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NOME DI BATTAGLIA "ROSA ROSSA"

Post n°35 pubblicato il 21 Aprile 2006 da VociDiDonne

Non so se qualche donna partigiana ha mai avuto questo nome di battaglia, mi piace pensare di si, una delle tantissime che hanno partecipato alla RESISTENZA, forse mai giustamente ed adeguatamente riconosciuto il loro apporto.

Trentacinquemila le partigiane, inquadrate nelle formazioni combattenti; 20.000 le patriote, con funzioni di supporto; 70.000 in tutto le donne organizzate nei Gruppi di difesa; 16 le medaglie d'oro, 17 quelle d'argento; 512 le commissarie di guerra; 683 le donne fucilate o cadute in combattimento; 1750 le donne ferite; 4633 le donne arrestate, torturate e condannate dai tribunali fascisti; 1890 le deportate in Germania. Sono questi i numeri (dati dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) della Resistenza al femminile.

Perché dico apporto non riconosciuto? Nei libri di storia si trovano dei piccoli accenni alla partecipazione delle donne alla Resistenza al  nazifascismo , nonostante non solo hanno sostituito nella vita sociale gli uomini impegnati nella lotta, ma sono state decisive alla vittoria finale e alla liberazione. Le donne stampavano giornali e manifesti di propaganda, facevano da collegamento portando informazioni, approvvigionavano viveri e vestiario, preparavano documenti falsi e luoghi di ricovero per i partigiani, ma non solo staffette,  tante tantissime hanno preso le armi e sono andate in montagna a combattere.

I dati che ho riportato sono purtroppo inattendibili, perché alla fine della guerra i criteri di riconoscimento ufficiali e di premiazioni era puramente militari: veniva riconosciuto partigiano chi aveva portato le armi per almeno tre mesi in una formazione armata regolarmente riconosciuta dal Comando Volontari della Libertà ed aveva compiuto almeno tre azioni di sabotaggio o di guerra. Tante donne non si sono riconosciute in questo e non si sono neppure presentate, altre avevano partecipato in modo diverso, non meno importante, ma non ebbero la “qualifica” di partigiane.

Eppure venivano arrestate, torturate, picchiate, stuprate,  ma non parlavano, non voglio riportare nomi di eroine, perché mi sembrerebbe di fare un torto a chi non ha avuto nessun riconoscimento, si proprio a lei a “rosa rossa” che forse ha pedalato e pedalato con la sua bicicletta, portando in fondo alla borsa messaggi importanti, oppure ha accolto in casa un partigiano ferito, Scelte sofferte, desiderio di libertà, la forza di lottare per un ideale scegliendo di non sparare, ma facendo di più, un’opera sottile e costante di sostegno e propaganda.

Resistenza nascosta, resistenza doppiamente tradita alla fine della guerra: dalle forze politiche e più dolorosamente dai loro compagni di lotta, che comunque le considerava traditrici del focolare domestico e ridimensionava il loro credo politico a un desiderio di partecipare alla lotta per amore del proprio uomo.

Ho voluto rendere un omaggio a tutte le partigiane  dimenticate, proprio in questa ricorrenza del 25 Aprile, dove si ricorderanno i grandi eroi ed eroine, dove le azioni e i luoghi celebri verranno ripercorsi nella memoria di tanti, e corone verranno deposte,  ma loro non verranno citate o ricordate eppure ci sono state tante che sono state uccise, delle spoglie "stranamente piccole, un mucchio di stracci neri sulla neve". ( L’Agnese va a morire ) .

Un grazie a te piccola grande donna , nome di battaglia : ROSA ROSSA

 

 

