Creato da antonio.palmas il 08/08/2010
La vita quotidiana spesso mi porta a confrontarmi con la sofferenza, con la tragedia di una malattia incurabile o di una troppo prematura morte.
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Post n°25 pubblicato il 07 Febbraio 2013 da antonio.palmas
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Post n°24 pubblicato il 09 Aprile 2012 da antonio.palmas
Amare la vita oggi non ubriacandosi, e amarla domani donando gli organi. É il messaggio lanciato durante la presentazione della campagna “Ubriacati di vita”, tenuta a Roma il 5 aprile scorso, che nasce per parlare ai giovani e attraverso i giovani di prevenzione con una corretta informazione sul consumo di alcol e di sensibilizzazione sulla donazione e trapianto di organi. Si tratta di una campagna cross-mediale su territorio nazionale, che prevede uno spot tv di 30 secondi che nei prossimi giorni andrà in onda sulle reti Rai, Mediaset e Sky, un radiocomunicato, e un videoclip della canzone “Credici”, scritta e interpretata da Andrea Di Giovanni e musicata dalla band romana Velvet, che veicolerà la campagna. |
Post n°23 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da antonio.palmas
R.P. aveva 12 anni ed era affetta da una malattia che le rendeva necessario un cuore nuovo. Ha atteso invano che l’organo capace di salvarle la vita arrivasse, ma non ce l’ha fatta. E la morte cerebrale ha avuto la meglio. A quel punto i suoi genitori hanno deciso di donare gli organi della bambina e salvare altre vite. É accaduto a Palermo, dove la bimba era ricoverata all’Ismett. |
Post n°21 pubblicato il 02 Dicembre 2011 da antonio.palmas
Lunedì 5 dicembre l'Auditorium Conciliazione di Roma ospiterà un convegno promosso dal Forum del Terzo Settore, in collaborazione con CONVOL e CSV Net, per celebrare la Giornata Mondiale del Volontariato. Ospiti d'onore dell'evento saranno il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Presidente emerito della Corte Costituzionale, Francesco Paolo Casavola, chiamato a intervenire sul ruolo del volontariato nei 150 anni di vita dello Stato italiano.
L'incontro vedrà anche la partecipazione di numerosi operatori del non profit, testimoni diretti dell'azione quotidiana in numerosi contesti della società civile. La giornalista Rai Daniela De Robert accompagnerà il pubblico in una narrazione che, attraverso filmati e interviste, coinvolgerà direttamente alcuni operatori del mondo del volontariato e della cultura. Cinque sono le finestre che si apriranno per raccontare, anche con immagini e suoni, il volontariato italiano ed internazionale: Giovani; Invecchiamento attivo e solidarietà intergenerazionale; Volontariato internazionale; Donne; Protezione Civile. La nostra Associazione sarà rappresentata da Claudia Firenze, coordinatrice della Consulta Giovani Nazionale di AVIS, che racconterà la sua esperienza come giovane donna impegnata nel sociale, focalizzando l'attenzione sul rapporto tra politiche di genere e volontariato. Nel suo intervento, Claudia Firenze si farà anche testimone delle tante donne impegnate nella nostra Associazione, e darà voce alla determinazione, alla costanza e alla grande passione con cui promuovono tra i cittadini valori come la gratuità e la generosità.
