Verita assolute

 

Il famoso giurista italiano Gustavo Zagrebelsky nel suo saggio “Sulla lingua del tempo presente” parla della parola “assolutamente”: “un avverbio e un aggettivo apparentemente innocenti, da qualche tempo, condiscono i nostri discorsi e in modo così pervasivo che non ce ne accorgiamo «assolutamente» più, per l’appunto, assolutamente e assoluto. Tutto è assolutamente, tutto è assoluto. Facciamoci caso: è perfino superfluo esemplificare: tutto ciò che si fa e si dice è sotto il segno dell’assoluto. Neppure più il “sì” e il “no” si sottraggono alla dittatura dell’assoluto: «assolutamente sì», «assolutamente no».”.

Le affermazioni di Zagrebelsky sono condivisibili e facilmente riscontrabili. A questo punto, mi chiedo se l’utilizzo spropositato di “assolutamente” sia una conseguenza della tendenza generale a esprimere sempre più posizioni assolutiste su qualsiasi argomento, senza cercare in alcun modo di intravedere qualche sfumatura. Penso soprattutto al proliferare di tuttologi che credono, senza sapere nulla, di potersi pronunciare in maniera definitiva persino su complessi argomenti scientifici credendo di avere in mano la verità  assoluta. D’altronde, qualcuno ha detto che il linguaggio è specchio dell’anima.

Linguaggio

Verita assoluteultima modifica: 2017-10-21T19:41:06+02:00da LorenzAdd1979

8 commenti

  • Carissimo Lorenzo,
    condivido pienamente questo tuo scritto (nota, non ho scritto “assolutamente”, ma pienamente).
    Io non mi sento di avere la verità in tasca, ma secondo me, queste verità assolute sono anche il frutto dei social dove ogni iscritto può avere un ascolto mondiale, e quindi, le parole che prima si dicevano tra amici, magari al bar, ora è come se le annunciassimo dai tetti delle nostre case!!!
    … la tecnologia e la globalizzazione sono anche questo…

  • A me hanno insegnato che nella vita non c’è nulla di assoluto, ma ci sono le sfumature. Basti pensare che anche a livello sessuale ci sono tantissime sfumature che uno non ha idea! :)) ciao