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Commenti al Post:
tonika0
tonika0 il 25/04/06 alle 07:14 via WEB
Grazie a tutti i partigiani ed anche a queste donne.Resistenza vuol dire non mollare ai soprusi e alle intimidazioni fasciste. Siate libere da ogni sovercheria sia morale, fisico e psicologico ma soprattuto politico...Non siate mai di parte. Distaccatevi, anche mentalmente,di chi dice di avere un ideale politico.... ecco perche' si ricorda questa "Liberazione".
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dampyr06
dampyr06 il 25/04/06 alle 10:59 via WEB
Grazie per questo ricordo doveroso e gradito. Per tutte quelle donne che hanno dato la loro vita per permetterci di vivere in un mondo migliore di quello che avevano loro. Ho scritto una sceneggiatura liberamente ispirata ad un libro scritto da una partigiana: Nada Parri La vita amara. E mi sono reso conto che, nonostante la storiografia ufficiale non riconosca alle donne il ruolo importantissimo che hanno rivestito nella Resistenza, sono state determinanti in moltissime occasioni per la Liberazione. W il 25 aprile!!!!!!!!! Ciao Luca
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dalianera0
dalianera0 il 25/04/06 alle 11:03 via WEB
Bellissimo memento,ben scritto,preciso e seriamente documentato.Un atto doveroso,sono felice di trovarlo nel frivolo universo blog. Un ricordo per tutti e per quel numero infinito di donne che ha sostenuto la lotta di popolo antifascista.La loro vita per la nostra libertà Evviva la Resistenza!Evviva le partigiane!
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superbrat
superbrat il 25/04/06 alle 11:59 via WEB
Con tutto il rispetto e con la massima ammirazione per chi ha combattuto ed è caduto in difesa delle proprie giuste idee, volevo domandare se non ritenete che sia tempo di riconoscere anche alle donne "dell'altra parte", pure numerose e certamente esistite e anch'esse cadute in nome dei propri ideali (pur erronei) un minimo di rispetto e di riconoscimento per i sacrifici compiuti. E' forse ora di fare della Guerra di Liberazione un momento di più onesta memoria storica ed è forse tempo di cancellare un po' di enfasi retorica, non più giustificabile ai giorni nostri. La festa della Liberazione più che un momento di esaltazione per la vittoria sul nazifascismo(certamente non ottenuta dagli italiani) dovrebbe essere un momento di ricordo per tutti gli italiani caduti, in ogni luogo e in ogni modo, alla ricerca della propria ed altrui libertà. Ciao a tutti. Emme
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sissunchi
sissunchi il 25/04/06 alle 14:07 via WEB
Io con tutta la buona volontà non comprendo l'esigenza di alcuni di trasformare il 25 aprile in una festa di "tutti" è una ricorrenza ben precisa, io oggi non desidero festeggiare altre donne se non le partigiane e tutte quelle che si sono adoperate come potevano alla liberazione dell'italia dalla dittatura nazifascista. Domani il mio pensiero può anche andare a tutte quelle che comunque hanno combattuto ma oggi no... sissu
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alessand_01
alessand_01 il 25/04/06 alle 16:05 via WEB
Sono d'accordo!! La festa è di liberazione e basta! Grazie ai partigiani!! Viva la resistenza! Complimenti per l'articolo. Alessandro
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driver64
driver64 il 25/04/06 alle 19:10 via WEB
Trovo offensivo il tuo commento.Quando mio padre classe 1918 fu rinchiuso con altri 3000 e più commilitoni su un treno diretto in Germania, settembre 1943, passò un ufficiale delle camicie nere che invitava chiunque volesse a scendere per continuare la guerra. Nessuno rispose. Nessuno di loro era ancora politicizzato,i più erano analfabeti,eppure senza saperlo hanno fatto la scelta più dignitosa e coerente,andarono tutti a patire nei campi di prigionia tedeschi rifiutando di continuare una guerra inumana e persa.Tu superbrat devi pensare che le scelte fossero uguali e di pari valore, ricordati c'era la fucilazione per chi si rifiutava dopo l'8 Settembre 1943 di arruolarsi nelle file fasciste.Altro che ideali erronei.Per me tu sei in malafede o sai poco.Si può piangere sulle vittime delle bombe alleate,ma non sulla bestiale crudeltà del nazifasciscmo,non c'era onesto convincimento nelle brigate nere,ma solo ottuso fanatismo,la crudele disperazione di chi combatte sapendo di avere perduto.
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vania54
vania54 il 25/04/06 alle 16:38 via WEB
ho avuto un padre partigiano, spesso mi ha raccontato di queste piccole donne coraggiose che hanno condiviso con lui e i suoi compagni la lotta, la fame, la paura. Spinte e sostenute da un'unica forza: il desiderio di libertà. Non la libertà in senso retorico, astratto, ma la libertà spicciola, di tutti i giorni, quella che ti permette di uscire, incontrarsi, studiare, lavorare, amare, perchè no? che era stata negata per troppo tempo. In quanto,in barba a tutti i revisionismi, il nazifascismo è stata una dittatura, una delle più feroci.
