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"A novembre potevamo sfasciarci, ora siamo campioni d'Europa. Il calcio è questo. Questo successo è stato costruito sul momento di difficoltà che abbiamo vissuto all’inizio della stagione. Me lo godo più di quanto non abbia fatto nel 2003, perché ad agosto avevamo iniziato con tante incertezze e le certezze le abbiamo trovate giorno dopo giorno. La mia è una gioia da condividere con tutte le persone che mi vogliono bene, con i tifosi e la famiglia. Perché alla fine si lavora e si cerca di vincere proprio per vedere la felicità di chi ti sostiene". Carlo Ancelotti, allenatore del Milan

"Il Milan ha probabilmente meritato di vincere, hanno alcuni giocatori fantastici. Ora abbiamo bisogno di andare avanti e rafforzare la nostra squadra, ma questo club può fare ancora un'altra di queste finali, ne sono sicuro". Gerrard, giocatore del Liverpool

 

COPPA ITALIA 2007

"Non avevo ancora vinto niente. Sono diversi anni che faccio l'allenatore ora una 'coppettina' la potrò mettere in bacheca anch'io: avevo detto a Mancini che se non avessi vinto mi sarei fatto prestare una delle sue. Il merito è dei ragazzi. La squadra ha passo avanti notevoli in questa stagione, ma anche nella scorsa. Dedico questa vittoria anche al presidente Franco Sensi» Luciano Spalletti, allenatore della Roma

"La Roma è stata bravissima all'andata, noi oggi siamo stati straordinari, abbiamo fatto la gara che volevamo, ma siamo stati sfortunati a non andare in gol nel primo tempo. Per me c'era il rigore su Stankovic. Nel secondo tempo siamo stati eccezionali, poi l'espulsione ci ha tolto un giocatore importante (Cordoba)". Roberto Mancini, allenatore Inter

 

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ALLA CONQUISTA DELL'ANELLO

Post n°99 pubblicato il 20 Aprile 2008 da freccia_argentea

E' iniziata la corsa all'anello più famoso dello sport mondiale : 16 pretendenti, 8 per ogni Conference ma una sola la spunterà su tutte. Boston e Detroit nettamente favorite nella Eastern Conference, San Antonio e Lakers in pole position nella Western. La NBA non disdegnerebbe una finale "amarcord" fra Boston e Los Angeles Lakers. Le grandi favorite sono le due franchigie piu` conosciute e blasonate della palla a spicchi americana. Boston ha infatti chiuso al primo posto la Eastern Conference (66-16), agguantando anche il miglior record assoluto della lega e garantendosi con cio` il vantaggio del fattore campo anche nell`eventuale finale per il titolo, oltre che per tutte le serie sino ad allora. Los Angeles ha vinto sul filo di lana la corsa al primo posto ad Ovest (57-25), tornando sul tetto della Western dopo i fasti di inizio secolo quando spadroneggiavano in gialloviola Kobe Bryant e Shaquille O`Neill.

L'equilibrio regna a Ovest

Los Angeles Lakers (1)-Denver (8)
Los Angeles:
L’arrivo di Pau Gasol, un giocatore che sembra fatto apposta per l’attacco a triangolo di Phil Jackson, ha trasformato i Lakers. Adesso LA ha davvero pochi punti deboli e non è più solamente Kobe-dipendente. Andrew Bynum è ancora fuori ma contro i Nuggets non ci dovrebbero essere problemi per una squadra che punta decisa alla finale di conference.

