Natale-albero

Candore bianco e segni,

assoluti,

lungi dall’escludersi, coincidono.

Segni scintillano sulla neve,

per dare segnali di vita.

Risorge dall’oblio il puro sentire,

è aperta la strada per ogni amore..

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Nel profondo mi attiri

e

dall’inchiostro del cuore affiori.

La mia anima disegna la vita,

alberi insonni vibranti.

Aria

e

spazio,

intimamente tanto spazio,

spazio e malinconia.

La mia figura, in mezzo,

si è ridotta alla più piccola figurina.

In quell’angolo del cuore dove ti sei fermata è inverno,

cerca di starci a tuo agio.

 

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Chiudi gli occhi per non essere travolto dal rosso e

ascolta lo scricchiolio del pavimento insieme

al rumore del vento che è in armonia con il sentimento.

Senti semplicemente la mia presenza nella tua.

L’amore è qualcosa di infinitamente ingenuo,

non è dovere, né limitazione,  né rinuncia,

ma la direzione del cuore.

coccinella su carta

E…ti accorgi di una colonia di piccole coccinelle,

nell’angolo della finestra dove il giorno prima lo spazio era vuoto;

una, particolarmente graziosa, ha fatto capolino sullo scrittoio,

sopra la pagina di un libro..

Il suo cammino è fatto di rallentamenti e accelerazioni,

pause e riprese,

sembra sfumarsi sulla carta che diventa

 luogo di incontro e sorprese..

Strana e meravigliosa la sua livrea rossa.

Sovrana,

quando spicca il volo, 

con le sue ali d’ inventare ..

Deve agire come un pittore,

dipingere la bellezza

per  incantare..

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Ogni spazio veramente abitato reca l’essenza della nozione di casa.

G. Bachelard   – La poetica dello spazio –

§

Si tratta semplicemente di mele, ma sono

partecipi di qualcosa di immenso che non si vede..

Ad ogni mela affido un ricordo e

ad ogni ricordo un episodio di un’esistenza..

L’audacia della luce con la modestia dell’ombra

illumina in trasparenza

quella vita del passato..

“…quando non ci sarò più non penserai a me..”

Ti sbagliavi.

Ogni giorno sei con me,

ogni giorno rammento quella carezza che mi hai dato poco prima di “andare via”..

Contiene l’estensione della tua anima.

E’ la mia forza.

Trattiene l’eterno te.

Vaghezza

C’è stato un momento,

in mezzo ad un cielo acerbo, in cui la luce si è fatta arancio,

sembrava che materializzasse la felicità più densa,

una sorta di analogia alimentata dai sensi..

Tutto scorreva in maniera fluida,

un divenire graduale come l’idea del tempo..

Tutto era irreale quanto evocativo e carezzevole,

l’estendersi del colore, la sua pienezza come una carezza..

 

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Non c’è incantesimo senza fuoco,

poiché il fuoco è la più universale delle leggi che sostiene

il bagliore diafano e incontrastato del falò dell’amore.

Uomo e centro oscuro,

come un incendio che brucia già a distanza,

scombussolando l’ordine dei saperi,

il gioco fasullo di gerarchie e privilegi..

Non c’è fuoco senza fiamma,

la sua danza è leggera,

allusiva la sua maniera di evocare..

Non toglie né nasconde, ma dà

da pensare…

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Il suono suo proprio,

libero da ogni insidia,

da ogni peso,

simile ad una formula sacra di felicità,

abita e viaggia cospirando con il pensiero..

Tracce…

Le sue passeggiate immotivate, senza obblighi, sono le più necessarie, ma non c’è

divenire che non sia ritorno alla fonte, e

quel suono non si perderà mai.

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Una rosa per designare, conoscere e forse per non approvare..

Nel suo doppio senso di significato, gratificante e conflittuale..

E non intravedo o l’uno oppure l’altro significato, ma sempre l’uno e l’altro insieme..

Una rosa rivela, ma non svela.

In ogni senso c’è una verità, che comunque parla e ci fa parlare, di cui però

non sapremo mai il segreto.

Tutto allude..

” Rosa, contraddizione pura “..

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Al silenzio ho dato la giusta interpretazione,

per adesso non importa vedere ogni cosa nel suo insieme.

Tralasciando brevi e inattesi

ritorni nel sentimento,

ho potuto afferrare meglio e conoscere

il mio ordine interno.

Quello che prima era vissuto come

turbamento e privazione ora è raccoglimento.

E’ il dettame più segreto che, nel suo sorgere, è anche il più  misterioso,

a cui io abbia mai obbedito.