qual’era


E’ nella normalità perdersi, nel senso d’imboccare strade diverse, poi può succedere di ritrovarsi. Magari dietro una birra, un “ti ricordi?”, “cazzo sì, e tu ti ricordi?”, e chiedergli “e adesso? Come ti va?”, “va bene, non mi lamento”, “e con Franca?”, “con lei meravigliosamente bene”, e poi altre parole, altre cose. Dopo, com’è normale, ancora altre strade. Già. Si risale in macchina ed ognuno riprende la sua. Si abbassa il finestrino, si respira l’aria di una primavera che soffre un po’ di timidezza e non riesce a mostrarsi per intero.
“e con Franca?”
“con lei meravigliosamente bene”
Già. Non l’ha detto ma, nella vita, anche il mestiere aiuta. Ti mette qualche metro avanti agli altri. Certo non su tutto, ma su certe cose è un bel vantaggio. Avessi fatto anch’io il radiologo, avrei capito anch’io qual’era la donna giusta per me. L’anima gemella. Mi sarebbe bastato farle una lastra. Accendo una sigaretta, le luci e metto in moto. Piove, ma il problema non è questo ma quel “qual’era” perché, nel dubbio, ho guardato su gugol e diceva: “non è assolutamente possibile inserire un apostrofo tra quale e il verbo essere“, ma se non è possibile perché io ci sono riuscito?
qual’eraultima modifica: 2019-05-26T18:36:04+02:00da arienpassant

8 pensieri riguardo “qual’era”

  1. Per rispondere alla tua domanda, nel caso dei poeti si usa dire “licenza poetica”, per quanto riguarda gli scrittori non so, ma il concetto è quello. Quanto all’importanza che riveste in certe cose il mestiere, direi che lo scrittore non dovrebbe avere grossi problemi a inquadrare una persona…anche se resto del parere che trovare la donna giusta è solo questione di fortuna 🙂

  2. Il nodo è proprio quel “qual’era”; il protagonista l’avrà apostrofato una volta di più e la donna giusta si è volatilizzata per sempre.

  3. Sigh… mi hai ucciso un mito, Rostand!
    Che dire, anche gli apostrofi non sono più quelli di una volta. Quelli che erano apostrofi rosa.

  4. Sai com’è, il tempo fa il suo sporco lavoro…ad esempio, i miei apostrofi sono diventati trasparenti.

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