LA TRAGEDIA DEL FEMMINICIDIO: UN FLAGELLO SOCIALE CHE RICHIEDE AZIONI URGENTI

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By Martina Servidio

I recenti fatti di sangue (Cisterna di Latina…) hanno drammaticamente riproposto all’attenzione della collettività il triste fenomeno della violenza sulle donne. Con due miei precedenti articoli del 24/11/2020

https://www.lamacinamagazine.it/25-novembre-contro-la-violenza-sulla-donna/

e del 07/2021

https://www.lamacinamagazine.it/8-marzo-basta-con-le-mimose/

affrontai questa tematica stigmatizzandola; forse è il caso di riportarla alla luce.

Il femminicidio, definito come tale, è l’omicidio di una donna a causa del suo genere e rappresenta una delle forme più estreme e riprovevoli di violenza di genere. È una tragedia che si ripete in tutto il mondo lasciando dietro di sé dolore, distruzione, sgomento e disperazione. Questo fenomeno, purtroppo, non conosce confini geografici, culturali o socio-economici; colpisce donne di ogni etnia, classe sociale e provenienza.

Le radici del femminicidio, consolidate nel tempo, affondano nelle profonde disuguaglianze di potere tra uomini e donne, alimentate da norme sociali patriarcali che relegano le donne a uno status di inferiorità e soggezione. La violenza domestica, l’abuso psicologico, l’oppressione economica e la discriminazione sistemica sono solo alcune delle manifestazioni di questa disuguaglianza strutturale.

In molti casi il femminicidio è il culmine di un percorso di violenza che inizia “in sordina” con l’isolamento della vittima, prosegue in maniera crescente con minacce e abusi di vario genere e termina con l’omicidio. Nella maggior parte dei casi le donne vengono uccise da partner intimi o ex partner che non si rassegnano e cercano ancora di esercitare il loro controllo e dominio fino all’estremo limite.

Le conseguenze del femminicidio non si limitano alla vittima diretta ma si estendono a familiari, amici e alla comunità tutta. I bambini che assistono alla violenza domestica sono particolarmente violentati, vulnerabili e possono subire profondi traumi sia fisici che psicologici, duraturi nel tempo, che influenzano il loro sviluppo emotivo e psicologico.

Affrontare efficacemente il femminicidio richiede un impegno congiunto da parte di tutti noi, singolarmente, per prendere coscienza del fenomeno, rigettarlo e condannarlo, impegno da parte dei governi, istituzioni, forze dell’ordine e organizzazioni della società civile. È fondamentale promuovere e diffondere la cultura del rispetto e della parità di genere fin dalla più tenera età attraverso programmi educativi nelle scuole e campagne di sensibilizzazione pubblica, contrastare la “banalizzazione” e la “giustificazione” della violenza di genere ma è fondamentale che sia in primis la famiglia ad educare al rispetto della parità di genere. 

E’ inoltre cruciale rafforzare le leggi e i meccanismi di protezione per le vittime di violenza domestica garantendo loro accesso a servizi di sostegno e rifugio sicuri. È indispensabile anche istruire, migliorare la capacità e l’efficacia delle forze dell’ordine e la magistratura nel saper individuare i primi segnali di pericolo e porre in essere gli strumenti per prevenire che il rischio si trasformi in femminicidio.

In conclusione, il femminicidio rappresenta una grave violazione dei diritti umani e una sfida urgente per la nostra società. Solo attraverso un impegno singolo, collettivo e determinato possiamo sperare di porre fine a questa tragedia e creare un mondo in cui tutte le donne possano vivere libere dalla paura e dalla violenza.

Immagine tratta dal Web al solo scopo educativo e non commerciale.

INVITO A PALAZZO MERULANA: ANNI 60 E SPAGHETTI WESTERN

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Giovedí 22 giugno alle ore 18:00, Palazzo Merulana riunirà le ultime glorie del cinema Spaghetti Western per rievocare gli anni 60 in occasione del lancio di

“C’era una volta a Roma”

il nuovo romanzo di Manuel de Teffé.

INVITO A PALAZZO MERULANA: ANNI 60 E SPAGHETTI WESTERN

Presenti a questa anteprima saranno il leggendario regista Enzo G. Castellari, raffigurato in foto, ispiratore di Quentin Tarantino, e l’attore Gianni Garko, indimenticabile “Sartana” dell’epoca.

INVITO A PALAZZO MERULANA: ANNI 60 E SPAGHETTI WESTERN Il romanzo “C’era una volta a Roma” presenta una pagina mai narrata del costume italiano: l’epopea della Dolce Vita travolta dalla rivoluzione del cinema western, il tutto ispirato alle mirabolanti avventure dell’attore romano Antonio de Teffé (padre dell’autore) e di come, sotto lo pseudonimo di Anthony Steffen, divenne protagonista di ben 27 pellicole del genere, tra le quali ricordiamo: Django il bastardoIl pistolero segnato da Dio1000 dollari sul neroUna lunga fila di crociUn treno per DurangoShango la pistola infallibileArriva Sabata.

