DIO E’ AMORE (1Giovanni 4,7-16).

  •  DIO E’ AMORE (1Giovanni 4,7-16).

     Dio è Amore onnipotente: La Vita d’Amore di Dio è onnipotente, sapendo che l’Onnipotenza è la capacità di Dio di fare da nulla (=creare), di mantenere dal nulla (= sostenere) e di eliminare nel nulla (=annientare) la Realtà dell’Esistenza: è questa la massima potenza, alias l’onnipotenza!

     I PROFETI.

     I profeti, esprimendo la lenta maturazione del popolo ebraico, intuiscono che il Dio “Santo”, malgrado la sua alterità assoluta, è entrato in relazione con noi, ha cercato la comunione con l’uomo.

     Solo Israele, infatti, nelle culture del mediterraneo e del Medio Oriente, ha intuito (con “l’Alleanza”) che è possibile una comunione di vita con il Dio ineffabile e unico.

     È così che troviamo nel Deuteronomio, Rivelazioni sorprendenti di Dio sul Popolo ebraico, quali:

     “Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore, tuo Dio: il Signore, tuo Dio, ti ha scelto per essere il suo popolo particolare fra tutti i popoli che sono sulla terra” (Dt 7,6).

     Il popolo scopre di essere ‘proprietà’ del Dio tre volte santo.

     Ed allora come rispondere? Come partecipare fin da quà alla sua ‘santità’? Per questo è lentamente sorta la Legge, per essere certi di camminare nelle vie di Dio. Per questo c’è un tempio con il suo culto, per rendere onore al Dio Santo ed entrare in comunione con Lui. Per chiedere la Sua misericordia.

     Se dunque non si partecipa all’onnipotenza infinitamente creatrice del vero Dio, allora più potenti si è, come satana\lucifero,…etc., più MALVAGI, “CAPTIVI , “PRIGIONIERI DEL MALE si diventa:

     Prosegue, infatti, Gesù rivolgendosi in preghiera al Padre dalla Terra, con riferimento speciale ai Suoi Discepoli:

     “Essi hanno conosciuto che tutte le cose che mi hai dato vengono da te poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io provengo da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato e prego per loro; Io non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dato, perché sono tuoi.

     Tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro.

     Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a Te. Padre santo, conservali nel tuo Nome, quelli che Tu mi hai dato, affinché siano Uno, come noi. Mentre io ero con loro [nel mondo], io li conservavo nel tuo Nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione, affinché la Scrittura (la Parola scritta di Dio) fosse adempiuta.”.

     “Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché gioiscano pienamente della mia gioia (ndr.: la gioia o beatitudine divina costituisce il sentimento intramontabile della Vita trinitaria di Dio dentro Dio). Io ho dato loro la tua Parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo (non sono cioè mondani), come io non appartengo al mondo.”

     Prosegue Gesù:

      Non prego che Tu li tolga dal mondo, ma che li preservi dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo: santificali nella Verità: la tua Parola è Verità (ndr.: Poiché il mondo senza Dio è un inferno terrestre, Gesù prega Dio\Padre non perché i Suoi Discepoli siano tolti dal mondo ma perché siano preservati dal maligno, non facendo il male ma il Bene che ha testimoniato loro.”.

       VICE

IL PARADISO DI UN’ANIMA.

  • IL PARADISO DI UN’ANIMA.

    PREMESSA.

    Se l’Umanità – che Dio creandola aveva fatto dal nulla a Sua immagine e somiglianza – fosse rimasta tale nell’Eden evitando di ascoltare satana, () non sarebbe stata ridimensionata () cadendo dal Paradiso di Eden in questo mondo senza Eden, nonché incline al male oltre che crocifisso e mortale, per il quale purtroppo bisogna ancora passare per raggiungere per sempre il Paradiso di Eden dal quale siamo caduti ed al quale bisogna che tendiamo.

  • Sant’Agostino non chiede a chi rimane sulla Terra di soffocare il dolore ma di trasformarlo, ci invita a credere nella vita dopo la morte, ad immaginare un mondo parallelo plasmato di luce e di amore, di provare con gli occhi dell’anima a vederlo questo mondo invisibile.

  • E’ l’anima stessa di chi ci ha lasciato a chiederci di non piangere, a mostrarci la serenità del luogo in cui è approdato dicendo:

  • Se mi ami non piangere!
    Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo, se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento in questi orizzonti senza fine,
    e in questa luce che tutto investe e penetra,
    tu non piangeresti se mi ami.

  • Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio,
    dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.
    Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli
    al confronto. Mi è rimasto l’affetto per te:
    una tenerezza che non ho mai conosciuto.
    Sono felice di averti incontrato nel tempo,
    anche se tutto era allora così fugace e limitato.

    Ora l’amore che mi stringe profondamente a te,
    è gioia pura e senza tramonto.
    Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi,
    tu pensami così!
    nelle tue battaglie,
    nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine,
    pensa a questa meravigliosa casa,
    dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme,nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.
    Se mi ami, non piangere…”

    Coloro che amiamo, ma che abbiamo perduto, non sono più dove erano, ma sono sempre dovunque noi siamo.

    Dio è amore: Egli vive in se stesso la pienezza della comunione come Trinità e trabocca questo amore sulle sue creature. A quanti lo accolgono dà il potere di amare. E il suo è un amore gratuito, che libera da ogni paura e timidezza.

    Perché poi si realizzi la promessa della reciproca comunione: noi in Dio e Dio in noi, occorre però “rimanere” in questo stesso amore attivo, dinamico, creativo. Per questo i discepoli di Gesù sono chiamati ad amarsi gli uni gli altri, a dare la vita, a condividere i propri beni con chiunque sia nel bisogno. Con questo amore la comunità rimane unita, profetica, fedele.

    Dio è amore; chi rimane nell’amore, rimane in Dio e Dio rimane in lui”.

    È un annuncio forte e chiaro!

    VICE

VOLARE ALTISSIMO

  • VOLARE ALTISSIMO

    Dio mantiene sempre le sue promesse. E’ scritto nella Bibbia, in 2 Corinzi 1:19,20 “….Cristo Gesù…. non è stato ‘sì’ e ‘no’; ma è sempre stato ‘sì’ in Lui.

  • Infatti tutte le promesse di Dio hanno in Lui il loro Si

  • Dio non ritira né cambia mai le Sue promesse. E’ scritto nella Bibbia, nel Salmo 89:34 “Non violerò il mio patto e non muterò quanto ho promesso”

  • Nessuna delle promesse di Dio resta incompiuta. E’ scritto nella Bibbia, in Giosuè 23:14 “…riconoscete dunque con tutto il vostro cuore e con tutta l’anima vostra che neppure una di tutte le buone parole che il Signore, il vostro Dio, ha pronunciate su voi è caduta a terra; tutte si sono compiute per voi; neppure una è caduta a terra.”

  • Ci è stata promessa la vita eterna. E’ scritto nella Bibbia, in 1Gv 2:25 “Questa è la promessa che egli ci ha fatta: la vita eterna.”

  • Dio può fare l’impossibile. E’ scritto nella Bibbia, in Luca 18:27 “Egli (Gesù) rispose: Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio.”

  • Ci sono stati promessi cuori e desideri nuovi. E’ scritto nella Bibbia, in Ezechiele 36:26 “ Vi darò un cuore nuovo, e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne.”

Egli ci ha promesso il perdono. E’ scritto nella Bibbia, in 1 Giovanni 1:9 “Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.”

  • Egli ci ha promesso il frutto dello Spirito.

  • E’ scritto nella Bibbia, in Galati 5:22 “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo.”

  • Egli ci ha promesso la liberazione dalla paura. E’ scritto nella Bibbia, nel Salmo 34:4 “Ho cercato il Signore, ed egli m’ha risposto; m’ha liberato da tutto ciò che m’incuteva terrore.”

  • Dio ha promesso la salvezza per i nostri figli. E’ scritto nella Bibbia, in Isaia 49:25 s.p. “Io combatterò contro chi ti combatte, e salverò i tuoi figli.”

  • Ci è stato promesso lo Spirito Santo. E’ scritto nella Bibbia, in Luca 11:13: “Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!”

  • Tutte le nostre necessità saranno soddisfatte. E’ scritto nella Bibbia, in Filippesi 4:19: “Il mio Dio provvederà abbondantemente a ogni vostro bisogno secondo la rettamente.” Ha promesso saggezza. E’ scritto nella Bibbia, in Giacomo 1:5 “Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data.”

  • Dio ha promesso pace. E’ scritto nella Bibbia, in Isaia 26:3 “A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, perché in te confida.”