La frase: “Non possiamo assolutamente sottovalutare Denver, Carmelo e Allen sono in grado di segnare 70 punti in due senza problemi” (Lamar Odom).
Punti: Bryant 28.3. Rimbalzi: Odom 16.6. Assist: Bryant 5.4. Stoppate: Gasol 1.5. Recuperi: Bryant 1.8

Denver:Denver è riuscita a superare al fotofinish Golden State assicurandosi l’ultimo biglietto per i playoff ma adesso arriva il difficile. Anthony e Iverson possono fare male alla difesa di LA e Camby sotto canestro può limitare Gasol, ma i Nuggets dietro concedono davvero troppo e contro i Lakers la montagna da scalare appare maestosa.
La frase: “I Lakers sono una grande squadra, ma io sono convinto che anche noi siamo una grande squadra” (JR Smith).
Punti: Iverson 26.4. Rimbalzi: Camby 13.1. Assist: Iverson 7.1. Stoppate: Camby 3.6. Recuperi: Iverson 1.9.
Così in regular season: 29 novembre Los Angeles-Denver 127-99, 5 dicembre Denver-Los Angeles 107-111, 21 gennaio Los Angeles-Denver 116-99.

New Orleans (2)-Dallas (7)
New Orleans:
Nonostante l’eccellente campionato i critici non sembrano credere davvero agli Hornets. Chris Paul, che ha disputato una stagione da Mvp, dovrà vedersela con un certo Jason Kidd ma il giocatore quest’anno ha sempre fatto benissimo contro i migliori playmaker della Nba. Sarà fondamentale la fisicità di West e Chandler sotto canestro e la produzione dalla lunga distanza di Stojakovic.
La frase: “Continuiamo a far ricredere i nostri critici, ma a me sinceramente non interessa quello che dice la gente di noi. Io so quanto valiamo” (Morris Peterson).
Punti: Paul 21.1. Rimbalzi: Chandler 11.7.
Assist: Paul 11.6. Stoppate: West 1.3. Recuperi: Paul 2.7. 

Dallas: I Mavericks devono fare un monumento a Dirk Nowitzki il quale ha stretto i denti dopo la brutta distorsione alla caviglia, trascinando Dallas alla postseason. Contro New Orleans però ci sarà bisogno dei punti dei vari Stackhouse, Terry e Howard. Jason Kidd, poi, dovrà riuscire a vincere il duello con Paul altrimenti per Dallas saranno dolori.
La frase: “Se Howard non gioca ai suoi livelli non penso che possiamo battere New Orleans” (Avery Johnson).
Punti: Nowitzki 23.6. Rimbalzi: Nowitzki 8.6. Assist: Kidd 9.5. Stoppate: Dampier 1.4. Recuperi: Kidd 2.1.
Così in regular season: 1 dicembre New Orleans-Dallas 112-108, 14 dicembre Dallas-New Orleans 89-80, 20 febbraio New Orleans-Dallas 104-93, 16 aprile Dallas-New Orleans 111-98.

San Antonio (3)-Phoenix (6)
San Antonio:
I campioni in carica hanno il vantaggio del fattore campo contro i Suns nella sfida più interessante del primo turno di postseason ma potrebbe non bastare. Duncan sembra avere problemi contro i Suns targati Shaq mentre Bowen, Finley e Barry sembrano avere una marcia in meno rispetto alla scorsa stagione. Ginobili e Parker sono comunque una garanzia.
La frase: “Ripartiamo da zero. Iniziano i playoff e mi aspetto un’intensità diversa dai miei giocatori”. Gregg Popovich.
Punti: Ginobili 19.5.
Rimbalzi: Duncan 11.3. Assist: Parker 6.0. Stoppate: Duncan 1.9. Recuperi: Ginobili 1.4. 

Phoenix: I Suns, ai quali non è ancor andata giù la controversa eliminazione nei playoff dello scorso campionato, avrebbero volentieri fatto a meno di questo incrocio al primo turno ma pensano di poter fare lo sgambetto agli Spurs grazie a uno Shaq che contro San Antonio quest’anno ha fatto molto bene. Stoudemire sta giocando una pallacanestro stellare, Mike D’Antoni però per battere i campioni in carica avrà bisogno del miglior Barbosa.
La frase: “Qualcuno dice che Ginobili non sarà al massimo. Impossibile, io lo conosco troppo bene, sarà al 100% e ci renderà la vita molto difficile” (Mike D’Antoni).
Punti: Stoudemire 25.2. Rimbalzi: O’Neal 10.6. Assist: Nash 11.1. Stoppate: Stoudemire 2.0. Recuperi: Hill 0.9.
Così in regular season: 17 dicembre San Antonio-Phoenix 95-100, 31 gennaio Phoenix-San Antonio 81-84, 9 marzo Phoenix-San Antonio 94-87, 9 aprile San Antonio-Phoenix 79-96.

