Anche il Vaticano dice basta

Alla fine è arrivata, la severa replica del Vaticano contro Radio Maria, rea di aver offensivamente affermato che i terremoti sono il castigo divino per le unioni civili.

Si potrebbe dire che tale replica è arrivata un po’ tardivamente, considerato che l’emittente religiosa, tramite i suoi rappresentanti, continua a sostenere tali stupidaggini da parecchio tempo. E non contento del rimprovero, il teologo fautore di tali aberrazioni ha invitato il Vaticano a rileggere il catechismo che, a suo avviso, sosterrebbe espressamente che Dio invia i terremoti a punire i peccati degli uomini. Praticamente, un uomo solo che si ribella al sistema.

In un suo recente articolo, il giornalista Michele Serra ha espresso chiaramente la sua posizione, sottolineando quanto siano stupidi coloro che credono di poter attribuire “un cataclisma naturale ai propri piccoli miserabili conticini con un Bene e un Male comunque relativi, così opinabili da mutare di Paese in Paese, di catechismo in catechismo e di faglia in faglia”. Di certo, la Natura, nella sua religiosa grandiosità, non può piegarsi ai singoli moralismi che di fronte a lei altro non sono che briciole e minutaglie.

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Una posizione forte, ma condivisibile. Se ci pensiamo bene, un Paese come il Giappone viene colpito sistematicamente da fortissimi terremoti e nel corso dei decenni ha dovuto attrezzarsi con costruzioni antisismiche tali garantire la sicurezza della popolazione. Dovremmo forse credere che i giapponesi siano tutti serial killer meritevoli di tale castigo? Sono in realtà normalissime persone, forse fin troppo cortesi e riservate, che vivono la propria cultura e i propri valori, certamente molto diversi dai nostri, e si adattano alle difficoltà che la Natura gli pone dinnanzi.

Ritornando in Italia, i sismologi hanno diviso il territorio in quattro zone a seconda della pericolosità, raggruppando nella zona 4 le Regioni in cui i movimenti tellurici sono più rari. Questa affermazione dovrebbe forse indurci a ritenere tali zone molto più pie e virtuose delle altre? La risposta mi sembra scontata.

L’intervento della Chiesa, in ogni caso, pur se tardivo e parziale, può considerarsi, a mio avviso, un piccolissimo passo nella faticosa lotta contro i fanatismi, che purtroppo albergano in tutte le religioni e ne costituiscono una pericolosa deriva. L’aver messo a tacere, anche solo per un attimo, la bigotta grettezza di certi soggetti è decisamente consolante.

Sicuramente, semmai Dio volesse intervenire, si preoccuperebbe di ben altro, a cominciare dalla Chiesa stessa, piuttosto che di due persone che si amano e vogliono unirsi civilmente. Ma forse questo ai teologi di Radio Maria sfugge.

Sisma Messina