Mi sembra che il Medioevo fosse un’epoca migliore della nostra…

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C’erano pochi libri, ma questi pochi erano riletti; gli uomini di quel tempo erano esenti da questa maledizione che è la stampa; se un libro durava è perché valeva la pena di ricopiarlo. Ora invece tutto si stampa immediatamente, senza sapere nulla sul valore dello scrittore

Jorge Luis Borges

Non potendo mettere un limite al numero di copie da stampare, basterebbe giocare d’anticipo formando i lettori con neutralità e amore per la pagina scritta. Tutto qui. Del resto una volta a scuola era così: gli studenti imparavano a memoria le poesie, leggevano pagine antologiche e scrivevano i temi; ora è appena permesso di increspare la superficie dell’apprendimento e, incontestabilmente, i somari sono in continua ascesa. Avendo formato menti incapaci di aprirsi alla complessità e alla bellezza del mondo e quindi lontane, pregiudizievolmente, dal percepire un libro come esperienza esistenziale, come potremmo chiedere loro di stabilire il valore di uno scrittore?

In alto una foto di Marienkaferdame

Mi sembra che il Medioevo fosse un’epoca migliore della nostra…ultima modifica: 2019-05-03T17:38:28+02:00da hyponoia

7 pensieri riguardo “Mi sembra che il Medioevo fosse un’epoca migliore della nostra…”

  1. Poiché parliamo di Medio Evo nell’Occidente, comprendendo in esso il bacino del Mediterraneo, possiamo dire che gli uomini in quel millennio fecero sforzi immensi per salvare e perpetuare la cultura geco-romana fondendola con la grande novità cristiana, nel confronto successivo con l’islamismo. L’istruzione sistematica è utile ma esiste anche la comunione di linguaggio, significati e intenti: si comunicavano grandi contenuti con simboli sintetici ed efficaci (modo oggi quasi perduto), spesso incisi sulla pietra. Un passato imponente li circondava e vi attingevano a piene mani sia come sfruttamento dei monumenti sia come cultura e invenzioni, che in molti casi vennero anche migliorate. Costruire le cattedrali oggi ben visibili richiedeva conoscenze tecniche e tecnologie importanti, ma anche uno scopo che era trascendente. Il Rinascimento non fu la negazione ma la prosecuzione del Medio Evo. La storia è un continuum, uno sviluppo fluido: catalogarla e giudicarla per compartimenti, pretendendo di demonizzarne o mistificarne alcuni, è un crimine intellettuale segno di tirannia.
    PS il precedente commento era prematuramente partito per errore

  2. Suddividere la storia è una questione di praticità, niente di più niente di meno e sono d’accordo che sia da considerarsi un continuum dal momento che il tempo stesso è tale. Detto questo, Borges si doleva del fatto che la stampa ha permesso la diffusione indiscriminata dei libri, molti dei quali di nessun valore o utilità. Purtroppo non c’è soluzione a questo scempio, perché chi può decidere ciò che merita di essere stampato? Sono certa che Borges non ha mai denigrato un’era storica in toto, ma solo gli aspetti che non gli erano congeniali.

  3. Dio ci salvi…. quanta pochezza incontro. Ma è difficile spiegare la bellezza dell’uomo nella sua lotta verso la comprensione di se stesso. Piu facile la sopravvivenza materiale. Di questa oggi le menti vivono e non capiscono la moneta dello spirito, il tornaconto della meraviglia dei sensi e dell’intelletto. Ed io…sopravvivo, sopraffatto…quasi persuaso…morendo dentro pian piano. Forse…

    1. A molti certe meraviglie, le meraviglie di una vita, sono ignote, precluse; ma chi possiede la capacità di appropriarsene non muore mai (metaforicamente parlando).

      1. Pardonne-moi, mon ami, non ti avevo riconosciuto, non hai bisogno di quanto ho scritto nella replica al tuo commento. Tu il Bello lo conosci, ti dolevi in virtù del fatto che è vituperato, soffocato da meschinità di ogni sorta .

  4. Oggi è tutto questionari e crocette. Stamattina ho sentito al tg che oltre il 40% dei nostri studenti non sa leggere né scrivere. L’istruzione ha fallito. Quadro desolante

    1. E in futuro sarà peggio…ma nessuno mi toglie dalla testa che il potere è nelle mani di chi è forte intellettualmente.

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