Utah (4)-Houston (5)
Utah:
Lo scorso anno i Jazz eliminarono proprio i Rockets al primo turno al termine di una serie molto incerta, ora senza Yao Ming Boozer e Okur possono dominare la zona pitturata. A Kirilenko il compito di francobollare Tracy McGrady mentre Deron Williams dovrà dare i tempi giusti in regia. Korver dalla panchina può diventare il fattore X della serie.
La frase: “Hanno perso un giocatore fondamentale come Yao Ming eppure sono riusciti a giocare una buonissima pallacanestro. Vuol dire che sono una squadra davvero solida” (Carlos Boozer). 
Punti: Boozer 21.1. Rimbalzi: Boozer 10.4. Assist: Williams 10.5. Stoppate: Kirilenko 1.5. Recuperi: Brewer 1.7.

Houston: Senza Yao Ming Houston perde naturalmente tantissimo sotto canestro, ma i Rockets hanno dimostrato, grazie alla produzione di Alston, Battier e Scola, di poter sopperire all’assenza del centro cinese anche senza dover chiedere gli straordinari a McGrady. Per approdare finalmente al secondo turno della postseason, e avere la meglio quindi su Utah, T-Mac però dovrà rimboccarsi le maniche.
La frase: “Noi giocheremo senza nessuna pressione addosso. Sarà sicuramente un vantaggio” (Shane Battier).
Punti: McGrady 21.6. Rimbalzi: Scola 6.4.
Assist: McGrady 5.9. Stoppate: Mutombo 1.2. Recuperi: Alston 1.3.

Così in regular season: 1 novembre Utah-Houston 95-106, 27 gennaio Houston-Utah 89-97, 14 aprile Utah-Houston 105-96.
 

Fonte: Gazzetta.it

Grande sfida a Est

Boston (1)-Atlanta (8)
Boston: il pronostico non la lascia scampo agli Hawks. Boston, infatti, ha conquistano
ben 41 successi in più rispetto alla scorsa stagione (nuovo record Nba) e si presenta alla postseason in gran forma. La straordinaria difesa dei Celtics (solamente 90.2 punti concessi di media) alla fine farà la differenza; in attacco poi Garnett, Pierce, Allen e un sorprendente Rondo sono una garanzia.
La frase: “Nella regular season abbiamo sempre vinto contro di loro, ma non vuole dire nulla. Atlanta è una testa di serie numero otto molto pericolosa” (Kevin Garnett).
Punti: Pierce 19.6. Rimbalzi: Garnett 9.2. Assist: Rondo 5.1. Stoppate: Perkins 1.4. Recuperi: Rondo 1.6
Atlanta: Dopo otto stagioni gli Hawks finalmente rivedono la postseason grazie alla discreta pallacanestro mostrata negli ultimi due mesi. Atlanta ha del talento, a partire dalla coppia di guardie Johnson-Bibby fino al rookie Al Horford ma la differenza con Boston sulla carta è davvero abissale. Evitare il cappotto sarebbe già un buon risultato per gli Hawks. La frase: “Saremmo degli stupidi a pensare che non possiamo fare lo sgambetto ai Celtics” (Josh Smith).
Punti: Johnson 21.7. Rimbalzi: Horford 9.7.
Assist: Bibby 6.5. Stoppate: Smith 2.8. Recuperi: Smith 1.5
Così in Regular Season: 9 Novembre Boston-Atlanta 106-83, 2 Marzo Boston-Atlanta 98-88, 12 Aprile Atlanta-Boston 89-99

