Credere in ciò che fai

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E’ una frase che ha il sapore della panacea. Basta credere e tutti i tuoi problemi sono risolti.
Ma è veramente cosi’?
Veramente basta credere per raggiungere l’impossibile?
Il discorso sembra semplice alla luce di quanto ci hanno insegnato alcuni film o, per i più fortunati, alcuni “corsi di formazione”. Ce lo siamo sentiti dire tante volte ed alla fine ci siamo convinti che “l’importante è crederci”. Poi però all’atto pratico, davanti alle prime difficoltà, la nostra fede è crollata miseramente o, quantomeno, il dubbio ha cominciato a serpeggiare nelle nostra mente dando adito ad un’altro pensiero ben perggiore: quello di non essere all’altezza della situazione. Alla fine ci ritroviamo soli e confusi difronte a degli obiettivi definiti solo a parole ma che sentiamo che non ci appartengono.
Allora è tutta una presa in giro? Non dobbiamo credere? E se non crediamo qual’è l’atteggiamento vincente da seguire?
Analizzamo il problema da diversi punti di vista.
Certamente senza fede in un progetto, un percorso o un obbiettivo non muoveremmo neanche un passo, poichè mancherebbe completamente lo stimolo a fare qualcosa per lo scopo che ci siamo perfissati. Ma la domanda vera non è se credi o meno, bensi’ perchè credi.
Cos’è che ti spinge a credere?
Perche vuoi credere?
Sembra strano ma la risposta è sempre una.
Nonostante ognuno di noi la esprima in maniera diversa, la fede è e non è altro che la ricerca della felicità attraverso uno strumento che qualcunaltro ci ha predisposto. In altre parole, tra noi e la completa realizzazione di noi stessi mettiamo uno strumento che non abbiamo creato di nostra spontanea volontà ma che ci viene indotto dall’esterno (parenti, amici, cultura….). Ma se siamo per una volta sinceri con noi stessi ci accorgiamo che questa fede è come un abito pret a porte che ci calza abbastanza bene ma ci rendiamo conto che non è stato fatto sulle nostre misure. Ci adattiamo, ce lo facciamo andare bene, ma sappiamo che non è la perfezione.
Allora qual’è la soluzione se dobbiamo crede ma questo non ci fà essere completi?
Seplice: invertire i fattori!
Siamo abituati a mettere la fede tra noi ed il nostro obiettivo nella speranza di raggiungerlo. Ora dobbiamo cercare in noi il nostro obiettivo ed utilizzare la fede rivolgendola a noi stessi, alle nostre capacità, alla nostra persona. Se non partiamo dal presupposto che siamo noi il miglior strumento per raggiungere la felicià, non potremo mai capire come raggiungerla. e da qui prepararci da soli il nostro percorso in cui credere.
Se non siamo convinti dei nostri mezzi non potremo mai capire se un percorso si addice o no a noi. E’ inutile continuare a sforzarci al fine di diventare qualcosa di diverso per conformarci ad un progetto: non ci riusciremo mai!!.
Certamente è un lavoro dificle e lungo da fare, specialmente se lo si affronta in età non giovanissima, ma è essenziale per il completamento della persona.
Troppo spesso tendiamo a delegare questo lavoro ad altri, accettando soluzioni già pronte senza porci troppe domande, ma presto o tardi ci rendiamo conto che non ci si addice perfettamente. E allora siamo pronti a percorrere una delle uniche due strade a disposizione: o ci rassegnamo e ci impegnamo ad adattarci, oppure cerchiamo qualcun altro che ci proponga una soluzione migliore. In entrambe i casi e chiaro che si trratta di un completo fallimento. Ed è proprio questo il punto. Per riuscire appieno in un progetto bisogna crederci con tutto se stessi altrimenti il fallimento è certo.
Detto ciò, quindi, possiamo concludere che la prima cosa che si deve fare fare è credere in te stesso, e successivamente trovare la tua personale strada verso la felicità e continuare a credere in cio che fai.