  • Dio ha promesso una via d’uscita dalla tentazione. E’ scritto nella Bibbia, in 1 Corinzi 10:13 (NR): “Nessuna tentazione vi ha colti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscirne, affinché la possiate superare.”

  • Abbiamo la promessa di salute e guarigione. E’ scritto bella Bibbia, in Geremia 30:17 (NR): “Ma io medicherò le tue ferite, ti guarirò delle tue piaghe……”

  • Dio ha promesso protezione dal male e dal pericolo. E’ scritto nella Bibbia, nel Salmo 91:10 (NR): “Nessun male potrà colpirti, né piaga alcuna s’accosterà alla tua tenda.”

  • La Bibbia promette che il defunto vivrà di nuovo. E’ scritto nella Bibbia, in Giovanni 5:28,29 (NR): “Non vi meravigliate di questo; perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio.”

  • Gesù ha promesso che ritornerà. E’ scritto nella Bibbia, in Giovanni 14:2,3 (NR): “Nella casa del Padre mio ci son molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove son io, siate anche voi.”

  • Egli ha promesso la fine della morte, del dolore e della sofferenza . E’ scritto nella Bibbia, in Apocalisse 21:4 (NR): “Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate.

  • In Cristo siamo tutti uniti. E’ scritto nella Bibbia, in Galati 3:28 (NR): “Non c’è qui né Giudeo né Greco; non cè né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù.”

  • Il razzismo è un peccato. E’ scritto nella Bibbia, in Giacomo 2:8,9 (NR): “Certo, se adempite la legge come dice la Scrittura: ‘Ama il tuo prossimo come te stesso ’, fate bene; ma se avete riguardi personali, voi commettete un peccato e siete condannati dalla legge quali trasgressori.”

  • Tutti gli uomini hanno lo stesso sangue. E’ scritto nella Bibbia, in Atti 17:26 p.p. (NR): “Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra.”

  • Dio accetta persone di ogni razza, cultura e nazione. E’ scritto nella Bibbia, in Atti 10:34,35 (NR): “Allora Pietro, cominciando a parlare, disse: In verità comprendo che Dio non ha riguardi personali; ma che in qualunque nazione chi Lo teme e opera giustamente Gli è gradito.”

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LA VIA CRISTIANA AL CIELO.

LA VIA CRISTIANA AL CIELO.

Poiche’ Dio è onnipotenza assoluta d’Amore, può cioè creare (= fare dal nulla), mantenere dal nulla ed eliminare nel nulla la realtà dell’esistenza, vale a dire questo UNIVERSO ed altri ancora all’infinito (Gn2,7; 21-22), ben si comprende allora che la grande Speranza cristiana dell’Umanità è quella di imitare Gesù Cristo che in questo mondo ascese al Padre in Corpo, Anima e Divinità: così come – appresso al Figlio – la Madre, Maria, la quale, alla fine del corso della sua Vita terrena, viene assunta in Cielo, ossia nella dimensione divina del Padre accanto al Figlio, in corpo anima e pienezza di Santità…

Nel 1910 il gran Cuore di fra Pio da Pietrelcina gli faceva scrivere di “essersi più volte offerto vittima al Signore scongiurandolo di voler versare su di lui i castighi che sono preparati sopra i poveri peccatori e sulle anime purganti, anche moltiplicandoli sopra di lui purché (Dio) converta e salvi i peccatori ed ammetta presto in Paradiso le anime del Purgatorio”.

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COME DIO SI RIVELA.

COME DIO SI RIVELA.

Finché, più di 2000 anni fa, il Figlio unigenito dell’Unitrino Dio non si è reso presente sulla Terra incarnandosi e nascendo dalla Vergine Madre Maria, Dio per rivelarsi si avvaleva dei profeti, i quali non solo comunicavano il Pensiero divino ma operavano pure nel Suo Nome degli Atti d’onnipotenza chiamati Miracoli d’Amore, che sono propri di Dio e ne connotano l’esistenza certissima.

Si tratta della capacità divina di creare (=fare dal nulla), di sostenere dal nulla e di eliminare nel nulla la realtà dell’Esistenza: è questa l’onnipotenza divina o miracolo d’Amore.