Detroit (2)-Philadelphia (7)
Detroit: il quintetto collaudato dei Pistons ha talento ed esperienza da vendere. Negli ultimi mesi anche la panchina, in particolare Jason Maxiell e Rodeny Stuckey, ha dato ottime indicazioni al tecnico Flip Saunders. Detroit punta decisa alla finale con i Celtics e la prima tappa di avvicinamento (i 76ers appunto) non dovrebbe creare grossi problemi a Billups e compagni.
La frase: “Dall’All Star Game i 76ers stanno giocando un’ottima pallacanestro. Credo che Philadelphia sia una delle squadre più sottovalutate della Nba” (Chauncey Billups).
Punti: Hamilton 17.3. Rimbalzi: McDyess 8.5.
Assist: Billups 6.8. Stoppate: Wallace 1.6. Recuperi: Billups 1.2

Philadelphia: Philadelphia arriva ai playoff con la consapevolezza di essere una delle squadre più in forma (a anche più sorprendenti) della Eastern Conference. Non basterà, nonostante l’esperienza di Andre Miller e la versatilità di Andre Iguodala, però per fare lo sgambetto ai Pistons.
La frase: “Detroit è una squadra solida che non commette mai errori. Per batterli dovremo riuscire a giocare ala perfezione” (Andre Iguodala).
Punti: Iguodala 19.9. Rimbalzi: Dalembert 10.4.
Assist: Miller 6.9. Stoppate: Dalembert 2.3. Recuperi: Iguodala 2.09

Così in Regular Season: 23 Novembre Detroit-Philadelphia 83-78, 23 Gennaio Philadelphia-Detroit 78-86, 12 Marzo Detroit-Philadelphia 82-83, 9 Aprile Philadelphia-Detroit 101-94.

Orlando (3)-Toronto (6)
Orlando: con Stan Van Gundy in panchina i Magic hanno concluso una stagione regolare davvero positiva, ora arriva la sfida dei playoff. Sotto canestro la fisicità di Howard creerà grossi problemi ai lunghi di Toronto (Bargnani incluso) e un Hedo Turkoglu reduce dalla sua miglior annata nella Nba può essere devastante contro la difesa canadese. Le guardie di Orlando, Nelson e Arroyo in particolare, però tendono a perdere troppi palloni, un autolesionismo che i Magic potrebbero pagare caro contro i Raptors.
La frase: “Adesso inizia il divertimento” (Stan Van Gundy).
Punti: Howard 20.7. Rimbalzi: Howard 14.2. Assist: Nelson 5.6. Stoppate: Howard 2.1. Recuperi: Lewis 1.2

Toronto: Toronto arriva alla postseason in un momento di forma precaria, 17 sconfitte nelle ultime 26 gare non sono sicuramente un buon biglietto da visita. In più Sam Mitchell non è riuscito a risolvere alcune contraddizioni, prima fra tutte il minutaggio troppo scarso di Andrea Bargnani e, soprattutto, dello spagnolo Josè Calderon, molto più solido in regia dell’incostante TJ Ford. Una sconfitta al primo turno, soprattutto se netta, potrebbe portare al licenziamento dello stesso Mitchell.
La frase: “Dwight è un buon amico, ma appena si va in campo non c’è amicizia che tenga. Io voglio solo vincere” (Chris Bosh).
Punti: Bosh 22.3. Rimbalzi: Bosh 8.7.
Assist: Calderon 8.3. Stoppate: Moon 1.3. Recuperi: Calderon 1.06.

Così in Regular Season: 7 Novembre Toronto-Orlando 96-105, 20 Febbraio Toronto-Orlando 127-110, 4 Marzo Orlando-Toronto 102-87

Cleveland (4)-Washington (5)
Cleveland: non c’è il solo LeBron James a far paura ai Wizards. "King" James è naturalmente in grado di vincere da solo ma in questa postseason potrà contare su una batteria di lunghi (Ilgauskas, Varejao, Wallace e Smith) destinata a mettere in grossa difficoltà la difesa di Washington. I problemi fisici di Pavlovic costringeranno coach Brown a regalare minuti e opportunità in attacco a Wally Szczerbiak.
La frase: “Siamo pronti. Sappiamo benissimo quello che dobbiamo fare, non vediamo l’ora di cominciare” (Daniel Gibson).
Punti: James 30.0. Rimbalzi: Ilgauskas 9.3.
Assist: James 7.2. Stoppate: Wallace 1.6. Recuperi: James 1.8.