INVITO A PALAZZO MERULANA: ANNI 60 E SPAGHETTI WESTERN

Anthony Steffen, acclamato protagonista di Spaghetti Western, è celebrato in Francia con libri e DVD e omaggiato da Tarantino in una passata edizione del Festival di Venezia.

Il Romanzo: Roma, 1965, nel pieno della Dolce Vita e delle proteste contro la guerra in Vietnam “Per un Pugno di Dollari” di Sergio Leone ha un successo planetario e lancia un genere esplosivo: il western all’italiana.

Il mondo del cinema è in fibrillazione, la public relations manager dell’Hotel Hilton cerca di convincere il suo uomo ad abbracciare il nuovo filone.

“C’era una volta a Roma” narra le vicende di un aristocratico attore teatrale shakespeariano, un guru di recitazione russa, un regista ebreo di documentari e un anziano imprenditore di grissini con un ultimo grande sogno: trasformare il suo manoscritto segreto nel film “NIENTE DOLLARI PER DJANGO”.

Manuel de Teffé

INVITO A PALAZZO MERULANA: ANNI 60 E SPAGHETTI WESTERN romano, è regista e sceneggiatore. Studia scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma e si diploma in regia cinematografica al M.I.F. di Angelo D’Alessandro. Inizia la sua carriera al Teatro Eliseo come assistente alla regia di Rossella Falk e Michele Placido. Lavora come regista televisivo per Morgan film e Lux Vide. Fonda in seguito Shineout, per la quale scriverà e dirigerà spot, campagne pubblicitarie, documentari e video musicali in tutto il mondo. Negli ultimi anni è stato direttore artistico per il gruppo francese Média-Participations.

Attualmente lavora a Parigi con SAJE distribution e insegna “Storia del Cinema” all’accademia cinematografica Dbima. “C’era una volta a Roma” è il suo primo romanzo.

La serata evento di Palazzo Merulana sarà moderata da Giorgio Pacifici, giornalista RAI.

Per ulteriori informazioni e interviste:

Manuel de Teffé – Tel. 392 7029009

www.manueldeteffe.com

Si ringrazia il Dr. Enzo Vitale; PH concesse dall’autore

IL “MIO” VINITALY 2023

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IL “MIO” VINITALY 2023

Dal nostro redattore Francesco Ragni

SI, il “mio” Vinitaly perché tale lo considero dopo essere stato presente a tutte le sue edizioni interrotte, purtroppo, solo al fermo obbligato causa Covid.

E stato un emozionante ritorno dove c’è stata l’opportunità di rinsaldare vecchie amicizie, degustare i preziosi calici insieme ai tradizionali produttori e fare conoscenza con le nuove proposte.

Vinitaly 2023 il grande ed atteso ritorno di questa 55esima edizione che ha confermato, qualora ce ne fosse stato bisogno, che la nostra tradizione e produzione vinicola non ha pari nel mondo sia in termini di immagine che in termini di fatturato per l’economia italiana.

E’ stata una vetrina internazionale di grande prestigio grazie alla quale i nostri produttori, le nostre cantine, si sono fatti apprezzare dalle migliaia di visitatori appassionati e dagli attenti buyers che sono arrivati da tutto il mondo Cina e Giappone compresi.

IL “MIO” VINITALY 2023

E’ stato un Gran Galà internazionale con la presenza di volti dello spettacolo, di imprenditori nazionali ed internazionali e con la massiccia presenza del vertice delle Istituzioni e ciò dimostra quanta attenzione è dedicata al Vinitaly per la sua importanza nel ben più vasto concetto del Made in Italy sinonimo di autenticità, tradizione, attenzione al particolare.

“Il Veneto è il vigneto più grande d’Italia e rappresenta il 36% dell’export nazionale” e, con una punta di giustificato orgoglio, il Governatore Luca Zaia prosegue “ Vinitaly ha superato la Fiera Internazionale dei vini e liquori di Dusseldorf  e questo grazie all’impegno dei giovani” ; questa è stata l’Edizione del secolo”

Le parole della Premier Giorgia Meloni durante la visita “E’ un dovere sostenere questo settore perché funziona anche grazie alla capacità di unire tradizione e modernità, vi è racchiusa una storia, una letteratura, una filosofia del vino, questo è un vero e proprio Liceo, il Liceo del Made in Italy che ha una capacità di sbocco professionale più alta rispetto ad altri corsi di formazione”

Siamo certi che la nostra eccellente produzione vinicola, malgrado alcuni “attacchi” tesi a frenare, forse per cause commerciali, la sua indiscussa fama sappia sempre più affermarsi grazie alla sua qualità.

Grazie

Servizio Fotografico di Francesco Ragni

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LA SCUOLA PIO IX e IL SUO CONCORSO LETTERARIO

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  LA SCUOLA PIO IX e IL SUO CONCORSO LETTERARIO 

“Il Pio IX , l’Arte della scrittura e del pensiero”

Da molti anni abbiamo il piacere di organizzare e realizzare Concorsi Letterari che, fino ad ora, hanno suscitato interesse, presenza attiva e partecipanti di ottimo profilo culturale.

