EXCURSUS LAVORI IN POSTE ITALIANE

Andiamo subito al punto  …  sono ormai anni che viene denunciata la pessima qualità degli interventi a danno degli Uffici Postali ma,  quanto segnalato,  sembra non essere di Vostro interesse …

Ogni volta che un Ufficio viene inserito tra quelli su cui intervenire, tocca annotare:

  • progettazioni che, dalla planimetria,  mostrano carenza in sicurezza;
  • elaborati – definiti standard da Roma – stranamente NON CONFORMI;
  • lacune in ergonometria dalla realizzazione;
  • arredi ed accessori qualitativamente carenti;
  • totale mancanza di igiene ambientale … risultato di contratti che non prevedono interventi essenziali per la pulizia dei locali;
  • scarsa luminescenza e/o non ben distribuita;
  • climatizzazione insufficiente … che si trasforma in INESISTENTE, quando le temperature esterne si abbassano e/o si elevano;
  • gruppi termici che risultano non sufficienti, non partono e/o si bloccano;
  • dispersione costante d’aria per quegli Uffici a porta fissa (nessuna barriera d’aria);
  • lavori effettuati in assenza di controllori;
  • aree di interferenza, quasi mai rispettate;
  • Direttore dei lavori assenti durante lavorazione e consegna dei locali alle Filiali;
  • certificazioni e collaudi, esistenza (?) … regolarità (?);
  • certificati di agibilità … rinnovati (?);
  • richieste di verifica e certificazione staticità dei solai che hanno manifestato cedimenti ed armature esplose,  mai effettuati;
  • prove di carico delle strutture e dei telai dei controsoffitti: effettuate (?);
  • garanzie sui lavori, praticamente nulle (le Ditte falliscono nel breve periodo così si finisce per affidare ad altri (nel periodo di garanzia) l’intervento – sia ex novo che integrativo – con ulteriore aggravio economico e costrizione all’investimento da parte della manutenzione per nuovo rifacimento e/o completamento  pur risultando già liquidati ;
  • garantita impunità … nessuno è colpevole per  gli errori (volontari o no – comunque sempre prolifici);
  • grossi progetti ed altrettanto grossi investimenti, il tutto gestito in modo leggero e senza nessuna verifica dei materiali (es: prima copertura BSG);
  • elaborati e computi metrici, seppure dettagliati nella stesura, non sempre riscontrabili, nei materiali, alle normative CEI (il tutto giustificato dalla dicitura: “criteri di urgenza”,  che – a loro dire – non consentirebbe la giusta attenzione all’attività dei cantieri);
  • personale interno – seppure con skill professionale – non abilitato (eccetto pochi) per adempiere al rilascio degli atti richiesti dai vari Enti;
  • procedure farraginose che non consentono il rilascio immediato, per quei locali – riscontrati successivamente –  non idonei  (vizio occulto) su cui i proprietari non vogliono operare alcun adeguamento;
  • ………

Questo lo scenario in cui sono costretti a muoversi, negli ultimi tempi, i dipendenti di Poste Italiane, in barba ad ogni tipo di proclama lanciato dall’AD.

Nonostante i molteplici tentativi di istituire un tavolo di “dialogo”  – con i Responsabili dei settori di Progettazione e Controllo, ai vari livelli –  atto alla risoluzione e/o calendarizzazione dei problemi emersi dai sopralluoghi effettuati, nulla è dato sapere delle loro decisioni in merito.

Evidentemente, troppi i punti da chiarire, per loro; altrettanto evidentemente, troppi i lati oscuri per noi.

 Il mancato rispetto per i colleghi, verificato da questa Sigla Sindacale, potrà solo finalizzarsi nella richiesta, agli Organismi di Controllo,  di acquisizione degli atti,  per ogni e  vario Ufficio  che, dopo pesanti investimenti programmati e lavori effettuati,  hanno fatto riscontrare altrettante carenze.

Per inciso, non sempre gli Uffici scelti avevano le criticità maggiori, al più, segnalazioni dalle alte sfere.

Ecco ancora  la professionalità soccombere all’obbedienza… oltretutto cieca; “prendiamo le norme – tutte le norme – non ultima la 81/08 giriamole all’esatto contrario ed otteniamo gli attuali valori di sicurezza: dalle porte  alle finestre,  dalle luci all’aria,   dalle sedie ai posti di lavoro,  tutto è inospitale e rivedibile …..

Detto questo, posso solo aggiungere che,  per i colleghi coinvolti siamo dispiaciuti (comprendendo che molti di loro, sono vittime di quella citata obbedienza che ne ha fatto dei semplici impiegati senza fini professionali);  per i colleghi degli Uffici e del Front Line, invece, auspichiamo  finalmente un atto di Giustizia.

 Per quanto sopra,  si rappresenta la necessità di averne un rapido riscontro,   in mancanza del quale  e/o  della soluzione delle problematiche descritte  e/o  in subordine della volontà di dialogare e confrontarsi,  in coerenza con quanto previsto dalla normativa vigente, comporta richiesta  urgente di convocazione all’Organo in indirizzo.

Tanto si partecipa ai sensi dell’art. 50 lett./o del Dlgs. 81/2008.

Distinti Saluti

Coordinamento Sicurezza Area Sud                              Segretario Regionale

  Aldo Gaggiotti                                                             Marco Gisondi

 

  • LUOGHI DI LAVORO
  • DECRETO LEGISLATIVO 09/04/2008, n° 81
  • DECRETO LEGISLATIVO 03/08/2009, n° 106
  • NORMA UNI 12464 – 1
  • NORMA UNI 10339
  • NORMA UNI 8852
  • LINEE GUIDA “COORDINAMENTO TECNICO REGIONI E ISPESL”
  • (Norma UNI 12464-1)
  • UNI 1838 (di riferimento)
  • CEI EN 50172 (si sovrappone in parte alla UNI 1838)
  • UNI 11222
  • (Norme UNI 10339 e UNI 8852)
  • XXXIV
  • ADDETTI VDT
EXCURSUS LAVORI IN POSTE ITALIANEultima modifica: 2017-06-04T22:03:11+02:00da confsalcom.sicurezza