C'era una volta

Pensavate che fosse finita? E invece no!

Prima però di iniziare la nuova puntata, volevo mandare un avviso “alla navigante”...: Elisa (o forse Deborah, magari Ilenia?) è inutile che entri nei profili in veste anonima....ti si vede lo stesso...

Bubù? Settete!

Detto questo si va ad incominciare...

Da noi c’è un detto: non c’è cosa più divina che s..bip..i la cugina!

Sempre che si abbia una cugina che stuzzichi la nostra fantasia, ma si sa, le prime esperienze in genere si fanno con quello che si ha “sotto mano” (e questo vale sia per gli uomini che per le donne), quindi compagne/i di scuola, vicine/i di casa e quali sono le frequentazioni più assidue se non quelle con i parenti?! Di lì, scaturisce il proverbio...

Proverbio che però non menziona i cognati...

Va bene che non si possono definire proprio “parenti”, dato che rientrano nella sfera dei “parenti acquisiti” ma perchè discriminarli in questo modo!

Soprattutto se i cognati sono fisicamente prestanti, tipo...tipo...ecco: tipo Ale!

Però adesso non state a puntare il dito...ci sono le attenuanti del caso....povera principessina era distrutta dal dolore, quindi in uno stato di estrema prostrazione, le facevano male i piedi per via delle Jimmy Choo, “Ero rimasto senza benzina, avevo una gomma a terra, non avevo i soldi per prendere il taxi, la tintoria non mi aveva portato il tight, c'era il funerale di mia madre, era crollata la casa, c'è stato un terremoto, una tremenda inondazione, le cavallette... NON È STATA COLPA MIA, LO GIURO SU DIO!”  (John Belushi docet...)

Ma dai, a quale donna non è capitato di farsi consolare dal fratello del fidanzato morto!

Provate a chiedere in giro...si cena insieme, si beve un po’ di più, tu soffri, io soffro, facciamoci coraggio vicendevolmente...da cosa nasce cosa...

Non vi facevo così bacchettoni, siate più elastici...siamo nel 2010...superate queste barriere impregnate da pregiudizi, alla fine dei conti è rimasto tutto in famiglia! Che diamine!!

Dite la verità: vi era venuto il dubbio che sotto le spoglie della nostra Cenerentola crocerossina, meglio conosciuta come Elisa Deborah Ilenia alias “principessina” si celasse anche una bomba sexy?

Forse ci avete pensato quando vi ha detto “Sono in albergo...appena uscita dalla doccia....sono tutta sola e tutta nuda... vieni a mettermi la crema?”, oppure quando vi ha offerto “...passeggiata romantica...riempiendoti di baci...di attenzioni...di sorrisi...di carezze...e poi...farei l'amore con te fino all'alba....”, o magari la volta cui vi ha proposto di fare la doccia insieme...etc etc etc...

Il dubbio vi aveva sfiorato...ma non riuscivate a capacitarvi come potevano concentrarsi tutte quelle doti in un unico esemplare: bella, brava, buona, intelligente e pure disinibita!

TRANSGENICA! Potremmo proporla per una puntata di Quark...o magari scrivere un romanzo sulla sua vita...ho già il titolo: “Le avventure di Pinocchia”!

Solo che a Pinocchio quando diceva le bugie si allungava il naso, a lei crescono i tacchi ed molto più pericoloso!!

“Gregorio Samsa, svegliatosi una mattina da sogni agitati, si trovò trasformato, nel suo letto, in un enorme insetto immondo”  (Kafka – La metamorfosi)

Sapete chi è Florence Nightingale?

Si, no? Se lo sapete buon per voi e se non lo sapete adesso vi illumino.

La signorina di cui sopra, meglio nota come “La signora con la lanterna”, fu quella che rivoluzionò il sistema infermieristico moderno ed organizzò i primi ospedali da campo.

Vedo già gli occhi a punto interrogativo...

State calmi che adesso ci arrivo...

Florence è morta nel 1910, esattamente cento anni fa...ma si è reincarnata!

