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A volte di vince, a volte si perde ma la lotta è sempre impari

 

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"Ho sempre avuto un sogno" di Rozappa

Post n°231 pubblicato il 27 Aprile 2016 da Web_London

 

Oggi con Rosario andiamo in orbita e si viaggia nel tempo!
E chi se lo sarebbe mai immaginato qui dentro?
A dirla tutta, io mi ero già preparato a qualcos'altro.
Aveva promesso di inviarmi un "racconto erotico", ed invece ... vai a fidarti degli amici! ... ^__^
"Onde gravitazionali", "Stringhe", "Buchi neri", mi sa che il racconto di oggi lo si deve leggere con il libro di Fisica sottomano ... ^_^
Chiamo a raccolta fisici, astronomi e appassionati che ci aiutino a capire, anche se, a leggerlo piano e con calma, è più comprensibile di quel che si pensi
Poi, sinceramente io non lo so se il finale sia anch'esso un racconto di fantasia o meno ...

Con Rosario ci leggiamo da un paio d'anni
Abita dalle mie parti e nel tempo siamo diventati amici
Ha un blog pieno di bei racconti ma che purtroppo momentaneamente è fermo

Una sera di un paio di anni fa ci siamo organizzati per  conoscerci e per una pizza, a metà strada tra dove abito io e dove abita lui
Mi raccontava di essere rimasto incuriosito da qualche post in cui scrivevo di un cenacolo letterario a cui partecipo tuttora.
Da lì, il passo è stato brevissimo, è bastato un invito e da quel giorno
è entrato alla grande nel gruppo
Anzi, a sua volta ha invitato qualcuno anche lui.

Con Rosario ci si sente abbastanza spesso e ogni tanto ci si vede
E tutto questo per il Blog
Ogni tanto ci penso che se non ci fosse stato il il blog non saprei nemmeno della sua esistenza su questa terra e nemmeno dell'esistenza di molte persone che ho conosciuto attraverso questo trabiccolo
Quando lo racconto ai miei amici la reazione è sempre quella, sgranano gli occhi e non ci credono
Poi, vengono a leggere il blog, i vostri commenti e si rendono conto

A me fanno impazzire ste cose
A voi, no?

Ehi Rosario, oggi questo "iperspazio gravitazionale" è tutto tuo!
Vedi un po' di arrangiarti ^__^

Ola

....

 

Ho sempre avuto un sogno
di Rozappa

 


HO SEMPRE AVUTO UN SOGNO

poi se n'è aggiunto un altro

da questi sogni è nato questo racconto


VIAGGIO NEL TEMPO

di Rosario


Era quasi arrivato, fra poco avrebbe saputo se il suo viaggio l'avrebbe portato nel passato o alla fine della sua esistenza.

La genialità di Jessica Smile aveva portato in dotazione all'astronave tre nuovi macchinari. Lui aveva tentato più volte di comprenderne l'esatto funzionamento, ma le lauree in fisica e astronomia non l'avevano aiutato molto. 

Sapeva che il generatore di onde gravitazionali sarebbe servito solo al momento di entrare nel campo d'attrazione di  Sagittarius A, per aprire un varco ed essere risucchiati dalla stringa che avrebbe portato l'astronave verso l'universo parallelo in cui il tempo scorreva dal futuro verso il passato.

Il secondo apparato era invece in grado di individuare i punti di uscita e di ingresso fra i due universi in modo da agganciare il momento esatto in cui emergere per trovare il giorno: lui aveva scelto il 12 settembre del 1973.

Il terzo era quello ora in funzione, che gli aveva permesso, in sei mesi di accelerazione, di arrivare quasi a velocità luce.

In effetti il suo era già un viaggiare nel tempo, nel futuro per la precisione, perché se ora avesse invertito la rotta, prima del balzo verso il buco nero, sarebbe atterrato, dopo solo 8 anni di viaggio, sulla terra del 2.127 e non avrebbe ritrovato in vita nessuno di coloro che conosceva e persino il ricordo della loro tenerezza sarebbe stato ormai cancellato e forse nessuno delle generazioni future avrebbe avuto memoria della sua antica missione.

