KonMarie: come mi ha riorganizzato la vita

-Monaco che pulisce- statua al Mount Takao-san in Tokyo

-Monaco che pulisce- statua al Mount Takao-san in Tokyo

 Sarà capitato ad ognuna di noi trovarsi ad odiare il proprio nido un giorno, all’improvviso. Forse perché nel tempo ha mutato la forma, si è riempito di mobili e di soprammobili, di cianfrusaglie e di attrezzature a dir poco fantasiose! Una gelatiera, un grattugia-formaggio elettrico, un apparecchietto per manicure e pedicure, due tipi di piastre per capelli, incluse quelle per il frisee/onde, bigodini di varie dimensioni e altre curiosità che ho acquistato per semplificare una parte della mia indaffarata esistenza.
Nel tempo, però, mi sono ritrovata quasi ad odiare il mio rientro a casa dal lavoro, non vedevo più quei 90 metri quadri così accoglienti come quando avevo con orgoglio scelto il mio appartamento insieme alla mia famiglia composta da un marito e due gemelle. Piano piano ho accumulato tanta roba, complice la necessità di acquistare in duplice copia abbigliamento, attrezzature, libri, cancelleria, scarpe e giochi per le mie figlie. Ho acquistato addirittura un armadio ad ante scorrevoli  largo 2 metri per tenere i giochi, gli strumenti musicali ed i pupazzi delle ragazze, da mettere in corridoio. Ho soffocato la mia casa.

Alcune persone sono veramente fissate per il pulito, da tortura, se non in violazione ad ogni diritto umano, dei parenti-conviventi e non- e degli amici in visita. Non voglio essere una maniaca di nulla, pur essendo molto schematica e catalogatrice nell’organizzazione della mia vita, non mi rivedo in alcuna ossessione estrema.

Poi la luce! Ho letto entrambi i best-sellers di Marie Kondo ( Il magico potere del riordino   e   96 lezioni di felicità) e pian piano ho sentito la spinta verso il riordino organizzato. L’ex  sacerdotessa shintoista ha elaborato un metodo del riordino, denominato Konmarie in tutto il mondo, che ha affinato e sperimentato dopo anni di meticoloso studio personale, fin da bambina coltivava l’ossessione dell’ordine (e presumo, di conseguenza, quella del pulito).

Diciamoci la verità: quelle poche immagini che abbiamo dello stile made in Japan è così lineare, pulito e ordinato. Ad iniziare dal cibo per passare alle case e perfino ai giardini o alle singole piante. Qualcuno si voi si ricorda dell’atteggiamento sbalorditivo sia dei giocatori sia dei tifosi giapponesi durante i mondiali di calcio  Russia 2018? Una filosofia di vita che ricordiamo solo quando vediamo l’inciviltà che ci guasta la giornata nel nostro ordinario.

Nonostante la mia cultura- come la maggior parte di noi- sia molto lontana da quella giapponese, ho trovato molto utile ed illuminante il metodo Konmarie:

  • Decluttering: sembra ovvio ma liberarsi del superfluo è indispensabile. Il suo metodo rivede questa fase ribaltando la priorità. Tenere SOLO ciò che rende gioia –Does it Spark Joy?– il resto darlo via.
  • Categoria: riorganizzare non per stanza.. ma per categoria (nel seguente ordine : 1. Abbigliamento -> 2. Libri -> 3. Carte -> 4. Komono -> 5. Ricordi)
  • Piegare e disporre in verticale: soprattutto abbigliamento, il verticale mi è sembrata la soluzione ideale che già nel solo riordino (senza il declutter) mi ha permesso di ingombrare meno spazio ed avere maggior visibilità delle mie cose.

In fondo sono queste tre cose che mi hanno entusiasmato maggiormente. Il resto è tutto un lavoro personale da scoprire man mano che si avanza nel riordino.