Cinema, il regista Mario Salieri sul suo vecchio film in chiesa: “Il vero parroco si ma. stu. rba. va dietro una colonna”

L’ultimo film – ancora in lavorazione – del maestro del po. rn. o Mario Salieri è sbarcato anche in Parlamento, con una polemica furiosa visto che la pellicola sarà un remake del film La Ciociara. In tanti in provincia di Frosinone temono che le atroci violenze dei soldati franco-marocchini sulle donne italiane alla fine della Seconda Guerra Mondiale siano trasformate in scene ha. rd. Nessuno però ha visto ancora il film, lo stesso Salieri alla Zanzara su Radio24 ha chiarito che il suo ultimo lavoro si basa sul romanzo di Alberto Moravia che “solo alla fine tratta delle Marocchinate”, un elemento che non ci sarà per niente nella Ciociara di Salieri.
Alle polemiche il maestro è fin troppo abituato dopo quasi quarant’anni di carriera. Nel 1998 per esempio finì sui giornali di mezzo mondo, ricorda il Fatto quotidiano che lo ha intervistato, per aver usato una chiesa ancora consacrata come set di un suo film, Il Confessionale: “Era una chiesa aperta notte e giorno ai fedeli senza custodia, si trovava nella località abruzzese di Gioia Vecchia – ha chiarito Salieri – La affittammo firmando un regolare contratto con il parroco della zona. Poi una volta uscito il film, uno spettatore riconobbe il luogo e denunciò l’accaduto. Il film venne sequestrato, ma subito mostrammo il regolare contratto di locazione e la questione si chiuse, dandoci comunque grande pubblicità mediatica. A quel punto però il vescovo sconsacrò l’edificio e annullo tutte le cerimonie religiose che si erano tenute lì dentro dopo la realizzazione del film”. Una vicenda grottesca alla quale si è aggiunto un aneddoto surreale: “Posso solo dire che ricordo di aver scoperto il parrocco nascosto dietro qualche colonna che si ma. stu. rba. va mentre giravamo”.