Il dolore è palpabile, accessibile, fisicamente, localizzandolo nella tua mano, nella tua gamba. La gioia è il più grande mistero dell’anima … Non lo senti da nessuna parte ed è in te. Il dolore viene dall’esterno, dall’aria e dal tempo, si nutre di spazio, richiede tempo. La gioia viene dall’interno e riempie ogni cella con  ovazioni, applausi.La gioia è mondana ed è la più alta estasi dell’uomo.

Il dolore è un’onda, gioia – il mare …

Il dolore è l’indizio della vita. 
Spingere un’estremità, ma sollevare l’altra.

La gioia è un miracolo inconoscibile e inutilizzato. Lo usiamo come qualcuno che non saprebbe volare l’aereo e sarebbe felice di correre con le ruote, ma a terra.

Se hai seppellito la tua lampadina del cuore sulla terra, che tipo di fiori sarebbero sorti: gigli o lavanda?

Sentiti negli orologi viventi della vita, non ritardare i tuoi pensieri solo per il momento della morte. Per allora non puoi avere pensieri ma, come in un’apocalisse della tua vita, visioni e scoperte.

Per essere pieni di tutte le gioie e le pene del mondo, segui la parabola del violino: svuota te stesso da tutto ciò che sei, disprezzi l’intero nucleo dell’egoismo, in modo che l’anima universale fluisca nell’aria.