Nell’ambito di questo periodo della Storia del Mondo chiamato Testamento antico, vari Profeti avevano profetato circa la venuta sulla Terra del Profeta dei profeti, della Persona divina, cioè del Figlio unigenito di Dio, chiamato Gesù (=Yahweh è salvezza”=Dio ) che incarnandosi e nascendo miracolosamente da Maria rimasta sempre vergine, si faceva anche Uomo allo scopo di redimere e salvare l’umanità dai suoi peccati mortali commessi su istigazione di satana, il maligno: nemico irreversibile di Dio e dell’Uomo.

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COME AVVENNE AL TEMPO DI NOE’. IL DILUVIO UNIVERSALE E DINTORNI.

COME AVVENNE AL TEMPO DI NOE’. IL DILUVIO UNIVERSALE E DINTORNI.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

Come avvenne al tempo di Noè, così sarà alla fine del mondo nei Giorni del Figlio dell’uomo durante la la Sua Parusia finale:
mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè il giusto e quelli che stavano con lui si salvarono, entrando nell’arca, dal diluvio universale, che Dio aveva mandato per cercare di salvare in exstremis l’umanità senza Dio del mondo.

Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano;
ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti”.

Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si rivelerà.
Questo Giorno che farà parte dei tempi della fine.

In quel tempo, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro.
Ricordatevi della moglie di Lot.

Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà.

Vi dico: nella notte (della fine dei tempi) due si troveranno in un letto: l’uno verrà preso (=accolto per sempre da Dio per il Cielo) e l’altro (lasciato per sempre da Dio per l’inferno);
due donne staranno a macinare nello stesso luogo:
l’una verrà
(presa per sempre da Dio per il Cielo) e l’altra (lasciata per sempre da Dio per l’inferno)”.

Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi».

Dunque, coloro che verranno “lasciati” da Dio, vale a dire quelli che Gesù chiama il cadavere, il quale sarà preda degli avvoltoi, ossia dei diavoli per l’inferno, sono quelli destinati all’inferno in quanto lasciano questo mondo in peccato mortale conosciuto come tale...(Luca17,26-37)

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COME NASCE LA CHIESA INDIVISIBILE DI CRISTO.

COME NASCE LA CHIESA INDIVISIBILE DI CRISTO.

Gesù ammaestra i Suoi Discepoli affinché insegnino alla folla (Mt 5,1).

Chi sono i Suoi Discepoli che a loro volta devono ammaestrare la folla trasformandosi in Apostoli, inviati cioè di Cristo?

Sono soprattutto coloro che seguono Gesù a tempo pieno, vale a dire i Dodici al tempo di Gesù ed i Sacerdoti di Cristo dopo Cristo ed ai tempi nostri, i quali fanno parte della Sua Chiesa.

LA PENTECOSTE CRISTIANA.

La “Pentecoste cristiana”, è il giorno in cui lo Spirito Santo che è Dio scende ‘sui discepoli di Gesù.

E’ il giorno in cui è nata la Chiesa indivisibile di Cristo.

L’accaduto viene riportato nella Bibbia al capitolo 2 degli Atti degli Apostoli.

Quel giorno, lo Spirito\ Dio scese sui primi 120 seguaci di Gesù, che iniziarono a parlare ad alta voce, in tutte le lingue del mondo di allora: segno miracoloso della Verità e dell’universalità del Vangelo di Cristo.

Ci fu un tale trambusto che migliaia di persone che erano a Gerusalemme, uscirono per vedere cosa stesse succedendo. Di fronte alla folla riunita, Pietro pronunciò il primo messaggio evangelico e “quel giorno furono aggiunte a loro circa 3000 persone” (Atti 2:41).

Fra alterne vicende Il numero di seguaci del Vangelo è cresciuto a partire da quella prima domenica di Pentecoste cristiana.

Certo sappiamo bene che, sia al tempo di Gesù – come anche dopo, fino a noitra i discepoli “a tempo pieno“ di Gesù, ossia tra i sacerdoti della Chiesa di Cristo, ci sono anche i Giuda, che, purtroppo, dando cattivo esempio, non solo ritardano il compimento del Regno dei Cieli ma rischiano pure di far perdere le anime loro affidate.

Ad oggi, infatti, il termine “fariseo” nel linguaggio parlato non denota più un membro della setta religiosa ebraica, ma piuttosto una persona falsa, cattedratica, che guarda più alla forma delle proprie azioni e di quelle degli altri piuttosto che alla loro sostanza soprattutto se si dice appartenere al Clero regolare (cfr.: Mt 23,27-32).

