Post n°1943 pubblicato il
24 Aprile 2014 da
vi_di
- Quillo pare proprio n'ascio 'nfrànfiro! (trad. quel tizio sembra proprio un ascio 'nfrànfiro)
Ogni tanto nel passato mamma usava questa frase riferita a qualcuno di cui stava parlando in quel momento. Richiesta di spiegare che cosa fosse un ascio 'nfrànfiro, mamma rispondeva:
- 'No (uno) chiocchiò!
Essendo la spiegazione, se possibile, ancora meno comprensibile dell'enunciato, avevo archiviato l'ascio 'nfràfiro tra i misteri di Maria (mia madre, ovviamente: non confondiamo il sacro col profano).
Vi lascio dunque immaginare qual è stata la mia meraviglia stamattina quando, giocando a Ruzzle, ho scritto 'ascio' e me l'ha dato buono!
Sono immediatamente andata a cercare su google, ed è venuto fuori che è un termine napoletano, corrispondente all'italiano 'assiolo', ossia uccello rapace, notturno, di color bruno-rossiccio, di piccole dimensioni che nidifica nelle fessure degli alberi o nidi abbandonati, detto anche chiù.
Mi si è aperto un mondo! L'ascio esiste! Ed è in effetti uno chiocchiò (storpiatura di chiù, sicuramente).
Sorvolando sulla difficoltà a comprendere la motivazione che porta a paragonare un assiolo a una persona, (difficoltà che potremmo superare collegando l'ascio all'allocco, e all'estensione che si fa di tale nome alle persone un po' stupide), ora rimane ancora il dilemma di 'nfrànfiro da sciogliere.
Ho provato a scriverlo, ma Ruzzle non lo conosce. Potete aiutarmi?
Inviato da: magdalene57
il 16/03/2023 alle 09:12
Inviato da: cassetta2
il 16/03/2023 alle 02:01
Inviato da: vi_di
il 13/12/2022 alle 10:09
Inviato da: cassetta2
il 06/12/2022 alle 08:04
Inviato da: Mr.Loto
il 03/11/2022 alle 18:22