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Post n°20 pubblicato il 23 Novembre 2011 da antonio.palmas
“Dai Tempo alla Vita” è un progetto rivolto alla raccolta di finanziamenti destinati a progetti di ricerca scientifica preclinica e clinica sul trapianto d’organo. I progetti sono finalizzati all’eliminazione del rigetto cronico, una forma di danno progressivo all'organo che porta alla perdita della funzione dell’organo stesso. La conseguenza è il ritorno in lista d’attesa o in dialisi. I destinatari dei progetti di ricerca sono tutti i trapiantati e tutte le persone attualmente in lista d’attesa. La campagna di raccolta fondi promossa da FITOT è sostenuta anche da AIDO, ANED e ACTI. |
Post n°19 pubblicato il 11 Settembre 2011 da antonio.palmas
X Giornata Nazionale A.I.D.O. di informazione e autofinanziamento. Le offerte ricevute per la piantina di Anthurium andreanum saranno finalizzate a ulteriori campagne informative e alla ricerca sui trapianti. Sabato 8 e Domenica 9 ottobre p.v. si svolgerà la decima giornata nazionale di informazione e autofinanziamento, promossa dall’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule (A.I.D.O.) sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. per incontrare i cittadini, dare loro informazioni sull’importanza della donazione come valore sociale e come opportunità per salvare la vita a chi non ha altre possibilità di sopravvivenza, offrire una piantina di Anthurium andreanum. alla ricerca sui trapianti. |
Post n°18 pubblicato il 04 Maggio 2011 da antonio.palmas
III Congresso Interregionale AIUC - Sezione Lombardia e Triveneto |
Post n°17 pubblicato il 17 Aprile 2011 da antonio.palmas
04/04/2011 Sono questi i principali numeri del Report 2010 del Centro Nazionale Sangue. Il trend, però, fa ben sperare. Soprattutto perché, spiega il Centro Nazionale Sangue, “la fonte è maggiormente diversificata”. A contribuire a questo risultato, oltre alle “storiche” banche di Milano e Pavia, certificate FACT, di Torino, di Padova, di Firenze e di Roma sono state anche altre strutture come Treviso, Bologna, Pescara, Pisa, e Reggio Calabria, a dimostrare che l’attività della rete pubblica sta migliorando i suoi standard di sistema. L’Italia, spiega il Centro in una nota, sta lavorando soprattutto sulla qualità e rende assolutamente stringenti i requisiti di idoneità al bancaggio, escludendo campioni con dosaggi cellulari al di sotto di 1 miliardo di staminali emopoietiche. “Questa che apparentemente può sembrare una rigidità del sistema, invece rappresenta un punto di forza: l’inventario italiano è costituito da un ‘patrimonio’ cellulare biologicamente sicuro e già tipizzato, dunque di immediata disponibilità”. A supporto della donazione, inoltre, la comunità scientifica italiana sta elaborando un position statement nel quale illustrerà perché al momento, in mancanza di evidenze scientifiche, sia inutile conservare per sé il sangue di cordone ombelicale (conservazione autologa), ma al contrario, sia auspicabile favorirne la raccolta a scopo solidaristico per arrivare in tempi brevi all’obiettivo di 75.000 donazioni a dimora nell’inventario nazionale. Dal 1993 ad oggi, nel mondo, sono circa 1.500.000 famiglie che hanno donato il sangue del cordone ombelicale dei propri figli riuscendo a creare un inventario mondiale di 537.276 unità, contenenti ciascuna una dose cellulare adeguata per il trapianto di cellule staminali emopoietiche. Finora questo sistema ha consentito di realizzare circa 20.000 trapianti in pazienti affetti da leucemia, linfoma, talassemia, malattie metaboliche e difetti immunologici. |
Post n°16 pubblicato il 18 Marzo 2011 da antonio.palmas
Nel nostro paese ogni anno quasi 800 persone sono candidate al trapianto di cuore, ma solo la metà di quei pazienti potrà sperare di ricevere una donazione. Secondo gli attuali protocolli sarebbero necessari cuori giovani e normali ma non ce ne sono a sufficienza tra i pazienti eleggibili per la donazione. Appare quindi opportuna l´idea di riuscire ad utilizzare donatori “anziani”, dopo aver “collaudato” i loro cuori con un test di stress cardiaco. L´ecostress farmacologico al centro dello studio ADONHERS, condotto congiuntamente dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR e il Centro trapianti cuore-polmone del Sant’Orsola di Bologna, è in grado di diagnosticare la funzionalità del cuore e quindi l’idoneità per il suo trapianto. Una visione panoramica ed integrata dell’eco-stress nella selezione dei donatori “anziani” nella dimensione organizzativa, rianimatoria, cardiologica-cardiochirurgica e sociale, è stata alla base del successo dell’esperienza pilota in Emilia-Romagna e Toscana. I risultati scientifici dello studio ADONHERS ed i suoi protocolli organizzativi e metodologici possono essere estesi a tutto il territorio nazionale, coinvolgendo i centri di trapianto di cuore e le organizzazioni trapianti, per creare una rete anestesiologica/cardiologica qualificata sul territorio e nei diversi centri di neuro rianimazione. |
Post n°15 pubblicato il 14 Febbraio 2011 da antonio.palmas