Vicino al centro della galassia, il cielo era così pieno di stelle che l'oscurità era ormai diventata una parola sconosciuta. Era circondato da enormi astri che emettevano una luce blu cobalto, altri erano gialli o bianchi e infine altri soli giganteschi proiettavano una luce rosso sangue sugli schermi di protezione dell'astronave. Dalla terra nemmeno si poteva immaginare uno spettacolo simile: da trattenere il respiro.

Tutti ruotavano intorno a un'area nera come l'interno di una grotta, e l'astronave stava dirigendosi in fretta proprio in quella direzione assecondando quella forza che l'aveva afferrata dal momento in cui era entrata nel nucleo della Via Lattea.
Lui sfiorando col dito il pulsante di accensione del generatore di onde gravitazionali sperò che funzionasse, altrimenti il suo destino sarebbe stato comune a quello di tutti quegli astri destinati a essere, uno alla volta, il fluido vitale del vorace buco nero.

Non percepì subito il cambiamento passarono alcuni giorni, poi la nave cominciò a scivolare, dapprima con lentezza, poi quasi precipitando in una specie di imbuto che si stava formando sulla superfice di Sagittarius A: si era aperta la strada verso la stringa. Per un lungo momento ebbe la sensazione di una caduta inarrestabile e dopo un breve tremore, tutta la struttura della nave iniziò a stridere, per resistere alle enormi forze che stavano combattendo per afferrarla, poi il silenzio.
Non c'era più nulla da vedere, nulla da sentire, i motori tacevano, il generatore era spento, ora lavorava solo l'individuatore di uscita in cerca dell'universo parallelo. Lui se ne stava seduto conscio di non poter fermare il tempo e nulla poteva fare, se non aspettare il segnale di riavvio automatico dei motori da parte del computer.

Tutto avvenne come previsto e all'improvviso ricomparve la luce e il fragore dei motori che lo lanciarono in una nuova corsa verso il suo obbiettivo. Passarono solo alcuni giorni in cui poté osservare e cercare di studiare quel mondo nuovo: la luce non era la stessa, le stelle erano diverse... sbagliate, le forme strane fatte di rotondità mancate che lasciavano luminose scie ondulate ... poi capì: lì la luce non viaggiava in linea retta, forse anche la sua velocità era diversa e le dimensioni spaziali erano certo più di tre.
Ma non ebbe il tempo di studiarle che fu di nuovo attratto da un fortissimo campo gravitazionale, segnale inequivocabile che era giunto presso la stringa che lo avrebbe portato al varco temporale prescelto. Ripeté la procedura precedente e sbucò nel suo passato esattamente nel luogo e nell'ora che aveva deciso, Jessica Smile aveva fatto un lavoro egregio.

Vide sé stesso entrare in chiesa parlando con suo fratello, poco prima del suo matrimonio, ma tutto sembrava un film nessuno dei presenti si accorse della sua presenza e lui non poté rivolgersi a loro per avvisarli che di lì al un mese lo sposo sarebbe rimasto vittima di un incidente fatale.

 


Spazio profondo - Parte Prima

 


Spazio profondo - Parte Seconda

.....

 

Il Blog di rozappa è:

Rosario

 

 

 

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Commenti al Post:
oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 27/04/16 alle 12:04 via WEB
un viaggio nel passato per cambiare il futuro?!?alzi la mano chi non l'ha mai pensato, neanche per un millesimo di secondo, di poterlo fare...solo che, pensando di poterlo fare, sceglierei un altro mezzo, che so, magari il teletrasporto, le navette spaiali mi mettono ansia, pur non soffrendo di claustrofobia non riesco a pensarmi in uno spazio così angusto...piacevole lettura Rosario..grazie:)
 
 
rozappa
rozappa il 27/04/16 alle 23:38 via WEB
Grazie a te di aver avuto la pazienza di arrivare alla fine :)
 
Estelle_k
Estelle_k il 27/04/16 alle 12:07 via WEB
Rosario, ti leggo da almeno due anni, ed una cosa che ho sempre apprezzato nei tuoi racconti è quel modo semplice di scrivere anche le cose più complicate..:). Ora mi hai fatto venire alla mente un film di fantascienza che mi è sempre molto piaciuto "Contact". Il viaggio descritto più o meno era simile. La tematica di universi a più dimensioni da poter raggiungere attraverso la creazione di uno wormhole ( o tunnel spazio-temporale) è una teoria che si stà effettivamente studiando ed ha indubbiamente il suo fascino :) Bravo Rosario...come sempre ^__^!
 
