Ebbene si, eccoci qua sopravvissuti all’ultima edizione di Play Modena. Sopravvissuti e sinceramente ancora carichi di adrenalina. A mio avviso la migliore delle ultime tre: ampliata, vivibile con poche code e comunque scorrevoli.
In questi giorni si è tanto parlato e criticato sulla durata delle demo e tante altre critiche: non voglio addentrarmi in questo argomento, ma credo sia dovuto ancora alla carica adrenalinica che ti prende in questi giorni e che ti fa vedere il lunedì dopo come il giorno più lugubre della tua vita.
Io sono ancora così carico che in questi giorni mi sto studiando, in ogni ritaglio di tempo, due regolamenti in una volta con la conseguenza che in “stupidi umani” i gatti attaccano in formazione e nella “battaglia dei cinque eserciti” gli orchi miagolano e cercano di assoggettare il padrone.. ma veniamo al nostro week end preferito: Play Modena.
SABATO
arrivo alle 14,45, ritardo dovuto al fatto che al mattino lavoro e che dopo 5km mi son accorto di aver lasciato a casa il biglietto!! parcheggio trovato quasi subito presso la Metro, non proprio a due passi, ma pensavo peggio visto l’orario. Entro naturalmente senza fila e mi fiondo al padiglione B.
Il primo stand è RedGlove. Mi cade l’occhio sul tre per due sui giochi RedGlove e ammetto di esser stato moooolto tentato di acquistare Rush and Bash completo di espansioni (1 mi veniva aggratis!!), ma vado oltre e incontro un bel banchetto con la dimostrazione di Warstones. Gioco in cui puoi comporre un tuo esercito che è formato da dischetti. L’abilità del giocatore è criccare il dischetto dei tuoi soldati nel quadrante giusto, in modo da avere la superiorità di forza rispetto all’avversario. Logicamente è lecito anche ciccare per allontanare soldati avversari. Gioco senz’altro molto adatto al mercato perchè prevede infinite uscite di eserciti, la possibilità di giocare in quattro e infine si presta molto a tornei. Personalmente non mi ha entusiasmato, forse perchè mi ricorda molto x-bugs. Però qualche piacevole partita si può fare.
Poi passeggiando ho incontrato il tavolo di Railroad Revolution. Non mi sono soffermato più di tanto perchè mi ha ricordato Russian Railroad e poi perchè ho la possibilità di provarlo con calma in associazione. L’impressione però è stata buona.
Continuando a passeggiare ho attraversato lo stand Uplay dove al contrario dello scorso anno non c’era un 3×2 su tutto ma solo su alcuni giochilli. Mi cade l’occhio su Ritorno al futuro.
Da amante della trilogia speravo in bel gioco, magari non pesissimo sulla serie. Le immagini sulle carte son carine ma non splendide, in alcuni casi fai fatica a distinguere il personaggio. In pratica devi cercare di fare un tris di personaggi in una delle tre epoche del film. per far questo devi spostare la De Lorean avanti e indietro nel tempo e lo fai scartando le carte con un determinato simbolo. Sinceramente l’idea non mi sembra grandiosa e si rischia di avere sempre poche carte in mano. Ma non so, non mi ha preso.
Dopo questa parantesi ho incontrato gli amici che stavano comprando il mondo intero con il fondo cassa dell’associazione e quindi abbiamo girato più per acquisti che per provare: alcuni buoni si potevano fare alla Cranio Creation che però non abbiamo capito bene: su alcune cose 3×2 su altre 3×5, poi 3×5 più sconto 50%. Su questo dovrebbero migliorare. Altri buoni acquisti nell’angolino di Asterion dove c’erano diversi giochi in svendita come ad esempio Elysium, Black Fleet, I mercanti di Venere e altri.