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Post n°14 pubblicato il 26 Gennaio 2011 da antonio.palmas
E’ merito della buona informazione e di un centro di smistamento degli organi efficace e veloce se la Spagna è il primo paese europeo per numero di donazioni d’organo: 34 donatori per milione di abitanti, decisamente al di sopra della media europea di 18. Il numero di donatori a Madrid è il più alto del vecchio continente, il più basso è in Bulgaria, con un solo donatore per milione. Anche in Italia il sistema dei trapianti è eccellente (siamo secondi solo agli spagnoli per numero di donatori), sia per qualità dei trapianti effettuati, sia per le condizioni dei pazienti trapiantati, ma per abbattere le liste d’attesa bisogna fare di più. Per aumentare il numero di trapianti è necessario diffondere in modo più capillare la cultura della donazione, facendo far capire davvero che opporsi al prelievo vuol dire negare una possibilità di vivere e che gli organi non donati saranno sprecati. Nel caso del trapianto di fegato, un organo nuovo può salvare una vita, ma sono ancora troppo poche in Italia le donazioni: mille i trapianti epatici eseguiti ogni anno (100 sui bambini), a fronte di un fabbisogno reale di circa il doppio. In Italia, dal 1992 al giugno 2009 sono stati eseguiti 12.759 trapianti di fegato, di cui 1.059 nel 2009, ma i dati del Centro Nazionale Trapianti non lasciano dubbi: al 30 settembre 2009 erano 1.481 pazienti in lista di attesa per un fegato nuovo, ma gli interventi potrebbero aumentare ancora del 20-30%. “Il trapianto è necessario quando il fegato è incapace di svolgere le sue normali funzioni, nella maggior parte dei casi per una cirrosi epatica causata da epatite C, ma anche da epatite B, cancro del fegato non trattabile con altre cure, da abuso di alcol, da malattie dei dotti biliari e da alcune malattie ereditarie, come il Morbo di Wilson e l’emocromatosi.- afferma Antonio Gasbarrini, docente all'Università Cattolica di Roma e presidente della Fondazione italiana ricerca in epatologia (FIRE http://www.fondazionefegato.it/)- “La selezione per i candidati al trapianto è molto rigorosa, dato il numero insufficiente di organi, e la lista d'attesta (a volte di parecchi mesi o anni) segue criteri di priorità basati sullo stato della malattia, dando la precedenza ai pazienti più gravi, per i quali viene attivato un sistema di emergenza, che può consentire il reperimento di un organo idoneo nel giro di ore o giorni”. Il trapianto può essere effettuato da donatori deceduti (solo- è bene ribadirlo- nel momento in cui viene dichiarata la morte cerebrale) o da donatori viventi.
L’intervento da donatore vivente prevede il prelievo di una parte di fegato da un donatore sano e il successivo trapianto in un paziente malato, dato che il fegato è l'unico organo che può rigenerarsi. Nella maggior parte dei casi i pazienti trapiantati possono tornare ad avere un normale stile di vita tra i sei e i 12 mesi successivi al trapianto e il 75% di loro sta bene a distanza di 5 anni. Ma in che modo si diventa donatori? In attesa dell’entrata in vigore della legge sul silenzio assenso, la manifestazione della volontà a donare gli organi si basa sul principio del consenso o del dissenso esplicito, in base al quale ognuno ha la possibilità (non l'obbligo) di esprimere la volontà sulla donazione dei propri organi: compilando un tesserino blu del Ministero della Salute(http://www.salute.gov.it/cnt/cntDettaglioMenu.jspid=5&area= cntgenerale&menu=menuPrincipale&sotmenu=donazione&label=mpd), che deve essere conservato insieme ai documenti personali, registrando la propria volontà nella ASL di riferimento o dal medico di famiglia, facendo una dichiarazione scritta da portare con sé con i propri documenti o con l'atto olografo dell'AIDO (l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi) o di una delle altre associazioni di settore. In caso contrario, la legge dà la possibilità ai familiari di opporsi al prelievo, anche se magari in vita era stato espresso solo “a parole” un parere favorevole sulla donazione. “E’ necessario- conclude Gasbarrini- trasmettere anche la sicurezza, la trasparenza e l'efficienza del sistema dei trapianti per non lasciare dubbi e ombre, aumentando la fiducia e la consapevolezza nella scelta di donare, che deve essere vista come un grande gesto di responsabilità sociale e di altruismo. E naturalmente va sostenuta la famiglia del donatore, anche attraverso l’aiuto psicologico, perché possa accettare la richiesta di donazione in un momento di enorme difficoltà”. di Brigida Stagno |
Post n°13 pubblicato il 18 Dicembre 2010 da antonio.palmas
L'Associazione Donatori Midollo Osseo ha come scopo principale informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere le leucemie, i linfomi, il mieloma e altre neoplasie del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo. |
Post n°12 pubblicato il 07 Dicembre 2010 da antonio.palmas
02/12/2010 Nel 2010 in Italia si è registrata una diminuzione del numero dei donatori d'organo utilizzati, un calo che si attesta attorno al 7,1%.
