Uomini, omincchi e quaraquaquà

Bene. Oggi è stata una giornata un po’ stancante, tra lavoro e pippe mentali generale.

con il cibo è andata abbastanza bene, ho fatto un piccolo sgarro nel pomeriggio ma a cena ho mangiato solo un frutto quindi va bene così.

Il nutrizionista avrebbe dovuto mandarmi la nuova dieta ma non si è sentito, ho deciso che aspetto fino a domani poi gli mando un messaggio.

Una considerazione sugli uomini: ma seriamente? Possibile che tutti gli uomini siano truffaldini, traditori, doppiogiochisti, usano mezzucci per conoscere e contattare altre donne? Nel corso della mia vita  ho scelto volutamente di dare un’altra possibilità alla categoria di tanto in tanto. Ma niente. Una delusione continua.

Voglio dire, al secondo scambio di battute o ci provano spudoratamente, e tu che ci caschi non sperare in una relazione, oppure sono lì che ti ascoltano, sembra che tutto vada bene ma no! In realtà hanno un segreto. Per questo non ci provano subito. Del tipo: sono sposati, ce l’hanno piccolo, sono impotenti. In ogni caso fingono di essere interessati, in realtà a loro interessa solo fare sesso con qualunque cosa respiri. Hai voglia di immaginare l’unione perfetta, poi si mettono sulla chat a contattare donne, facendo i piacioni, rendendosi interessanti, un po’ come fa il pavone con la ruota.

E noi sceme che abbocchiamo. Magari fossi nata lesbica, almeno ora conoscerei la controparte…

Il primo giorno della verità

Ehbeh, è andata. Sono andata a controllo, ho perso 2 kg. Non c’è male, no? Ora siamo a -7,5- 8kg da perdere ancora prima di attuare il mio piano. Sono molto contenta e soddisfatta.

Dal punto di vista relazionale sono molto soddisfatta, continua la mia sensazione di beatitudine nel voler apparire più curata, sto facendo tante cose che mi piacciono e la ricaduta è davvero buona.

Dal punto di vista lavorativo ho un po’ di problemi: mi hanno detto che visto che lavoro bene mi vogliono trasferire. Non capisco perchè mi vogliano mettere in una situazione però molto peggiore di quella che sto vivendo ora: come se essere bravi fosse un demerito e non un merito.

Alcuni pensano che sia frutto delle invidie e gelosie che ci sono nel mio contesto lavorativo, ma io non so. Penso solo che le persone vogliano solo occuparsi del proprio orticello e non pensano ai problemi degli altri.

Sono perplessa.

Stato di incoscienza

Ehbeh. Tanti giorni sono passati, ho cercato di stare attenta anche se non so che risultati avrò. Sto camminando , sotto il sole e con le nuvole, anche se quando ci sono le nuvole fa pure più caldo.

L’altro giorno ho incontrato per caso in un treno una persona a cui voglio un bene dell’anima e che non vedevo da anni. Per quasi due ore sono rimasta sconvolta, in modo positivo, da questo incontro. Ero davvero felice, come non mi capitava da tanto tempo. Quella felicità che ti fa perdere il contatto con la realtà, che ti fa guardare fisso nel vuoto con un sorriso ebete, che ti mette in pace con il mondo. SOrridevo, sorridevo così tanto che mi hanno guardata. Non guardavano il mio fisico o altro, mi hanno proprio guardata, nel senso si notata.

E ho cominciato a capire. Molto è anche questo. L’atteggiamento che si ha verso il mondo. Se sei felice il mondo lo sa e ti comprende, ti rende partecipe del suo movimento. Se invece sei sulle tue, pensierosa e curva e cupa e oscura, il mondo non se ne cura. Di niente.

Ho provato quindi a sorridere e a ridere un po’ più spesso, schiena dritta, petto in fuori, pancia in dentro. Tutte le persone incredibilmente e irrimediabilmente sono diventate gentili e affabili: cedono il posto al supermercato, attaccano bottone in fila, ti fanno passare sulle strisce pedonali.

Ho cominciato poi ad andare regolarmente dal parrucchiere, mi sto truccando (molto) più di prima, con cura. Mi piaccio. fisicamente è ancora un po’ tutto da rivedere, ma non è poi così importante, al momento.

La felicità, quella vera, quella che conta, è sentire il bene. è tutta una condizione personale, che vive nella tua parte razionale ed esce fuori quando meno te lo aspetti.

Amico mio, perchè per me sarai sempre il mio amico carissimo, non so se e quando ci rincontreremo per caso di nuovo, ma ti ringrazio per aver portato un po’ di sano rincoglionimento alla mia giornata e la voglia di sentirsi beatamente in pace per un tempo indefinito della mia vita. Speriamo che duri.

L’abbraccio: questo sconosciuto.