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alexisdg10
alexisdg10 il 25/04/06 alle 18:09 via WEB
Solidarietà e condivisione piena! Mio padre era partigiano e mia madre faceva la staffetta. Ricordare è un dovere. Festeggiare la Liberazione anche. In disaccordo totale con superbrat: la Liberazione è stata la lotta del popolo. Ringrazierò sempre per essere figlio di partigiani! tante cose belle per te
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driver64
driver64 il 25/04/06 alle 18:49 via WEB
Doveroso omaggio,io da sempre davanti alle lapidi dei Partigiani ho sempre ricordato tutti i caduti e le cadute,i martiri e le martiri sconosciute che con le loro sofferenze hanno fatto grande la Resistenza e costruito la Repubblica.
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giugiukr
giugiukr il 25/04/06 alle 23:22 via WEB
volevo dire un piccolo pensiero grazie a tutti i partigiani e le partigiane che hanno dato la loro vita per il sdacrificio per averci permesso di vivere in un paese libero democratico senza dittature e soprussi grazie di cuore a tutti i partigiani e le partigiane tuttora viventi w 25 aprile w gliu americani w gli inglesi w la liberta w l italia w il presidente ciampi w la costituzione w la bandiera italiana peppino da crotone
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FIAMMA1987
FIAMMA1987 il 27/04/06 alle 18:07 via WEB
http://blog.libero.it/YORNON91 leggete questo UOMO,che scrive con il suo Cuore,ha fatto un blog come inno alla donna,e ci venera come dee. Antonella.
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FIAMMA1987
FIAMMA1987 il 27/04/06 alle 18:09 via WEB
NON SOLO PER UN GIORNO. X TUTTE LE DONNE! LA DONNA E' UN ESSERE DELIZIOSO,DELICATO, DOLCE,SENSIBILE,FRAGILE,FORTE,CON CARATTERE E PERSONALITA' E HA BONTA' ED E' MOLTO DECISA, SA CIO' CHE VUOLE,AUTORITARIA,E' COMPLETA E SA ESSERE COMPAGNA,AMANTE E MOGLIE,E MAMMA!!! UN UNIVERSO SPETTACOLARE,UNICO E RARO E A VOLTE NOI UOMINI LE FACCIAMO PIANGERE,NON LE ASCOLTIAMO ABBASTANZA,NON CI ACCORGIAMO DI LORO,SE CAMBIANO PETTINATURA,UN ABITO DIFFERENTE,ANCHE SE SI FANNO BELLE PER NOI, NON LE NOTIAMO,E QUESTO CREA IN LORO DOLORE. CI AMANO,CI COCCOLANO,CI DANNO TUTTO SENZA RISERVA ALCUNA,CI DANNO LA GIOIA DI RIVIVERE QUANDO CI DICONO LA PAROLA MAGICA: 'AMORE' ASPETTO NS FIGLIO... E NOI DOBBIAMO NN SOLO 8 MARZO O IL LORO COMPLEANNO RICORDARCI DI LORO,MA SEMPRE E PER SEMPRE,,E RICORDO CHE DIETRO OGNI UOMO C'E' UNA GRANDE DONNA E SE SI E' FORTI LO DI DEVE A LORO E AL LORO AMORE... ALCUNI DI NOI,LE TRATTIAMO MALE,NON LE CURIAMO,NON DEDICHIAMO TEMPO ALLA COPPIA, DANDO X SCONTATO CHE LORO CI SONO SEMPRE, NON CREDO SIA GIUSTO,IO DICO SOLO 'ONORIAMOLE'PERCHE' SENZA DI LORO NON E' VITA. IMMAGGINATE,DI VIVERE DI LEI E X LEI E OGNI ISTANTE SENZA E' UN ATTIMO DA NN VIVERE E ALZARSI IL MATTINO E VEDERE IL LORO VISO E AVERE LORO NEI NS PENSIERI E DURANTE IL GIORNO SEMPRE LORO E LA NOTTE POI ANDARE A DORMIRE CON LEI AL NS FIANCO E NN BASTA ANCORA ,DOBBIAMO RITROVARLE NEI NS SOGNI. DATEGLI UN DOLCE E MERAVIGLIOSO BACIO, LUNGO CON PASSIONE E DA MOZZARE IL FIATO. E POI... ecco cosa scrive x noi. Antonella.
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fasanobi
fasanobi il 16/01/08 alle 16:32 via WEB
DONNE Donna Donna dalle mani morbide, inanellate, dalle unghie rosso sangue e il volto liscio come porcellana; donna che costruisce, che spezza le unghie chiare e mescola colori coi pennelli; donna che porta un velo nero in testa e alla sinistra un anello, ma non dorme con l’uomo della sua vita; donna dalla variante infinita, intrisa di passione e pace, nata da donna, destinata a fiorire e pungersi con spine non sue. Donna che volge lo sguardo al passato e non sa costruire l’avvenire, donna libera di tentare altre vie, dagli occhi vivi nell’ovale pallido e fremente; donna che usa la mente e produce pensieri eterni, che cercheranno nel tempo orecchi ed occhi di ogni sesso ed età, donna che non conosce la viltà della rinuncia, donna che pronuncia la parola “amore” come fosse un verso sacro della bibbia; donna dalle carni scure e le labbra rosse, donne percosse, battute, violentate, donne dimenticate nelle stanze buie a ricamare pensieri irrealizzati. Donna dell’otto marzo, gialla di gelosia, che ha il coraggio di fuggire via dalle proprie viltà , donna che andrà lontano, sia da sola che stringendo di un uomo la mano. Donne tutte, dall’immensa capacità di amare, a cui il destino ha offerto il dono del creare, nel grembo porterete con voi la specie e la speranza della continuità di un mondo nuovo, che avanza. Bieffe
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toorresa
toorresa il 25/03/09 alle 06:42 via WEB
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