La vera storia di Babbo Natale

Nelle notti di dicembre, luci e profumi invadono la città portando con sé la magia delle fiabe e delle leggende di Natale. Proveniente da ogni parte, il suono delle campane ci riporta a quando eravamo piccoli e al tempo in cui tutto aveva un’importanza quasi esistenziale: l’arrivo di Babbo Natale, l’albero e il presepe da preparare, i biscotti da lasciare prima della vigilia, la poesia da imparare a memoria. Ora, diventati genitori, è importante riportare in casa quella magica atmosfera anche se in realtà una casa con bambini è già di per sé magica.
Le leggende di Natale nel mondo

La vera storia di Babbo Natale
Alcuni fanno risalire il personaggio di Babbo Natale a San Nicola di Bari (o di Mira), un vescovo cristiano vissuto nel IV secolo. Il vescovo era noto per le sue grandi elargizioni di denaro e doni ai più poveri. Si narra che, tra i tanti regali, aveva fornito alle tre figlie di un uomo, molto povero e devoto, una enorme dote affinché le tre ragazze potessero sposarsi. La sua leggenda così si diffuse rapidamente in tutti i continenti, e resero famosa la storia del vecchio con la barba lunga e bianca che aiutava i bambini meno fortunati.

Leggenda di Natale germanica
Nei popoli germanici, incluso quello inglese, la storia è un po’ diversa ma riconduce sempre al nostro vecchietto vestito di rosso con la barba bianca. Si narrava di un dio, Odino (Wodan), che ogni anno a galoppo del suo cavallo volante, Sleipnir, teneva una grande battuta di caccia nel periodo del solstizio invernale. La tradizione racconta che i bambini lasciassero i propri stivali nei pressi del caminetto ripieni di carote, paglia o zucchero per sfamare il cavallo del dio. Commosso da tale gesto, Odino sostituiva il cibo con regali o dolciumi. Questa pratica è sopravvissuta in molte zone del Belgio e dei Paesi Bassi. Ancora oggi, infatti, i bambini appendono al caminetto le loro scarpe affinché vengano riempite dal vecchio con la barba bianca.

Leggenda di Natale islandese
In Islanda ci sono ben 13 Babbo Natale. Questo perché la loro tradizione è legata alla storia di 13 folletti o elfi, chiamati: Stekkjastaur, Giljagaur, Stúfur, Þvörusleikir, Pottaskefill, Askasleikir, Hurðaskellir, Skyrjarmur, Bjúgnakrækir, Gluggagægir, Gáttaþefur, Ketkrókur e Kertasníkir.
Si narra che due settimane prima di Natale, i folletti si allontanino dalle grotte dove abitano per portare 13 doni per ciascun bambino. Durante la notte, i bambini lasciano sotto le finestre le loro scarpe, in modo che siano ben visibili ai 13 folletti. Ma solo se sono stati buoni, riceveranno i tredici regali, uno per ogni giorno delle due settimane che precedono il Natale. Se sono stati cattivi, le loro scarpe saranno piene di patate!
Storia degli elfi di Babbo Natale
Se ami la storia di Babbo Natale, non puoi non raccontare al tuo bambino quella dei suoi assistenti. Gli elfi sono gli aiutanti numero uno di Babbo Natale e senza di loro si potrebbero verificare un sacco di guai durante la vigilia. Ecco una breve presentazione dei più famosi della storia, quanto basta per iniziare una favola incantata scritta da te per i tuoi piccoli.
Alabaster Snowball: è l’amministratore della lista dei regali di Babbo Natale;
Bushy Evergreen: è l’inventore della macchina per rendere magici i regali
Minstix Pepper: è il guardiano della dimora di Babbo Natale
Shinny Upatree: il più vecchio amico di Babbo Natale
Sugarplum Maria: conosciuta anche come Mary Christmas, è l’assistente della moglie di Babbo Natale e la aiuta a preparare le sue delizie in cucina.
Wunorse Openslae: è la responsabile della slitta. Si prende cura anche delle renne!
Ma nella notte di Natale non puoi dimenticarti degli altri “importantissimi assistenti” di Santa Claus, le renne! Per essere precisi: Rudolph, Prancer, Comet, Cupid, Dazzle, Dasher, Donner, le gemelle Dixen e Vixen.

P.S. Per non farle arrabbiare, durante la vigilia, insieme con il tuo bambino, lasciate un bicchiere di latte e un paio di biscotti, così non dimenticheranno mai la strada della vostra casa…