Verso sera però mi son riservato di godermi due giochi che da un pò tenevo sott’occhio: The Others e Le case della Follia. Del primo non so dirvi molto se non che è di base simile a zombicide con la differenza che un giocatore fa il cattivo (uno dei sette vizi capitali) e gli altri gli eroi. Il compito degli eroi è di pulire le abitazioni della citta’ dai varchi attraverso i quali entrano i cattivoni. Le minia sono splendide, e le espansioni sono già disponibili: altri 5 vizi capitali oltre ai 2 già contenuti nella scatola base e altri gruppi di eroi. Purtroppo non ho potuto seguire molto perchè sentivo poco la dimostratrice, non per colpa sua ma perchè c’era un pò di ressa. Le case della follia invece me la son seguita bene in fine giornata. Il gioco rende benissimo l’ambientazione perchè la App oltre a fare da motore del gioco fornisce anche suoni, musiche e rumori. I nostri detective entrano nella casa e vedono solo la stanza in cui sono. seguono degli indizi dati dall’app e ogni volta che aprono una porta la casa si sviluppa nelle varie stanze con dentro o indizi, o mostri o persone con cui interagire. Un cooperativo puro che si avvicina molto ad un videogame. Ma proprio per questo ci fa vivere qualche ora di vera suspance. Per i combattimenti o altre prove si tirano dadi. Quindi senz’altro un american puro, che però non vedo l’ora di giocare. Unico limite i soli 4 scenari della scatola base, arricchiti però già da due espansioni e da ulteriori scenari scaricabili con pochi euro.
La prima giornata è finita. grande soddisfazione ed ancora con il sapore dell’avventura scatenatami da “Le case della Follia” rientro a casa, senza acquisti, ma già con una idea o due.
Domenica
Domenica mattina chissà perchè alle 7 son già con gli occhi spalancati (nei giorni lavorativi mi sveglio alle 7,55!). Faccio l’indifferente ma mi alzo e comincia a prepararmi. Partenza alle 8,30, in mezzora sono a Modena fiere. infatti arrivo alle 9 e trovo inaspettatamente parcheggio a pochi passi dall’entrata. Alcuni messaggini e si decide di provare subito un Cinghialone: Star wars Rebellion. Da amante e devoto di Star Wars questo titolo mi ha sempre attirato un casino, ma non è proprio quel che si può chiamare un primo prezzo! Fiondato allo stand del Goblin Magnifico con un altro componente dell’associazione occupiamo il primo tavolo. Già a prima vista chi tiene la parte ribelle si fa pupù addosso: nello scieramento 5 pianeti pieni zeppi di truppe imperiali, i ribelli 1 pianeta con qualche truppetta… SI gioca uno contro uno, chi tiene l’impero deve scovare su quale pianeta si trova la base ribelle, muovendoci sopra le proprie truppe e debellandola. Chi invece ha i ribelli deve cercare di far passare più velocemente possibile il tempo senza che la base venga scoperta. Per far questo può rompere le scatole l’impero cercando di fare sabotaggi, attacchi ai pianeti assoggettati ecc. Un bel gioco di bluff, combattimento e strategia. L’ambientazione è resa bene anche dai personaggi principali della saga che consentono di fare le azioni. Gioco per me bellissimo, unica pecca può essere la durata e il limite dell’1vs1.
Fatti i nostri 3-4 turni e a rischio di perdere quasi subito (io avevo i ribelli) lasciamo per avvicinarci ad un altro cinghialone: Great Western Trail. I tavoli sono occupati quindi lasciamo un socio a guardia di un tavolo (è risultato il tavolo più sfigato) e proseguiamo nell’itinerario ludico. Ad un certo punto veniamo attratti come insetti dai colori sgargianti di Jewels.
Ci sediamo al tavolo, il gioco ci viene spiegato un pò rapidamente perchè il dimostratore aveva altri due tavoli da gestire, ma noi da provetti giocatori cominciamo a farci alcuni giri. Al primo dubbio si avvicina un altro dimostratore che ci chiarisce il dubbio e poi ci dice: “lo conosco bene l’ho fatto io!”. L’autore poi è stato molto disponibile a seguirci per altre due o tre mani finchè il gioco ha iniziato a scorrere bene. In pratica si parte con tre carte in mano che rappresentano delle gemme e un pò di soldi. durante il turno puoi spostare il tuo meeple su una plancia con 7 posti contenenti ciascuno due carte: 1 gemma ed uno mercante. Giunto su uno dei posti puoi, o acquistare la gemma pagandone il costo, oppure se hai in mano una combinazione di gemme produrre un gioiello, o infine vendere il gioiello al mercante presente nello spazio su cui è il tuo meeple. Dopo di chè gli spazi vuoti dove erano le gemme acquistate e i mercanti con cui abbiamo trattato vengono riempite con nuove gemme e mercanti. Al posto dei mercanti a volte possono uscire personaggi con poteri speciali o mostri. Giochino veloce, abbastanza tattico, ideale per concludere una serata ludica.