Vabbè. Ieri è andata abbastanza bene, ho fatto circa 14.000 passi e sono stata in posti molto belli. Ho visto il nuovo murale di Jorit, che rende molto meglio dal vivo che nelle foto. Ho rivisto persone che non vedevo da un po’. Ho camminato, e guardato un po’ il mondo.

L’importante è, secondo me, prendere la vita con un po’ di filosofia, almeno per quanto riguarda il peso. Certo, ci sono giorni in cui mi butterei giù da un ponte per quanto il mio peso mi intristisca e mi renda infelice. Però in altri la prendo abbastanza bene, penso che è un momento, passerà, e un giorno non troppo lontano, mi sveglierò di nuovo magra e felice. Perchè io sono stata magra per un po’, ed ero felice. Avevo tanti amici, un ragazzo, e tanti altri a cui piacevo. Ero sicura di me e ogni cosa che indossavo mi faceva sembrare bellissima.

Ora tutto è finito, sono anni che sono sola in ogni senso, anche perchè ho deciso di dedicarmi anima e corpo alla crescita dei figli. Tutte le volte che mi sono “distratta” con un uomo è successo qualcosa di brutto.

E poi c’è la parte irrazionale di me. Oggi ho visto un mio collega che abbracciava una mia collega, come gesto d’amicizia, e in quel momento ho provato una forte sensazione di disagio. Nel senso che se quell’abbraccio fosse stato destinato a me, probabilmente avrei cercato di scostarmi. E questo mi succede da anni. E non so il motivo, ma ho fatto delle ipotesi: può darsi che mi senta nel profondo così immeritevole di gesti di affetto, che appena qualcuno me ne dà uno, io mi oppongo. Oppure può essere che reagisca come fanno quegli animali che sono stati picchiati , torturati: ringhiano se qualcuno allunga la mano verso di loro, anche solo per dargli da mangiare o accarezzarli.

Non lo so, non so se lo saprò mai. Però mi piacerebbe essere così importante per qualcuno da farlo combattere per rompere questo muro che ho alzato, anche se probabilmente finirò proprio come quei cuccioli che i volontari non riescono a trovare in tempo: schiacciati sotto una macchina.

Come mi aspettavo…

è andata. Come previsto, sono ingrassata di 2 kg e 1/2. Ma questo l’avevamo messo in conto. Così ora sono retrocessa (che paradossalmente  è il contrario di aumentata) a 94 kg tondi tondi, il che vuol dire che sono tornata al peso di settembre.
Va bene così, questo è il punto di partenza. Novantaquattro chili. Oggi sono stata abbastanza brava. Ho mangiato il giusto. Ho bevuto anche abbastanza, ho anche lavato i denti prima di andare a dormire. Questa è una cosa che un mangiatore compulsivo non dice mai. Non lava i denti prima di andare a dormire, perché sa già che si concederà una piccola coccola gustativa sotto le coperte. Si potrebbe pensare che avere i denti puliti non fermerebbe mai un mangiatore compulsivo, ma non è così. Avere i denti puliti ti lascia quel sapore mentoso in bocca che non vuoi sciupare, quella sensazione di pulito che sarebbe un sacrilegio togliere, un po’ come quando bevi l’acqua subito dopo aver bevuto un buon caffè.

Anche se sinceramente io non me ne intendo molto, non bevo caffè se non per educazione. Non ho il culto del caffè e non ho la dipendenza da caffeina. Ho provato, quando ero all’università, a farmi la macchinetta di caffè da due tazze per poter fare una levataccia sui libri, ma mi addormentavo beatamente comunque e il sonno non passava.

Quindi il caffè non mi serve, fondamentalmente. Per stare sveglia basta un energy drink, ovviamente senza zucchero, quando voglio la caffeina invece prendo la coca cola zero con limone, che è la mia droga. Cerco di non berla tutti i giorni, per l’anidride carbonica che c’è dentro che gonfia, però quando è caldo è impossibile non bere qualcosa che apparentemente ti disseta.

Quindi niente, da oggi va così. 94 kg punto e a capo. Ritorno a controllo il 24, quindi ho 15 giorni per rimediare.

Buonanotte.

