“Ogni momento accade due volte: all’interno e all’esterno, e sono due storie diverse” – Zadie Smith – “Denti Bianchi“

Mi piace l’idea di iniziare a scrivere in questo spazio citando una frase che rappresenta diversi momenti della mia vita, quando mi sono ritrovata in situazioni dove non esisteva una sola verità plausibile.

Tutto cambia a seconda del punto di vista con cui si osserva una situazione, un ambiente, un protagonista, un passante e allora la complessità si moltiplica: lo stesso momento accade anche più di due volte. Nessuno detiene il sapere universale e non credo sia ancora possibile poter leggere nei pensieri altrui. Ecco, accade che alla fine quelle storie possono non convergere e diventare due pianeti le cui orbite non si incontreranno più. Due o più spin-off che proseguiranno nuove sceneggiate e forse chissà, rivivranno nuovamente le stesse situazioni.

Cambiano i colori, gli anni, i set, i nomi, i contesti e la natura umana è un piccolo loop che tendenzialmente replica meccanismi spesso distruttivi da cui è complicato scappare. Si corre, ci si mette in salvo fino a che non si raggiungerà un nuovo climax.

Le azioni umane hanno un background che giustifica maledettamente tutto. Siamo come quei topolini che, per evitare la scossa, cambiano strada e sperimentano nuove alternative, fino a che non arriva quella giusta. Il salvagente che ci porta nella comfort zone, il funghetto che a tutti quelli della mia generazione ha aiutato a far resistere qualche secondo in più Super Mario Bross dagli ostacoli di quel livello per provare ad alzare l’asticella ed andare un po’ più su.

Tutto questo giro di parole per arrivare ad una conclusione, quella che mi fa prendere da anni la vita con filosofia: “Hanno tutti ragione” (E penso al libro di Paolo Sorrentino), ecco spiegato il titolo del mio blog.

Sul filo del tempo statico