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2 persone

Post n°157 pubblicato il 10 Febbraio 2019 da freddo1230

Nella mia vita ho sempre avuto pochi amici, conoscenti diversi, amici proprio pochi, 3 o 4 sono rimasti, una volta ogni 2 mesi riesco a vederli, loro hanno la loro vita, figli, moglie, cane e altro, ma un piccolo buchetto per me lo trovano sempre.
Alcuni sono stato felice di averli persi, alla fine della fiera dopo che gli ho dato tutto quello che potevo mi hanno gitaro le spalle al primo ostacolo, alla prima stronza che gliel' ha data o anche per molto meno. Altri no, li ho persi e me ne dispiace, forse sarebbe bastato pochissimo per restare in contatto, per non perdere l' abitudine di vedersi 2 volte l' anno anche con loro, magari solo per un caffè. Ai tempi la mia vita non era così pesantemente vuota, alla fine quei 10 o 15 pezzi di merda con cui uscivo la sera riusciveno a sopperire questo buco cosmico che mi sta divorando dall' interno, quindi ho lasciato perdere, li ho lasciati andare. Qualcuno lo vedo più o meno 1 volta ogni 2 anni, perchè è rimasto in contatto con qualcuno con cui io sono rimansto in contatto, l' altra sera abbiamo fatto una cena e c' era proprio uno di questi, uno che ho sempre chiamato per cognome, uno con cui ho passato dei momenti... non belli, perchè erano anni compicati, era il periodo dell' adolescenza, però c' era complicità, fiducia, un legame che andava oltre il bere per ubriacarsi, fumere, andare in motorino, mi fidavo ciecamente di lui, forse lui di me. C'era una cosa che avrei sempre voluto dirgli, anni prima gli dissi una bugia per farmi grosso, visto che mi sentivo una mezza sega, dissi una bugia su una ragazza perchè lui si era fidanzato, ed io al solito ero scaccia femmine, me ne sono sempre pentito, in un momento in cui siamo rimasti da soli ho tirato fuori l'argomento, ho confessato il mio crimine, 20 anni prima avevo detto una cazzata e che ero felice di togliermi quel peso, aggiungendo che speravo che lui non perdesse la vecchia stima che aveva nei miei confronti, lui mi guada e mi dice ma che cazzo dici, io a 2 persone affiderei la mia vita, uno sei tu. C'è mancato poco che mi mettessi a piangere, lui l'ha capito e per togliermi dall'imbarazzo si è allontanato urlando andiamo a mangiare scemo.
se nella mia vita avessi avuto più amici così forse oggi....

 
 
 

Tutti ricchi

Post n°156 pubblicato il 29 Luglio 2018 da freddo1230

Nel mio palazzo siamo sempre stati più o meno gli stessi da sempre, qualcuno è andato via nel tempo ma restava qualcun altro dello stesso nucleo famigliare, alcune volte si litiga, alcuni non si parlano da anni, ma grossi problemi non ci sono mai stati, alla fine si risolveva tutto senza dover ricorrere ad estremi rimedi, tipo avvocati e roba simile. Di recente una famiglia ha deciso di trasferirsi in campagna, dopo che tutti e due sono andati in pensione ed ha affittato l appartamento ad una coppia di 35enni.
Come hanno messo piede in casa si è capito subito che ci sarebbero stati problemi, il primo giorno neanche hanno posato le prime cose per terra che sono partiti con della musica di merda a tutto volume, rompendo i coglioni a tutto il palazzo, nemmeno si erano presentati, quello è stato il loro biglietto da visita. Tutto il giorno non fanno un cazzo, poi la sera a mezzanotte si mettono a fare lavatrici, a passare l'aspirapolvere e spostare mobili, fino alle 2 di notte, ma fino a qui tutto bene, alla fine sono ragazzi.... per modo di dire. Il problema per me è nato il giorno che hanno deciso che 15 euro al mese di luce e acqua condominiale erano troppi, hanno rotto i coglioni a tutti, non è giusto che loro pagano la luce al primo piano come chi sta all'ultimo, loro l'acqua in cortile non la usano, strano perchè una sera mentre prendevo aria dal balcone mi sembrava proprio lui che stava lavando il suo suvvetto di merda.
Comunque il punto è un altro, macchina da 40 mila euro, vacanze in sud america, cane di razza a cui daranno da mangiare roba da 20 euro all'etto, cene con amici una sera si e l'altra anche con quintali di carne, 2000 euro di telefoni in 2, però 15 euro al mese sono un problema. Ecco tutto ciò per dire che mi sono andati sulle palle, io ero uno dei pochi nel palazzo che ha cercato di mantenere un minimo di contatto, con quasi tutti gli altri già non si parlano più. ma a sto punto li mando a cagare pure io, le persone così mi hanno sempre fatto schifo, io sono della vecchia scuola, se sei operaio ti compri le cose e fai le vacanze da operaio, e non rompi i coglioni agli altri che secondo te dovrebbero pagare la luce al tuo posto, pezzenti col suv.