«Le cause principali di tale flessione - spiega Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti (CNT), in un'intervista rilasciata al programma”Formato Famiglia” della rete TV Sat 2000 - sono due: da un lato si è riscontrato negli ultimi 5 anni un aumento dell'età media dei donatori, passata da 50 a 55 anni, dall'altro si è registrata la diminuzione del numero dei decessi di pazienti cerebrolesi, passati da 5.572 nel 2009 a 2.388 nei primi 6 mesi del 2010, che equivale, secondo i dati in proiezione a fine anno, ad una riduzione del 13,6%». «La diminuzione del numero dei decessi di pazienti cerebrolesi -afferma Nanni Costa-, è da interpretare in un quadro più ampio che prenda in considerazione il rapporto esistente tra il numero complessivo degli accertamenti di morte cerebrale effettuati nelle rianimazioni (2.257 nel 2009, a fronte di 1.057 nel primo semestre 2010) e il totale dei decessi in seguito a lesioni cerebrali. “Stando ai dati preliminari al 30 giugno 2010 - spiega il numero uno del CNT - tale rapporto è aumentato di 4 punti percentuali, passando dal 40,5% nel 2009 al 44,3% nei primi 6 mesi del 2010. Dunque, se è indubbio che sono diminuiti i decessi in seguito a lesioni cerebrali - precisa - e' altrettanto vero che la Rete Nazionale Trapianti (RNT) è stata in grado di rispondere in modo incisivo a tale calo, limitando gli effetti negativi sul sistema delle donazioni». Ma secondo Nanni Costa, “le cause dell'arresto del trend positivo delle donazioni sono diverse e, data la complessità del processo di donazione e trapianto che coinvolge molteplici settori della sanità, devono essere rintracciate sia a livello strutturale-organizzativo sia a livello tecnico”. Dalla esperienza accumulata dalla rete trapiantologica negli ultimi 10 anni, si evince che la partita sulla donazione si gioca spesso nelle rianimazioni: è provato che la non opposizione dipende anche dalla corretta impostazione del rapporto instaurato con la famiglia del potenziale donatore. L'affidabilità, la serietà e la trasparenza della struttura, come la certezza che il paziente sia stato curato al meglio, passano attraverso una gestione corretta della relazione. «Il Centro Nazionale Trapianti - spiega il presidente - si impegna con costanza da anni nella programmazione di una serie di interventi di formazione dedicati a tutte le figure sanitarie coinvolte nel processo di donazione (medici di rianimazione, infermieri di rianimazione e coordinatori alla donazione), dedicando maggiore attenzione a promuovere le competenze del personale finalizzate ad una corretta gestione della relazione con la famiglia». «Sarebbero necessari - aggiunge - anche interventi strutturali che diano un maggiore riconoscimento alla figura del coordinatore locale. Accanto a questi interventi, sarebbe importante diffondere e standardizzare i programmi organo-specifici a livello nazionale che il CNT ha definito da anni e che, proprio nel 2010, con i programmi di fegato e polmone sono stati completati». |
Post n°11 pubblicato il 07 Dicembre 2010 da antonio.palmas
03/12/2010 Contro la carenza di organi per trapianto a Manhattan dal 1 dicembre è attiva un’unità speciale incaricata di raggiungere il potenziale donatore deceduto a casa propria e portarlo al centro competente in tempo utile per l’espianto degli organi.