The day before…

Oggi è stato quasi un successone. Nel senso che sono partita bene, a colazione ho mangiato solo due biscotti e latte e caffè. Ero a pranzo fuori e ho assaggiato poco di tutto. Non ho toccato patatine  e stuzzichini, ho mangiato metà della pasta che mi era stata data e ho preso la cotoletta più piccola , dopo di che ho mangiato i fagiolini e non le patatine fritte. Niente pane. Poi sono tornata a casa e faceva un caldo terribile, io dovevo ancora finire un bel po’ di cose per la scuola. Per fortuna nel frigo c’era una buonissima macedonia che avevo preparato stamattina, senza zucchero, con un cucchiaino di stevia. Per fortuna che c’era quella. Poi però ho cominciato a pensare alla giornata di oggi.
Sono sempre stata brava a cantare, ho avuto da sempre una bella voce, mia madre non mi ha mai voluto appoggiare nel prendere lezioni di canto. Ho imparato da sola a respirare, cantare di diaframma e il resto.
Mia figlia è stata scelta per cantare una canzone nel suo saggio di teatro e mia madre non fa che parlare di quanto sia brava e che deve diventare una cantante, la fa sentire a tutti, la obbliga a cantare a parenti e amici. Non ha mai fatto questo con me, infatti nessuno in famiglia sa che mi piace cantare e che ho una bella voce. Anche per la dieta, si pavoneggiava che le mie figlie stanno facendo la dieta e la modalità etc etc ma come? Io non la sto facendo la dieta? Eh no, perchè tanto io sono un caso disperato, se dice che sto facendo la dieta nessuno ci crede, tanto sono un’ammasso di ciccia informe e basta. Ero lì costipata da una mutanda elastica pancierina che mi ero messa per contenere la pancia, visto che mi sono arrivate a quindici giorni di distanza dalla scorsa volta. Stavo male, avevo caldo.

A casa mi sono sentita male, pensando a queste cose. Così mi è venuta fame e ho finito per mangiare un po’ di frittura. Non tantissima, ma l’ho mangiata. Tanto lo so che domani sarà una disfatta, tra ciclo e sgarri hai voglia! Sembrerò sempre un pachiderma.

Sto davvero a terra. Di quanto sarò ingrassata? Domani lo scoprirò. Oggi è un giorno da dimenticare. Vorrei fregarmene ma non posso. Vorrei avere qualcuno vicino ma non ce l’ho. Sono sola e rimarrò sola.

Progetto (di vita?)

Oggi ho letto di quel palloncino gastrico di silicone che si inserisce nello stomaco tramite l’ingerimento di una capsula per via orale. Ho pensato che sarebbe stata la soluzione ideale per me, che da anni ormai sto combattendo contro l’obesità (e sto fallendo miseramente). Riesco a perdere 10, 20 kg e poi mi scoraggio, perché vedo che non cambia niente, non mi sento diversa, la gente non mi dice che sono dimagrita, mi vedono sempre uguale, io mi vedo sempre uguale, allora mi dico che è tutto inutile, a che servono tutti questi sacrifici? E ricomincio a mangiare. E ri-ingrasso. E si ricomincia daccapo. Cambio specialista, cambio dieta, cammino. Dimagrisco, ingrasso. Cambio di nuovo specialista e dieta, corro. Mi scoraggio, ingrasso. Avrei voluto tanto operarmi, una decina di anni fa, avevo anche fatto tutti gli accertamenti, mi avevano chiamato per il ricovero. Non ci sono andata, perché mia madre e mio fratello si sono opposti con tutte le loro forze, ed io non avrei potuto farcela senza il loro aiuto, perché qualcuno avrebbe dovuto stare con le mie bimbe mentre io ero in ospedale. Essere una mamma single non è facile anche per questo.
E così dopo l’ennesimo dieta e corsa, da gennaio ho perso 12 kg,. Nessuno se n’è accorto, e quando lo dico la gente non mi crede. Pesavo 103,5 kg per 167 cm di altezza, all’ultima pesata ero 91.5. Ma già so di essere ingrassata di nuovo almeno di un paio di chili, perché mi sto scoraggiando per la quantità di tempo che ci sto mettendo a perdere questi maledetti chili e anche perché chiunque è a dieta perde chili più in fretta di me.
Così oggi ho visto questa pubblicità di questo palloncino al silicone. Purtroppo non è gratuito, la procedura non è contemplata dal SSN, e costa circa 2900 euro. E chi ce li ha tutti questi soldi? Ho già un debito di 7000 euro da estinguere in comode rate da 200 euro fino al 2020, due figlie da mantenere, i libri di scuola e dell’università da comprare e poi ci sono le bollette. Il mio stipendio non basta mai, ho comprato anche dei libri per riuscire a gestire meglio i miei risparmi ma non basta.
Poi ho letto che la perdita di peso stimata per un palloncino è di massimo 15 kg in 6 mesi. Beh, se allo stato attuale perdessi 15 kg sarebbe perfettamente inutile, le cose non cambierebbero molto.
Così ho pensato: posso provare a perdere tanti chili quanti ne servono per arrivare ad 80, nel frattempo cerco di risparmiare tanto per potermi permettere di ingerire quel dannato palloncino, così che alla fine riuscirei a diventare almeno 65 kg, che è un peso più che accettabile. Magari riuscissi a pesare 65 kg…
Ho letto un libro che si chiama “102 kg sull’anima” e Francesca Sanzo dice che scrivere è terapeutico quando si cerca di perdere peso. Così ho pensato ad un diario di bordo, che sia online, non scritto su un foglio o su un documento di testo. Credo che sia più difficile che si legga questo scritto online che in un documento word del mio hard disk. Oggi è il primo giorno, lunedì ho la pesata dallo specialista.
Speriamo bene. Buonanotte. Hope