La scia di caldo è andata.

È il caso io torni.

 

https://youtu.be/SiO_7LhPZFM

 

 

 

 

 

 

La leggerezza è prerogativa riservata solo a chi riesce a far combaciare,

in tutta scioltezza,

pensiero, corpo, mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le mie sono solo parole.

E amo il vuoto che c’è.

Dietro. E dentro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Idem. Come alcune cose che non hanno alcun senso. Come perdere il tempo e poi mancarlo.

Idem, come tutte le cose dimenticabili, dove il segreto non è prestare attenzione, ma regalarla. Come trovare una ragione di vita e starci dentro, chiudersi lì.

Idem, come l’attimo di due specchi a inscenare l’infinito. Quest’infinito malinconico di rabbia che non cede alla dolcezza. Quella dove tutto un po’ tace e tu acconsenti o dove non c’è niente da fare.. lo sappiamo da subito chi ci piace e chi no.

Idem, come scegliersi, come pensare ad una dichiarazione di vita. Quella che appartiene alla poesia di giorni dove qualche volta sarebbe bello non accorgersi di tutto.

Idem alle tue croci, ai sensi appesi a stelle, come queste notti, questi cieli che pochi sanno leggere e colorarti in ciò che sei.

Idem, come l’incoscienza tra il desiderarsi e il non lasciarsi mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

S’io fossi un fornaio
Vorrei cuocere un pane
Così grande da sfamare
Tutta, tutta la gente
Che non ha da mangiare
Un pane più grande del sole
Dorato profumato
Come le viole
Un pane così
Verrebbero a mangiarlo
Dall’India e dal Chilì
I poveri, i bambini
i vecchietti e gli uccellini
Sarà una data da studiare a memoria:
un giorno senza fame!
Il più bel giorno di tutta la Storia.

 

 


Gianni Rodari | “Il giorno più bello della Storia”