 
 
 

Pistole digitali

Post n°155 pubblicato il 19 Aprile 2018 da freddo1230

Sono un incacapace in molte cose, rapporti umani, sport, strumenti musicali, non so ballare, cantare, dipingere, creare e chi più ne più ne metta, ma c'è una cazzo di cosa dove sono bravo e pure parecchio, il mio cazzo di lavoro, lo faccio bene, anzi benissimo.
Il problema più grosso del mio lavoro è che sto a contatto con la gente, che è la cosa che più odio al mondo, le persone fanno schifo, in modo particolare nella mia città di merda, arroganti, strafottenti, maleducati, sempre pronti ad inculare il prossimo anche per un semplice posto alla cassa del supermerato.
Oggi ero a lavoro, la giornata non era delle migliori, non vedervo l'ora di staccare, a pochi minuti dalla fine del turno arriva una rompi coglioni, già inquadrata a distanza, da come ti guardano e come si muovono già si capisce che stanno per rompere i coglioni, mi inizia a fare le pulci, cerco di cavarmela con un sorriso, ma credo che la mia faccia parlasse chiaro, al terzo appunto che ha fatto non ce l'ho fatta più, avrei potuto passare la palla al collega che inizava il turno, ma no, oggi no "fatti i cazzi tuoi, vattene a fanculo, adesso mi hai rotto il cazzo" lei mi guarda con gli occhi sgranati, poi fa un sorrisetto come a dire adesso ti faccio vedere io, tira fuori lo smartphone e comincia a giocherellarci.
Volevo dirle infilatelo nel culo, ma sarebbe stato eccessivo, me ne sono andato senza nemmeno salutare i colleghi, cazzo se è stato liberatorio, domani affronteròla giornata lavorativa con meno peso sulle spalle, poi se verranno presi provvedimenti nei miei confronti pazienza, anzi, fanculo.
Il cliente ha sempre ragione?! No, nemmeno per il cazzo.

 
 
 

Dove sei felicità?

Post n°154 pubblicato il 03 Novembre 2017 da freddo1230

Sono stato a pranzo dai miei, ho fatto una mega litigata con mio padre per una cazzata. Ho ragione, ma ho veramente esagerato, mi sento male, mi sento una merda, è vecchio e malato dovrei cercare di essere più tollerante. Sono in ferie per una settimana, a lavoro non ne posso più, sono andato ben oltre il limite di sopportazione, pensavo che una settimana di stacco mi avrebbe fatto bene, ma credo che oltre a non essermi servita ad un cazzo, penso che abbia pure peggiorato la situaione, non avendo modo di partire, di cambiare aria sono rimasto a casa ad alienarmi davanti alla tv, potevo uscire, ma da solo una volta fatta spesa, visto un film al cinema e fatto un giro in moto resta ben poco da fare.
Ho aggredito mio padre non tanto per il suo operato, che è stato l'innesco, quello che mi manda fuori di testa è che vorrei che ogni tanto mi dicesse bravo, ti capisco, so che fai una vita di merda ma devi resistere, invece no, mio padre è il tipo che se hai un lavoro, anche se ti sta mandando in depressione, e che tra l'altro nemmeno volevi fare ma ti ci hanno mandato a calci, e sei in buona salute, allora il resto non conta, non ti lamentare, sei fortunato, c'è chi sta peggio.
Ma non ti accorgi almeno te che sto morendo dentro? Che negli occhi non ho più luce? Che sono perennemente triste? che vorrei scappare lontano e non tornare mai più? Possibile che almeno te che dovresti amarmi, e siete solo te e mamma, perchè a me non mi ha mai amato nessuno o quasi, non capisci?!
Sono stanco, cazzo stanco sul serio, mi stupisco di non essere ancora crollato, non pensavo di avere così tanta resistenza a tutta questa merda che mi opprime, pensavo che sarei scoppiato prima.