 
rozappa
rozappa il 27/04/16 alle 23:52 via WEB
Anche se è da tempo che il mio blog è fermo, ricordo di averti vista passare. Contact è un ottimo film di fantascienza, piace molto anche a me :) Mi fa piacere ritrovare un'amica che ha ancora voglia di leggermi, chissà che non mi ridia gli stimoli giusti per ricominciare a scrivere :) Ciao, grazie del pensiero :)
 
moon_I
moon_I il 27/04/16 alle 13:29 via WEB
Ciao Rosario, non ti conoscevo e credo proprio che il bello dell'iniziativa di Web sia anche questo, poter conoscere chi finora era sfuggito al nostro navigare :)...il racconto è decisamente bello, molta tecnologia per un fine così "molto umano", anche se poi un sogno è rimasto, un desiderio/sogno che almeno una volta nella vita abbiamo cullato...direi che la scelta della navicella spaziale è comunque azzeccata se non altro perché sei il primo uomo a "sbarcare" nel salotto :)))...complimenti ancora e buona giornata a tutti...
 
 
rozappa
rozappa il 28/04/16 alle 00:01 via WEB
Mi piace il tuo commento, molto colorato :). Trovo che la tecnologia debba sempre essere al servizio dell'uomo e mai viceversa e i sogni... spesso rimangono solo sogni; se si potesse avere tutto probabilmente la vita risulterebbe noiosa :) Grazie moon, forse sono il primo uomo ad arrivare nel salotto perché WebLondon è un amico. Ciao
 
maps.14
maps.14 il 27/04/16 alle 17:26 via WEB
Rosario, mi auguro sinceramente che questa sia solo la 1^ puntata, perché mi piacerebbe che la storia continuasse a lieto fine come Jumanji! ^_____^
 
 
rozappa
rozappa il 28/04/16 alle 00:08 via WEB
In realtà è solo un esercizio da contenere nelle classiche 3000 battute (che cmq ho sforato). Ci saranno altri racconti brevi con temi diversi, ma per ora con la fantascienza mi fermo qui. Grazie per avermi lasciato un tuo pensiero :)
 
unafatastrega
unafatastrega il 27/04/16 alle 19:01 via WEB
Affascinata da sempre di fantascienza ti ho letto con grande piacere. Amo soprattutto i film , credo fui influenzata dal famoso "spazio 1999 " dei nostri tempi. Buona serata e piacere di averti conosciuti tramite il salotto così accogliente di Web.
 
 
rozappa
rozappa il 28/04/16 alle 00:15 via WEB
Anch'io adoravo Spazio 1999 e poi Star Trek (prima serie) ma soprattutto leggevo Urania e Cosmo Oro e Cosmo Argento... ora tutte collezioni di fantascienza chiuse, peccato. Adesso va di moda il fantasy, ma non è la stessa cosa. Grazie FataStrega, ci si legge :)
 
sagredo58
sagredo58 il 27/04/16 alle 19:07 via WEB
Premetto che mi è stato chiesto da web un commento da "fisico" dicendomi che Rosario è interessato a capire se è una cazzata solo di fantasia oppure se può avere, anche da lontano, una verosimiglianza scientifica. lo premetto perché non vorrei sembrare un pedante pierino. Di concetti fisici se ne citano parecchi: onde gravitazionali, stringhe, multiverso (composto di molteplici universi temporali); universi a più di 4 dimensioni; viaggi nel tempo; buchi neri e wormhole (letteralmente "buco di verme"). Nei prossimi momenti qualche nota un concetto alla volta, qui in termini generali mi limito ad osservare qualche contraddizione nell'uso complessivo di tutti questi concetti.
 