Superati velocemente i primi momenti di incredulità dovuti alla indubbia “novità” di realizzare un Concorso destinato esclusivamente agli studenti ci siamo dedicati a ritagliare un Regolamento che racchiudesse alcuni principi cardine e cioè:

  • obiettivi ambiziosi ma raggiungibili da tutti, altrimenti che Concorso è?
  • giuria di alto profilo culturale, in numero dispari e non docente degli stessi partecipanti:
  • argomenti assegnati, certamente attuali e importanti: l’ecologia, la salvaguardia della natura, il bullismo.

Coordinatrice del progetto e Presidente di Giuria è stata la Prof.ssa Martina Maggio che ringrazio per la sua costante e preziosa attenzione nei riguardi della nostra necessaria presenza, inusuale in ambito scolastico.

Ringrazio vivamente la Giuria costituita dai Prof:

  • Domenico Cerrato;
  • Valerio Cruciani;
  • Ilaria Saccares;
  • Alessandra Bortone

che hanno partecipato attivamente e con entusiasmo alla realizzazione del Concorso.

Non può non essere menzionato, ed al quale rivolgo il mio vivo apprezzamento, Fratel Andrea per aver colto immediatamente il valore aggiunto che il Concorso Letterario rappresentava per la Scuola Pontificia Pio IX

Nel mosaico dell’offerta formativa, che già custodisce altri ed alti valori ed attività, si inserisce questo nuovo tassello culturale che conferma la visione del Pio IX con uno sguardo rivolto al futuro ma che poggia su solide basi consolidate nel tempo.

Come notazione di servizio possiamo anticipare ai concorrenti che la Giuria ha completato la valutazione di tutte le opere e che, a breve, saranno svelati i risultati.

Grazie a tutti i partecipanti che hanno affrontato per la prima volta le “regole” previste da un Concorso – nel nostro caso Letterario – che si discosta, sia concettualmente che praticamente, da un normale compito in classe; il futuro professionale dei partecipanti li vedrà sempre più spesso candidati per Concorsi lavorativi.

Una buona esperienza iniziale, a presto.

 

PH Credit Pio IX ad uso divulgativo non commerciale

 

 

 

IL PIO IX , L’ARTE DELLA SCRITTURA E DEL PENSIERO

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IL PIO IX , L’ARTE DELLA SCRITTURA E DEL PENSIERO

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Un Istituto scolastico a cui affidare i propri figli si misura non solo per la qualità dell’insegnamento di alto profilo, delle attività sociali e sportive che si affiancano alla didattica ma anche da iniziative culturali che gratificano gli alunni e li aiutano ad affacciarsi al mondo che li accoglierà nell’immediato futuro.

Un mondo caratterizzato da valori sempre più labili ma dove, comunque, prevarrà quanto acquisito nel corso degli studi e delle esperienze raccolte.

Ed è proprio questo l’alto valore aggiunto che è racchiuso nel Concorso Letterario “IL PIO IX , L’ARTE DELLA SCRITTURA E DEL PENSIERO”

E’ una iniziativa inusuale per il sistema scolastico, innovativa, che rafforza la coesione tra gli alunni e, cosa più importante, accresce la fiducia nelle proprie capacità ponendoli in un contesto di moderata ed equilibrata competizione.

La classe 5° Primaria della Maestra Martina Maggio è l’apripista del Concorso ideato e condotto dalla stessa maestra che svolge il ruolo di Presidente alla quale si affianca la qualificata Commissione di valutazione degli elaborati costituita da:

  • Prof. Maggio;
  • Prof. Cerrato;
  • Prof. Cruciani;
  • Prof. Saccares;
  • Prof. Bortone

Gli argomenti assegnati sono attuali, importanti e segnano la vita quotidiana di tutti noi:

Bullismo: Storie di quotidiano bullismo;

Inquinamento: Il pianeta non è nostro, è solo in prestito;

Natura: Per fare l’albero…ci vuole il seme

Buon lavoro ragazze e ragazzi.

 

E CHE GIURIA!!

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LA NOSTRA GIURIA!!

CONCORSO “L’ARTE DELLA PAROLA E DELL’ARTE COREUTICA”

Andrea Alesio Presidente di Giuria , Catia Di Gaetano , Martina Servidio Pietro Catalano , Flavio Provini , Ilaria Solazzo , Maurizio Bacconi, Federica Casoli , Maurizio Mancini , Piero Casoli , Gabriele Mazzucco

Riteniamo di aver soddisfatto le giuste aspettative che i concorrenti partecipanti al Concorso Letterario, arricchito con la presentazione di testi teatrali ed esibizioni di Danza, si attendono dai giurati a cui saranno sottoposti i loro componimenti.

Poeti, scrittori, giornalisti, registi e scrittori di testi teatrali, attori, docenti, direttori ed insegnanti coreutici, danzatrici; ciascuno svolge la propria attività professionale che si fonde in maniera equilibrata nel ruolo di giurato.

Equilibriotrasparenzaonestà intellettuale sono valori aggiunti della nostra Giuria.