 
 
 

50 lire

Post n°153 pubblicato il 23 Giugno 2017 da freddo1230

Mia madre, piccola fragile donna, con un cuore grande come una casa, fino a qualche tempo fa una guerriera, oggi uno scricciolo malaticcio insicuro e pauroso. L'altro giorno non so come è uscito il discorso si parlava di figli di puttana e lei come al solito difendeva gli indifendibili, io ad un certo punto le ho detto: tu non hai mai rubato nulla in vita tua, lei abbassa lo sguardo con aria colpevole e mi dice: una volta quando lavoravo in fabbrica ho rubato una scatola di cartone, costavano 50 lire, Cristo santo, sembrava quasi stesse confessando l'omicidio di John Fitzgerald Kennedy, c'è mancato un cazzo che scoppiassi a piangere, questa sua fragilità mi uccide, ogni volta che incontro una testa di cazzo nella vita mi vengono in mente le persone come mia madre, che con la loro onesta, gentilezza e buona educazione nella vita hanno solo preso calci nel culo ed hanno avuto solo merda a secchiate. in questo paese di merda devi essere un bastardo approfittatore per andare avanti, sennò ti ritrovi come mia madre a pagare per la vita una merdosa scatola di cartone rubata negli anni 70, col terrore che il Signore onnipotente ti farà marcire all'inferno perchè hai infranto un comandamento quando avevi 20 anni, fanculo sto paese di merda.

 
 
 

Un posto sicuro

Post n°152 pubblicato il 23 Maggio 2017 da freddo1230

Ho appena finito di vedere un posto sicuro, film meraviglioso, credo di aver finito le lacrime, bello, toccante. Mi ha toccato molto, non solo perchè è un bel film, ma anche perchè mi ha ricordato il rapporto complicato con mio padre.
Io e mio papà non abbiamo fatto altro che litigare nel corso della mia vita, oggi mi assumo il 70% della colpa, ma l'ho capito troppo tardi, abbiamo smesso di litigare quando lui si è ammalato, parecchio ammalato, diciamo che adesso sta meglio, ma ne è uscito con le ossa rotte, direi anche con il culo rotto, è rimasto segnato, non ternarà più quello che era, e continua a perdere colpi, certo la vecchiia non lo aiuta, ma se non si fosse ammalato oggi probabilmente darebbe filo da torcere a parecchia gente, e non solo suoi coetanei.
Oggi sono andato a casa dei miei, mia madre ha avuto una giornata difficile sono andato ad aiutarli, quando sono entrato ho trovato mio padre che stava cercando di abbottonarsi la camicia, sembrava in difficoltà, mi sono avvicinato per aiutarlo, è successa una cosa strana, mi ha lasciato fare, ho abbottonato la camicia di mio padre come si fà col grembiulino di un bambino prima di portarlo all'asilo, la cosa che mi ha colpito è che se ci avessi provato non molto tempo prima mi avrebbe dato un ceffone sulle mani e poi mi avrebbe ringhiato contro "mica sono handicappato", oggi mi ha lasciato fare mentre guardava cosa combinavo con la sua camicia vecchia di almeno 20 anni che ormai dopo la malattia gli sta praticamente due volte. Avrei voluto abbracciarlo e dirgli ti voglio bene papà, te ne ho sempre vouto, te ne vorrò sempre, ma per quanti passi da gigante abbiamo fatto non credo ce la faremo mai a dirci quanto ci amiamo, forse neanche serve, tanto questi piccoli gesti valgono più di mille parole.

