Cuori solitari ad Acropoli

Amphitrite6   17 agosto 2019   Commenti disabilitati su Cuori solitari ad Acropoli

La giornata trascorreva serenamente. Il tramonto, man mano, preparava l’ingresso alla sera.

Avevo deciso di non cenare. Non avevo appetito. Indossato un abito corto e scarpe con tacchi, ho deciso di uscire. Avevo già in mente la destinazione: Acropoli ossia il nido di Eros.

All’uscita dalla fermata di metro, inizia il percorso dei cuori solitari. Il tempio della Vergine Dea veglia da sempre dalla cima della montagna. Era illuminato e conferiva un’atmosfera sacra e romantica allo stesso tempo. I grilli cantavano e gli alberi di ulivo erano ad ogni passo della strada. Quell’immagine mi ha fatto viaggiare in un lontano passato mai vissuto ma, stranamente, ben conosciuto…

Una coppia di due ragazzi intratteneva un gruppo di persone – erano persone come me, uscite la sera a passeggiare sotto il cielo ateniese. Uno dei ragazzi suonava il flauto, l’altro suonava una chitarra cantando alcune strofe d’amore.

Ho deciso di fermarmi anch’io a quello spettacolo. Seduta sotto un albero di ulivo, mi ero lasciata incantare da quella gentile voce e belle parole.

Mi piace credere che quella specifica zona è il campo da gioco dell’Amore sin dall’Antichità. I miei occhi avevano osservato gentiluomini soli, accompagnati da altri signori oppure uomini accompagnati dalle loro donne. Era sufficiente uno sguardo seducente per attirare l’attenzione di qualche ammiratore. Ciò che apprezzo all’uomo greco è il suo rispetto verso la donna – se ella non mostra interesse, egli non insiste. Non ha l’impertinenza né l’atteggiamento da Casanova dell’italiano. A dire la verità, il greco non è neanche un uomo di eccellente bellezza, al contrario delle statue classiche maschili dove egli viene raffigurato alto e virile come un dio.

Ma l’essere divino non è caratterizzato dall’aspetto fisico – un uomo, oppure una donna, sarà sempre una divinità negli occhi innamorati. Ciò che importa è la sostanza che contiene il corpo mortale. Se amerai l’anima ardentemente, amerai allora anche il contenuto che custodisce quell’essenza tanto diletta.

IMG_20190815_173002Un’immagine di quell’essenza mortale e divina possiedo io. È raffigurata dal volto di Eracle, simbolo di forza maschile.

Avevo visto il ritratto durante una delle tante passeggiate serali. Una settimana più tardi, ero andata al negozio che lo custodiva con l’intenzione di acquistarlo – una coppia di signore mi ha accolta con il sorriso sulle labbra.

“Il prezzo è di 60€”, mi ha detto una di loro.

Il mio volto ha cambiato espressione.

“E’ più di quanto avevo sperato…”, ho risposto con tono rattristato.

“Quanto pensavi di pagare?”, ha chiesto subito dopo la signora.

Ho esitato un attimo.

“20€…”, ho infine replicato temendo di averla offesa. La reazione della commessa, tuttavia, è stata assai diversa.

“Se hai contanti, te lo venderò a 20€. Chiuderò un occhio per te – mi sembri una ragazza di classe”.

Sono stata sorpresa.

“Signora”, ho aggiunto, “Lei mi ha reso davvero felice. Desideravo questo dipinto, la ringrazio di cuore”.

Adesso, il volto di Eracle è nel mio possesso. Ogni volta che lo guardo, mi smarrisco nei suoi lineamenti classici. I miei occhi non osservano il personaggio mitico, ma il greco come Uomo nella storia. La sua virilità e potenza, d’altra parte, mi rammentano una cosa ben diversa e intima…

Cuori solitari ad Acropoliultima modifica: 2019-08-17T12:09:55+02:00da Amphitrite6
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