Auguro un buon lavoro ai nostri giurati ringraziandoli per aver messo a disposizione del nostro Concorso il loro alto profilo etico,  culturale ed artistico.

Ringrazio sin da ora tutti i concorrenti sia i nuovi partecipanti che i fedelissimi.

Torneremo presto per presentare anche i nostri Sponsor.

Il Bando, allegato, può essere consultato e scaricato anche dal portale

https://www.concorsiletterari.net/bandi/concorso-letterario-larte-della-parola-e-dellarte-coreutica-premio-paolo-zilli-5-edizione/

In bocca al lupo a tutti e grazie.

Il presidente

Piero Casoli

CONCORSO LETTERARIO “L’ARTE DELLA PAROLA E DELL’ARTE COREUTICA”

Premio Paolo Zilli – 5° edizione –

REGOLAMENTO

           Il Concorso intende incentivare la diffusione delle Arti, della espressione letteraria e della espressione coreutica.

  • L’Associazione “La Macina Onlus”, in collaborazione con “Il Barnum Seminteatro” indice la quinta edizione del Concorso Letterario Internazionale “L’Arte della parola”;

E’ prevista la quota di iscrizione di Euro 15,00 da versare sul c/c bancario intestato a “La Macina  Onlus” con il seguente IBAN

 IT38 U083 2703 2320 0000 0003 598

Oppure tramite PayPal/Carta di Credito seguendo il link presente su: www.lamacinamagazine.it

  • Ogni autore può partecipare a più di una Sezione con massimo di una opera per ciascuna Sezione; per ogni Sezione aggiuntiva alla prima è previsto un supplemento di Euro 5,00;
  • Al Concorso si partecipa con opere edite o inedite, in lingua italiana o straniera (purché corredate da traduzione in italiano), a tema libero;
  • Fermo restando che la partecipazione è libera per tutti si rammenta che lo scopo precipuo del Concorso è quello di incentivare gli “autori emergenti”; confidiamo che gli autori pluripremiati con una loro opera in altre competizioni letterarie presentino un nuovo componimento;
  • Per opere inedite s’intende mai pubblicate con un codice editoriale ISBN sotto qualunque forma (cartacea, digitale, ebook) e dovranno rimanere tali fino al momento della premiazione;
  • Il Concorso è suddiviso nelle seguenti Sezioni:
  • Sezione A Poesia edita o inedita a tema libero adulti lunghezza max 30 versi, carattere Times New Roman 14 interlinea 1,5;
  • Sezione B Racconto edito o inedito a tema libero adulti lunghezza max 25.000 battute (spazi inclusi), carattere Times New Roman 14 interlinea 1,5;
  • Sezione C Testo di un corto teatrale, adulti, edito o inedito a tema libero. Numero dei personaggi: nessuna limitazione. Testo costituito da un minimo di 10 cartelle editoriali e massimo 15 (N.B. cartella editoriale=pagina con 1800 battute), carattere Times New Roman 14 interlinea 1,5;
  • Sezione D Testo a tema: la Danza nelle sue varie espressioni (classica, moderna, contemporanea, break dance, Hip Hop…);
  • Le opere dovranno pervenire entro il 20 maggio 2021 esclusivamente in formato elettronico (Word , PDF) all’indirizzo mail dell’Associazione lamacinaonlus@gmail.com in unica cartella contenente: una succinta nota biografica dell’autore, da una breve sinossi dell’opera, dalla specifica della/delle Sezioni prescelte, e dalla ricevuta di avvenuto versamento della quota di iscrizione;
  • Relativamente alla sola Sezione E (Danza) si precisa che il testo dell’opera (poesia, racconto breve) non dovrà seguire le indicazioni di cui ai punti A) e B) ma è richiesto che sia accompagnato da un breve curriculum artistico del concorrente, da una foto di scena e da un breve video di scena. L’autore – qualora minorenne –  per il fatto stesso di partecipare al Concorso dichiara di aver reso edotto il genitore/i genitori della sua partecipazione e di averne ricevuto l’approvazione. Il Concorso non ha finalità economiche e commerciali; l’utilizzo della foto e video è limitato allo svolgimento del Concorso ed alla sua diffusione pubblicitaria attraverso gli strumenti informatici a disposizione dell’Associazione: i vari Social, il giornale La Macina Magazine https://www.lamacinamagazine.it/ ed altre testate editoriali ad esso collegate;
  • Saranno accettate le opere e gli altri documenti solo se riporteranno le esatte generalità anagrafiche degli autori (nome, cognome, indirizzo, email, recapito telefonico); sarà tuttavia accettato che venga indicato – in aggiunta – anche il nome d’arte/alias;
  • Ogni Autore, per il fatto stesso di partecipare al Premio, dichiara la propria esclusiva paternità e l’originalità delle opere inviate e del loro contenuto. Dichiara inoltre di avere il pieno possesso dei diritti di utilizzo dell’opera e che la stessa è libera da ogni eventuale vincolo editoriale; manleva pertanto l’Associazione La Macina Onlus Editore dalle eventuali pretese o azioni di terzi, tenendola inoltre indenne da tutti i danni e le spese direttamente od indirettamente connesse con la eventuale pubblicazione dell’opera nella raccolta;
  • Con la partecipazione al Concorso l’autore riconosce all’Associazione La Macina Onlus il diritto di prelazione sulla pubblicazione dell’opera mediante un favorevole accordo di edizione; conferisce inoltre il diritto di prelazione per l’eventuale trasposizione teatrale dell’opera. Tali diritti possono essere esercitati dall’Associazione La Macina Onlus Editore mediante email o Raccomandata di comunicazione diretta all’autore;
  • L’Associazione La Macina Onlus Editore e la Giuria si riservano il diritto di escludere dal Concorso le opere che ritengono, a proprio insindacabile giudizio, offensive, fuori tema o comunque non in linea con lo spirito sociale e culturale dell’iniziativa;
  • Le opere saranno valutate da una Giuria i cui componenti sono elencati in calce alla presente e costituita da;
  • Membri de La Macina Onlus Editore,
  • Giornalisti e scrittori,
  • Docenti di Danza, coreografi, danzatori;
  • Qualificati Sponsor;
  • Il giudizio della Giuria è insindacabile ed inappellabile;
  • I membri della Giuria non potranno partecipare al Concorso;
  • Risulterà vincitore solo 1 autore per ciascuna Sezione; verranno anche proclamati i secondi e terzi classificati per ciascuna Sezione. Ulteriori segnalazioni di merito e/o riconoscimenti potranno essere conferiti a discrezione della Giuria;
  • La Giuria assegnerà anche la Targa Speciale Paolo Zilli in ricordo del cofondatore dell’Associazione;
  • Perdurando le restrizioni emanate dalle autorità sanitarie, dovute all’emergenza Covid 19, non è prevista la tradizionale cerimonia di premiazione in presenza. Entro il 30 giugno 2021 la Giuria stilerà la classifica finale che sarà tempestivamente comunicata a tutti i partecipanti;
  • vincitori primi classificati saranno premiati con Targhe donate dall’Associazione La Macina Onlus Editore ed inviate agli stessi a cura e spese dell’Associazione;
  • Ai secondi e terzi classificati l’Associazione La Macina Onlus Editore conferirà una Pergamena di Premiazione; tutti i partecipanti riceveranno Attestato di Partecipazione;
  • Le opere dei primi, secondi e terzi classificati saranno pubblicate sul giornale “La Macina Magazine” https://www.lamacinamagazine.it/ e su altre testate in reciprocità editoriale; saranno anche intervistati da qualificati giornalisti dell’Associazione La Macina Onlus Editore;
  • L’Associazione La Macina Onlus Editore si riserva la facoltà di realizzare una breve raccolta editoriale delle opere vincitrici e segnalate dalla Giuria;
  • Al Concorso potranno partecipare, in qualità di collaboratori o Sponsor qualificati, enti pubblici o privati;
  • Tutti i partecipanti acconsentono, sin da ora, alla pubblicizzazione del Concorso e del contenuto delle opere in ogni forma (cartaceo, web, mail…) da parte dell’Associazione La Macina Onlus con il suo supporto pubblicitario presso i mezzi di comunicazione Social, del giornale web La Macina Magazine e/o da parte degli Sponsor;
  • Informativa ex art. 13 del D.L. 196/2003 sulla tutela dei dati personali: I partecipanti al Concorso autorizzano l’Associazione La Macina Onlus Editore al trattamento dei dati personali al solo fine di permettere il corretto svolgimento delle diverse fasi del Concorso stesso. Responsabile del trattamento dei dati personali è il Presidente dell’Associazione.