 
 
 

La mia natura

Post n°151 pubblicato il 12 Febbraio 2017 da freddo1230

Non cambierò mai, la fortuna non è mai stata mia amica, ma devo dire che per arrivare a questo punto anch'io c'ho messo del mio.
Non sono mai stato un tipo socievole, ho sempre fatto fatica a fare amicizia, ne ho sempre avuti pochi di amici, oggi me ne restano veramente pochissimi, che tra l'altro vedo col conta gocce perchè hanno tutti la loro vita.
Finalmente dopo anni ero riuscito a fare amicizia con qualche collega di mio gradimento, ma coglione che non sono altro credo di aver già chiuso la pratica.
Questo fine settimana siamo partiti per un agriturismo, nulla di che, aria buona, cibo sano e vino a profusione, tante risate e forte mal di testa, comunque 2 giorni di relax e spensieratezza.
Il collega che ha preso la macchina ha voluto guidare lui tutto il viaggio, un centinaio di Km tra autostrada e strade extraurbane, il problema è che il tipo ha la "smartphonite acuta" sempre col cellulare in mano a rispondere ai messaggi, a guardare i video che gli arrivavano, a mandare note vocali ecc ecc, per tutto il viaggio d'andata ho cercato di convincerlo a posare il telefono con educazione, gli ho anche detto che avrei guidato io, ma nulla, per quieto vivere e per evitare discussioni con i miei "nuovi amici" ingoio il boccone amaro e lascio stare. Al ritorno peggio dell'andata, ricomincio a rompere, gli dico dai guido io, dai posa il cellulare, niente, 20 secondi a fissare il telefono, 2 secondi un occhiata veloce alla strada. lasciata l'autostrada, imbocchiamo una strada statale ad una corsia per senso di marcia, inizio a sudare freddo. Per farla breve per rispondere ad un cazzo di messaggio addrizza una curva momenti facciamo un frontale con un suv di merda che se lo prendevamo eravamo spacciati, ebbene si, mi si è spento il cervello, gli ho strappato dalle mani il cellulare e l'ho sbattuto con forza sul tappetino, imprecando e dandogli del coglione con le vene che momenti mi scoppiano sulla fronte, quando sono tornato in me, ho capito subito quello che era appena successo, mi ero condannato a morte, li ho gurdati in faccia e le loro espressioni stupite e cupe parlavano chiaro, avevano visto il vero me, e non gli era piaciuto per nulla. Da quel momento l'atmosfera non è più stata la stessa, io ho detto 4 parole in tutto, lui ha ripreso il cellulare e ha ricominciato ha rischiare la vita di tutti senza che nessuno gli dicesse nulla, quella è stata la conferma del fatto che per come vanno le cose oggi quello sbagliato sono io. Quando sono sceso dalla macchina ci siamo dati la mano e mi ha detto ci sentiamo, ma il suo modo di guardarmi mi faceva pensare tutto il contrario, nella mia vita mi hanno guardato così in molti, ed è stato lo sguardo di chi poi mi ha eliminato dalla sua vita.

 
 
 