mara.alunni
mara.alunni il 27/04/16 alle 19:11 via WEB
che bella folla narrante in questo blog! :-)
 
 
rozappa
rozappa il 28/04/16 alle 00:18 via WEB
E' sempre bello leggere storie di persone che hanno qualcosa da dire :) Ciao Mara
 
sagredo58
sagredo58 il 27/04/16 alle 19:40 via WEB
Onde gravitazionali. Predette teoricamente dal 1917 con la relatività generale da Einstein sono da poco state confermate sperimentalmente. Se ci si è messo un secolo a trovarle è perché sono estremamente deboli se generate dallo spostamento di masse paragonabili a quella della terra, possono rilevarsi ed avere effetto solo se legate ad eventi catastrofici su scala cosmica, difficilmente realizzabili su una astronave che si assume più piccola del pianeta terra da cui parte. Per inciso si propagano anch’esse alla velocità della luce. Quindi il generatore di onde gravitazionali trasportabile su di una astronave è un’impossibilità fisica.
 
sagredo58
sagredo58 il 27/04/16 alle 19:41 via WEB
Stringhe e multidimensioni. La teoria delle stringhe cerca dalla fine degli anni ‘70 (per ora senza evidenze sperimentali di nessun tipo) di conciliare la meccanica quantistica del microscopico, con la relatività generale più evidente sulla scala cosmica. Per far questo arriva a postulare sino a 11 dimensioni (alcune teorie meno in auge arrivano a 26) di cui quelle eccedenti le 4 note (3 spazio ed 1 tempo) sono compattificate, ovvero arrotolate su se stesse. Come accade ad un filo che possiamo approssimare come unidimensionale, le altre due dimensioni essendo assai piccole rispetto alla lunghezza. Le stringhe prendono il posto delle particelle elementari nell’essere immaginate come i mattoni con cui costruire gli atomi e poi tutto il resto. Data la loro dimensione irrisoria mi viene difficile pensare all’uso di una stringa come marcatore di un collegamento tra due universi. Ritengo che la teoria delle stringhe sia più metafisica che fisica perché dopo quasi 50 anni ancora non è verificabile, ne si prevede lo possa essere nell’arco del prossimo ventennio.
 
sagredo58
sagredo58 il 27/04/16 alle 19:41 via WEB
Multiverso. Il concetto nasce verso la fine degli anni ’50 nell'interpretazione a molti mondi della meccanica quantistica rigettata dalla maggior parte dei fisici perché afferente più alla filosofia che alla fisica data l’inosservabilità degli altri universi paralleli al nostro. Le teorie basate sul multiverso sono tante ed assai distinte. Personalmente quella che trovo più promettente ed attrattiva è quella di Everettche usa i molti universi per eliminare il concetto di tempo, ogni universo è una configurazione diversa degli stessi costituenti elementari, passando da un universo all’altro secondo le regole della fisica ci illudiamo del concetto di movimento e del tempo, come se ogni universo fosse un fotogramma statico di un film dinamico che è reso possibiel solo dal cambiamento veloce di immagini statiche. Nel racconto mi sembra utilizzata la teoria del multiverso che prevede il collegamento tra due universi attuato da un buco nero, che si lega alla suggestiva teoria di Smolin per cui da ogni buco nero nasce un nuovo universo.
 
sagredo58
sagredo58 il 27/04/16 alle 19:41 via WEB
Viaggi nel tempo e wormhole. La teorizzazione dei cunicoli, sorta di gallerie gravitazionali che connettono parti distanti dell’universo quadridimensionale della relatività generale, così permettendo scorciatoie che permettono di superare il vincolo della velocità della luce per spostarsi viaggi nel tempo, risale all’epoca di Einstein. Per far si che un wormhole consenta viaggi nel tempo una sua estremità deve rimanere ferma mentre l’altra deve muoversi, questo consente viaggi nel futuro, se la velocità dell’uscita supera quella della luce, sono possibili anche i viaggi nel passato. Sui viaggi nel passato esistono paradossi, più logici che fisici, come quello del nonno (il viaggiatore che uccide il proprio nonno prima che faccia figli, come fa il viaggiatore ad essere nato e viaggiare nel tempo?).
 
