Tuttora si vuole vedere e si torna a vedere “dentro”, attratti da una visione che non è sempre facile e non sempre accarezza la vista, ma che sempre commuove per l’offerta della sua gioia, per l’onesta indulgenza con cui indaga il proprio sentire.
C’è sempre l’altra verità, meno in prosa, ma più vera.
Una verità che non è riuscita a farti innamorare dentro, è qualcosa di simile alla terra senza l’azzurro del cielo. Non la sai fino a quando non fai ordine, fuori e dentro.
Il cammino non è verso l’oblio, come vorrebbero regole e principi che separano e classificano, ma ha inizio nel luogo perfetto, là dove ordine e disordine, si confidano il loro reciproco segreto.
Paradossale l’idea di viaggio, di siepe fitta, indolore con dolore, ma in questo paradosso c’è chi sei e cosa vuoi, dentro e fuori.Occorre solo coraggio per il viaggio, sempre promesso e rimandato.
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Scuotere dall’oblio di voci e osservare il confine tra terra e mare durante il crepuscolo. Rimane sfuocato il rosso della sera vinto dal vigore del nero torbido del limite. futuro. Gian
Simile ad un quadro dove il rosso si incupisce nel nero in una mescolanza, meglio, in un accordo surreale che non consente di catturare ciò che ancora fugge , ma la vita è anche verità che brilla al sole senza più distinzione tra la verità di una realtà sentita e la realtà vera di ogni cosa..
Guardare oltre la siepe, dentro se stessi, è un viaggio complesso e richiede di spogliarci di tutte le convenzioni che regolano il nostro agire. A volte, quello che si trova, è un dono. Una scoperta, una luce improvvisa…ci vuole coraggio, ma vale la pena.
Ci vuole coraggio, hai ragione, nel tentare sta il volere, se manca la conoscenza di sé, siamo come smarriti, non siamo più neanche padroni di noi stessi e di conseguenza dei nostri atti..
MARCO POLO dettò il Milione a RUSTICHELLO da PISA in una galera. La realtà delle sue incredibili avventure era ritornata indietro e si era rifugiata in un’opera che avrebbe fatto sognare milioni di persone. Quindi esiste un confine tra fantasia ed esperienza attiva? I viaggi inventati da SALGARI nella sua stanzetta sono così diversi dal piede posato sulla terra che spesso nemmeno immaginavi? Ciao, Giorgio
Non ci sono confini, talvolta solo una propria logica della realtà..
Ciao Giorgio..
Occorre tanta voglia e coraggio, a riannodare tutto .. come su delle corde tanto da sopportare l’altra verità, quella dove tu giustamente inviti alla capacità di tornare ad innamorarsi – ancora – di ogni cosa, ogni singolo passo. Occorre confidare, sì, in quel buon cammino, in quel senso che ne amplifica il significato, non potremmo diversamente
Si, occorre confidare in questo cammino, con la consapevolezza che non sarà lineare, ma segmentato, nel senso che dobbiamo capire la meta, non alla luce del punto di arrivo, ma attraverso il punto di inizio di questo percorso, insomma maturare la verità..
La curiosità sconfigge ogni indolenza,
catapultandoci laddove vorremmo essere,
e verso chi saremo.
Occorrerebbe essere sempre avidi curiosi di sé stessi, della vita e di tutto ciò che non si conosce, senza mai smettere di imparare.. Grazie..
fare ordine… dentro…
per riscoprire il nostro spazio nell’azzurro
Si, uno spazio più grande, l’aria più pura e un cielo azzurro.. Grazie..
il coraggio di mettere se stessi in ordine, far combaciare i pezzi che pci avevano detto di essere sbagliati
Si, occorre fare ordine dentro, mettere idealmente in movimento pensieri, affetti, emozioni e ricomporre sé stessi… Grazie..
senza la p :-)))
🙂
Ordine e disordine…
Quando vado a trovare le mie nipoti, entro in stanze fresche di ordinato per l’arrivo degli ospiti.
Quando me ne vado, vedo negli occhi di mia cognata la replica di una fatica inutilmente svolta ore prima.
Sommerso dai giocattoli, mi ritrovo a parlare con Gatto Boy e a fuggire su 4 ruote di plastica in autovetture grandi come il mio accendino, mentre una tigre dalle dimensioni di un roditore mi insegue, insieme a due occhi che brillano di vita, essi animano il feroce felino, il cui ruggito scioglie il mio cuore di zio … loro, regista delle mie controAzioni ed io, felice protagonista dei loro sogni.
Quando la mamma dice loro di rimettere in ordine, gli occhi si incupiscono … è finito il gioco.
La vita è un gioco: è quando incominci a mettere in ordine che hai finito di giocare e diventi grande.
L’amore è caos dell’anima, il sogno è il caos della ragione e se fossero i nomi delle mie ali, non seguirei la siepe ma il cuore.
sembra che stia tirando l’acqua al mio mulino in quanto solo e poco incline a sistemare le cose 😉
ma e’ proprio così :)) non si fanno in primavera le pulizie?!
e ora che ci penso, mi toccherà anche potare la siepe :).
Complimenti, come sempre ..
Solo mettendo ordine c’è un inizio, poi non è detto che l’ordine istaurato sia migliore del caos precedente, ma giungere ad una verità soggettiva è importante, anche per iniziare a giocare..
Grazie..