la commessa

Ogni volta che andavo a comprare qualcosa mi faceva grossi sorrisi e sguardi interessati. Oggi le ho lasciato il mo numero dicendole di chiamarmi dopo il lavoro. Lei lo ha fatto e ci siamo messi d’accordo che sarebbe venuta nel mio ufficio per bere qualcosa dopo il lavoro. Alle 20.00 lei mi raggiunge. E’ molto bassa, quasi una nana, tondetta, bel viso con occhi chiari e bocca piccola e carnosa. Capelli castano chiari tagliati corti. Circa 50 anni. Non indossa più la divisa del super ma un jeans e un maglione blu. Le mostro l’ufficio ormai vuoto. Poi nel mio ufficio mi appoggio alla mia scrivania e la tiro a me. La bacio e le lascio scivolare la lingua in bocca a incontrare la sua. Le mie mani si fanno strada sotto il maglione e poi verso il culo. Lei fa scorrere una mano sul mio pacco già duro. Libero la scrivania buttando le cose a terra mentre lei si toglie il maglione rivelando un grosso seno. Si sdraia sulla scrivania e io mi chino su di lei a leccarle i grossi capezzoli mentre cerco di slacciarle i jeans. Non riesco nell’operazione e quindi mi dedico solo a spogliarla. Via le scarpe da ginnastica e poi i pantaloni e gli slip. Ha due grosse gambe ma ben disegnate che portano ad un sesso peloso e scuro. Come mio solito voglio assaggiarlo e ci poso la bocca e la lingua. E’ umido e odora di detergente intimo. Lo apro per trovarci un grosso clitoride. Lecco e succhio con impegno e presto sento i suoi umori coprire il profumo del detergente. Lei ansima in maniera veramente oscena. Mi fermo e mi tolgo i pantaloni e le mutande e prendo dalla scrivania i preservativi. Lei si mette seduta e con le mani mi massaggia il sesso. Le do il preservativo e lei con grande esperienza me lo mette. Lei si sdraia nuovamente e io le infilo il sesso nel suo. Mi godo la sua apertura aprirsi al passaggio del mio sesso. Inizio a muovermi e lei accompagna il movimento. Ben presto diventa più ritmato e la tengo stretta per i fianchi. Lei ansima pesantemente intervallando con incitazioni fino a quando viene con un ululato ed un invito a fare altrettanto. Cosa che poco dopo faccio fino a piegarmi su di lei.

la collega che mi vuole sedurre

Siamo ad una noiosa conferenza con aperitivo, io e lei seduti accanto in ultima fila. Mentre penso ad altro i miei occhi restano fermi sulle sue scarpe, stivaletti bassi con tacco 10. Lei lo nota. Con noncuranza muove il piede e con la mano si accarezza la gamba accavallata dalla caviglia fino a sopra il ginocchio spostando di qualche centimetro la gonna. Lo fa una seconda volta più lentamente. La mano si delicata sulle gambe coperte da spessi collant scuri. Distolgo lo sguardo e lo poso sul relatore. Lei mi guarda velocemente e posa la mano a pochi millimetri dalla mia. Senza guardarla metto la mia mano sulla sua. Rimaniamo così per qualche istante fino a quando lei avvicina la sua mano e la mia alla sua gamba e le copre con il cappotto. La mia mano scivola sulla sua gamba lenta e si ferma. Dopo c’è il cocktail. Beviamo qualche bicchiere di prosecco. Qualche saluto di circostanza. Le sussurro che mi sono annoiato e che vado a vedere com’è l’albergo. Lei risponde che è curiosa anche lei. Entriamo in ascensore e schiaccio un piano a caso. Appena si chiudono le porte la bacio con foga e lei ricambia. La spingo contro la parete dell’ascensore. Sento il suo grosso seno contro di me e le mie mani risalgono la sua gonna. Le porte si aprono. Usciamo e percorriamo il corridoio fino ad un ripostiglio. Entriamo. Ci baciamo con ancora più forza. Le mie mani lottano per abbassarle i collant e le sue abbassano la mia zip cercando il mio sesso già turgido. Mi inginocchio per abbassarle meglio i collant e gli slip, dato che dato le sue forme generose non rendono agevole l’operazione. Appena le libero il sesso vedo che la folta peluria è ben curata e che emana un forte odore misto di sudore, urina e sesso. Sono veramente eccitato. Prima che la baci. Lei mi dice di alzarmi. Mi sussurra all’orecchio che li è troppo complicato. Si tira su i collant e si inginocchia. Rapidamente mi slaccia i pantaloni e abbassa le mutande. Mi copre il sesso di rapidi baci. Sento la sua lingua scorrere sul glande prima di sentire le sue labbra inghiottirlo. Non so quanto tempo passa. Ogni volta che sto per venire lei rallenta per poi ricominciare. Sto per venire. La faccio alzare e glielo dico. Lei mi bacia profondamente e si inginocchia di nuovo. Questa volta sembra voler ingoiare l’intero sesso e mentre pompa sento il suo risucchio. Pochi secondi ed esplodo nella sua bocca. Una. Due. Tre. Quattro volte. Lei continua e massaggiandomi i testicoli segue una quarta e una quinta. Le gambe non mi reggono. Lei si rialza mantenendo le mani sul mio sesso. E mi dice: sai di menta. Riapro gli occhi ed il suo viso è di fronte al mio. Ha l’aria soddisfatta. Prendo la sua testa far le mani e la bacio profondamente. La penetro più che posso con la lingua sentendo forte il sapore del mio sperma.