La pioggia è la parte oscura di me. M’inquieta. E quando scroscia improvvisa e scopre le mie vulnerabilità sono sempre senza ombrello alla ricerca di un riparo. Da sotto il cornicione osservo la rabbia repressa che non dà tregua e mina il mio precario nascondiglio. Urla, impreca, sferza per costringermi alla resa poi si placa
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È di un giorno fa la notizia che il film “Io capitano”, di Matteo Garrone è candidato per l’Italia agli Oscar per il miglior film internazionale. Ieri, quando sono uscita dal cinema, dopo la proiezione, ero visibilmente commossa convinta di aver assistito a un autentico capolavoro per la capacità di Garrone di stemperare l’aura cupa
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l mio buongiorno domenicale si apre con i versi della poetessa americana, scomparsa nel 2019, Mary Oliver. L’ho scoperta nel mio girovagare tra la poesia del mondo, dove non finisco mai di scoprire e stupirmi. La sua poesia è chiara, immediata, priva di orpelli abbellitivi: il suo è uno sguardo sul mondo del quale percepisce
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Uno scavo continuo e sofferente dentro di sé, quando la visione del reale scavalca e sommerge gli ideali dei quali si era nutrito, oltre a un profondo sentimento religioso. Il paradiso perduto, per lui rappresentato dal grembo materno, diventa struggimento doloroso nella consapevolezza che quel mondo, quel giovinetto che pure era cresciuto nella bellezza intatta
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La grande poetessa, scrittrice americana Adrienne Rich, di origini ebee da parte di padre, nata nel ’29, a Baltimora, per tutta la vita andò alla ricerca di un’identità che la spogliasse degli artifici e l’ipocrisia di un “politicamente corretto” che non le corrispondeva, lei che prima di potersi riconoscere lesbica, fu moglie e madre, così
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Sull’ultimo numero della rivista di poesia e critica letteraria “Euterpe”, il numero 32, che aveva come tema “Poeti e scrittori nascosti e dimenticati”, è contenuto anche un articolo di Loretta Fusco sulla poetessa Piera Oppezzo che vi invitiamo a leggere. PIERA OPPEZZO: UNA FERMA UTOPIA
A proposito degli orrori di Auschwitz, sembra impossibile che qualcuno riuscisse ad alimentare la speranza di uscirne vivo e ad affidarsi a Dio. È il caso di Etty Hillesum, morta ad Auschwitz nell’autunno del 1943, fine intellettuale ebrea nata in Olanda, dalla vita piena e ricca che riuscì non a dare un senso al non
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Confesso che lo scetticismo con cui ho sempre guardato ai vaccini in generale nasce in buona parte da un inconscio rifiuto all’idea di vaccinarmi, essendo convinta che un buon sistema immunitario, a meno che non sia compromesso da patologie, reagisce da solo agli attacchi di malattie comuni come ad esempio l’influenza. E infatti fino
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Se l’è andata a cercare, riferito a donne vittima di stupro è ormai diventato uno slogan, tanto più orribile quanto più riferito a donne da donne stesse che in una sorta di regressione o forse mai avvenuta emancipazione restano inchiodate a un ruolo di passività e sottomissione. Donne che deplorano il burka fisico e mentale
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