sto strizzata in questa camicina rosa che mi tiene col fiato corto mio malgrado. l’adoro. è strettissima e l’adoro. sto dimagrendo, sai? ritorno ragazza. e sentirmi così premute le mammelle e la vita, mi piace come fosse un focoso abbraccio.
sta finendo il giorno, resto sola a redigere gli ultimi rapporti. lascio correre i pensieri che immancabilmente ti trovano. ti trovano sempre i miei pensieri. quelli caldi e quelli teneri. conoscono la tua strada. nel saliscendi di questi giorni che passano più o meno lenti, più o meno uguali, resti l’icona del maschio che aspetto mi prenda.
non arrabbiarti se mi ti incollo addosso e poi mi allontano e poi ti cerco e ti prendo e poi capita mi allontano. non arrabbiarti. nel mio essere aria, tu ci sei sempre e sempre ci sarai.
ora approfitto di questo silenzio, di questo torpore, di questa voglia di te.
mi piace qui. mi piace farmi venire semisdraiata su questa poltrona. mi piace succhiarmi piano le dita dopo averle intinte nel mio miele. mi piace sognarti. sognarti che aprendo la bocca mi prendi all’interno tutta la fica e la lingua si insinua, morbida e vischiosa. così calda e instancabile nel suo ripassarmela. e sognarti che mi riempi con calma di verga e di dita e di lingua. e vengo così, trasognata.
resto. poi chiudo tutto. dopo. ma ancora un attimo così.
poi chiudo tutto.
che fuori è già sera.