Dopo due o tre falsi allarmi sul tavolo che stavamo pedinando finalmente riusciamo a sederci a Great Western Trail. Il gioco si presenta subito pieno di petalini, cartoncini e segnalini che a prima vista non hanno senso, poi man mano che il disponibilissimo dimostratore ci illustra, tutto va al suo posto e devo dire che anche la simbologia sul gioco è abbastanza chiara. Non sto a dilungarmi sulle regole perchè credo sia il gestionale più peso a cui io mi sia seduto. Però il gioco è molto piacevole, i turni sono rapidi e dopo quattro/cinque turni tutti avevamo già consegnato il nostro primo carico di vacche. Ottimo lavoro amigos! Gioco che io suggerisco ai german puri e a chi piacciono i gestionali. Tre ore di puro calcolo, costruzioni, deckbuilding di vacche. Molto bello.
Per far raffreddare le meningi e per far finalmente tacere il nostro stomaco andiamo a rifocillarci.
Nel pomeriggio rimane il tempo per alcuni giochi però stavolta un pò più leggeri please..
Visto il clamore proviamo ad avvicinarci ad un tavolo di Tikal che però sono presi d’assalto da tanti aspiranti acquirenti. Quindi ci siamo avvicinati ad un tavolo appena iniziato. Il gioco è molto semplice ma al tempo stesso molto tattico. Ogni giocatore nel suo turno ha 10 p.ti azione da spendere. ad esempio muovere 1 omino di una spazio sul tabellone costa 2 p.ti, costruire un pezzo di piramide 4 p.ti ecc. Lo scopo del gioco è alzare il più possibile le piramidi ma stando attenti che non te la freghino. Altro modo per far punti è scoprire i tesori che non sono altro che dischetti su un esagono. Sui dischetti ci sono dei simboli. si deve cercare di raccoglierne il più possibile dello stesso simbolo. Il gioco,ripeto, è molto tattico, ha poca alea e materiali molto piacevoli.
Sul finire della serata, dopo altri piccoli acquisti facciamo un ultimo sforzo e proviamo giusto per curiosità Pandemia Iberia. La carinissima dimostratrice ci ha rapidamente spiegato le differenze tra pandemia normale, quindi da già collaudati giocatori partiamo velocemente a giocare. Le differenze importanti con pandemia sono: 1) le malattie non si curano, ma vengono studiate, quindi non si arginano, ma continuano a diffondersi normalmente. 2) Non ci si può spostare da una città all’altra scartando una carta, ma si possono costruire le ferrovie che collegano le varie citta’ e che consentono di spostarsi con un solo movimento fino ai capi dei binari. 3)si possono purificare le acque: l’azione consente di mettere due segnalini acqua in un’area all’interno di un gruppo di città. Se una malattia si diffonde in una di queste città, invece di mettere il cubetto scarti un segnalino. Con alcuni virtuosismi sul finale siamo riusciti a vincere a 4 carte dalla fine.
Ultimissimi acquisti e alla fine porto a casa il bottino personale di: Stupido Umano (carinissimo), La battaglia dei 5 eserciti (bel giocone tattico), Ta pum ed espansione (devo ancora guardarlo) e Tragedy Looper (mi ispirava la meccanica), espansione per Sesto senso(lo rende più longevo).
Vado all’auto ancora carico come una molla, mentre vado a caso mi sento appagato ma pensare che il giorno dopo non ci sarà Play Modena un pò mi rattrista. Anche perchè quest’anno siamo proprio stati bene, complimenti agli organizzatori e il mio incitamento va a loro perchè migliorino ancora per darci ancora due giorni di puro divertimento. Un plauso va ai dimostratori: io di scortesi o scocciati non ne ho trovati nemmeno domenica pomeriggio. Un plauso anche alle case editrici che credono in questa manifestazione e partecipano sempre più numerose. Magari tra qualche anno Play Modena diventerà la data di lancio di qualche giocone nuovo, privilegio fino ad ora riservato a Lucca.
Ok ora torno allo studio dei miei regolamenti: “com’era quella storia degli orchi che fanno le fusa..?”