Non siate scettici, gli induisti credono nella reincarnazione, anche i buddisti, avete presente quanti sono nel mondo? Non si sbaglieranno mica tutti?

Per cui abbandonate lo scetticismo e lasciatevi servire...la nostra Elisa è la reincarnazione di Florence Nightingale!

Già, perchè voi non sapete che quando c’è stato quello spaventoso terremoto in Abruzzo, chi è corsa ad aiutare la popolazione come volontaria della Protezione Civile?

ESATTO!! Proprio lei...principessina!

Riuscite ad immaginarla? Io si..., già me la vedo in tuta (sicuramente di Gucci, il suo stilista preferito), gli anfibi col tacco da 15 cm (Jimmy Choo è inutile dirlo), l’elmetto (di Dolce e Gabbana), i guanti, per non rovinarsi le unghie (magari di Fendi), il tutto ovviamente rigorosamente in tinta...

Con la sua capacità manageriale avrà coordinato tutti i soccorsi, allestito le tendopoli, addestrato anche i cani! Niente sarà sfuggito al suo controllo!

Le ottocento ore di corso teorico-pratico che devono sostenere le crocerossine, prima di diventare tali, lei le avrà condensate in ottocento minuti al massimo, tanta è la sua capacità di apprendimento! Dopo un solo giorno di attività è certamente passata al massimo livello: ISPETTRICE NAZIONALE.

Prima di lei c’è stata solo Margherita di Savoia, infatti si deve ad una sua iniziativa la nascita delle crocerossine, ma il tutto si svolgeva nel 1908, principessina non c’era ancora!

Lei è sempre un passo avanti a tutti: avete scalato l’Everest? Lei lo ha fatto prima di voi, senza bombole e a mani nude.

Chi in Abruzzo c’è stato veramente, ed ha osservato con i propri occhi l’orrore di quella tragedia, ha poca voglia di raccontare ciò che ha visto con tanta dovizia di particolari, perchè il dolore non si racconta, si vive sulla propria pelle.

Meditate gente, meditate...

Si dice che nella vita ci sia una prima volta per tutto....sono finito in lista nera!

Ma mica una sola volta: DUE!!

“La verità, ti fa male, lo so....” una canzone degli anni ’60 iniziava così...

Volevo uno scontro, di quelli alla “strappiamoci la ciccia a morsi” e invece solo una misera lista nera...

Non ci sono più le principessine di una volta...e sapete perchè?

Perchè sono cadute dalle Jimmy Choo e si sono fatte tanto male...sono in poche quelle che riescono a domarle...

Non sapete cosa sono le Jimmy Choo?! Ma scherziamo?! E come avete fatto a sopravvivere fino ad oggi? Quindi deduco che non sapete nemmeno cosa sono le Louboutin? Ma guardate solo telegiornali?! Ma un minimo d’informazione ci vuole...

Scarpe ragazzi, sono scarpe...costosissime of course...estremamente elitarie...

Una donna degna di tale nome deve averne almeno un paio nell’armadio...ma che dico, un paio? Ma che paio, deve averne almeno due rastrelliere piene, anzi, deve avere una stanza adibita solo a scarpiera e borsiera (ho coniato un neologismo...) “Ho una porzione di bifamiliare, con 3 camere da letto...in una ci dormo...in una ci sono i vestiti e nell'altra le scarpe e le borse!!!:)” solo così si può aspirare al titolo di “principessina”...

Ma voi penserete “che male c’è a fare dei post su delle scarpe?” Nessuno vi rispondo io, sempre che contemporaneamente non stiate raccontando di come vi sentite distrutte per l’approssimarsi di una ricorrenza funesta, o non stiate narrando di come è avvenuto il fatale incidente che vi ha portato via l’amore della vostra vita...

Direi che le due cose stridono un po’... Sdoppiamento di personalità?

No, siete distanti...qui le personalità sono almeno tre...che si alternano a seconda delle situazioni.