La Giuria è così costituita:

  • Flavio Provini;
  • Pietro Catalano;
  • Maurizio Bacconi;
  • Maurizio Mancini;
  • Ilaria Solazzo;
  • Piero Casoli;
  • Federica Casoli;
  • Catia Di Gaetano;
  • Martina Servidio;
  • Gabriele Mazzucco;
  • Andrea Alesio Presidente di Giuria

Roma 10 maggio 2021

LA MIA VITA E’ UN MOSAICO

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LA MIA VITA E’ UN MOSAICO

“Scrivo perché non ci sono più palchi da calcare”

Così afferma, con una punta di amarezza, un giovane “teatrante” con soli 40 anni di palcoscenico alle spalle.

I testi da lui portati in scena, nel corso del tempo, sono tutti improvvisati, senza un copione definitivo e ciò dimostra la grandezza, la capacità oratoria, la capacità di osservare tutti gli aspetti della natura che lo circonda e – cosa ben più profonda – l’animo umano.

LA MIA VITA E’ UN MOSAICO

59 racconti brevi, sagaci, pungenti, arguti, gradevolmente irriverenti che raccontano episodi di vita quotidiana familiare, politica, sociale, tutti immersi nella solida cultura di una piccola realtà di paese ben più apprezzabile di quella metropolitana.

59 racconti brevi che catturano l’attenzione del lettore fin dalle primissime righe della prima novella con un linguaggio scorrevole, semplice, d’effetto e privo d’artifici, dove la lingua italiana si alterna sapientemente al dialetto necessario a creare e rafforzare il significato dello scritto.

