La first daughter, invidiata e boicottata, riscrive le regole per il successo americano.
Soldi, successo, potere politico e mediatico: un futuro roseo e positivo per la famiglia più influente d’America.
Se la popolarità della First Lady Melania Trump aumenta nei sondaggi, per via della sua vita defilata e per l’attenzione al figlio, la figlia del Presidente degli Stati Uniti d’America, Ivanka Trump non se la passa peggio e gode i frutti del suo fiuto per gli affari. Nonostante il boicottaggio del gruppo Nordstrom, i suoi prodotti stanno registrando un’impennata alle vendite senza paragoni.
“Mia figlia Ivanka è stata trattata in un modo così scorretto da Nordstrom. Lei è una grande persona, mi spinge sempre a fare la cosa giusta! Terribile!” aveva denunciato Donald Trump sui social network, facendo intendere che dietro la scusa delle scarse vendite si celasse il boicottaggio politico.
Pretesto, questo delle vendite basse, reso definitivamente fasullo dai dati delle ultime settimane: secondo Lyst, il sito inglese di ecommerce multibrand, le vendite dei prodotti Ivanka Trump sono salite fra gennaio e febbraio del 346%. Su Amazon la richiesta sarebbe aumentata del 332%.
Successo confermato dalle dichiarazioni di Abigail Klem, che ha assunto il comando del marchio Ivanka Trump, quando la figlia del presidente ha lasciato l’incarico per trasferirsi a Washington: “Da febbraio abbiamo registrato alcune delle settimane migliori in termini di vendite nella nostra storia”.
I detrattori fanno notare che i prodotti Ivanka Trump vengono fabbricati in Cina, Vietnam, Bangladesh e in altri Paesi asiatici, sfruttando biecamente la manodopera più economica e soprattutto contraddicendo il noto slogan elettorale del padre: “”America First!”. Poi la recente parodia televisiva di Scarlett Johansson, che al grido di “Lei è bella, lei è potente, lei è complice”, si prende gioco della first daughter e del suo fantomatico (e stravenduto) profumo, ribattezzato Complicity.
Le polemiche certo non mancano, ma anziché scalfire il successo personale di Ivanka Trump sembrano rafforzarlo, fomentando la curiosità e l’interesse nei suoi confronti. In pratica, chi compra i suoi prodotti vuole essere come lei: bella, ricca ed elegante.
Intanto, raccogliendo l’eredita imprenditoriale e il fiuto degli affari del padre Donald Trump, e affiancata dal marito ebreo, Jared Kushner, enfant prodige nel mondo dell’economia americana, Ivanka Trump si appresta a pubblicare il suo secondo libro “Women Who Work: Rewriting the Rules for Success” (Donne che lavorano: Riscrivere le regole per il Successo). E per l’angelica bionda incarnazione di donna e madre di successo americana, sarà l’ennesimo – invidiato ma meritato – goal.