Da questa semplice conta è nato un progetto pilota, non nuovo in Europa, ma inedito oltre-Atlantico: la messa a punto di una task force mobile, una vera e propria unità medica speciale che, con la collaborazione delle forze di polizia e dei vigili del fuoco, raggiunge il potenziale donatore deceduto a casa propria in pochi minuti per procedere, in meno di un’ora dal momento in cui il cuore ha smesso di battere, all’espianto degli organi. Il programma, per cui il il Department of Health Resources and Services Administration ha stanziato un milione e mezzo di dollari, è iniziato ieri e si avvale di una squadra composta da 2 infermieri, uno specialista incaricato di parlare con la famiglia e un medico. La chiamata da parte dei familiari innesca la catena dell’intervento che, prima, porta un ufficiale di polizia a constatare che la morte non sia connessa a un crimine. Subito dopo aver tentato la rianimazione, lo specialista affronta con i familiari - che devono dare l’ok all’espianto - il difficile momento, mentre il personale medico valuta l’eligibilità alla donazione. Subito dopo il paziente viene trasportato con un veicolo appositamente attrezzato al centro competente, il Bellevue Hospital. In questa fase, il programma prevede soltanto l’espianto dei reni. Si tratta di un progetto “molto, molto modesto - ha commentato Lewis Goldfrank, direttore del reparto di emergenza al Bellevue Hospital Center - ma che può dimostrare un concetto che può rivelarsi rivoluzionario”. Cioè che anche le persone decedute a casa possono diventare donatori. Entusiasta il sindaco di New York, Michael Bloomberg: “Donare un organo può salvare una vita. È per questo che sono un donatore”, ha affermato. “Ma la triste verità è che circa 8 mila newyorkesi in questo momento sono in lista d’attesa per un trapianto e ci sono barriere che fanno sì che salvare le loro vite non sia semplice come dovrebbe essere. Questo nuovo programma pilota ci aiuterà a testare un processo che potrebbe cambiare il modo in cui doniamo gli organi e aiutare a salvare molte vite”. Tra 20 anni l'avremmo pure in Italia...!!! (forse) |
Post n°10 pubblicato il 07 Dicembre 2010 da antonio.palmas
XV Congresso Nazionale S.I.TRA.C. |
Post n°9 pubblicato il 18 Novembre 2010 da antonio.palmas
Mister Green il Papà del piccolo Nicholas a Catania dopo sedici anni in visita all’Istituto Parini
Mister Reginald Green, giornalista della California, papà del piccolo Nicholas , nei programma della sua visita in Italia ha inserito una sosta a Catania ed il prossimo 9 novembre sarà visiterà la scuola Parini che ha intitolato a Nicholas l’auditorium ed ha piantato dieci anni or sono una pianta di alloro, ora diventata albero. Martedì 9 novembre presso l’Istituto Parini si svolgerà una manifestazione di ricordo di Nicholas a sostegno della diffusione della cultura della donazione che, grazie al gesto generoso della famiglia Green, ha avuto in Sicilia un forte rilancio. Oltre le autorità saranno presenti alcuni dei beneficiari degli organi di Nicholas e sarà commovente per Mister Green abbracciare dei siciliani che sono ancora vivi, grazie e con gli organi del “piccolo eroe”. L’Aido che coordina la visita in Sicilia con tappe a Palermo, Messina, Catania e Termini Imerese e le associazioni che operano per la diffusione della cultura della donazione incontrano Mister Green che con il suo gesto ha permesso alla Sicilia di salire nella graduatoria nazionale della donazione degli organi. L’evento, dice il Preside Giuseppe Adernò che ha programmato l’iniziativa, consente alla scuola Parini di ringraziare Mister Green , il quale ogni anno offre ad uno studente meritevole la borsa di studio e la visita nella “scuola di Nicholas” segnato una tappa di verifica del cammino svolto e traccia le prospettive di un percorso nuovo da seguire per insegnare il valore della vita e per radicare nella nostra civiltà la cultura della donazione, sull’esempio del piccolo Nicholas che ha fatto della propria vita un dono per gli altri
9 Novembre 2010 - Ore 17,00 Auditorium Nicholas Green – Istituto Parini CATANIA |
Post n°8 pubblicato il 03 Settembre 2010 da antonio.palmas
Nona Giornata Nazionale A.I.D.O. di informazione e autofinanziamento. Le offerte ricevute per la piantina di Anthurium andreanum saranno finalizzate a ulteriori campagne informative e alla ricerca sui trapianti. |
Post n°7 pubblicato il 22 Agosto 2010 da antonio.palmas
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Post n°6 pubblicato il 14 Agosto 2010 da antonio.palmas
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Inviato da: dolce_magnolia1
il 20/12/2011 alle 20:46
Inviato da: antonio.palmas
il 10/12/2011 alle 05:41
Inviato da: dolce_magnolia1
il 09/12/2011 alle 17:09
Inviato da: pastelli_e_cristalli
il 14/02/2011 alle 18:38
Inviato da: antonio.palmas
il 22/09/2010 alle 09:44