59 racconti brevi che rimarcano quel certo modo di essere tipico del popolo abbruzzese (in lingua italiana si scrive correttamente con una sola “b” ma il dialetto di queste parti tende a rafforzare le lettere, le duplica o addirittura le triplica) capace di entrarti nel sangue e nel cuore con una saggezza spiazzante.

Stiamo parlando di Domenico Turchi che ha scritto la sua opera libraria “La mia vita è un mosaico”

Questo gustoso racconto, “Nonno e il cane Carina” tratto da YouTube, ci consente da subito di scacciare la malinconia:

Il libro è una vera e propria lezione di vita, una sorta di carpe diem in grado di mettere in luce lo spaccato di una regione ed una comunità colta e ricca non solo dal punto di vista linguistico, ma che esprime quella cultura che affonda le radici nella sana e solida realtà contadina, nella diversità tra le genti di mare che lambisce il territorio e quelle della vicina montagna.

Domenico Turchi con “La Mia vita è un mosaico” ci racconta la sua vita, la sua realtà che si incastona perfettamente con quella di tutti noi che sentiamo fortemente il senso di appartenenza alla nostra terra ed alle sue tradizioni.

Dal racconto: “Il miracolo del sedano”

“…Preso da una sconosciuta emozione mi avvicinai ai carri della maggiolata e con il dito più lungo che avevo, l’indice, toccai le chiappe di una ragazza…Papà prese 2 piante di sedano e mi disse: lu lacce (il sedano) è afrodisiaco. Mingo lu lacce ti fa rizzà la picche”

Semplicità unita ad una sana ingenuità giovanile.

L’opera descrive scene vive e tangibili, fortemente descrittive ed evocative; chiudendo gli occhi si avvertono gli odori, i profumi, si percepiscono i colori e i sapori del cibo contadino.

La lettura del libro ci proietta in quel preciso contesto descritto: ci si ritrova immersi tra i profumi della nostra montagna, la Majella, si assapora il gusto degli arrosticini, rigorosamente a multipli di 10, accompagnati da un buon vino cotto mentre lo sguardo si perde tra le acque del nostro mare.

LA MIA VITA E’ UN MOSAICO

Tutti i racconti sono lezione di vita ed illustrano un vissuto reale, concreto, genuino, umano, sensibile e, principalmente, rispettoso e curioso.

Dal racconto: “Luoghi”

“…come si fa ad abbandonare questi luoghi? Apparteniamo ad essi come l’asparago selvatico appartiene a noi”

La madre terra a cui dobbiamo portare rispetto.

Domenico Turchi con “La Mia vita è un mosaico” riesce ad affascinarci con i suoi racconti che rappresentano il perfetto incastro tra le esperienze semplici e genuine della gente e del suo territorio.

Si confessa Domenico Turchi,  Mingo per gli amici e mi auguro sia considerato tale, “la mia non è una grammatica corretta, uso i puntini più che una virgola perché quando scrivo recito”

Ed è proprio questo il gran merito di Domenico, rimanere fedele al “Suo” teatro.

Nella stesura dell’opera libraria “La mia vita è un mosaico”, Domenico ha vissuto, respirato e recitato come se ci fosse il pubblico seduto in platea.

Ed il suo pubblico, tutti noi, sapremo ancora una volta essere vicini a Domenico Turchi e potremo godere della lettura del suo libro “La Mia vita è un mosaico”

Buona lettura.

Complimenti sinceri Domenico Turchi da parte di tutti noi.

LA MIA VITA E’ UN MOSAICO

“La Mia vita è un mosaico” di Domenico Turchi

Per informazioni complete sull’autore e per un contatto diretto visitare la pagina:

https://www.facebook.com/domenico.turchi.9

Edito da Streetlib Write edizione cartacea e eBook    http://write.streetlib.com

Edizioni eBook on line:

https://www.amazon.it/mia-vita-mosaico-Racconti-Domenico-ebook/dp/B087M8TJ9Q

https://www.ibs.it/mia-vita-mosaico-ebook-domenico-turchi/e/9788835807667#

https://www.mondadoristore.it/La-mia-vita-e-un-mosaico-Domenico-Turchi/eai978883580766/

 

WILLY, IL CORAGGIO DEL…“NUOVO”

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By Martina Servidio

Quando sono stata incaricata dal direttore del giornale di scrivere un articolo riguardante l’inaugurazione di una nuova attività commerciale ho subito pensato: “bene, me la cavo con un semplice Comunicato Stampa

No, non è stato così banale perché, così come deve procedere un giornalista, ci si deve prima informare sul personaggio di riferimento di cui parlare, delle sue esperienze professionali e delle sue motivazioni.

Willy, una vita trascorsa in compagnia della musica ma non solo; moda, pubbliche relazioni, eventi e talent scout di giovani promesse che hanno poi consolidato la loro vita artistica.