Washington: il rientro di Gilbert Arenas, che ha disputato solamente 13 partite quest’anno, permette ai Wizards di coltivare ambizioni anche contro i Cavs. Jamison ha tirato la carretta tutto l’anno ma dovrà continuare a produrre; Butler, invece, dovrà riuscire nell’impresa di limitare il pericolo pubblico numero uno: LeBron James.
La frase: “Sono molto fiducioso. I playoff iniziano proprio nel momento migliore dei miei otto-nove giocatori più importanti” (Eddie Jordan).
Punti: Jamison 21.4. Rimbalzi: Jamison 10.2. Assist: Butler 4.9. Stoppate: Haywood 1.6. Recuperi: Butler 2.2

Così in Regular Season: 5 Dicembre Washington-Cleveland 105-86, 23 Gennaio Cleveland-Washington 121-85, 22 Febbraio Cleveland-Washington 90-89, 13 Marzo Washington-Cleveland 101-99.

Fonte: Gazzetta.it

Soffermiamoci su un sfida in particolare di questi quarti di finale di playoffs per far entrare in gioco il patriottismo: Orlando Magic - Toronto Raptors. Con i Raptors infatti scendera` in campo nei playoff, per la seconda volta consecutiva, il nostro Andrea Bargnani. Lo scorso anno il `mago` fu limitato da un infortunio, quest`anno invece il problema e` il suo coach Sam Mithell, che sembra aver perso un po` di fiducia nell`ex prima scelta del Draft 2006. Dare minuti a Bargnani e` fondamentale per Toronto, specie in una serie in cui l`opposto, ovvero `superman` Howard, potrebbe subirne l`atipicita`. Di contro, i Magic sfrutteranno la fisicita` del loro numero 1 e continueranno a cavalcare la splendida stagione di Hedo Turkoglu, uno dei tiratori piu` precisi dell`intera lega. La serie e` aperta, anche se l`ultima versione di Toronto (che si appoggera` come al solito sulla coppia Bosh-Ford) sembra non poter molto contro la squadra di Stan Van Gundy.

"Niente scuse, potevo fare meglio." Andrea Bargnani fa autcritica al termine della sua seconda regular season NBA. L'ex giocatore della Benetton Treviso pensa alla pagella personale. "Beh, visto che i numeri sono rimasti quelli di un anno fa... Contano i minuti giocati, non importa se parto dalla panchina o se sono nel quintetto titolare. Ho giocato meno dell'anno scorso e il rendimento è più o meno quello della mia prima annata" A guardare le cifre, tra la versione rookie e quella sophomore non è cambiato molto. Dai 25.1 minuti del 2006-2007 è sceso ai 23.9 del 2007-2008. Giù anche i punti: da 11.6 a 10.2 di media. Il suo pensiero sulla sfidea contro Orlando e il suo personale pronostico sulla finale: "Abbiamo avuto problemi recentemente con Miami, molto più scarsa di Orlando. Niente è impossibile in questo sport Orlando l'abbiamo già battuta quest'anno, ma non stiamo giocando una buona pallacanestro ultimamente. Dobbiamo fare molto meglio di così se vogliamo andare avanti. Nel tabellone della Eastern Conference è semplice indicare i favoriti: secondo me andrà fino in fondo Detroit. Nella Western Conference, invece, è un casino. Tutte le 8 squadre qualificate possono puntare alla finale. A Ovest può andare avanti San Antonio, ma in realtà possono fare strada tutti. Se pensiamo che l'ottava qualificata è Denver...". Il romano vede quindi una finale Detroit - San Antonio. E' anche un mago di pronostici il nostro Andrea? Staremo a vedere, ora la parola passa ai migliori parquet americani.

 
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