Morto Pei, l’archistar che sfidò il Louvre

piramide louvre

È morto a 102 anni l’architetto cinese naturalizzato statunitense Ieoh Ming Pei, anche noto come I. M. Pei, da tempo consacrato come uno degli architetti più importanti del Novecento. Oltre all’arcinota piramide del Louvre ( fortemente osteggiata dall’opinione pubblica ma voluta dal presidente Mitterand), Pei aveva progettato l’ala orientale della National Gallery di Washington, il museo Rock & Roll Hall of Fame di Cleveland e la Biblioteca Presidenziale John FKennedy, pare su commissione di Jackie Kennedy.

Consapevole della propria genialità, Pei non si lasciò influenzare dalle polemiche nate intorno alla sua piramide e senza imbarazzi affermò:

L’architettura non è un quadro, un edificio resta sempre visibile agli occhi di tutti e non si può evitare. Per questo bisogna avere nervi saldi e accettare le critiche“.

Pei Cobb Freed & Partners, Luce Memorial Chapel, Campus di Tunghai University a Taichung, Taiwan, 1963. (Courtesy Pei Cobb Freed & Partners)

Luce Memorial Chapel, Campus di Tunghai University a Taichung, Taiwan

Tra i numerosi riconoscimenti va citato il premio Pritzker, l’equivalente del Nobel per l’architettura, che Pei ottenne con questa motivazione:

Ha realizzato alcuni dei progetti più belli di questo secolo,  ma il significato delle architetture di Pei va oltre la limitazione del tempo, passando dalle ragioni del passato all’attenzione per le nuove forme di energia“.

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Rock & Roll Hall of Fame, Cleveland, Ohio

 Nel 1992 il presidente George H.W. Bush gli aveva conferito la Medaglia Presidenziale della Libertà.

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Morto Pei, l’archistar che sfidò il Louvreultima modifica: 2019-05-17T15:28:28+02:00da hyponoia

3 pensieri riguardo “Morto Pei, l’archistar che sfidò il Louvre”

  1. La mia curiosità alle volte diventa indiscreta come nel voler cercare di capire il perché di “Rock & Roll” in questo edificio. Forse bastava guardare che gli edifici sono due. Il maschio rettangolare e più grande, la femmina più piccola e dolce nelle sue curve, e quel segmento d’unione che potrebbe essere il braccio di lui che la fa volteggiare.
    Volendo esasperare l’indiscrezione nella mia percezione, avrebbe potuto chiamarlo “Quando il Rock & Roll…” ed il braccio non è più il braccio. L’arte, come il pensiero, non si censura.
    Rock & Roll è meglio però. Anche se quel sorriso beffardo di Pei…

    1. Vorrei avere la tua freschezza mentale…io ci vedo solo un edificio che probabilmente, e banalmente, definisco bello solo perché so che è stato progettato da un archistar…è questa la differenza tra l’essere pragmatici e l’essere sognatori?

  2. no, questa è la differenza fra lui e lei, mano nella mano. Lui guarda l’edificio e lei sta già pensando a come arredarlo.

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