Vi faccio un esempio: voi litigate con Elisa? La sua amica Ilenia farà da paciere..., magari vi scriverà (usando lo stesso nick, perchè i veri amici si dividono tutto, anche il nick!)...spezzando una lancia per la poverina che è tanto provata... Se poi voi siete duri come l’acciaio ed avete il cuore di pietra, ignorandole entrambe, allora comparirà un terzo personaggio che noi chiameremo Deborah, anzi, siccome siamo tra amici, chiamiamola Beba... che è una presenza silenziosa, passa, guarda e se ne va...però qualche volta scrive…

Ma pensate che combinazione: Beba ed Elisa si sono conosciute qui ed indovinate un po’? Hanno scoperto di essere vicine di casa!

Una possibilità tra tot milioni…più o meno come vincere al Superenalotto!

Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile. Woody Allen

E non finisce qui!

Grazie alla testimonianza di taluni amici, alcuni in forma pubblica (chapeau) ed altri in forma privata, il mio bagaglio di conoscenze riguardo alla nostra eroina si è notevolmente arricchito, tanto da darmi modo di redigere anche la seconda puntata della telenovelas, che intitolerò: “Anche le principessine piangono”.

Chi l’ha detto che le principesse sono tutte felici?

E Soraya? Era chiamata “la principessa triste” e Lady D.? Tanto allegra non lo era nemmeno lei… Ed anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo la nostra principessina triste.

Non solo triste perché colpita da grave lutto, ma triste anche perché cagionevole di salute!

Sembra, che soffra di pressione…, che debba fare delle trasfusioni, che sia stata, a causa di questi malanni, anche in coma…e dove lo mettiamo l’intervento al cuore? Va bene che il giorno dopo era già più vispa di prima, ma non sono mica cose da ridere! Ed il ricovero ospedaliero in cui non parlava più dallo choc subito?

Ragazzi forza, un po’ di comprensione…

Per fortuna però ha sempre avuto vicino a sé le persone care…soprattutto Ile…

A proposito, al momento di Ile abbiamo due versioni: la prima che la vede non molto avvenente, come dire, leggermente cozza…e la seconda in cui invece è una stra…. da paura, alta, bionda, occhi chiari…

Se qualcuno avesse notizia di una terza versione sarei lieto di aggiornare l’identikit…

Sapete che vi dico, che Bassano del Grappa deve essere una città con una densità di bellezza non indifferente…perché: principessina è uno schianto, Andrea era bello come Narciso, Ale lo abbiamo visto tutti che pezzo d’uomo che è, Ile (seconda versione) è una bambolona… ci sarebbe da fare un serio pensiero su un eventuale cambio di residenza…

E poi il lavoro! Si fanno carriere al fulmicotone! Quindi non importa se fino al giorno prima eravate il signor nessuno, tempo un anno scarso e vi ritrovereste al vertice aziendale!

E il seguito, alla prossima puntata….

“C’era una volta un re…”

Molte favole iniziano così, la mia invece ha un inizio leggermente diverso…

“C’era una volta una principessina…”

PERSONAGGI ED INTERPRETI:

- ELISA                               alias principessina

- ANDREA                          il fidanzato passato a miglior vita

- ALESSANDRO (Ale)        il fratello del suddetto fidanzato, nonché migliore amico di Elisa

- ILENIA (Ile)                      la migliore amica di Elisa

- ALBERTO                         fratello minore di Andrea ed Alessandro

(ce ne sarebbero altri, ma sono di minore rilievo)

La nostra principessina si chiama Elisa e vive in una villetta a Bassano del Grappa.

Lo so, le principesse in genere dimorano nei castelli, ma in quelli in aria non è facile vivere…

Elisa, ha 22 anni, ma è una ragazza molto sveglia; pensate che nonostante la sua giovane età, è già responsabile commerciale di un’azienda orafa di Vicenza, in barba a tutte le gavette del mondo!

Elisa è anche bellissima, ma talmente tanto, da avere un passato da modella, ma quel mondo non le piace, perché è falso e corrotto…

La vita della nostra principessina sarebbe meravigliosa, se non fosse che un dio malevolo, forse invidioso di cotanta magnificenza, si fosse frapposto tra lei e la sua felicità, strappandole l’amato bene: Andrea.

