Creato da montmorencydgl il 09/03/2007
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« senza nessuna vergognaINFOSTRADAAAAAAAAAAA E'... »

Potrei...

Post n°29 pubblicato il 06 Aprile 2008 da montmorencydgl

Questa roba l’ho scritta una settimana fa, e in una settimana riescono a cambiare i pensieri, gli umori. Poco tempo fa, scherzando sui tatuaggi (che spesso vengono riferiti a momenti di transizione della vita), dissi a un amico: ho come l’impressione che io nel periodo di transizione ci sono da 42 anni. E in effetti, giusto o sbagliato che sia, per me è ed è sempre stato così, credo, a parte il congiuntivo che quello è sicuramente sbagliato ma mi ci suona bene e lo lascio così :-)


Potrei parlarvi

Potrei parlare della borsa sportiva rossa,
il mio affettuoso strumento da viaggio,
nella quale tiro roba che capita a mano
senza nessun invidia per i passati inventari,
foglietti fitti di voci e cose indispensabili
di cui facilmente mi scordo negli ultimi tempi
Potrei parlare della confusione del lavoro
degli armadietti commistionati coi colleghi
del desiderio di andare a cambiarmi in strada
ritrovarmi nudo nella gente e cercare un rifugio
Persino un cane che mi sottrae i jeans
potrebbe fornire spunto di discussione,
la lotta per il recupero dei medesimi,
la ferocia dell’uomo contro l’animale
la remissione amichevole del cucciolo,
un padrone perplesso non all’altezza dell’amico,
un guaito disperato di riappacificazione.
Persino i miei colleghi, che imperturbabili,
davanti alla mia inconsueta nudità
procurano sollievo alla mia timidezza,
ansietà per il manifesto disinteresse,
potrebbero fornire spunto di discussione.
Potrei parlare di una biondina vicinissima,
quanto inavvicinabile, che ingenuamente,
imperterrita, si ostina a chiamarmi amico,
di come spunta e scompare nei miei sogni,
di come ogni cosa e persona a lei collego.
Potrei parlarvi per ore della passione
scrivere parole infuocate
metaforizzare le anatomie coi colori della natura
saturare la chimica con suoni celestiali
esaltare la bestialità paradisiaca dei rumori veri e propri
farci entrare il tossito ridanciano di una foca
il battito d’ali della farfalla
lo sgranare stupito degli occhi di un bambino
la fiera dalla fauce appagata dal sangue
e sentirmi ugualmente inascoltato

 
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