sagredo58
sagredo58 il 27/04/16 alle 19:49 via WEB
Qualche altra chiosa. Arrivare quasi alla velocità della luce richiede una montagna di energia, l’astronave da dove prende? Un cielo pieno di stelle non è detto che sia per forza luminoso se le stelle sono in movimento veloce. Viaggiare in prossimità di un buco nero non fa solo scricchiolare un’astronave la distrugge come anche un corpo lungo solo 2 metri, tipo un uomo, è soggetto ad una forza di gravità tra testa e piedi da essere smembrato. Dubito che nello spazio siderale si possa avvertire il fragore dei motori, al massimo vibrazioni dovute ad accelerazione e gravità. La luce non viaggia in linea retta, questo è stato già verificato, segue le geodetiche, deflettendo perché attratta da stelle, buchi neri ed oggetti gravitazionali grandi. Anche il nostro sole la deflette. Mi fermo qui ricordando che il mio non vuole essere un giudizio sul racconto, solo un’analisi della fisica che vi è un poco confusamente citata, come del resto accade in ogni opera di fantascienza che deve inevitabilmente andare oltre la scienza per divertire.
 
 
Web_London
Web_London il 27/04/16 alle 20:39 via WEB
Grazie Sagredo.
Rosario mi ha appena detto al telefono che stasera li leggerà volentieri.
Gli ho anticipato qualcosa ma non sa quel che gli aspetta! ^_^
Grazie ancora.
 
   
sagredo58
sagredo58 il 27/04/16 alle 20:48 via WEB
se a Rosario interessa interagire, oltre il mio blog la mia mail è sagredo58@libero.it
 
   
rozappa
rozappa il 28/04/16 alle 00:42 via WEB
Grazie Web per l'ospitalità, volevo dirti che il racconto erotico lo manderò più avanti, ho preferito la fantascienza perché mi sembravi molto interessato a questo tema. Ciao a presto, speriamo al Cenacolo :)
 
 
rozappa
rozappa il 28/04/16 alle 00:40 via WEB
Ed eccomi al compito più arduo: confrontarmi con qualcuno che di fisica ne sa davvero :) Premetto che ho cercato di seguire un pensiero logico, anche se qualcosa certamente mi è sfuggito di mano. La luce che viene incurvata dai campi gravitazionali è stato un lapsus, così come il buio delle stelle a velocità prossime a quella della luce, ma in questo caso volevo anche descrivere quello che dovrebbe essere il nucleo della galassia agli occhi di un visitatore. Mentre mi sento di dibattere sulla forza di distruzione del buco nero: in fin dei conti mi sono inventato una macchina in grado di interferire col campo gravitazionale del buco nero per poterlo penetrare senza subire i suoi effetti (l'idea mi è venuta osservando l'acqua che, fuoriuscita da un rubinetto, scende poi nello scarico. Ora se aggiungiamo altra acqua da una sorgente esterna, il flusso risulterà perturbato per un lungo periodo e lo scarico produrrà dei gorghi secondari). I gravitoni prodotti dalla nave benché non paragonabili a quelli originati da masse molto più grandi in collisione fra loro, potrebbero però entrare in risonanza con le onde gravitazionali del buco nero e, in quel caso, anche se deboli potrebbero assolvere il loro compito di creare un wormhole. L'energia dell'astronave, anche se non ne ho parlato potrebbe provenire o dall'antimateria o dall'energia oscura che mi sembra potrebbe essere sufficiente ad assolvere a tale compito. E infine, il racconto è solo fantascienza :) Ti scriverò volentieri e ti ringrazio per avermi chiarito alcuni punti oscuri. Ciao Rosario
 
nadiaemanu
nadiaemanu il 28/04/16 alle 17:03 via WEB
Wow ... un viaggio nello spazio :-) Ecco si diciamo che forse preferirei il teletrasporto, gli spazi chiusi mi mettono ansia, però è stato avvincente Anche se non ci capisco nulla di iperspazio gravitazionale ma mi ha coinvolto:-) Buona serata
 
 
rozappa
rozappa il 28/04/16 alle 22:46 via WEB
Grazie, mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato :) A presto
 
neimieipassi
neimieipassi il 30/04/16 alle 19:09 via WEB
Arrivo "...esima" nel commentare, anche se avevo letto il tuo scritto al volo in un attimo di pausa-sigaretta. Non ti conoscevo, Rosario, ma è stato un piacere scoprirti, ti ho letto con gusto e spero che vorrai allietare ancora le serate di questo "salotto" che si sta ampliando sempre di più. Un sorriso :))
 
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