Un blog creato da Willelmine il 23/02/2007
Mondi Dimenticatiamate questa terra, poichè è l'unica che avete sempre posseduto, che possedete e possiate mai possedere |
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Post n°3 pubblicato il 27 Febbraio 2007 da Willelmine
Ho scoperto che le piccole gioie ci vengono concesse solo pagando un grande prezzo. Spesso non ce ne accorgiamo neanche, momentaneamente. Ma è così. Altrimenti, credo, non sarebbe soddisfacente chiamarle 'gioie'. Ricordo di un carillon bellissimo, un pagliaccio dall'aria così triste da volerlo abbracciare, con un tamburino in mano. La musica del carillon era dolcissima, ma struggente. Così piccola non potevo capire di certo cosa fosse il vero dolore...ma mi ritrovavo comunque a piangere senza sapere il perchè, e mi disperavo perchè il povero pagliaccino aveva quell'aria così triste, e non avrebbe mai potuto suonare una musica allegra.  Non sono affatto triste. Anzi, non potrei essere più felice di come sono ora. Ma è la paura, stupida quanto primitiva, di perdere questa sensazione che mi lascia l'amaro in bocca, ogni volta che te ne vai. Tentare di fermarti, a volte, è impossibile. Ma com'è bello vederti tornare, sempre. |
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Post n°2 pubblicato il 23 Febbraio 2007 da Willelmine
"Inverno: la stagione più fredda dell'anno, ha inizio il 21 dicembre e termina il 21 marzo. In rumeno: iarna - spagnolo: yvierno - inglese: winter - francese: hiver - latino: hibernum" Oggi ho pensato: l'inverno è così in ritardo, da aver perso il turno per quest'anno. Non arriverà mai, mai davvero. Le temperature sono raramente rigide, e le mimose già sono fiorite. Con qualche settimana d'anticipo, sul prato sono spuntate delle margherite fragilissime. Le gemme sugli alberi fanno capolino preocemente. Dagli alberi, le foglie si staccano con riluttanza. Di migrazioni ne ho viste poche, e poco tempo fa. Mi manca il vero inverno. Di neve non ne ho mai vista tanta, almeno non dove abito. Ma vorrei che ci fosse un'atmosfera più uggiosa, più fredda. Da rendere piacevole versarsi una tazza di the bollente, o uscire con una sciarpa davvero troppo grande. Il mio cappotto è rimasto lo stesso, quello autunnale. E' così leggero che mi sembra strano non ammalarmi. Mi manca la Finlandia. Lì è tutto così bianco, d'inverno, da sembrare surreale. Sempre bianco, bianco e bianco. Lo sono gli alberi, i prati, le case. Le strade non esistono. Mi manca quel candore che fa male allo sguardo, dove il sole si riflette come in uno specchio. ps. (ringrazio quella anima pia di Volpemorta che ha deciso di aiutarmi con le immagini) |
Conto i miei passi. Sono ciottoli sul ruscello della vita.
Inviato da: cercoilmiocentro
il 09/03/2007 alle 15:06
Inviato da: x_Elisewin_x
il 01/03/2007 alle 22:01
Inviato da: BruttoAnatroccolo_BA
il 28/02/2007 alle 10:40
Inviato da: Hollyna88
il 23/02/2007 alle 22:35
Inviato da: x_Elisewin_x
il 23/02/2007 alle 18:41