Il nostro giornale ha già intervistato Willy e realizzato il servizio giornalistico:

https://www.lamacinamagazine.it/willy-la-nostra-intervista/ che ho letto con interesse e che mi ha dato l’opportunità di conoscerlo meglio.

Sono ben note le sue fattive collaborazioni con importanti agenzie pubblicitarie e di casting ma ora…tutto il settore è ormai fermo da 1 anno.

Arrendersi? Vivere di speranze? Tentare di organizzare eventi on line?

No, questa specifica area artistica e culturale esige lo svolgimento “in presenza”; qualunque altra artificiosa esecuzione snatura il reale valore dell’impegno organizzativo ed impedisce – nella realtà – di rendere un servizio professionale.

Ciò in aggiunta alle disposizioni governative anti Covid.

Pur mantenendo sempre vivo il rapporto con il suo mondo che lo ha visto figura apprezzata e di successo, ed in attesa di ritornare a “calcare le scene”, Willy si è riproposto in una nuova attività e senza dubbio mostrando coraggio sia come uomo che come imprenditore.

Si, coraggio, lo stesso coraggio che mostra uno scrittore – anche se ben conosciuto – quando pubblica un nuovo libro; in quel momento egli si sottopone nuovamente alla critica del pubblico.

E Willy è pronto ad affrontare questo nuovo capitolo del libro della sua vita.

WILLY, IL CORAGGIO DEL…“NUOVO”

Lunedi 15 febbraio 2021, infatti, sarà inaugurata a Montalto di Castro la nuova attività “Punto Gelo” creata da Willy.

Willy, cosa ti ha spinto a rivolgerti a questa nuovo progetto che appare ben lontano dalla tradizione artistica che ha costellato la tua vita?

“Beh, devo dire che ne abbiamo parlato a lungo con un mio amico la cui impresa ha subito rallentamenti dalle imposizioni del Covid 19; abbiamo però voluto porre la massima attenzione per non creare turbative commerciali nella nostra comunità. E nata così l’idea di aprire questa attività, che forse mancava, e specializzata in prodotti surgelati, ed aggiungo di qualità e “non banali”; è inoltre arricchita di prodotti tipici ed anche di una buona enoteca. Abbiamo anche predisposto il servizio a domicilio”.

WILLY, IL CORAGGIO DEL…“NUOVO”

Ciò significa che hai abbandonato l’universo che ti ha dato tante soddisfazioni ed altrettante ne ha date ai tuoi fans?

“Non abbandonerò mai e poi mai il mondo dello spettacolo perché è tutto ciò in cui credo e a cui ho dedicato tutta la mia vita. Mi hanno regalato emozioni, soddisfazioni e commozione le tante persone che hanno sempre creduto in me e io non le abbandonerò mai… Attendiamo solo che questo momento passi e poi si riparte con tanta energia, volontà e metteremo in campo le tantissime novità che ho già in preparazione”

Ringraziamo Willy per averci dato l’opportunità di conversare insieme e, nell’augurargli in bocca al lupo, vi invitiamo il 15 febbraio all’inaugurazione di “Punto Gelo”, la sua nuova coraggiosa iniziativa.

A presto Willy, grazie.

Martina

 

 

I NEGRAMARO E “PRIMO CONTATTO” IN STREAMING

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By Martina Servidio

I Negramaro, la famosa e amata band che abbiamo già avuto modo di presentare con il nostro precedente articolo:

https://www.lamacinamagazine.it/negramaro-amore-che-torni-tour-indoor/

sono i primi artisti in Italia ad annunciare lo svolgimento di uno speciale concerto in streaming che sarà in diretta, in esclusiva, su LIVENow venerdì 19 marzo alle ore 21,00

Lo show in streaming, dal titolo “Primo Contatto”, sarà un evento complementare a quello dal vivo e permetterà ai fan di assistere ad un’esibizione speciale, unica nel suo genere.

Il concerto sarà trasmesso su LIVENow in diretta dalla prestigiosa location “La Lanterna Rome” che ospiterà – per la prima volta – un grande spettacolo dal vivo.

I biglietti saranno in vendita a partire dal 9 febbraio alle ore 11:00 al prezzo di € 10,90 su LIVENow, su Ticketmaster-Vivaticket-Ticketone e a € 5,35 su Ticketmaster-Vivaticket-Ticketone in Bundel con il biglietto del “Contatto Tour 2021” (acquisto unico).

Gli iscritti alla piattaforma My Live Nation https://www.livenation.it/ potranno accedere alla “presale” dal 8 febbraio ore 10,00 per 24 ore.

Tutte le info sono disponibili sui canali ufficiali di LIVENow  (LIVENow (live-now.com)

Primo Contatto è il decimo album della loro prestigiosa carriera artistica costellata da Dischi di Diamante e Dischi Multiplatino; è la prima band italiana ad aver suonato allo Stadio San Siro e all’Arena di Verona e con collaborazioni internazionali di tutto riguardo tra cui quelle con OneRepublic e Dolores O’Riordan.

interno

LIVENow è una piattaforma per eventi live che fornisce soluzioni pay-per-view flessibili e fa vivere agli spettatori l’esperienza e l’emozione degli eventi dal vivo in modalità nuova ed entusiasmante; è una rete di distribuzione in forte crescita di editori digitali, canali di social media e società telefoniche ed offre soluzione di marketing per i brand che vogliono fidelizzare nuovi clienti e/o associare il proprio rinomato marchio a contenuti di intrattenimento.