Andrea era il suo fidanzato, perito tragicamente in un incidente il 23 luglio 2007, mentre era al volante della BMW del padre, a soli 22 anni, travolto da un’auto noncurante di un semaforo, perché guidata da un ubriaco.

Elisa era con lui, ed alla scena assisteva attonito ed impotente dalla finestra di casa, uno dei fratelli della vittima: Alberto.

La povera Elisa viene ricoverata in ospedale, restando però miracolosamente illesa, ma cade in uno stato di catatonia che preoccupa non poco i medici: è talmente catatonica che del processo ha solo un vago ricordo…nonostante fosse la testimone principale…

Quando si riprende è sconvolta dal dolore, “La notte mi sveglio ancora 50.000 volte…l’immagine di lui che chiude gli occhi…il suo cuore che smette di battere sotto  le mie mani…la sensazione di averlo accanto a me e girarmi e non vederlo…le lacrime che scendono quando meno me lo aspetto…il pensiero fisso su quella notte…i fanali della macchina…il rumore delle lamiere…troppe cose sono ancora vive”, converrete con me che tutto ciò è a dir poco straziante!

Fortunatamente vicino a lei ci sono Ale ed Ile, che si prodigano per farle superare il terribile momento…

Potrei continuare, ma per decenza mi fermo.

Quella raccontata fino ad ora, è solo la minima parte di una commedia, che sarebbe comica se non fosse tragica e la sua tragicità consiste nel becero bisogno di protagonismo, che si avvale di ogni mezzo, per puntare i riflettori su di sé, compreso lo sfruttamento di un falso lutto.

Falso, perché per appurare notizie del genere ci vuole molto poco, basta sapere dove cercare.

Certo, mi piacerebbe potervi dire chi è “principessina”, ma al momento posso solo dirvi chi non è:

1)     Non è una povera vittima di un destino crudele, quindi potete asciugarvi gli  occhi e riporre i fazzoletti;

2)     Le foto del suo profilo, che lei spaccia per sue, in realtà sono prese da un catalogo di vendita per corrispondenza e se siete curiosi, posso anche dirvi il nome del catalogo;

3)     Le foto del ragazzo, presenti nel medesimo profilo, non sono di “Ale”, come lei afferma, bensì di un fotomodello sempre dello stesso catalogo;

4)     Last but not list, il 23 luglio 2007 a Bassano del Grappa non c’è stato nessun incidente mortale con le caratteristiche da lei narrate, ma nemmeno il 22, o il 24, il 25, il 26 e il 27!

Perché mi sono preso la briga di indagare?

Perché è ora di farla finita con persone prive di scrupoli, che non hanno rispetto di niente e di nessuno, che usano un canale di così vasto impatto, per dare libero sfogo alle proprie frustrazioni, senza tenere minimamente conto, che dietro ad un nick, c’è comunque una vita.

Elisa, ma di certo questo non è il suo vero nome, è una persona vuota ed abietta: vuota perché è un’amorale, priva di qualsiasi remora e abietta perché fa leva sulla buona fede e sui sentimenti di chi ha la sventura di incrociarla sul proprio cammino, che mente per il gusto di mentire, che non ha la capacità di discernere tra ciò che è bene e ciò che è male, che non si mostra a nessuno perché teme un qualsiasi confronto, che vive in un mondo virtuale, popolato di futilità, dove si “è” in quanto si “appare”.

Non so se provare più disgusto o più pena per lei.

Ho impiegato quasi due mesi per venirne a capo, ed in tutto questo tempo ho provato più e più volte a darle la possibilità di farmi ricredere.

Non so a quanti abbia raccontato la stessa patetica storia, o varianti di essa, ma sono certo di non essere il solo.

Chiunque voglia esprimere il suo parere può contattarmi, magari potremmo scambiarci qualche “chicca”, ne ho delle belle da raccontare!

La morale di questa storia?

Si può racchiudere in un famoso aforisma: “Si possono ingannare tutti per un certo tempo e qualcuno per sempre. Ma non tutti per sempre”.