Progresso

Post n°150 pubblicato il 25 Novembre 2016 da freddo1230

Ieri mi sono fatto coraggio, ho deciso di andare a fare un giro in moto, mi faceva pena poverina, sono mesi che la uso come uno scooter, casa lavoro, lavoro casa, non è nata per questo, ma un pò la vecchiaia, un po la smatphonite che ormai ha contagiato tutto il genere umano rendono complicate quelle gite che anni fà amavo alla follia. decido di andare in un ristorantino che dista più o meno 150 km da casa mia, complice la bella giornata e il mio giorno libero mi faccio coraggio e parto, chiaramente da solo, chi cazzo viene a pranzo il martedì in moto, con Freddo poi.
Il ristorante è piccolo, accogliente, in tutto ci saranno una decina di tavoli, rustico, cucina ottima, di solito quando vado li prendo un piatto tipico di quelle parti, l'arredamento è spartano, grezzo, rappresenta in pieno quello che è quel posto, verace, vero, antico, cazzo è li da sempre e si vede.
Parto verso le 10 di mattina, me la godo, vado piano, mi gusto il paesaggio e sto attento a tutti gli stronzi in auto che mandano messaggi o si fanno selfie a 120 Km/h, faccio soste, mi godo il paesaggio, vorrei fumare una sigaretta, ho smesso da tempo, ma la voglia è sempre li. Sono quasi arrivato, già pregusto la cucina rozza e soddisfacente del tipo, grassoccio col faccione simpatico, si ricorda sempre di me, sono anni che ci vado, da solo in compagnia, non importa, almeno una volta l'anno sono li.
Parcheggio, mi incammino, e BOOM! trovo un'insegna del cazzo, scicchetosa, già da fuori si capisce che anche questo sogno è infranto, ci spero fino all'ultimo, ma ne sono consapevole, nulla di buono si prospetta per il povero Freddo nostalgico degli anni 90, entro, una merda di posto, asettico con tavoli bianchi, sedie bianche, pareti bianche, vasi bianchi ha sostituito quel cazzo di posto che amavo tanto, mi sale la tristezza mista a rabbia, mi accoglie un tipa che ha ben poco a che fare con la ristorazione secondo me, le chiedo gentilmente che cazzo è successo, mi risponde che sono sei mesi che loro sono li e bla bla bla, insomma per farla breve, mi siedo e ordino, alla fine di tutta la merda che c'era sul menu scelgo il meno peggio, me lo porta su un piatto rettangolare con più decorazioni fatte di insalatine carotine e cazzate che robba da mangiare, alla fine non ho mangiato un cazzo, e pure il pane mi ha fatto pagare la puttana, me ne ha portate 2 fette. Sono uscito da li che avevo più fame di quanta ne avessi prima, ho chiamato un mio amico che conosceva il posto e lo amava come me, mi ha detto fattene una ragione, ormai il progresso è arrivato pure li. Beh vaffanculo il progresso e vaffanculo sti posti di merda che sembrano ospedali, tutti uguali, con queste luci soffuse sul viola, pieni di coglioni con i calzoni sopra la cavilgia senza calzini, co ste barbe da dementi e ste facce da cazzo che sembrano fatti con lo stampino, non mi avrete mai cazzo, mai, piuttosto mi impicco ma come voi non ci divento merde.

 


 
 
 

Ti voglio bene

Post n°149 pubblicato il 23 Settembre 2016 da freddo1230

Era un po che ci pensavo, sono 2 anni che non la vedo e non la sento, ieri mattina girando in macchina ho incrociato la madre, non potendomi fermare per questioni di tempo e chiederle come stava la figlia mi sono fatto coraggio e le ho scritto un messaggio, mi ha risposto quasi subito, è iniziato uno scambio di messaggi durato una 20ina di minuti, le ho anche chiesto se potevo chiamarla ma era a lavoro e non poteva.
Sta bene, vive col compagno ed è incinta, la cosa incredibile è che sono così felice per lei che mentre scrivo sto post ho gli occhi lucidi, non pensavo sarebbe mai potuta succedere una cosa del genere, tempo fà se solo pensavo che un altro uomo la toccasse diventavo pazzo, l'ho amata così tanto, mai amato così in vita mia, ed oggi eccomi qui a sperare che la sua vita vada a gonfie vele, perchè se lo merita, perchè è unica, perchè è l'unica persona che mi ha regalato un pò di gioia nella vita.
L'unico dettaglio triste è la differenza tra me e lei, la sua vita ha fatto il percorso ordinario, la mia è ferma con le 4 frecce sulla corsia di emergenza, in attesa del carro atrezzi. Ieri mentre le scrivevo ho notato un dettaglio, avevo addosso una felpa rossa che ho comprato proprio nel periodo che uscivo con lei, oggi la uso solo per casa, dettaglio irrilevante per certi aspetti, ma significativo per altri.
Mi ha detto che un giorno di questi mi chiama e ci prendiamo un caffè insieme, le ho risposto di si, ma so benissimo che non succederà mai, la conosco troppo bene, è una di quelle persone sempre indaffarate, una di quelle che non hanno mai tempo, ma non importa, mi è bastato averla sentita ieri.
Ti voglio bene piccola, che tu sia felice.

 
 
 

Ciao Tiziana

Post n°148 pubblicato il 16 Settembre 2016 da freddo1230

Volevo dedicare un Post a Tiziana C. Ma sono 20 volte che comincio a scrivere e poi cancello tutto, ogni parola che scrivo mi sembra così banale e inutile, è solo che quando ho letto la notizia e ho visto la foto di quella bella ragazza con scritto suicidio mi si è stretto lo stomaco, non si può morire così per dio, non è giusto, fanculo tutti, fanculo tutto.

 
 
 
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