Ogni evento di LIVENow è reso memorabile dal punto di vista scenografico e la piattaforma è riuscita a portare in dimensione streaming artisti di fama internazionale del calibro di Dua Lipa e i Gorillaz.

UFFICIO STAMPA PER LIVENow:

WordsForYou press@wordsforyou.it

Valentina Ferrara / Beatrice Mannelli beatrice.mannelli@wordsforyou.it

 

 

AMOUR DE LOIN di ALMA DADDARIO

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AMOUR DE LOIN di ALMA DADDARIO

By Martina Servidio

Un altro grande successo per la scrittrice e drammaturga Alma Daddario che con il suo  Amour de Loin andrà in onda, con la seconda parte dell’opera teatrale, mercoledì 20 gennaio ore 14,30 e in replica alle ore 22,30 nella trasmissione Tredici e Tredici del contenitore Buona la Prima in esclusiva a Radio Vaticana (Canale 105 FM) in Prima Nazionale

Buona la Prima è con Silvia Siravo e Simone Migliorini che ne cura anche la regia; le musiche sono di David Dainelli e con la partecipazione de I Madaus con il loro brano inedito Ti lascio un bacio, interpretato da Aurora Pacchi.

La produzione di Amour de Loin è del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra.

 AMOUR DE LOIN di ALMA DADDARIO

In Amour de Loin, Alma Daddario costruisce, su una trama alquanto insolita e suggestiva, la storia di Valerio e Francesca, docenti universitari impegnati nella raccolta di epistolari storici a tema amoroso. E’ il più classico degli argomenti ed è inquadrato in una originalissima prospettiva letteraria che abbraccia passato e presente, collocata nello scenario più attuale, ovvero quello oscurato dalle difficoltà e dalle nuove problematiche insorte a seguito della pandemia da Covid-19 e del lockdown.

Un tessuto che si intreccia con le passioni di grandi personaggi della storia, avvolge i protagonisti imprigionati in una contemporaneità che è alla ricerca, impreparata ed annichilita, del futuro attraverso una porta socchiusa.

 Valerio e Francesca, nella avvincente interpretazione di Silvia Siravo e Simone Migliorini, trasportano idealmente il pubblico in una dimensione che pare sospesa nel tempo, di grande fascino, in cui i due amanti costretti ad una lontananza forzata, vivono e sono testimoni di amori celebri del passato, ancora straordinariamente vivi e si confrontano su una raccolta di lettere d’amore tra le più belle mai scritte.

Tra gli autori dei carteggi vi sono Ovidio, Marcel Proust, Cyrano de Bergerac, Dino Campana, Rainer Maria Rilke, Francis Scott Fitzgerald, Ludwig van Behetoven, Jean Jacques Rousseau, Napoleone Bonaparte, Gustav Jung, Madame de Staël, Aphra Behn, Emily Dickinson, Sabina Spielrein, Marina Cvetaeva e Sibilla Aleramo.

“Le lettere – spiega Alma Daddario – sono un’arma efficace per manifestare una gioia, per esternare un’emozione rendendo partecipi gli altri, per riempire il vuoto di una lontananza fisica.

Hanno un respiro ampio e parlano al cuore e alla mente con modalità diverse dai messaggi veicolati dai cellulari; modalità che le rendono immortali.

Si scrivono per se stessi, senza cercare fama o approvazione. Si scrivono per dare dimora alle passioni ma anche alle debolezze, per comunicare… l’incomunicabile.

In poesia o in letteratura, finzione o storia, la lettera d’amore è lo specchio dell’anima di chi la scrive. E’ l’erede moderna dell’’amor di lontano”, cantato dai trovatori, che esprimeva nostalgia, desiderio, illusione.

L’Amour de Loin, l’amore impossibile, che poteva essere vissuto solo in modo virtuale attraverso i versi, così come attraverso le missive. Una lettera è in grado di superare spazio e tempo… racconta i momenti in cui gli esseri umani sono più veri, dubbiosi o fragili, appassionati o disperati, ingenui o cinici.

Poeti, filosofi, scrittori, musicisti e comuni mortali, donne e uomini, attraverso le lettere, ci hanno lasciato una traccia di immortalità. Personaggi immaginari o storici, mitologici o reali, rappresentano la continuità delle nostre speranze, dei nostri sogni, delle aspettative dell’uomo davanti a un sentimento inspiegabile che crea gioia, dolore, desiderio, sconcerto.

L’amore è tutto – affermava Emily Dickinson – e questo è tutto ciò che sappiamo dell’amore”.

 Amour de Loin  – Prima parte

https://www.vaticannews.va/it/podcast/rvi-programmi/buona-la-prima/2021/01/buona-la-prima-teatro-13-01-2021.html

Alma Daddario

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Rita Sanvincenti

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