetta, E accanto al cuore per essere amata.


William Shakespeare

 

SMS DI GIUGNO 2008 - A SHEYLA DA MIRANDA

 

 

Era una calda mattina d’estate mentre ero al mercato mi arriva un sms

 “se desideri incontrare qualcuno in grado di risolverti i problemi e regalarti la felicità nonostante ciò che dicano o pensino gli altri,mettiti davanti ad uno specchio e pronuncia la parola magica CIAO” 

  La cara e dolce Miranda, sembra sappia sempre quello che mi serve

 

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