2) Il meteo bolognese

2) Dialogo tipico, sentito sull’autobus 14/A, tra due signore di mezza età, quelle che un tempo si chiamavano “zdàure” (a Parma “rezdòre”), termine contratto che significa reggitrice, ossia la matrona della casa. Nelle Marche sarebbe la “vergara”, che reggeva la verga ammonitrice. Ma non divaghiamo. Il dialogo sul bus era il seguente: “Senti mò che freddo oggi? Tira un’aria da neve”. “Eh, ma dura brisa, cambia in fretta. Tra una settimana moriamo dal caldo”. “Eh. A Bologna è così”. Già. A Bologna è  così. La città è abbastanza nettamente divisa in due, tra la “bassa” e i colli, un po’ come Bergamo bassa e Bergamo alta. E il clima ne risente. Inverni Alpini ed estati tropicali. Inutile dire che anche qua, come altrove non ci sono più le mezze stagioni. La particolarità del clima bolognese è che la città si trova nella ‘bassa’ (la campagna padana) lontana dal mare ed esposta ai venti freddi da nord e dall’est, così come all’afa estiva, ma già sui colli preappenninici nella sua parte meridionale (non distanti come invece a Modena o a Parma) che possono portare il freddo montano, ma anche formare una barriera protettiva dal vento e dalle nebbie padane. Spostandosi verso Ferrara, la nebbia regna sovrana nelle notti invernali. Tra la zona bassa (Bolognina, San Donato, San Vitale, Lame) e la zona sud (Saragozza, Colli) ci son sempre un paio di gradi di differenza. C’è da dire che con la pioggia o con il sole una bella mano la danno i 40 km di portici che riparano dal vento, dalla pioggia e dal sole. Per dire, è possibile fare oltre 6 km a piedi in linea retta, da via Mazzini al santuario della Beata Vergine di San Luca, tutta sotto i portici (se si eccettua qualche attraversamento pedonale). Un microclima a sé è quello dei due ponti di via Matteotti sopra la stazione centrale e di via Stalingrado. Siberia pura in inverno e tropici assoluti in estate.

2) Il meteo bologneseultima modifica: 2018-04-17T23:06:44+02:00da Joss_Epp