Spesso – ahimè molto spesso! – i sacerdoti di Cristo non vestono l’abito talare quasi l’avessero a spregio, e si incade così nell’inosservanza della raccomandazione papale emanata a suo tempo da Giovanni Paolo Secondo, che in proposito osserva:

La cura dell’amata diocesi di Roma pone al mio animo numerosi problemi, tra i quali appare meritevole di considerazione, per le conseguenze pastorali da esso derivanti, quello relativo alla disciplina dell’abito ecclesiastico!”.

Non si dimentichi, peraltro, che Gesù aveva detto a Pietro: “tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.

A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli.”.

Vade Retro satana” (Mt 16,23)

Certamente Gesù dà a Pietro, CONFERISCE cioè ai Suoi Sacerdoti, le Chiavi che aprono le Porte del Regno dei Cieli; non quelle che aprono le porte spesso immonde della terra! Attenzione, quindi, quali porte si aprono e se le vie che si percorrono non siano quelle larghe sconsigliate da Cristo.

Si ricordi sempre quello che aveva detto Gesù a Pietro dopo avergli assegnato il primato tra gli apostoli attraverso i simboli della pietra, delle chiavi e del potere di “legare e sciogliere” (Matteo 16,13-20): «Lungi da me, Satana!».

L’apostolo aveva reagito in maniera veemente quando Gesù aveva fatto balenare il destino che lo attendeva a Gerusalemme nell’abisso della Passione e della morte in Croce: «Signore, questo non ti deve accadere mai!». E Cristo gli aveva opposto un rifiuto netto, paragonandolo addirittura a satana (Mt 16,23).

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IL COMPORTAMENTO CRISTIANO IN QUESTO MONDO.

IL COMPORTAMENTO CRISTIANO IN QUESTO MONDO.

E’ scritto in Matteo 25,31-46:

31 Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria.32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete e ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi demoni 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».

Virfi

VITA ETERNA E PAURA.

VITA ETERNA E PAURA.

Questa è la Vita eterna: che conoscano Te, il solo vero Dio, e colui che Tu hai mandato, tuo Figlio Gesù Cristo (Giovanni 17,3).

NON ABBIATE PAURA.

La paura è nemica della nostra vita cristiana che è felicemente eterna.

Gesù descrive tre situazioni tipiche che i Discepoli – veri Cristiani – si troveranno ad affrontare e per le quali non devono aver paura.

Anzitutto, la prima, l’ostilità di quanti vorrebbero zittire la Parola di Dio, edulcorandola, annacquandola, o cercando di mettere a tacere Coloro che l’annunciano.

La seconda difficoltà che i missionari di Cristo incontreranno è la minaccia fisica contro di loro, cioè la persecuzione diretta contro le loro persone, fino al martirio.

Quanti cristiani sono perseguitati anche oggi in tutto il mondo! Soffrono per il Vangelo con amore, sono i martiri dei nostri giorni.

Il terzo tipo di prova che i Discepoli di Cristo potranno fronteggiare consiste nella sensazione dell’abbandono di Dio.

Anche qui non bisogna avere paura, purché pur attraversando queste e altre insidie, la vita dei discepoli è saldamente nelle mani di Dio, che ci ama e ci custodisce in santità per sempre se non lasciamo questo mondo con l’anima impenitente di peccato mortale conosciuto e praticato come tale.

Dice infatti Gesù:

Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui (=satana) che ha il potere di far perire e l’anima immortale e il corpo risorto nella Geenna” ovvero all’inferno per sempre (Mt10, 28).

VICE

LETTERA DAL PARADISO

LETTERA DAL PARADISO

Ecco una visione mistica di Sant’Agostino che descrive l’Eden o Paradiso terrestre immaginando di inviare una lettera da lassù a quaggiù ad una persona cara:

Se mi ami non piangere!
Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo, 
se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento in questi orizzonti senza fine, e in questa luce che tutto investe e penetra, tu non piangeresti se mi ami.

Quì si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio, dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli al confronto.

Mi è rimasto l’affetto per te: una tenerezza che non ho mai conosciuto.
Sono felice di averti incontrato nel tempo, anche se tutto era allora così fugace e limitato.

Ora l’amore che mi stringe profondamente a te, è divenuto gioia pura e senza tramonto, mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi, tu pensami così!
Nelle tue battaglie, nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine, pensa a questa meravigliosa casa, dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme, nel trasporto più intenso, alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.’’