L' altalena

Eccomi. Stanotte vorrei avere un sax, soffiare con la forza delle emozioni. Sciorinare una melodia vibrante che lasci sognare prima di addormentarsi, che dia agli occhi un effetto tisana su cui riposare i propri stess. E poi vorrei avere un pianoforte anzi trasformare il mio pc in un piano su cui far ballare le dita seguendo il suono della fantasia. Colorare il mio pentagramma non con voli pindarici bensì con realtà realizzabili: dare alla chiave di violino una connotazione totalmente originale e priva di plagio...che sia da sprono ai musicisti indaffarati con gli incubi del quotidiano, coinvolti da riluttanti atteggiamenti. Una melodia energizzante e positiva: un amuleto a tutte le contraddizioni ed ai freni fisici o psicologici che la vita fornisce. Una carica sensazionale in grado di annichilire il pieno dei dubbi con il vuoto, profondo, della gioia. Basta saper trovare il giusto ritmo, aprire gli occhi  immergendosi in quel vuoto. In cui i dubbi si perderanno inesorabilmente. Buona ricerca!

Il mito nasce non soltanto dalla perdizione dello stesso, dalla morte giovane o da un' ambigua personalità. Il mito è anche goliardia, dissacrante realtà che diventa leggenda: per un modo di fare, di esprimere un concetto o anche una parolaccia...

Jim Morrison, Freddie Mercury, M.L.King, Marilyn Monroe, James Dean, Lady Diana sono miti per la loro genialità, audacia, sregolatezza e sfortuna...ma nulla toglie a Mario Brega l' iscrizione tra le leggende...

Si lo sò la mia incostanza è cronica. Avevo preannunciato un conseguenziale appuntamento con la carta d' identità dei 12 segni dello Zodiaco. Ma, lasciatemi trasgredire. Vertere su un altro campo...quello di calcio.

Ieri sera allo stadio Olimpico di Roma ennesima disputa tra i giallorossi e l' Inter: big match decisivo per il primissimo, benchè ancora ininfluente, spartiacque del campionato. Il risultato è un 4 a 0 a favore dei nerazzurri...cinici, fortunati, muscolari, potenti; aggettivi che insieme danno l' esatta descrizione degli uomini allenati da Mister Mourinho. Al cospetto di uno scoramento generale che sta attanagliando la compagine capitolina da inizio stagione. Un 4- 0 è un risultato inopinabile anche se pieno di se...L' unica cosa che mi sento di affermare, poichè presente all' evento, che nell' Inter c'è stata una splendida sorpresa: rintracciabile nè nella maestria di Ibra, nè nello strapotere di Maicon bensì nella freschezza ed agilità di Obinna. Bravo lui e ottimo Josè a metterlo dentro da subito. Il resto è già archiviato. Piacevolmente!